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3.2.15

Freelance: giovani non più giovani professionisti dell'oggi La storia di Eleonora Casula

Anche i frelance sono giornalisti . Soltanto che sono , per esperienza personale i più liberi . Essi sono " una categoria " Dimenticati dal Jobs Act ci sono giovani che non si sono arresi prima e non si arrendono ora. Stay hungry, stay foolish , citando Steve Jobs è il leit motiv della nuova generazione di creativi della rete. Inventarsi un lavoro non è facile occorrono coraggio e perseveranza, una buona dose di formazione e di coaching. Nessun timore per tasse, casse, INPS, ritenute e tutto ciò che comporta avere una Partita Iva. Mettersi in gioco, lanciarsi su un mercato, provare a lavorare in modo indipendente e con i propri strumenti è possibile, ma lo è solo ed esclusivamente se si ha la giusta formazione, il giusto carattere e sopratutto una ottima conoscenza della rete e dei suoi infiniti piccoli e grandi segreti. Tra i giovani c'è chi è in grado di ritagliarsi uno spazio professionale. Un caso, quello di Eleonora, libero professionista e Partita Iva del settore comunicazione. Internet, la rete, la comunicazione, la fantasia, la capacità di scrivere, la conoscenza di più lingue straniere, queste le sue risorse. Ecco la storia di una di loro Eleonora Casula  (  foto  sotto  ) 

Eleonora, , ha iniziato il suo viaggio nel mondo dei freelance, un po' per gioco, un po' per noia ma
sopratutto per amore.
Stanca di inviare curriculum, rispondere a proposte di candidatura e non ricevere mai una richiesta
di colloquio, diversi anni fa Eleonora ha deciso di provare da sola a costruire la propria
professione. Un solido percorso di formazione e piccole collaborazioni, spesso gratuite o
frequentemente non pagate sono stati un ottimo background per tentare.
Provare, provare sempre, mettersi in gioco quotidianamente, la sua ricetta, quella di brava
freelance.
Scrivere per il web non è un gioco da ragazzi ma significa: riuscire ad intercettare al meglio
algoritmi complessi; creare una buona campagna di web marketing. Grazie alla buona conoscenza
del Seo è possibile lavorare bene e sopratutto soddisfare le esigenze del cliente. Oggi con internet
anche la figura dell'addetto stampa cambia, un testo per avere visibilità deve essere realizzato in
chiave Seo e deve soprattutto essere accattivante così tanto da poter stimolare una ipotetica viralità
anche nelle testate o negli spazi che lo rilanceranno.
Eleonora comunica, in tutti i modi possibili e probabili grazie alla rete. Scrive, pubblicizza, crea
contenuti, posiziona al meglio siti aziendali e personali, prodotti e sopratutto soddisfa le necessità
di chi vuole avere la giusta visibilità online.
Dalle campagne stampa tradizionali a quelle più innovative attraverso tutti i media raggiungibili,
dalla carta stampata alla radio, alla televisione e ai blog. Crea e gestisce pagine social, rivestendo il
ruolo di social media manager; genera campagne pubblicitarie di web marketing per privati e
agenzie; cura la comunicazione politica attraverso internet per singoli o partiti.
Eleonora si definisce una creativa della rete, una web writer, content editor, web marketer, digital
PR ,social manager e addetto stampa nel mondo 2.0. Flessibile, una flessibilità intelligente e non
casuale. Eleonora come ogni freelance continua la ricerca di collaborazioni per accrescere le
conoscenze e per scoprire nuove realtà al www.webjournalist.eu

la  trovate   oltre  che  sul suo sito   anche su  facebook   
come  Redazione presso

23.4.12

alla faccia della democrazia ecco perchè ho cambiato idea su fare il giornalista . criticava la “politica delle promozioni” di Panorama. Licenziata. Articolo21 pubblica la mail della discordia


 l'unico commento   che riesco a fare  è nel    titolo  .    da  http://www.articolo21.org/

La giornalista Paola Ciccioli è stata cacciata da Panorama dopo averci lavorato dieci anni. Articolo 21 pubblica in esclusiva il testo integrale della mail da lei inviata al Direttore Generale Periodici della Mondadori per protestare contro “la politica delle promozioni di Giorgio Mulè, una delle quali riguarda la giovane figlia dell’ex ministro Scajola.
Paola Ciccioli   (  foto  sotto  ) lavora, anzi lavorava, in Mondadori da vent’anni, dieci dei quali a Panorama. E’ stata anche rappresentante sindacale di questa testata durante la direzione di Pietro Calabrese. Chi la conosce racconta che si è sempre battuta perché la serietà e il lavoro dei colleghi non venissero mortificati e perché “cognomi importanti” non avessero la meglio su “cognomi anonimi” della redazione. Le sue divergenze, su questo e altri punti, con l’attuale direttore Giorgio Mulè risalirebbero ai tempi di Carlo Rossella, quando Mulè era responsabile dell’attualità. Nella mail inviata daPaola Ciccioli al direttore generale periodici Roberto Briglia, dalla quale è poi scaturito il licenziamento (il 23 marzo scorso), la collega richiama una memoria da lei stessa depositata all’ufficio del personale nel 2007, in cui sono minuziosamente ricostruiti alcuni comportamenti a suo dire “censurabili” dello stesso Mulè. Che, tornato da direttore a Panorama nel 2009, ha ostracizzato la Ciccioli, impedendole di fatto di lavorare. La giornalista ha preso allora l’aspettativa non retribuita e ha accettato un incarico all’università. Di questo parla in una delle due mail allegate a quella “incriminata”, dove fa diretto riferimento a due promozioni di recente decise dal direttore di Panorama, una delle quali riguarda la giovane figlia dell’ex ministro



ECCO PERCHE’ PAOLA CICCIOLI (nella foto insieme a Miriam Mafai) 



E’ STATA CACCIATA DA PANORAMA: IL TESTO INTEGRALE DELLA MAIL INVIATA DALLA GIORNALISTA AL DIRETTORE GENERALE PERIODICI DELLA MONDADORI PER PROTESTARE “CONTRO LA POLITICA DELLE PROMOZIONI DI GIORGIO MULE’” IN UN MOMENTO DI GRAVE CRISI DELLA STORICA TESTATA DI SEGRATE.

Oggetto: da Paola Ciccioli a Roberto Briglia
Data: 07 gennaio 2012
Gentile direttore, prima di tutto Buon Anno.


Sono vent’anni esatti che lavoro in Mondadori, includendo il periodo della Sbe di corso Europa. Non ho mai bussato alla sua porta, come invece vedo e ho visto fare con sistematicità a molti miei colleghi. Se mi permetto di disturbarla oggi è perché la decisione di Giorgio Mulè, comunicata via mail ai fiduciari di Panorama, di promuovere Antonio Carnevale e Lucia Scajola mi appare come la classica goccia che fa traboccare il vaso. Scusi, ma non trovo al momento metafore più brillanti per esprimerle tutte le mie contrarietà e indignazione. Dopo aver messo all’istante nero su bianco questo sentire ai rappresentanti di testata, e al vice direttore Raffaele Leone, ho cominciato a pensare a una lettera da inviarle. I fatti e le valutazioni da circostanziarle sono talmente tanti, gravi e delicati che rinvio la stesura del “trattatello” a un futuro molto prossimo, limitandomi ora a una semplice mail. Nella quale ritengo opportuno copiare per sua conoscenza quella dello sdegno immediato e una riflessione via posta elettronica che ho avuto modo di fare con Nadia Vaghi settimane fa.
La prego inoltre di leggere – se non la conosce già – la memoria da me depositata all’ufficio del personale il 17 dicembre 2007, alla vigilia di un processo per diffamazione che ho dovuto subire io, visto che l’ex vice direttore di Panorama, e attuale direttore, non ha mai ritenuto di dover far presente che il marchiano errore, costato il procedimento penale, era opera sua e della sua più fidata collaboratrice. Ovviamente poi assurta a importanti incarichi di onore e responsabilità. Tanto per non fare nomi, mi riferisco – con rispetto parlando – a Emanuela Fiorentino. (un giorno troverò il tempo e la concentrazione necessari per descriverle, con dovizia di particolari, la faccia esterrefatta della presidente del collegio che mi ha giudicato).
La saluto e le auguro buon lavoro. Ritengo infine doveroso precisarle che, su quanto accaduto a Guja Visigalli, non mi sono ancora rivolta pubblicamente a lei, all’amministratore delegato e alla presidente Marina Berlusconi, come sarebbe stato doveroso fare, soltanto per non correre il rischio di danneggiare la collega.
Paola Ciccioli
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Oggetto: Re: Comunicazione del direttore su nuove nomine
Da: Paola Ciccioli

Data: 05 gennaio 2012 12.14.06 GMT+01.00
A: Edmondo Rho – Panorama
Cc: anna maria angelone Donatella Marino

Uno scandalo! Quest’uomo, per così dire, non conosce la vergogna. Peggio per lui ma anche per noi
Buon Anno
Paola Ciccioli
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Da: Paola Ciccioli

Oggetto: Re: R: proroga

Data: 26 settembre 2011 15.51.05 GMT+02.00
A: Nadia Vaghi



Non c’è problema, Nadia. Scriverò la lettera al più presto, oggi non ce la faccio. Non intendevo cavarmela con una mail, per carità… Anzi, mi scuso se ho dato questa impressione. Cara Nadia, se tutto va bene dovrei essere via dal giornale fino a maggio 2012, nella precedente richiesta mi ero riservata di chiedere una proroga. L’esperienza universitaria, da docente, mi ha dato delle soddisfazioni impensabili. E’ un incarico di grande responsabilità, che comporta una fatica incredibile in cambio di un compenso economico inversamente proporzionale all’impegno richiesto. Però mi ha fatto ritornare dentro un meccanismo virtuoso, fatto di studio e di trasmissione di valori. Per la verità agli esami ho fatto una piccola strage degli innocenti perché molti studenti, con mio sommo sconcerto e dispiacere, non hanno la padronanza dell’italiano scritto. E, siccome abbiamo dato l’opportunità ai frequentanti di presentare una tesina al posto dell’esame orale, ho dovuto “rimandare a settembre” o bocciare parecchie persone. Però la prof. ordinario con cui condivido il corso, alla fine ha accettato il mio metodo severo e in coscienza mi sento di aver fatto il mio dovere. Sto già preparando il prossimo corso e intanto una nostra studentessa, che ho praticamente costretto a non cambiare l’oggetto della tesi di laurea (voleva tirar via e laurearsi in fretta) ha ottenuto uno stage retribuito alla Rcs Digital. Proprio stamattina mi ha scritto per dirmi che le hanno confermato lo stage per altri 6 mesi. So che mi puoi capire se ti dico che seguire questi percorsi formativi e di vita dà grande soddisfazione. Le avevo consigliato di mettersi in contatto con Veltroni e il Digital della Mondadori, ma non le hanno chiesto neppure di presentare il curriculum. Credo fermamente nella meritocrazia, è una specie di religione, per me. E lì, purtroppo, è scomparsa. Questa, almeno, è la mia impressione ( e la mia esperienza). Ti abbraccio con calore e amicizia, Paola

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