Marito e moglie di Campocroce di Mogliano coronano il loro sogno. Dichiarazioni, baci e abbracci sedici metri sotto il mare di Rubina Bon
MOGLIANO. Le promesse scambiate con i cartelli alla presenza dei
testimoni, le fedi a suggellare il "sì", le firme letteralmente incise
con una matita speciale su un registro. E poi il bacio, le foto, gli
abbracci e pure le lacrime della sposa racchiuse dentro alla maschera.
Tutto a meno sedici metri di profondità, sulla "secca Ciano" al largo di
Jesolo, in corrispondenza di piazza Mazzini.
Una
volta tornati in superficie, Elisa Nicorelli e Martino Pivato sono
stati salutati da una pioggia di petali. I due novelli sposi di
Campocroce, titolari di due pizzerie da asporto a Mogliano e Frescada,
hanno voluto così ri-celebrare la loro unione, dopo le nozze con rito
civile il 12 giugno a Torre di Mosto, in fondo al mare. La cerimonia, orchestrata dal Centro Sub Treviso e dal Diving Nord
Adriatico di Jesolo, era in programma domenica, ma le previsioni avverse
hanno imposto di anticipare a sabato il primo matrimonio subacqueo
nell'Alto Adriatico. La location scelta non è stata casuale.
«Al nostro matrimonio mancava una persona importante, ossia Luciano
Roma detto Ciano, morto in un incidente», racconta Elisa che era stata
allieva sub di Ciano, «abbiamo deciso di andarlo a trovare, coronando il
nostro sogno di sposarci sott'acqua». Giovanni Alban, responsabile del
Centro Sub e del Diving oltre che celebrante, ha organizzato tutto alla
perfezione con il suo staff: la moglie ha realizzato le mute per gli
sposi, il tavolo delle promesse era agghindato con fiocchi e tulle, sul
fondale è stata stesa una corsia bianca per non rovinare le formazioni
naturali. Anche la formula del "sì" è stata adattata al matrimonio speciale: "Non osi separare l'uomo ciò che il mare ha unito