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27.11.16

una persona povera può ritenersi LIBERA? post ispirato da una discussione facebookiana con Tina galante

L'amica  ed utente  Tina  galante  si chiede, come   dice il titolo stesso     del post ,in questi  due post ( I  II )    su  Facebook  cosa  è la libertà ?

Ecco  le  mie risposte   alle  domande    del secondo  post

Dipende  se   uno  è

  • individualista



  •    collettivo 




  a quello del primo    dipende   da come si vuole  vivere   per  capire  meglio   due  film  il  primo   deve  ancor a uscire  (   io  sono riuscito a vederlo in rete   in lingua  originale  con sottotitoli in italiano ) nel nostro paese  infatti


                                               CAPTAIN  FANTASTIC


DATA USCITA: 07 dicembre 2016
GENERE: Drammatico
ANNO: 2016
REGIA: Matt Ross
ATTORI: Viggo MortensenGeorge MacKaySamantha IslerAnnalise BassoKathryn Hahn
SCENEGGIATURA: Matt Ross
FOTOGRAFIA: Stéphane Fontaine
PRODUZIONE: Electric City Entertainment, ShivHans Pictures
DISTRIBUZIONE: Good Films
PAESE: USA
DURATA: 118 Min






Ben vive con la moglie e i sei figli, isolato dal mondo nelle foreste del Pacifico nord-occidentale. Cerca di crescere i suoi figli nel migliore dei modi, infondendo in essi una connessione primordiale con la natura. Quando una tragedia colpisce la famiglia, Ben è costretto suo malgrado a lasciare la vita che si era creato, per affrontare il mondo reale, fatto di pericoli ed emozioni che i suoi figli non conoscono.

per  chi  non è  suscettibile  di  SPOILER  cioè   non  gli  fa  ne  caldo ne  freddo se  gli  rilevano la trama    prima  che lo veda    qui   una recensione  dettagliata


  





La libertà come valore assoluto non esiste nella realtà, nella realtà questo termine ha solo un valore relativo, che può riferirsi al numero ed alla qualità delle possibilità di scelta concreta, che può avere una persona. Se ad un condannato a morte dai la "libertà" di scegliere come morire, avrà molte possibilità tra cui scegliere, ma non può scegliere di non morire. Il problema è che in situazioni meno estreme, la maggior parte della gente è così condizionata mentalmente da non riuscire neanche ad immaginarsi le scelte che di fatto non può fare :D Comunque nel mondo reale potremmo dire che maggiore è il numero delle possibilità di scelta di cui una persona dispone, maggiore è la sua "libertà". La povertà, come l'ignoranza ed altre cose sono situazioni che non ampliano di solito le alternative tra cui scegliere, d'altro canto anche la mancanza di immaginazione e la povertà critica ed ideativa riducono moltissimo le possibilità di scelta: in questi casi anche ad avere tanti soldi, più che riprodurre i modelli consumistici correnti non si riesce a fare. Bisognerebbe chiarire cosa si intende per libertà e cosa per povertà. Marx sosteneva che è necessario liberarsi dal bisogno (quello materiale presumo) per essere liberi: lui lo era forse, anche perché si faceva mantenere da Engels quindi non aveva bisogno di lavorare :D a volte a filosofia è una affascinante trappola,












26.10.15

LA GIUSTIZIA FAI-DA-TE È IL SINTOMO DI UN CANCRO di http://anthonymuroni.blog.unionesarda.it/




mi fa piacere che a destra qualcuno cominci a ragionare.  Infatti  tra  i soliti articoli  ed  interventi malpancisti    finalmente  uno che fa un discorso  equilibrato


http://anthonymuroni.blog.unionesarda.it/

  Nessuna simpatia per i ladri, ma anche una certa resistenza a legalizzare la giustizia fai-da-te. Perché la morte violenta di un 22enne è sempre una sconfitta per lo Stato. E se il suo uccisore non può essere considerato un eroe, forse è altrettanto ingiusto affibbiargli l’etichetta di assassino. Più probabilmente è a sua volta una vittima, il sintomo di un cancro che pian piano sta divorando la società italiana, ogni giorno più insicura, disincantata, cinica e dunque ingiusta.Ammalarsi è stato inevitabile, se si pensa a qual è la situazione di impunità, scarsa meritocrazia e sostanziale anarchia alla quale intere porzioni di territorio e di cittadinanza sono condannate.Persino le reazioni successive al grave fatto di cronaca di cinque giorni fa – quando un pensionato 65 enne, che per sua stessa ammissione viveva da sette anni con la pistola a portata di mano, ha freddato un ladruncono sorpreso di notte dentro la sua casa – sono emblematiche: onorevoli che vanno in tv col revolver, cortei di solidarietà per lo sparatore (indagato, per atto dovuto), persino scene di giubilo per la morte del reo.Attenzione, però, alle escalation e ai simboli: i nostri anziani ci ripetevano “A bocchire tocat a Deus”, per sottolineare la sacralità della vita. Quando si imbraccia il fucile, ergendosi a sceriffo, giudice e becchino, si intraprende una strada senza ritorno.Perché a chi giustifica gli spari per difendere la proprietà dovremmo chiedere se è questa la società che vogliamo creare per i nostri figli. E se non ci sembra già sufficientemente sbagliato un posto in cui non si può riposare in pace se non avendo le sbarre alle finestre e i portoni blindati stile Banca d’Italia.La risposta la dovrebbero dare le istituzioni, con l’esempio e con il varo e la successiva applicazione di leggi inflssibili. Ma questa – l’abbiamo già detto – è una società malata. E il pesce – sia esso quello che ruba in casa dei pensionati o quello che si fa giustizia da solo, ammazzando i ladri – puzza sempre a partire dalla testa.


concluso con un altro intervento che per casualità delle vita ti toglie le parole di bocca dell'amica Tina Galante

3 ore fa · Modificato · Lo so che vi sto fracassando i marroni c


on questa storia, ma è necessario fare chiarezza, vista la confusione. ‪#‎iosonounidiota‬Un conto è trovarsi in casa un ladro DISARMATO e innocuo che magari a vedervi gli viene pure l'infarto a lui, altro è trovarsi in una situazione in cui il ladro è armato e si comporta all'Arancia meccanica. Sono due situazioni diverse che necessitano di risposte diverse. Nel caso occorso in questi giorni la risposta omicida è chiaramente esagerata, non si può sparare ed uccidere una PERSONA disarmata e all'esterno della propria abitazione, dall'alto in basso.

Questo fa comprendere l'esistenza di una certa volontà sadica di colpire per uccidere, e di approfittare della situazione per poter essere legittimato nel proprio sadismo.Ora il pensionato in questione, dopo aver ucciso un ragazzo, avrebbe dovuto tenere un profilo basso e mostrarsi quantomeno dispiaciuto per l'accaduto, come già hanno fatto altri prima di lui. Ma il soggetto in questione fa lo spavaldo, si affaccia al balcone come un DUCETTO qualsiasi, sproloquia e minaccia nelle trasmissioni televisive. ONESTAMENTE, si può sopportare tutto questo? E ce lo ritroveremo presto candidato nelle fila leghiste, perché si sa, gli assassini e gli omicidi fanno sempre un certo effetto sugli italiani.Perché se questo soggetto non pagherà per quello che ha fatto (non puoi uccidere qualcuno solo perché sta nella tua proprietà) si sdoganerà l'idea pericolosissima che si può condannare a morte un uomo per il reato di furto, attenzione, non OMICIDIO e presunzione di omicidio, ma banalmente FURTO! E' esattamente come mettere sulla sedia elettrica i ladri, delegando ai cittadini il compito di fare da giudici e da esecutori materiali. MA RIUSCITE A RENDERVI CONTO DELLA FOLLIA??


?

emergenza femminicidi non basta una legge che aumenti le pene ma serve una campaga educativa altrimenti è come svuotare il mare con un secchiello

Apro l'email  e tovo  queste  "lettere "   di  alcuni haters  \odiatori  ,  tralasciando  gli  insulti  e le  solite  litanie ...