| da Pacmogda Clémentine |
La vicenda della scuola primaria di Magliano in Toscana, dove è stato modificato il testo di "Jingle Bells" eliminando il riferimento a Gesù ("...che regala il buon Natal" al posto di "...che regala il buon Gesù") per motivi di presunta laicità, rientra in un'area grigia del dibattito, e viene interpretata da molti come un atto di laicismo o, nel linguaggio comune, di "buonismo d'accatto" piuttosto che di vera laicità.
Infatti la laicità vera non è è quella in vigore in Francia nè quella che da qualche anno a questa parte si sta imponendo in italia . Queesto si chiama laicismo Ecco un'analisi della situazione alla luce della differenza tra i due concetti:🧐 Laicismo \ Buonismo d'Accatto
La decisione di modificare il testo è stata presa dalle insegnanti per "mantenere un'impostazione laica" all'interno dell'istituto, cercando di evitare riferimenti religiosi per includere tutti gli alunni.
Laicità (Principio di Base): In teoria, una scuola laica dovrebbe garantire che nessun alunno sia discriminato o costretto a praticare atti di culto. La laicità in Italia è intesa come "laicità positiva", che non è indifferenza, ma garanzia della libertà religiosa in un regime di pluralismo, riconoscendo anche il valore storico e culturale delle tradizioni religiose maggioritarie (come il Natale).
Laicismo (Atteggiamento Eccessivo): L'intervento di "censura" sul testo di una canzone tradizionale, pur motivato dall'inclusione, viene criticato come laicismo perché mira a escludere/cancellare attivamente un riferimento religioso (Gesù) che è parte integrante della festa culturale del Natale, snaturandola. I critici fra cui il sottoscritto sostengono che la vera laicità avrebbe significato permettere la tradizione (un canto) senza imporre l'adesione di coscienza, o proponendo canti alternativi, non modificare , storpiare , censurare , edulcorare , ecc forzatamente un testo per renderlo neutrale cvioè politicamente corretto . La rimozione in questo caso di alcune strofe del canto è vista anzi è una forzatura ideologica che eccede la semplice neutralità a tutti i costi
"Buonismo d'Accatto": espressione colloquiale da me usata per indicare un'azione (come la modifica del testo) che, pur nascendo da una buona intenzione (l'inclusione), risulta eccessiva, ipocrita o inefficace, e finisce per creare divisioni anziché armonia. In questo caso, il tentativo di essere "super-inclusivi" eliminando un termine religioso ha provocato polemiche e la percezione di una "censura" o "cancellazione identitaria" nelle famiglie cattoliche o pseudo tali . Cero in Italia a A differenza della Francia, dove la laicità( in reltà è laicismo ) è più rigida e restrittiva nello spazio pubblico, in Italia (dove vige , o almeno dovrebbe , la laicità positiva) l'esposizione di simboli come il Crocifisso nelle aule è prevista da Regi Decreti non abrogati ed è stata spesso confermata dalla giurisprudenza come simbolo con valore storico-culturale oltre che religioso, la cui rimozione non può essere imposta ma va decisa con il consenso della comunità scolastica.L'episodio di Maglianoe delle altre scuole dove ognoi ano a natale si ripete la solito problema seguiro da strumentalizzazione politica culturale ( vedere post precedente è il secondo articolo ) ci tolgono il prsepe i canti di natale , vogliono toglierci il crocifisso ed a menità varia è quindi percepito come una mossa eccessivamente cauta e ideologizzata che non riflette il bilanciamento tra tradizione e neutralità previsto dalla Costituzione italiana.Ritornando al concetto di laicità e la legge francese sui simboli religiosi sono argomenti complessi e spesso dibattuti. Infatti se la Laicità è un principio che, in senso politico, sociale e morale, indica lo stato di neutralità e separazione delle istituzioni statali e pubbliche rispetto a qualsiasi confessione religiosa o condizionamento ideologico.I cui i capisaldi della sono:Neutralità dello Stato: Lo Stato e le sue istituzioni (come le scuole, gli uffici pubblici, ecc.) non adottano, né privilegiano, né ostacolano alcuna religione. Lo Stato è aconfessionale.Separazione delle sfere: Si distingue nettamente tra la sfera pubblica della politica e delle leggi (di competenza dello Stato) e la sfera privata della coscienza individuale e della religione (libertà del singolo).Libertà e Uguaglianza: La laicità è garanzia di pluralismo e tolleranza. Implica il riconoscimento di uguali diritti a tutte le confessioni e credenze, assicurando la libertà del singolo di credere o non credere, senza che il potere politico si intrometta nella coscienza individuale. In sintesi, la laicità non è sinonimo di ateismo o di rifiuto della fede, ma del rifiuto della pretesa di una religione di essere il metro di misura universale della società e del mondo. Cosa il ontrario di tale legge che dal 15 marzo 2004 proibisce agli studenti di indossare nelle scuole pubbliche statali (elementari, medie e superiori) segni o indumenti che manifestano in modo "ostensibile" un'appartenenza religiosa.Tali simboli includono il velo islamico (hijab), la kippah ebraica e le croci di dimensioni chiaramente eccessive. L'obiettivo dichiarato della legge è evitare pressioni e assicurare la neutralità degli istituti scolastici, intesa come luogo di formazione dei futuri cittadini libero da proselitismo o distinzioni basate sulla fede.È un'applicazione della laicità?La risposta è che la legge è considerata dal governo e dai suoi sostenitori come una diretta applicazione della laïcité francese, un principio costituzionale profondamente radicato nella storia repubblicana del Paese.Tuttavia, questa interpretazione è dibattuta:Secondo i sostenitori: La legge protegge la laicità garantendo la neutralità della scuola pubblica e difendendo gli studenti da pressioni religiose esterne, in linea con un modello di laicità che richiede una forte separazione della religione dallo spazio pubblico istituzionale. Secondo i critici: La legge è considerata una forma di laicismo che viola la libertà di manifestazione del proprio credo e non è in linea con una visione più pluralista della laicità, che tutelerebbe la libertà di espressione religiosa anche nello spazio pubblico, purché non disturbi l'ordine.In definitiva, la legge del 2004 è l'espressione o almeno dovebbe essere di un modello rigoroso di laicità, tipico della tradizione francese, che mira a rendere lo spazio scolastico totalmente neutro da manifestazioni di appartenenza religiosa.Ecco quindi che La distinzione tra laicità e laicismo è sottile e, a volte, utilizzata in modo polemico. In sintesi, la laicità è un principio giuridico e politico di neutralità e inclusione, mentre il laicismo è spesso inteso come una sua interpretazione ideologica più rigida e combattiva.Ecco da lla IA di Gemini le differenze principali:
⚖️ Laicità: Principio di Neutralità e Inclusione
La Laicità (o Stato Laico) è un principio fondamentale degli Stati moderni e democratici. È generalmente intesa come l'atteggiamento di neutralità e separazione dello Stato e delle sue istituzioni rispetto a qualsiasi credo religioso o dottrina ideologica.
Punti Chiave della Laicità
- Neutralità dello Stato: Lo Stato non adotta né finanzia una religione specifica (aconfessionalità) e non si schiera contro la religione in generale.
- ibertà Religiosa: Garantisce a tutti i cittadini, credenti e non credenti, la libertà di professare la propria fede (o non averne alcuna) e di manifestarla, purché nel rispetto dell'ordine pubblico.
- Separazione delle Sfere: Lo Stato si occupa della sfera pubblica (leggi, politica, diritti civili), mentre la religione appartiene alla sfera privata e della coscienza individuale.Inclusione e Pluralismo: Mira a garantire l'uguaglianza di tutte le confessioni e credenze, facilitando la pacifica convivenza in uno spazio pubblico pluralista.
Esempio: Una laicità intesa in senso positivo (come quella italiana) implica che lo Stato può collaborare con le Chiese (ad esempio, tramite Concordati) per garantire i diritti dei cittadini, pur mantenendo la propria autonomia.
⚔️ Laicismo: Atteggiamento Ideologico di Conflitto
Il Laicismo è spesso utilizzato per definire un atteggiamento più intransigente e ideologicamente orientato che, nel difendere i principi della laicità, si pone in contrasto o in aperta opposizione con le istituzioni religiose e i loro valori.Il termine è spesso usato con una connotazione critica (soprattutto dai gruppi religiosi) per indicare chi, in nome della laicità, cerca non solo la separazione, ma anche l'esclusione o la minimizzazione delle manifestazioni religiose dalla sfera pubblica.
Punti Chiave del Laicismo (nell'accezione critica)
- Anticlericalismo: Tende a manifestare un'ostilità o una forte critica verso l'influenza delle Chiese (in particolare la Chiesa Cattolica) sulla politica e la società.
- Rigidità Ideologica: Difende in modo intransigente i valori laici, talvolta arrivando a una intolleranza verso le fedi e le loro espressioni visibili nello spazio pubblico.
- Esclusione Pubblica: Propugna la necessità di escludere le dottrine e i simboli religiosi dal funzionamento della cosa pubblica (scuole, uffici, istituzioni) in modo quasi assoluto.
Esempio: La legge francese del 2004 che proibisce i simboli religiosi "ostensibili" nelle scuole è talvolta citata come esempio di un modello di laicismo che interpreta la laicità in modo attivo e restrittivo (escludendo la religione da ampi settori pubblici), anziché in modo puramente neutrale (accettando la religione purché non interferisca con le leggi).
📋 Tabella Riassuntiva
| Caratteristica | Laicità (Principio) | Laicismo (Ideologia/Atteggiamento) |
|---|---|---|
| Obiettivo Principale | Neutralità e Garanzia della libertà per tutti. | Affermazione dei valori laici, spesso in contrasto con la religione. |
| Relazione con la Religione | Separazione e Riconoscimento delle diverse fedi. | Esclusione/Minimizzazione dell'influenza e della visibilità religiosa. |
| Spazio Pubblico | Inclusivo: accetta le manifestazioni private (simboli) purché non violino i diritti. | Esclusivo: tende a richiedere la scomparsa dei simboli religiosi dallo spazio pubblico istituzionale. |
| Valutazione | Termine generalmente positivo, sinonimo di pluralismo e libertà. | Termine spesso usato con connotazione negativa/spregiativa dai critici (come sinonimo di intolleranza antireligiosa). |
La distinzione, dunque, è tra il valore pacifico e costituzionale della laicità e l'atteggiamento militante del laicismo. Quindi si alla Laicità vera che dovrebbe lasciare liberi senza nessun obbligo i bambini di conoscere altre religioni ed usanze diverse dalle loro e loro famiglia se farli aderire o meno , evitando polemiche del genere che non portano altro a strumentalizzazioni .In qwuanto «La laicità non significa censurare le tradizioni. Laicità significa libertà, non imposizione da parte di qualche dirigente scolastico o geitore che decide di rimuovere la storia pur di non pronunciare la parola “Gesù”. È una derivacome fa notare e fin qui siamo d'accordo un mio amico di destra « che colpisce l’identità italiana, ed è paradossale che avvenga proprio nelle scuole, dove dovremmo trasmettere cultura e radici, non eliminarle per paura di disturbare qualcuno». e rispettare chi sceglie di non fare il presepe o d'astenersi se dal collaborare o accettare caso gli altre lo fanno
......
Poiche il servizio di mediaset infinity è coperto a copy right ho cercato su intenet la notizia in questione e come primo risultato ho trovato il sito fogna di https://voxnews.org/ carico i un nazionalismo aggressivo e fascistizzante e quino ho dovuto fare un altra ricerca ed fortunatamente ho trovato la notizia , certo sempre a destra , ma pacata e civile, pur nella faziosità identitatria , dal sito che riporto sotto
Il Tempo
Christian Campigli 29 novembre 2025
Volti oscurati di Gesù e Maria. Così Bruxelles omaggia l'Islam e Silvia Salis cancella il presepe

Èufficiale: essere cristiano, in questa Europa supina all'Islam e multietnica, è dannatamente complicato. Persino i festeggiamenti per la nostra festa più bella ed importante, il Natale, diventano ogni anno fonte di discussioni, di censura e di odiose ed inaccettabili storpiature. L'ultimo esempio, di un'interminabile serie, è quello occorso a Bruxelles. In pieno centro storico, nella Grand Place, sono stati raffigurati Maria, Giuseppe, Gesù bambino e i re Magi senza volto. Al posto delle loro facce solo un maxi disegno formato da pezzi di tessuto multicolore. Un patchwork di pessimo gusto realizzato in nome di una grottesca visione dell’inclusione. Come dire, per non offendere gli islamici, noi cristiani dobbiamo sottometterci e festeggiare le nostre tradizioni in silenzio.
Secondo quanto reso noto dal quotidiano belga La Libre, il team della stilista Victoria-Maria ha optato per lo strambo assemblaggio di tessuti grigi, rossi, beige, neri e marroni (sia chiaro: parliamo di tessuti di fine serie e materiali riciclati, mica stracci) per «riflettere tutte le tonalità della pelle, in modo che tutti possano vedersi rappresentati». Inoltre, l’opera è stata persino approvata dalla diocesi.
Una follia che non è certo passata inosservata. «È l’ennesima, vergognosa e inaccettabile, manifestazione della follia ideologica del politicamente corretto che, ancora una volta, colpisce a Bruxelles e finisce per sfregiare i simboli delle nostre radici cristiane – ha ricordato l'europarlamentare della Lega, Anna Maria Cisint - Una resa culturale totale: sottomessi al pensiero woke , piegati alla paura di offendere qualcuno, si arriva perfino a svuotare i nostri simboli più identitari. La sinistra europea, nel tentativo di inseguire i consensi di quelli che sperano possano diventare loro nuovi elettori, cede terreno, valori e tradizioni. Ma così facendo prepara la strada prima al nostro annullamento e poi alla nostra sostituzione [ .... qui il resto dell'articolo ]
Il Tempo
Christian Campigli 29 novembre 2025
Volti oscurati di Gesù e Maria. Così Bruxelles omaggia l'Islam e Silvia Salis cancella il presepe

Èufficiale: essere cristiano, in questa Europa supina all'Islam e multietnica, è dannatamente complicato. Persino i festeggiamenti per la nostra festa più bella ed importante, il Natale, diventano ogni anno fonte di discussioni, di censura e di odiose ed inaccettabili storpiature. L'ultimo esempio, di un'interminabile serie, è quello occorso a Bruxelles. In pieno centro storico, nella Grand Place, sono stati raffigurati Maria, Giuseppe, Gesù bambino e i re Magi senza volto. Al posto delle loro facce solo un maxi disegno formato da pezzi di tessuto multicolore. Un patchwork di pessimo gusto realizzato in nome di una grottesca visione dell’inclusione. Come dire, per non offendere gli islamici, noi cristiani dobbiamo sottometterci e festeggiare le nostre tradizioni in silenzio.
Secondo quanto reso noto dal quotidiano belga La Libre, il team della stilista Victoria-Maria ha optato per lo strambo assemblaggio di tessuti grigi, rossi, beige, neri e marroni (sia chiaro: parliamo di tessuti di fine serie e materiali riciclati, mica stracci) per «riflettere tutte le tonalità della pelle, in modo che tutti possano vedersi rappresentati». Inoltre, l’opera è stata persino approvata dalla diocesi.
Una follia che non è certo passata inosservata. «È l’ennesima, vergognosa e inaccettabile, manifestazione della follia ideologica del politicamente corretto che, ancora una volta, colpisce a Bruxelles e finisce per sfregiare i simboli delle nostre radici cristiane – ha ricordato l'europarlamentare della Lega, Anna Maria Cisint - Una resa culturale totale: sottomessi al pensiero woke , piegati alla paura di offendere qualcuno, si arriva perfino a svuotare i nostri simboli più identitari. La sinistra europea, nel tentativo di inseguire i consensi di quelli che sperano possano diventare loro nuovi elettori, cede terreno, valori e tradizioni. Ma così facendo prepara la strada prima al nostro annullamento e poi alla nostra sostituzione [ .... qui il resto dell'articolo ]
Un articolo anche se linguistamente pocato e poco aggressivo rispetto al siuto precedente ma delirante perchè è da Ignoranti e presuntuosi, oltre che in malefede si attaccano ipocritamente , infatti chissà come mai. non rivolgono le stesse osservazioni alle diverse reinterpretazioni dei presepiu napoletani , a queste sciocchezze ! . A mio avviso non conta se i visi non ci sono ma, sono sostituiti da piccoli, pezzi di stoffa colorata uniti gli uni agli altri, conta che è la ripresentazione della nascita di Gesù sia che la si celebra a dicembre sia o contrariamente alla tradizione cristiana che celebra la nascita il 25 dicembre, i Testimoni di Geova ed altri gruppi di Cristiani rifiutano categoricamente questa data. Secondo loro, Gesù sarebbe nato in ottobre, basandosi su calcoli biblici, storici e astronomici legati al ministero pubblico e alla cronologia dei Vangeli.. Quindi finiamola con la moda del perbenismo da ipocrita. Non c'è nessun scandalo in questo presepe. Infatti questa destra non avendo più uno straccio di argomento su cui attaccare un avversario politico , l’intera destra bigotta, retrograda e ipocrita si è scagliata in queste ore sulla sindaca di Genova Silvia Salis
perché - tenetevi forte - “non ha fatto il presepe a Palazzo Tursi”.Oddio. Apriti cielo! parlan di Laicità vedere il qui citato caso di Magliano e poi dicono : «Vergogna ! rifiuta i nostri valori,Tradisce la nostra cultura» e altre menate varie fa quasi tenerezza e sorridere - se non fossero pericolosi - vedere questi sedicenti cristiani, questi cristiani baciapile e baciarosari, sbavare bile e rabbia idrofoba perché una sindaca non fa il presepe, ma tradire e umiliare il messaggio cristiano ogni volta che si lascia morire un migrante in mare, un palestinese a Gaza, ogni volta che viene calpestata la fragilità di un essere umano, negata una coperta a chi vive per strada. Il presepe a Tursi, eccole, le grandi priorità della destra.C’è voluta una cattolica e una cristiana vera come Silvia Salis per insegnar loro il senso della parola laicità e il significato profondo del messaggio cristiano. Che non si fa solo ( per chi vuole farlo sia perchè ci crede sia per abitudine \ tradizione familiare , ecc ) con le statuine ma con quello che sei, che fai, che dai alle persone ogni giorno, nel modo in cui difendi e rispetti i loro diritti.Cosi pure dev'essere libera, comedicevo nelle righe precedenti la libertà se farlo o meno













