Post

Visualizzazione dei post con l'etichetta guerra in siria

Mosul, il violinista che sfida l'Isis: torna a suonare nella città in guerra

"La musica è una cosa bellissima". E' il messaggio che Ameen Mokdad, musicista iracheno vuole lanciare al mondo. "Contro ogni terrorismo o ideologia che limita le libertà". Quando nel 2014 l'Isis prese il controllo della città di Mosul, la musica venne immediatamente vietata perché considerata peccaminosa. I miliziani irruppero nella casa del giovane e confiscarono tutti i suoi strumenti. Ora che l'esercito iracheno ha ripreso il controllo dell'area Ameen ha deciso di tornare nella sua città natale organizzando un piccolo concerto con il suo violino tra le rovine della moschea di Giona, sito caro tanto ai musulmani che ai cristiani. L'evento, pubblicizzato attraverso i social network, ha attirato alcuni curiosi. "La gente ama la musica", afferma il ragazzo. Nel breve video di tanto in tanto il rumore degli spari si mescola alle note del violino Ameed, ricordando che la lotta in città non è ancora terminata e che i combattimenti tra es

Greta e Vanessa liberate e già sorgono le polemiche

Immagine
da   Francesco Giorgioni Sardo di   http://www.sardegnablogger.it/   d  'oggi      Ads by Info Ad Options E SE AVESSERO RAPITO TUA FIGLIA? “Greta e Vanessa libere, ci sono costate dodici milioni”  Questo è il titolo di apertura di Libero. “Ci” sono costate. A noi sono costate, dicono, dodici milioni. Perché, sapete, hanno messo le mani nelle tasche di noi contribuenti, per salvare la pelle a queste due ragazzine presuntuose e irresponsabili. Varranno dodici milioni, queste due vite? Valgono dodici milioni, due vite umane? E poi con i terroristi non si tratta: se lo Stato cede ai criminali, allora è finita, quelli se ne approfittano. C’erano tante ragioni per non piegarsi al ricatto. Certo Vorrei porre una domanda a quel giornalista, all’autore di quel titolo: e se avessero rapito la tua, di figlia, e lo Stato si fosse rifiutato di pagare per non scendere a patti c

dalla siria due storie : quella di Ahmad Ayham l pianista siriano che suona fra le bombe e macerie ., e quella di Ghina Khalil ha 14 mesi "bimba miracolo": sopravvissuta sotto le macerie

la  prima  è quella  di  Ghina Khalil ha 14 mesi, ed è stata soprannominata dai media di tutto il mondo "la bambina miracolo". Ghina è rimasta seppellita sotto le macerie della sua casa di Aleppo, bombardata da un raid delle forze governative. Sua madre è morta, lei è rimasta sepolta per tre lunghi minuti. Il video, diffuso su Internet dal Nour Media Centre e rilanciato dalla Ap, mostra uomini che scavano freneticamente a mani nude per rimuovere i detriti. Poi la testa riccioluta che emerge, e la bimba che si strofina gli occhi. Più tardi la bambina è ripresa con abiti nuovi, e non appare ferita. è sopravvissuta a un attacco aereo che ha ridotto in macerie la sua abitazione in Siria. Si sta riprendendo pochi giorni dopo il raid del 22 gennaio che ha colpito il suo villaggio, Maasraniyeh, vicino Aleppo, secondo l’osservatorio siriano per i diritti umani. Dieci persone sono morte, tra cui 5 bambini e tre donne, anche la madre di Ghina, mentre venti sono rimaste feri