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16.6.23

gioventù bruciata Incidente Roma, testimone: "Filmavano le auto distrutte e ridevano" | I genitori dei cinque youtuber: "Solo una bravata"

Scambiatemi pure per : fascista , reazionario , autoritario e tutto ciò che vi pare . Ma davanti alla reazioni di genitori vedere articolo sotto che giustificano i figli ancher davanti a crimimi come questi , spacciandoli per una bravata , mi fanno pensare che il recupero e la prevenzione sociale (  vedere  mio precedente  post  )per certi soggetti non sia più sufficiente . E mi fa venir meno il detto le colpe dei figli non dovrerbbero mai ricadere sui figli



Incidente Roma, testimone: "Filmavano le auto distrutte e ridevano" | I genitori dei cinque youtuber: "Solo una bravata"

redazione Tgcom24 • 31 minuti fa

Incidente Roma© Ansa


Subito dopo il violento scontro tra il Suv Lamborghini e la Smart che ha provocato la morte di un bimbo e il ferimento della madre e della sorellina, sul posto, nella zona di Casal Palocco, a Roma, sarebbero arrivati anche i genitori dei cinque youtuber che erano a bordo del bolide. E le frasi shock da loro pronunciate per tranquillizzare i giovani avrebbero gelato i presenti. "Abbiamo sentito che rassicuravano i figli — racconta a La Repubblica il dirigente dell'asilo frequentato dalla piccola vittima e che si trova a 150 metri dal luogo dell'incidente — e gli ripetevano che era stata solo una bravata, che si sarebbe risolto tutto".
Nuovi particolari sull'incidente di Roma Non solo. Su quanto avvenuto stanno emergendo anche altri dettagli agghiaccianti. Secondo un altro testimone "i ragazzi hanno continuato a filmare anche dopo lo scontro, tanto che un uomo ha urlato 'Ma che c... state facendo?'".
La procura di Roma ha disposto le perquisizioni in casa di Matteo Di Pietro, il ventenne che era alla guida del Suv Lamborghini, e nella sede della società degli youtuber "The Bordeline". Gli inquirenti analizzeranno presto i telefoni sequestrati ai cinque giovani che viaggiavano sul Suv che ha travolto la Smart sulla c'erano Manuel con la madre e la sorella. Obiettivo degli inquirenti è verificare se sul telefonino del giovane ci siano video girati nella fase precedente, durante o anche successiva all'impatto.
Il giorno dopo lo scontro è quasi peggio. Un pezzo di Roma si è svegliato con l'angoscia di un bimbo morto, una famiglia lacerata, un pugno di ventenni scaraventati nell'incubo di avere provocato un incidente. E la rabbia, tanta, che prende il posto del dolore. "Dopo l'incidente continuavano a filmare, il papà di un altro bambino li ha ripresi, gli ha urlato 'Ma che c... fate' e ha discusso con i ragazzi", ha raccontato un altro testimone, amico della famiglia del piccolo, parlando dei ventenni alla guida del Suv.
Di quel momento, subito dopo lo scontro, c'è un video che gira a Casal Palocco di chat in chat. Si vede l'uomo che urla, la folla che lo trattiene, la Smart accartocciata, la Lamborghini distrutta. E un ragazzo di spalle, in primo piano, con la t-shirt della crew di youtuber The Borderline. E un cellulare in mano.
"Continuavano a filmare e il bimbo era morto", ripete il testimone. La rabbia a Casal Palocco è veramente tanta. E anche il rimorso. "Siamo distrutti, questa macchina sfrecciava da giorni. Andavano fermati", ripetono in coro i cittadini del quartiere. "Questa macchina faceva avanti e indietro. Mi è rimasta impressa perché era molto bella come auto, ma dentro di me, vedendo alla velocità in cui andava, ho pensato: questi se prendono qualcuno lo uccidono", ha aggiunto una donna.
Molti altri abitanti della zona confermano che quell'auto era stata vista in giro già il giorno prima dell'incidente: un Suv, preso a nolo con tariffario da duemila euro al giorno, che non è passato inosservato, con alla guida giovanissimi. "Il proprietario della concessionaria che ha affittato l'auto ai ventenni lo conosciamo tutti. E' arrivato dopo l'incidente ed era arrabbiato perché la macchina era rotta", racconta ancora un testimone.
"Ero in casa quando ho sentito un botto terrificante e sono uscita, in pochi minuti è accorsa molta gente e c'era un ragazzo che prestava i primi soccorsi al bambino, provando a fargli la respirazione bocca a bocca. Non riuscivo ad avvicinarmi perché era una scena raccapricciante". E' ancora scossa una donna di 50 anni che abita a pochi metri.
In tanti sono increduli che sia potuta accadere una tragedia del genere. "Abito qua da 45 anni, la macchina proveniva da una strada da cui non c'è molta visibilità - racconta ancora la donna -. Da quello che mi hanno raccontato alcuni vicini, i ragazzi sul Suv hanno provato a superare una macchina, andavano a grande velocità e hanno investito l'auto della signora che stava aspettando fuori dall'asilo. E' allucinante, ancora non riesco a crederci".
Dove la Lamborghini si è schiantata e dove è morto il bimbo, intanto, c'è un tributo di fiori, peluche e girandole colorate. "Piccolo angelo sei volato in cielo troppo presto. Proteggi da lassù la tua mamma e la tua sorellina", è uno dei tanti bigliettini, lasciati.
E non si ferma il via vai delle persone del quartiere che commosse lasciano giochi e fiori. C'è anche un disegno colorato lasciato da una bimba, che ritrae due bambini accanto a dei fiori a e dei cuori. L'omaggio alla piccola vittima, sotto un albero, è poco distante dall'asilo dove c'era stata la merenda di fine anno con i compagni.
Intanto, omicidio stradale aggravato e lesioni sono le accuse che la Procura di Roma contesta a Matteo Di Pietro, lo youtuber ventenne che era alla guida del Suv Lamborghini che, nella zona di Casal Palocco, ha causato il tragico incidente in cui ha perso la vita un bimbo di cinque anni e sono rimaste ferite la madre e la sorellina. Di Pietro è risultato positivo ai cannabinoidi: nel suo sangue sono state trovate tracce di droga mentre è risultato negativo all'alcoltest.
Un quadro indiziario pesante per il giovane che era al volante del bolide preso a noleggio per compiere una sfida social assieme a un gruppo di youtuber, The Borderline: restare a bordo della Lamborghini per 50 ore di fila. Una challenge che era stata annunciata anche da un video sul loro canale da 600mila followers. Chi indaga sta verificando se nelle fasi precedenti al tragico schianto gli altri quattro (tre ragazzi e una ragazza tutti della crew The Borderline specializzati in challenge sul web) a bordo della Lamborghini blu stessero effettuando dei video, con i cellulari, o stessero incitando il loro amico alla guida. Elementi che se confermati potrebbero portare all'iscrizione 'in concorso' nel registro degli indagati. Determinante sarà l'analisi dei cellulari dei ragazzi.
Gli agenti della polizia locale di Roma Capitale stanno mettendo in fila i tasselli dell'indagine: sono stati ascoltati testimoni e analizzate le telecamere presenti in zona che potrebbero avere ripreso le fasi precedenti lo schianto. L'unica certezza, al momento, è che sull'asfalto non sono stati individuati segni di frenata.

24.1.21

non sempre il perdono vuol dire dimenticare il male . il caso di Silvio Pezzotta Padre di Mariangela Pezzotta che ha perdonato Elisabetta Ballarin l'assasina di sua figlia

Per un giorno stacchiamo da giornate \ settimane rompi ( giornata della memoria e giorno del ricordo ) e parliamo di Perdono
Elisabetta Ballarin protagonista di una delle vicende di cronaca nera più drammatiche del nostro paese quella delle Bestie di Satana dal 2017 è libera ha scontato il suo debito con la giustizia e si è rifatta una vita .Ed ha ottenuto aiuto e perdono dal padre al padre di una sua vittima Mariangela Pezzotta .
  da   questo articolo    di  https://www.corriere.it/sette/attualita/  del 31 maggio 2019
[...] Silvio Pezzotta, 71 anni, da Somma Lombardo, ex impiegato all’aeroporto di Malpensa, è il papà di Mariangela, una delle vittime delle Bestie di Satana, la setta di ragazzi appena più che diciottenni che uccise quattro persone tra il 1998 e il 2004 convinti di agire per conto del  Maligno.
Elisabetta  Ballarin all'epoca  
E mentre tutta l’Italia e il mondo intero (la storia finì anche sui media australiani) leggevano increduli degli sgozzamenti, delle crudeltà, del sangue e dei crocifissi rovesciati, mentre fioccavano gli ergastoli e le condanne, Silvio Pezzotta spiazzò tutti. Si rivolse a Elisabetta Ballarin, una ragazzina che aveva partecipato all’uccisione di Mariangela con queste precise parole: «Quando avrà finito di scontare la pena, sappia che per lei la porta di casa mia è aperta».


 Una bellissima scelta   quella   del signor  Silvio . 

 da https://www.ilsussidiario.net/news/ho-perdonato-lassassina-di-mia-figlia-padre-di-mariangela-pezzotta-ecco-perche/2112944/  e  da   https://www.tv2000.it/beltemposispera/video/silvio-pezzotta-mia-figlia-uccisa-dalle-bestie-di-satana/

Sincero ed emozionante il racconto di Silvio Pezzotta, padre di Mariangela Pezzotta, ai microfoni di Giovanni Terzi per Libero. L’uomo ha ripercorso il dramma vissuto quasi sedici anni fa, quando a Golasecca la figlia venne uccisa dalla mano di Andrea Volpe – esponente di spicco delle Bestie di Satana – sotto gli occhi di Elisabetta Ballarin.





E proprio lei ha trovato il perdono del padre di Mariangela Pezzotta: «Ho sempre considerato Elisabetta una vittima di Andrea Volpe alla stregua di altri, solo che, per fortuna, lei non è morta. Alberto Ballarin mi chiamò dopo la morte di mia figlia, la mamma la frequentai ed era una donna distrutta; entrambi poi morirono, lasciando sola Elisabetta». Dopo la morte dei genitori, Silvio Pezzotta le andò incontro: «Elisabetta rimase sola ed io semplicemente le dissi, incontrandola in Tribunale: “Quando avrà finito di scontare la pena, sappia che per lei la porta di casa mia è aperta“».

IL PADRE DI MARIANGELA PEZZOTTA: “PERDONO L’ASSASSINA DI MIA FIGLIA”

Elisabetta Bellarin  oggi
frame  dal video https://bit.ly/39aVRnB 
Il padre di Mariangela Pezzotta ha spiegato di aver capito nel corso del processo quanto Elisabetta Ballerin fosse plagiata da Volpe – «il suo sguardo smarrito non lo dimenticherò mai» – e non è tutto: «Un mio amico insistette per vedere Elisabetta. Io alla fine accettai. Elisabetta scese dal traghetto che proveniva da Monte Isola, dove si trovava in permesso per lavoro. Mi vide e mi corse incontro, abbracciandomi e mettendosi a piangere. Parlammo molto, quel colloquio rimarrà riservato nel mio cuore. Ci capimmo e capii che quella ragazza aveva il diritto di rifarsi una vita». Dopo la morte della figlia, Silvio Pezzotta ha potuto contare sulla fede: «Sono stato accompagnato dalla fede, in questo percorso doloroso. Se una persona non ha Fede, si chiude in sé stesso e non riesce più a vivere.
Io però ho una fede semplice, non bigotta; a volte mi fermo in qualche chiesetta di campagna per dire una preghiera».

Ora   ci  vuole  oltre  che una  vera fede   una mente   aperta     per  perdonare  simili  cose   e   non sempre  ci si riesce  . Ma  quando ci si riesce   , ed è questo il caso ,  fa  di te   una  grande  persona  .  Capace   d'incanalare  il tuo dolore   in qualcosa  di  costruttivo  ed  allontanare  l'odio    ed  a  vendetta   da  sé  . Ha  evitato   di  d'unire  dolore  al dolore  ovvero     << prima di intraprendere il viaggio della vendetta, scava due tombe ( Confucio ) >>. Secondo me      ha  fatto una scelta  giusta   in quanto  Elisabetta    come  si   vede questi due video il primo 
 


il   second ( da  cui   ho preso il   frame   , riportato nella   foto  in alto    a   destra  )

    SCONSIGLIATO PER I DEBOLI DI  STOMACO 
 

    
ha  capito   i suoi errori    ed   era  stata ,  questo  non vuol  dire  che  non sia  stata   innocente  ,  plagiata   ed ha  pagato  per  le  sue  colpe  . Ed   adesso  è  una persona  nuova   ed  diversa , il carcere  ed   il lutto  ( ha  perso  i suoi  genitori  )   ti  cambiano  .  Come   dimostra  anche i video   soprattutto il primo  




 Romanzo    suggerito    
Il conte di Montecristo (titolo orig. Le Comte de Monte-Cristo)  di Alexandre Dumas

21.7.09

dopo aver visto il film di Cristine F noi ragazzi dello zoo di berlino


la vera protagonista del romanzo e del film


e Scanner Darkly - Un oscuro scrutare è un film di Richard Linklater del 2006,
tratto dal romanzo Un oscuro scrutare, considerato uno dei capolavori dello scrittore statunitense Philip K. Dick. ( ne trovate le foto nel mio album di facebook useppes@tiscali.it alla voce film )





nei link sotto maggiori news .Mi è venuto in mente il post d'oggi



cari bimbiminkia figli di genitori ultra liberisti e irresponsabili che vi rlasciano allo sbaraglio e vi viziano togliendosi e facendo debiti acriticamente al consumismo puiù sfrenato . Cari bimbiminkia vittime di questo sistema che premia la mediocrita e la impone emarginandovi se non aderite o la rifiutate almeno innqueste cose cercate di non aderire e stare lontano non rovinatevi la vita . Prima di premndere droghe ( leggere o pesanti che siano e mescolarle fra loro o al alcool) quardatevi questi film , specie il secondo . Ci sono tanti modi

di " sballarvi " , evadere dalla relatà , ucidere ciò che non va del proprio io , insomma aprire le porte dela percezione senza uso di sostanze artificiali qui ne trovate alcuni http://oknotizie.virgilio.it/go.php?us=517010b0d9495af2 opure qui http://cdv.splinder.com/post/19766940/come++sballarsi++ed++evadere+d . concludo con questo video
mi è impossibile mettere il video in embed mandate avanti di 30 secondi lo trovate qui ( http://www.youtube.com/watch?v=X52vu7XUWao ) dedicata ad Elisa nome di fantasia una mia compaesana ( in realtà si tratta di una ragazza di un paese vicino e amica di amici ) che è morta a solo 16\17 per aver preso una chicca \ pastighlia di estasy

il film
http://it.wikipedia.org/wiki/Christiane_F._-_Noi,_i_ragazzi_dello_zoo_di_Berlino

la protagonista
http://it.wikipedia.org/wiki/Christiane_Vera_Felscherinow

le sue ultime vicende

http://www.giornalettismo.com/archives/2795/christiane-f-il-destino-a-volte-e-cosi-ripetitivo
/
http://www.giornalettismo.com/archives/2795/christiane-f-il-destino-a-volte-e-cosi-ripetitivo/2/

concludo il post d'oggi con questo video

se neo caso non dovesse comparire in embed lo potete trovare qui http://www.youtube.com/watch?v=X52vu7XUWao







mandate avanti di 30 secondi e avrete l'esecuuzione del pianista Nazzaeno carusi
Esso è dedicato ad Elisa, come quella di Bethoveen , main realta è unn nome di fantasia una mia compaesana ( in realtà si tratta di una ragazza di un paese vicino e amica di amici ) che è morta a solo 16\17 per aver preso una chicca \ pastiglia di estasy

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