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27.3.20

Coronavirus, M5s contro Lega calcio: “L’Italia lotta per la vita, loro chiedono l’abolizione del divieto di pubblicità sull’azzardo”


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Coronavirus, il calcio italiano sfrutta l’emergenza come scusa per ottenere adesso ciò che lo Stato non ha concesso in passato

lo so che , la canzone consigliata ( e di cui riporto sotto il testo ) per il post d'oggi si paragona il calcio alla religione per considerarlo   come  un  nuovo oppio dei popoli e  delle  masse  



SANTA MARIA DEL PALLONE - MCR

E' un oppio che mischia il sudore con l'incenso per chiudere gli occhi e per scacciare i guai le candele e la partita, i santini e le bandiere è un'estasi mistica, rapisce il cuore. Un popolo prega Signora Santità ha bisogno di una giuda e adesso chiede protezione a chi vede, provvede e protegge dai guai. Santa Maria del pallone E' tutto fermo, tutto dorme, stasera tutto tace è una droga leggera e si dimentica il passato di ladri e di briganti, di ciccioni e lesotofanti quando arriva il sacerdote è tutto cancellato e l'uomo in cappuccio accende una candela sorride per il popolo della televisione guardate comprate, adorate il vostro Dio Santa Maria del pallone E' uno scandalo, il terzino ha messo a terra il centravanti entusiasmo tra le folle per un dribbling fulminante un inchino alla moviola, il Padre Nostro è sul rigore e alla fine tutti pronti per andare in processione e l'uomo in cappuccio sta a capo del corteo ha scritto un nuovo articolo della costituzione guardate e pregate per Santa Maria guardate e comprate per Santa Maria guardate e votate per Santa Maria
Santa Maria del pallone

 Ma purtroppo questa è la realtà dello sport quello ufficiale ed agonistico . Infatti Ormai , come traspare dal titolo on esiste più il calcio ( e non solo ) di una volta ora è tutto € ovvero business . Infatti rimpiango , anche se non l'ho vissuto direttamente \ in prima completamente per questioni anagrafiche sono cresciuto con quello , nonostante alcuni grandi campioni che

corrotto degli anni 80 , quello delle origini di cui parlano i documentarti e con nostalgia pur odiandolo i miei genitori . Infatti leggo sul ilfattoquotidiano.it d'ieri quest'articolo    che conferma     la  canzone   dei  Mcr   sopracitata. Ecco  l'articolo citato






Mentre all’estero il sistema sta cercando di trovare al suo interno le risorse, il primo istinto dei nostri presidenti è stato quello di bussare alla porta del governo per battere cassa. Non per avere soldi, ma provvedimenti funzionali a racimolare qualche milione
                                di Lorenzo Vendemiale




Da una parte il calcio, fermato dal Coronavirus, terrorizzato dalle perdite milionarie e da un futuro sempre più incerto. Dall’altra la politica, che ha un Paese intero in ginocchio a cui pensare e non può permettersi di fare regali a nessuno, tantomeno a una banda di presidenti ricchi e litigiosi che anche nell’emergenza stanno dando il peggio di sé. Così la “lista della spesa” del mondo del pallone rischia di trasformarsi in un autogol. Come il ritorno delle sponsorizzazioni da scommesse, su cui il Movimento 5 stelle (che quel divieto l’aveva fortemente voluto) è già contrario: “C’è un Paese che lotta contro il coronavirus con medici, infermieri, e tantissimi lavoratori in prima linea, a rischio della loro salute e vita, e cosa fa la Lega Calcio? Chiede che venga abolito il divieto di pubblicità sull’azzardo”, la dura critica dei parlamentari Francesco Silvestri, Massimo Baroni, Giovanni Endrizzi e Matteo Mantero.
Le dichiarazioni dei parlamentari 5 stelle[  una  delle poche   cose  buone   che    hanno  fatto  e   stanno facendo     corsivo mio   ]  aprono le polemiche sugli aiuti al calcio. Le pretese del pallone CESIM - Centro Studi e Iniziative di Marineo: D. PASSANTINO, PANEM ...del resto non potevano passare inosservate. Da quando è stato sospeso il campionato, i patron si sono messi a fare i conti su quanto perderanno e come superare la crisi, specie quelli che già di solito hanno bilanci tenuti in piedi per miracolo con debiti e plusvalenze fantasiose. Il n.1 della Figc, Gabriele Gravina, si è preso l’onere di raccogliere le istanze e fare sintesi, ma non è semplice. La Serie A non ha mai brillato né d’iniziativa, né di generosità: mentre all’estero il sistema sta cercando di trovare al suo interno le risorse (in Inghilterra la Lega dei campionati minori ha subito messo a disposizione 50 milioni di sterline; in Spagna la Federazione sta studiando un piano da mezzo miliardo di prestiti agevolati con le banche), il primo istinto dei nostri presidenti è stato quello di bussare alla porta del governo per battere cassa.
panem-et-circenses-graficanera | ~ gabriella giudiciIl calcio in realtà non vuole soldi. O meglio, qualche presidente vorrebbe pure quelli, ma visto che non è aria si sono fatti più furbi: provano a ottenere provvedimenti che generino ricavi. Ma a volte le proposte sono discutibili. La prima è il ritorno degli sponsor da betting. In passato almeno la metà delle squadre di Serie A aveva un partner nel mondo delle scommesse (la Lazio con un main sponsor arrivava fino a 7 milioni l’anno). Poi è arrivato il decreto Dignità: la Lega ha lamentato una perdita di 100 milioni, probabilmente sono meno considerando che nella più ricca Premier League il giro d’affari è di circa 80 milioni, ma comunque cifre notevoli. Da allora i club erano tornati più volte alla carica, scontrandosi però sempre con la contrarietà del governo. Adesso con la scusa del coronavirus i club tornano alla carica e incassano l’ennesimo no dei 5 stelle: “L’azzardo di massa è una illusione che drena miliardi di euro dall’economia reale e produttiva, non ci sono parole per commentare una iniziativa simile”.

Panem et circenses – Enterprises…
Le scommesse non sono l’unico provvedimento controverso: si parla anche di una nuova legge sugli stadi, più permissiva (come se fosse quello il vero motivo per cui non si fanno impianti in Italia, e non i troppi tentativi di speculazione…). Addirittura di riforma della Legge Melandri, per tornare alla vecchia vendita soggettiva che faceva la fortuna solo dei grandi club, o eliminare il divieto di esclusiva (ma cosa c’entrano i diritti tv col Covid?). È giusto che in nome dell’emergenza si approvino riforme strutturali che in condizioni normali non verrebbero prese nemmeno in considerazione. Il dibattito è aperto. Per il presidente del Coni Giovanni Malagò la richiesta è ragionevole: “In un momento in cui si prendono misure senza precedenti, è buona logica provare a chiedere qualcosa che prima non si era riuscito ad ottenere, visto che le risorse non potranno esserci per tutti. Su questo il ministro è stato molto chiaro”.
Già, cosa ne penserà Vincenzo Spadafora, sulle scommesse (che non piacciono al suo partito) e sul resto? Per ora aspetta di vedere le richieste, ma fin qui il ministro ha sempre sottolineato la sua volontà di aiutare tutto lo sport, senza lasciare nessuno indietro, e questa potrebbe essere anche la direzione dei suoi interventi: misure complessive, rivolte all’intero movimento piuttosto che a una singola disciplina. Anche perché difficilmente il ministro sarà in vena di regali nei confronti di un mondo, quello del pallone, con cui si era scontrato solo poche settimane fa , quando si trattava di sospendere i campionati. Il calcio qualcosa otterrà (anche perché nella lista preparata da Gravina ci sono anche diverse proposte di buon senso). Ma farà meglio a non chiedere troppo.

 concludo   il post  sulle  note  una  vita  da mediano  di Ligabue     e  con  questo  elenco    che  è la  mia  colonna  sonora  del post   d'oggi






7.2.20

c'è sempre imparare dalla vita . cosa ho imparato dal caso di Diletta Leotta

A mente  fredda  ( preferisco cosi   perchè  non  mi va d'Abbassarmi al loro livello  e  perchè odio ,  anche  se  in  gioventù   vi  sono ricorso  ,   fare  lo stesso     come   ha  fatto Besmir Pepa   rispondendo    alla bestia Luca Morisi  e  Salvini     )  rispondo  a   chi  m'accusa  o  fraintende   i  mie  scritti  .
Come  già   dicevo nel titolo da  tali discussioni . Dalla  prima sul gruppo   Facebook   Naufraghi  Splinder   da me  frequentato per  recuperare    ritrovare   i  i quasi  due  mila   circa    fra   utenti e  commentatori     fissi  del   vecchio  blog   splinder persi  con  la  chiusura della piattaforma   )

Francesca Ferraro Dai dell’oca giuliva a una persona (e già per questo dovresti scusarti) e ti batti il petto perché le femministe (che tra l’altro si sono incazzate parecchio, ma non serve essere femministe per farlo) non hanno urlato allo scandalo?
Ma per favore.
    • Giuseppe Scano Francesca Ferraro vero non c'è bisogno d'essere femministe per dire che tale discorso è un abominio. Perché non le ho sentito o letto , ma evidentemente c'è stato. Non capisco dove sia l'offesa oca Giuliva. Un termine che ho sentito anche da mia madre . Cmq mi scuso





Non sapevo che il termine oca giuliva
loc.s.f.
persona, spec. donna, che dimostra stupidità, superficialità e scarsa cultura

 fosse  sessista  , strano perchè lo  usa   anche mia  madre   (  eppure  mi  ha insegnato   anche  se  in maniera  al  limite  del  bigottismo  a :  <<  non insegnare a tua figlia ad essere preda \ insegna a tuo figlio a non essere cacciatore >>. 
Purtroppo  non ho  colpa  se  (  lo stesso discorso   vale   per  gli uomini  )   la Leotta    è stata 



poteva  almeno   ribellarsi ai cretidioti (  almeno che  non   lo abbia  improvvisato lei  )  che  gli  hanno  scritto il testo . 


Dalla seconda   sul  gruppo  Facebook  bloggeritaliani


Eleonora Marsella Siamo in un paese libero: c’è chi va dal chirurgo e chi no.Perché così tanta cattiveria? 
 
 ne  approfitto per  ampliare  la  discussione   intrapresa  sul    gruppo affermando che non è questione di cattiveria perchè  ciascuno  è libero di fare  quello che  gli va  . Ma  non c'è  bisogna   di  pontificarlo Urbi et Orbi
Spacciando ciò  per  vera  bellezza    quando  è  una bellezza  artefatta  e   costruita  in laboratorio     ne  non necessaria   dettata  dal sistema     dello   Show business (spesso abbreviato in showbiz o show biz) e   dall'opinione  pubblica Ed  soprattutto  di predicare bene  ma  razzolare  male 

Il 29 dicembre 2020 veniva uccisa Agitu Ideo Gudeta, la regina delle capre felici.

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