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30.11.25

le solite polemiche natalizie : La vicenda della scuola primaria di Magliano in Toscana, dove è stato modificato il testo di "Jingle Bells" eliminando il riferimento a Gesù ., Gesù, Giuseppe, Maria, magi e pastori senza volto, resa a Bruxelles Lo sfregio religioso, il presepe cavalca l'ideologia woke

https://ulisse-compagnidistrada.blogspot.com/2016/12/bufale-e-miti-natalizie-e-menate-varie.html


da Pacmogda Clémentine 

Oltre     a quanto detto   nella  foto   come    di  consueto riportano puntuali le  solite  :  strumentalizzazioni ideologiche   nazionaliste    bufale, miti ,  menate     varie    tipiche    natalizie    eccovene alcune tratte da una mia guida  alle  festività di natale  di qualche anno fa    https://ulisse-compagnidistrada.blogspot.com/2016/12/bufale-e-miti-natalizie-e-menate-varie.html

La vicenda della scuola primaria di Magliano in Toscana, dove è stato modificato il testo di "Jingle Bells" eliminando il riferimento a Gesù ("...che regala il buon Natal" al posto di "...che regala il buon Gesù") per motivi di presunta laicità, rientra in un'area grigia del dibattito, e viene interpretata da molti come un atto di laicismo o, nel linguaggio comune, di "buonismo d'accatto" piuttosto che di vera laicità.
Infatti la laicità vera non è è quella in vigore in Francia nè quella che da qualche anno a questa parte si sta imponendo in italia . Queesto si chiama laicismo Ecco un'analisi della situazione alla luce della differenza tra i due concetti:🧐  Laicismo \ Buonismo d'Accatto
La decisione di modificare il testo è stata presa dalle insegnanti per "mantenere un'impostazione laica" all'interno dell'istituto, cercando di evitare riferimenti religiosi per includere tutti gli alunni.
Laicità (Principio di Base): In teoria, una scuola laica dovrebbe garantire che nessun alunno sia discriminato o costretto a praticare atti di culto. La laicità in Italia è intesa come "laicità positiva", che non è indifferenza, ma garanzia della libertà religiosa in un regime di pluralismo, riconoscendo anche il valore storico e culturale delle tradizioni religiose maggioritarie (come il Natale).
Laicismo (Atteggiamento Eccessivo): L'intervento di "censura" sul testo di una canzone tradizionale, pur motivato dall'inclusione, viene criticato come laicismo perché mira a escludere/cancellare attivamente un riferimento religioso (Gesù) che è parte integrante della festa culturale del Natale, snaturandola. I critici fra cui il sottoscritto sostengono che la vera laicità avrebbe significato permettere la tradizione (un canto) senza imporre l'adesione di coscienza, o proponendo canti alternativi, non modificare , storpiare , censurare , edulcorare , ecc forzatamente un testo per renderlo neutrale cvioè politicamente corretto . La rimozione in questo caso di alcune strofe del canto è vista anzi è una forzatura ideologica che eccede la semplice neutralità a tutti i costi
"Buonismo d'Accatto": espressione colloquiale da me usata per indicare un'azione (come la modifica del testo) che, pur nascendo da una buona intenzione (l'inclusione), risulta eccessiva, ipocrita o inefficace, e finisce per creare divisioni anziché armonia. In questo caso, il tentativo di essere "super-inclusivi" eliminando un termine religioso ha provocato polemiche e la percezione di una "censura" o "cancellazione identitaria" nelle famiglie cattoliche o pseudo tali . Cero in Italia a A differenza della Francia, dove la laicità( in reltà è laicismo ) è più rigida e restrittiva nello spazio pubblico, in Italia (dove vige , o almeno dovrebbe , la laicità positiva) l'esposizione di simboli come il Crocifisso nelle aule è prevista da Regi Decreti non abrogati ed è stata spesso confermata dalla giurisprudenza come simbolo con valore storico-culturale oltre che religioso, la cui rimozione non può essere imposta ma va decisa con il consenso della comunità scolastica.L'episodio di Maglianoe delle altre scuole dove ognoi ano a natale si ripete la solito problema seguiro da strumentalizzazione politica culturale ( vedere post precedente è il secondo articolo ) ci tolgono il prsepe i canti di natale , vogliono toglierci il crocifisso ed a menità varia è quindi percepito come una mossa eccessivamente cauta e ideologizzata che non riflette il bilanciamento tra tradizione e neutralità previsto dalla Costituzione italiana.Ritornando al concetto di laicità e la legge francese sui simboli religiosi sono argomenti complessi e spesso dibattuti. Infatti se la Laicità è un principio che, in senso politico, sociale e morale, indica lo stato di neutralità e separazione delle istituzioni statali e pubbliche rispetto a qualsiasi confessione religiosa o condizionamento ideologico.I cui i capisaldi della sono:Neutralità dello Stato: Lo Stato e le sue istituzioni (come le scuole, gli uffici pubblici, ecc.) non adottano, né privilegiano, né ostacolano alcuna religione. Lo Stato è aconfessionale.Separazione delle sfere: Si distingue nettamente tra la sfera pubblica della politica e delle leggi (di competenza dello Stato) e la sfera privata della coscienza individuale e della religione (libertà del singolo).Libertà e Uguaglianza: La laicità è garanzia di pluralismo e tolleranza. Implica il riconoscimento di uguali diritti a tutte le confessioni e credenze, assicurando la libertà del singolo di credere o non credere, senza che il potere politico si intrometta nella coscienza individuale. In sintesi, la laicità non è sinonimo di ateismo o di rifiuto della fede, ma del rifiuto della pretesa di una religione di essere il metro di misura universale della società e del mondo. Cosa il ontrario di tale legge che dal 15 marzo 2004 proibisce agli studenti di indossare nelle scuole pubbliche statali (elementari, medie e superiori) segni o indumenti che manifestano in modo "ostensibile" un'appartenenza religiosa.Tali simboli includono il velo islamico (hijab), la kippah ebraica e le croci di dimensioni chiaramente eccessive. L'obiettivo dichiarato della legge è evitare pressioni e assicurare la neutralità degli istituti scolastici, intesa come luogo di formazione dei futuri cittadini libero da proselitismo o distinzioni basate sulla fede.È un'applicazione della laicità?La risposta è che la legge è considerata dal governo e dai suoi sostenitori come una diretta applicazione della laïcité francese, un principio costituzionale profondamente radicato nella storia repubblicana del Paese.Tuttavia, questa interpretazione è dibattuta:Secondo i sostenitori: La legge protegge la laicità garantendo la neutralità della scuola pubblica e difendendo gli studenti da pressioni religiose esterne, in linea con un modello di laicità che richiede una forte separazione della religione dallo spazio pubblico istituzionale. Secondo i critici: La legge è considerata una forma di laicismo che viola la libertà di manifestazione del proprio credo e non è in linea con una visione più pluralista della laicità, che tutelerebbe la libertà di espressione religiosa anche nello spazio pubblico, purché non disturbi l'ordine.In definitiva, la legge del 2004 è l'espressione o almeno dovebbe essere di un modello rigoroso di laicità, tipico della tradizione francese, che mira a rendere lo spazio scolastico totalmente neutro da manifestazioni di appartenenza religiosa.Ecco quindi che La distinzione tra laicità e laicismo è sottile e, a volte, utilizzata in modo polemico. In sintesi, la laicità è un principio giuridico e politico di neutralità e inclusione, mentre il laicismo è spesso inteso come una sua interpretazione ideologica più rigida e combattiva.Ecco da lla IA di Gemini le differenze principali:



⚖️ Laicità: Principio di Neutralità e Inclusione

La Laicità (o Stato Laico) è un principio fondamentale degli Stati moderni e democratici. È generalmente intesa come l'atteggiamento di neutralità e separazione dello Stato e delle sue istituzioni rispetto a qualsiasi credo religioso o dottrina ideologica.

Punti Chiave della Laicità

  • Neutralità dello Stato: Lo Stato non adotta né finanzia una religione specifica (aconfessionalità) e non si schiera contro la religione in generale.
  • ibertà Religiosa: Garantisce a tutti i cittadini, credenti e non credenti, la libertà di professare la propria fede (o non averne alcuna) e di manifestarla, purché nel rispetto dell'ordine pubblico.
  • Separazione delle Sfere: Lo Stato si occupa della sfera pubblica (leggi, politica, diritti civili), mentre la religione appartiene alla sfera privata e della coscienza individuale.Inclusione e Pluralismo: Mira a garantire l'uguaglianza di tutte le confessioni e credenze, facilitando la pacifica convivenza in uno spazio pubblico pluralista.
Esempio: Una laicità intesa in senso positivo (come quella italiana) implica che lo Stato può collaborare con le Chiese (ad esempio, tramite Concordati) per garantire i diritti dei cittadini, pur mantenendo la propria autonomia.


⚔️ Laicismo: Atteggiamento Ideologico di Conflitto

Il Laicismo è spesso utilizzato per definire un atteggiamento più intransigente e ideologicamente orientato che, nel difendere i principi della laicità, si pone in contrasto o in aperta opposizione con le istituzioni religiose e i loro valori.Il termine è spesso usato con una connotazione critica (soprattutto dai gruppi religiosi) per indicare chi, in nome della laicità, cerca non solo la separazione, ma anche l'esclusione o la minimizzazione delle manifestazioni religiose dalla sfera pubblica.
Punti Chiave del Laicismo (nell'accezione critica)

  • Anticlericalismo: Tende a manifestare un'ostilità o una forte critica verso l'influenza delle Chiese (in particolare la Chiesa Cattolica) sulla politica e la società.
  • Rigidità Ideologica: Difende in modo intransigente i valori laici, talvolta arrivando a una intolleranza verso le fedi e le loro espressioni visibili nello spazio pubblico.
  • Esclusione Pubblica: Propugna la necessità di escludere le dottrine e i simboli religiosi dal funzionamento della cosa pubblica (scuole, uffici, istituzioni) in modo quasi assoluto.

Esempio: La legge francese del 2004 che proibisce i simboli religiosi "ostensibili" nelle scuole è talvolta citata come esempio di un modello di laicismo che interpreta la laicità in modo attivo e restrittivo (escludendo la religione da ampi settori pubblici), anziché in modo puramente neutrale (accettando la religione purché non interferisca con le leggi).

📋 Tabella Riassuntiva



CaratteristicaLaicità (Principio)Laicismo (Ideologia/Atteggiamento)
Obiettivo PrincipaleNeutralità e Garanzia della libertà per tutti.Affermazione dei valori laici, spesso in contrasto con la religione.
Relazione con la ReligioneSeparazione e Riconoscimento delle diverse fedi.Esclusione/Minimizzazione dell'influenza e della visibilità religiosa.
Spazio PubblicoInclusivo: accetta le manifestazioni private (simboli) purché non violino i diritti.Esclusivo: tende a richiedere la scomparsa dei simboli religiosi dallo spazio pubblico istituzionale.
ValutazioneTermine generalmente positivo, sinonimo di pluralismo e libertà.Termine spesso usato con connotazione negativa/spregiativa dai critici (come sinonimo di intolleranza antireligiosa).

La distinzione, dunque, è tra il valore pacifico e costituzionale della laicità e l'atteggiamento militante del laicismo. Quindi si alla Laicità vera che dovrebbe lasciare liberi senza nessun obbligo i bambini di conoscere altre religioni ed usanze diverse dalle loro e loro famiglia se farli aderire o meno , evitando polemiche del genere che non portano altro a strumentalizzazioni .In qwuanto «La laicità non significa censurare le tradizioni. Laicità significa libertà, non imposizione da parte di qualche dirigente scolastico o geitore che decide di rimuovere la storia pur di non pronunciare la parola “Gesù”. È una derivacome fa notare e fin qui siamo d'accordo un mio amico di destra « che colpisce l’identità italiana, ed è paradossale che avvenga proprio nelle scuole, dove dovremmo trasmettere cultura e radici, non eliminarle per paura di disturbare qualcuno».   e rispettare  chi sceglie di non   fare   il presepe  o  d'astenersi  se   dal collaborare  o accettare   caso  gli  altre lo fanno 


......

Poiche il servizio    di  mediaset  infinity  è coperto  a  copy  right   ho cercato    su   intenet  la   notizia    in questione  e  come primo  risultato    ho  trovato il  sito fogna   di  https://voxnews.org/ carico   i un nazionalismo  aggressivo e  fascistizzante     e  quino  ho dovuto    fare  un  altra  ricerca    ed  fortunatamente   ho  trovato la  notizia  ,  certo sempre  a  destra  ,     ma   pacata    e  civile,  pur  nella  faziosità   identitatria    ,  dal sito  che  riporto  sotto  

 Il Tempo 
Christian Campigli 29 novembre 2025

Volti oscurati di Gesù e Maria. Così Bruxelles omaggia l'Islam e Silvia Salis cancella il presepe






Èufficiale: essere cristiano, in questa Europa supina all'Islam e multietnica, è dannatamente complicato. Persino i festeggiamenti per la nostra festa più bella ed importante, il Natale, diventano ogni anno fonte di discussioni, di censura e di odiose ed inaccettabili storpiature. L'ultimo esempio, di un'interminabile serie, è quello occorso a Bruxelles. In pieno centro storico, nella Grand Place, sono stati raffigurati Maria, Giuseppe, Gesù bambino e i re Magi senza volto. Al posto delle loro facce solo un maxi disegno formato da pezzi di tessuto multicolore. Un patchwork di pessimo gusto realizzato in nome di una grottesca visione dell’inclusione. Come dire, per non offendere gli islamici, noi cristiani dobbiamo sottometterci e festeggiare le nostre tradizioni in silenzio.
Secondo quanto reso noto dal quotidiano belga La Libre, il team della stilista Victoria-Maria ha optato per lo strambo assemblaggio di tessuti grigi, rossi, beige, neri e marroni (sia chiaro: parliamo di tessuti di fine serie e materiali riciclati, mica stracci) per «riflettere tutte le tonalità della pelle, in modo che tutti possano vedersi rappresentati». Inoltre, l’opera è stata persino approvata dalla diocesi.
Una follia che non è certo passata inosservata. «È l’ennesima, vergognosa e inaccettabile, manifestazione della follia ideologica del politicamente corretto che, ancora una volta, colpisce a Bruxelles e finisce per sfregiare i simboli delle nostre radici cristiane – ha ricordato l'europarlamentare della Lega, Anna Maria Cisint - Una resa culturale totale: sottomessi al pensiero woke , piegati alla paura di offendere qualcuno, si arriva perfino a svuotare i nostri simboli più identitari. La sinistra europea, nel tentativo di inseguire i consensi di quelli che sperano possano diventare loro nuovi elettori, cede terreno, valori e tradizioni. Ma così facendo prepara la strada prima al nostro annullamento e poi alla nostra sostituzione [ ....    qui il  resto dell'articolo  ]


Un articolo anche se linguistamente pocato e poco aggressivo rispetto al siuto precedente ma delirante perchè è da Ignoranti e presuntuosi, oltre che in malefede si attaccano ipocritamente , infatti chissà come mai. non rivolgono le stesse osservazioni alle diverse reinterpretazioni dei presepiu napoletani , a queste sciocchezze ! . A mio avviso non conta se i visi non ci sono ma, sono sostituiti da piccoli, pezzi di stoffa colorata uniti gli uni agli altri, conta che è la ripresentazione della nascita di Gesù sia che la si celebra a dicembre sia o contrariamente alla tradizione cristiana che celebra la nascita il 25 dicembre, i Testimoni di Geova ed altri gruppi di Cristiani rifiutano categoricamente questa data. Secondo loro, Gesù sarebbe nato in ottobre, basandosi su calcoli biblici, storici e astronomici legati al ministero pubblico e alla cronologia dei Vangeli.. Quindi finiamola con la moda del perbenismo da ipocrita. Non c'è nessun scandalo in questo presepe.  Infatti    questa   destra  non avendo più uno straccio di argomento su cui attaccare un avversario politico , l’intera destra bigotta, retrograda e ipocrita si è scagliata in queste ore sulla sindaca di Genova Silvia Salis




perché - tenetevi forte - “non ha fatto il presepe a Palazzo Tursi”.Oddio. Apriti cielo! parlan di Laicità vedere il qui citato caso di Magliano e poi dicono : «Vergogna ! rifiuta i nostri valori,Tradisce la nostra cultura» e altre menate varie fa quasi tenerezza e sorridere - se non fossero pericolosi - vedere questi sedicenti cristiani, questi cristiani baciapile e baciarosari, sbavare bile e rabbia idrofoba perché una sindaca non fa il presepe, ma tradire e umiliare il messaggio cristiano ogni volta che si lascia morire un migrante in mare, un palestinese a Gaza, ogni volta che viene calpestata la fragilità di un essere umano, negata una coperta a chi vive per strada. Il presepe a Tursi, eccole, le grandi priorità della destra.C’è voluta una cattolica e una cristiana vera come Silvia Salis per insegnar loro il senso della parola laicità e il significato profondo del messaggio cristiano. Che non si fa solo ( per chi vuole farlo sia perchè ci crede sia per abitudine \ tradizione familiare , ecc ) con le statuine ma con quello che sei, che fai, che dai alle persone ogni giorno, nel modo in cui difendi e rispetti i loro diritti.Cosi pure dev'essere libera, comedicevo nelle righe precedenti la libertà se farlo o meno



13.11.24

PizzAut, il fondatore Nico Acampora: "Alcune aziende preferiscono pagare multe piuttosto che assumere una persona disabile"

 L'inclusione passa anche attraverso una pizza. A "Pomeriggio Cinque" Nico Acampora fondatore di PizzAutla prima pizzeria gestita interamente da ragazzi autistici con sede a Cassina de' Pecchi (Milano) e a Monza, racconta il progetto e fornisce alcuni dati sull'autismo in Italia. Ad accompagnarlo in studio ci sono due ragazzi che lavorano in questi ristoranti e spiegano come è cambiata la loro vita grazie a questa iniziativa. "Io ho


32 anni e da quando avevo 14 anni ho fatto stage in tantissime aziende italiane. Negli ultimi 2 anni e mezzo sono entrato da PizzAut ed è iniziata una cosa bellissima e finalmente sono stato assunto", confessa Edoardo.I numeri sull'autismo Il fondatore di PizzAut Nico Acampora, ospite in studio del programma condotto da Myrta Merlino, fornisce alcuni dati sulla situazione dell'autismo nel nostro Paese. "In Italia ci sono 600mila persone autistiche. Nasce un bambino autistico ogni 77 bambini e per i nostri figli non c'è nulla", spiega Acampora. E aggiunge: "Banalmente l'anno scorso l'insegnante di sostegno per mio figlio è arrivata a dicembre. Su 600mila persone, quelle inserite nel mondo del lavoro sono solo l'1,7%". "La Lombardia, che io conoscono bene perché ci abito e lì abbiamo i due ristoranti, ha incassato 81 milioni di euro di multe da parte di aziende che preferiscono pagare piuttosto che assumere una persona disabile", conclude l'uomo.Il progetto PizzAut  PizzAut ha aperto la prima pizzeria interamente gestita da ragazzi autistici nel 2021 a Cassina de' Pecchi, in provincia di Milano, e nel 2023 ha inaugurato un altro locale a Monza. Sin dalla sua fondazione, ha avuto come obiettivo quello di sensibilizzare le Istituzioni e la società civile sul tema dell’occupabilità delle persone autistiche. A "Pomeriggio Cinque" due ragazzi raccontano come è cambiata la loro vita da quando hanno trovato un lavoro regolarmente retribuito grazie a PizzAut. "Ho tantissimi sogni. Sono appassionato di modellini di robot giapponesi, in particolar modo dei Transformers, e sto collezionando tutti i loro modellini. È bellissimo avere uno stipendio e realizzare questi sogni qua", spiega Edoardo. "Io faccio il cameriere e sono assunto dal primo maggio 2023", racconta invece Lorenzo. Proprio quest'ultimo, come precisa Nico Acampora, ha visto svoltare la propria vita grazie a PizzAut: "Prima di venire da me si è fatto 4 lunghi anni in un centro diurno per ragazzi disabili. A un certo punto si piantava la forchetta in testa, si chiama autolesionismo. Quando è venuto da me ha smesso e adesso la neuropsichiatra gli ha tolto anche gli psicofarmaci. È compensato dal lavoro ed è un lavoratore straordinario".

11.11.24

«Per mia figlia autistica ho aperto una pasticceria dove tutto è preciso e matematico. E qui esercita il suo talento»

 Si chiama Lolelì ed è la realizzazione di un sogno perseguito con ostinazione e coraggio.
 Il sogno 
di Amelia Montedoro, di sua figlia Lorena e del fratello minore Manuele. 

Amelia è ingegnere dei materiali, lavora in un’azienda metalmeccanica, Manuele fa il quarto anno del liceo scientifico ed è uno sportivo, Lorena ha 20 anni, si è diplomata quest’anno in pasticceria al Beccari con 100/100 e il plauso della commissione. Ed è autistica.


«Quando in terza media è arrivato il momento di capire il futuro che avrebbe avuto – racconta Amelia - ricordo la frase che mi è stata detta dagli specialisti dopo la diagnosi di disabilità cognitiva: dovete individuare i talenti dei vostri figli e su quelli costruire la loro vita. Mia figlia è metodica, ama le sequenze: cosa poteva esserci di meglio della pasticceria, un’arte matematica, precisa. E così è nata l’idea: aprire un laboratorio di pasticceria per lei».
In realtà Amelia ha fatto molto di più: ha rilevato una ex ferramenta in Borgo Vittoria, al n. 50 di via Bibiana, l’ha presa in affitto, l’ha ristrutturata completamente creando un grande laboratorio di pasticceria e uno spazio bar-ristorazione. Con l’associazione cui fa riferimento, la Onlus Associazione di Idee, ha selezionato altri ragazzi e ragazze con autismo, e anche ragazzi e ragazze normodotati, che ha regolarmente assunto, per il laboratorio e per la sala. È così ieri ha inaugurato Lolelì, unione dei loro nomi: Lo come Lorena, Le per Manuele, Lì per Amelie, alla francese. 
Detto così, sembra tutto facile. In realtà è stata un’impresa epica, Amelia dopo il lavoro si è buttata per mesi, ogni giorno, nella ristrutturazione, ha fatto colloqui, ha organizzato gli spazi… Qualche aiuto dalle istituzioni? Ha bussato a tutte le porte, niente. Adesso pare che appoggiandosi all’Associazione di Idee possa accedere a un bando regionale che le consentirà di avere qualche aiuto e di poter inserire come stagisti i «fragili» (lei avendo partita IVA non ne aveva diritto). Ha fatto tutto da sola insomma, con i figli e con i ragazzi e le ragazze che ora qui possono immaginare il loro futuro.Il bar-pasticceria (la pasticceria è il core-business di tutto il progetto) sarà aperta tutti i giorni tranne il martedì dalle 7 di mattina alle 19.30. Colazione con croissanteries tutte prodotte internamente - Lorena come coadiuvante - e prossimamente, dolci regionali: «Questo è un quartiere di immigrazione, soprattutto dal Sud, e vogliano riproporre dolci dei luoghi di origine». A pranzo insalate, panini, focacce e la sera l’aperitivo, spritz, i classici, anche no alcool, con taglieri, stuzzichini. Un posto dove ci si sente a casa e dove l’inclusione è la regola. Per Lorena e i suoi compagni e compagne , il futuro.

18.8.24

questa si che è destra non quella della meloni e LA POLITICA DELLA (E NELLA) CACCA di Emiliano Morrone


 ha  ragione  Lorenzo Tosa  : <<  Il problema, semmai, su cui interrogarci serissimamente è che in tutta Europa Forza Italia rappresenterebbe una normale destra conservatrice. Qui da noi al confronto con Meloni e Salvini appare di centro (con punte di centro-sinistra), tale è lo scivolamento della politica verso la destra estrema. Ed è la stessa ragione per cui i liberali negli ultimi anni si sono tendenzialmente spostati sempre più a sinistra. Perché di liberale, in questo governo di busti e di nostalgici, non c’è neanche l’ombra per terra.>> infatti anch'io Non avrei mai pensato di dirlo, ma Antonio Tajani, pur con tutti i suoi limiti e contraddizioni, nelle ultime 48 ore sta dando letteralmente una lezione di Politica e Civiltà a Lega e Fratelli d’Italia (ci vuole poco, eh…) su Ius Scholae, carceri, Europa, diritti, welfare, inclusione, dimostrando (tardivamente) che può esistere anche una destra decente, liberale, capace di adeguarsi alla realtà e ai cambiamenti sociali e civili di un Paese.Una destra che in (quasi) tutta Europa è da decenni la normalità e che qui da noi, in un Paese che non ha fatto ancora i conti col fascismo (al punto da rimandarlo al potere) è pura utopia.E gli attacchi feroci e sbavanti che Tajani sta subendo da tutta la destra estrema in queste ore sono lì a dimostrarlo. Non dimentico nulla, sia chiaro. Ma con una destra come quella che oggi (non ieri, OGGI) incarna Tajani non solo è giusto discutere e dialogare sui singoli temi, ma dobbiamo augurarci anche che prevalga sul populismo di Salvini e il neofascismo di Meloni.
 Ed  su  questa   strada  aperta  da lorenzo tosa s'innesta il pensiero del giorno del compagno di strada Emiliano Morrone : 

  LA POLITICA DELLA (E NELLA) CACCA
Emiliano Antonino Morrone 
11 min ·



Quando il discorso politico si basa sull'insulto, per di più gratuito, significa che si è toccato il fondo, che non si vogliono risolvere i problemi perché manca la competenza, la capacità e le volontà di indicare soluzioni e orizzonti. Dalle mie parti, a sud del Sud, vedo un'affezione sempre più diffusa e compiaciuta per il ricorso a diffamazioni anonime, come se la politica fosse la gara degli asini che la sparano più grossa o delle bisce che sputano il veleno più tossico. È, infine, un master della demolizione incontrollata, della confusione totale che lascia i territori nella loro marginalità e lontananza, nell'ombra più cupa rispetto allo sguardo del governo nazionale e del legislatore, che in genere si muovono in autunno, in occasione della legge di Bilancio, nella quale vengono previsti gli interventi principali e stanziate le risorse occorrenti. Che cosa volete che in quella sede sia disposto, per l'interno della Calabria, se la gente comune, tra cui educatori e acculturati, continua a occupare il proprio tempo per gettare fango e deiezioni addosso al vicino, la cui erba è, da manuale, sempre più verde? Mai una lettera anonima – meglio sarebbe se firmata –su come impiegare le ultime risorse (in parte in prestito) del Pnrr, su come rifinanziare e riorganizzare i servizi sanitari pubblici, attrarre investimenti o creare vantaggi fiscali, acceleratori di sviluppo, premialità per le imprese in grado di impiegare, promuovere e valorizzare le risorse territoriali. Sempre meglio non assumersi le proprie responsabilità, non soltanto civili e penali, e scadere nel linguaggio e nelle argomentazioni, prive di basi, analisi, prospettive. Qualcuno dovrà pur muoverla questa critica, perché siamo diventati un posto in cui si producono rifiuti e scorie della mente e dell'anima, non discussioni ragionate, confronti, proposte, azioni utili alla collettività. Non c'è da meravigliarsi, poi, se l'emigrazione aumenta e i Comuni si svuotano. E basta con lo scaricabarile sulla politica, che dovrebbe essere l'arte della costruzione, mediante l'ascolto, il coinvolgimento e l'inclusione, di società più civili e progredite. Nessuno si senta assolto, soprattutto le vecchie guardie, che ora, in tutta comodità e senza ansie personali o familiari, giocano (all'"ammucciuni") a interpretare il ruolo delle verginelle e perfino delle vestali, dimentiche della trave che hanno nel loro occhio.

14.10.22

La promettente 1 stagione degli anelli del potere sarà mantenuta o migliorata dalla seconda e dalle altre ?

LA RECENSIONE IN BREVE 
  • Visivamente la serie si distingue per una qualità - passatemi il termine - cinematografica capace di lasciare secche molte produzioni analoghe.
  • Tante buone idee, a cominciare dalla costruzione della componente mitologica e di alcune linee narrative.
  • Di contro, le varie tessere della trama generale non sempre si incastrano a dovere, e certe soluzioni mi sono sembrate un po’ troppo alla buona.

 Dopo una lunga e difficile scalata, capace di portare spettatori e fan di tutto il mondo in un'altalena fatta di alcuni alti e molti bassi, Il Signore degli Anelli anzi meglio   gli Anelli del Potere  \ The Rings of Power è arrivato alla fine della sua prima stagione. Per  uno  come me   che  ha  letto  il signore  degli aneli senza  le  appendici perchè  , alllì'epoca  aveva  15\17 anni poco esperto  di letteratura   ,  le  riteneva    come delle  semplici note  e   un qualcosa  di  supponente   e borioso   questa  trasposizine  cinermatografica  mi è piaciuta  abbastanza  . Lo so   che  per  giudicare  il lavoro  fatto   su  un classico   della letteratura  del  secolo  scorso    si dovrebbe aspettare  la fine delle stagioni  e   recensirlo nel  suo complesso Ma  già   alla  fine     d'essa   ci sono  abbastanza   elementi ,per poterlo fare  ,  anche se in maniera  parziale   e  non globale  \  completa  .

Vieniamo adesso  alla  recensione  

Una bella fotografia , il competente anche l’utilizzo degli effetti visivi, che mescolato al lavoro sulle scenografie, a quello sui costumi (notevolissime, a proposito, le fogge di certe armature) e alle musiche composte da Bear McCreary è effettivamente riuscito a trascinarmi  ed  emozionarmi  

 Ho  apprezzato   anch'io  : << (...  )    la capacità della serie nel cogliere e portare a schermo il senso del mito,[  almeno dalla "lettura parziale "  de il signore  degli anelli ]  tipico di Tolkien e presente soprattutto in opere come Il Silmarillion o Racconti incompiuti; quello stesso movimento che, fin dalla notte dei tempi, ha traghettato le storie dell’umanità nella cosiddetta sfera del sacro. (...) >>  da Il Signore degli Anelli - Gli Anelli del Potere - La recensione   di  https://it.ign.com/  
 Infatti  tutte e otto le puntate attraversano con grande efficienza fantastico e prosaico, religione e folclore, passando coerentemente tra i  vari registri a seconda ci siano di mezzo le tradizioni di questa o quell’altra schiatta: gli elfi, per fare un esempio, abitano una dimensione di solenne alterità che giustifica scelte apparentemente controverse come l’ingresso a Valinor, praticato attraverso luce e musica, ma soprattutto la nuotata di Galadriel (Morfydd Clark), assolutamente pertinente nell’ottica “eroica” del personaggio, nonché capace di evocare un vero e proprio spazio mitico, deliberatamente iperbolico e vincolato a esigenze narrative, prima ancora che alla fisica o alla geografia. Essa è avvincente , con colpi di scena alcuni innaspettati altri prevvedibili anche ad intuito , ma buoni \ discreti e non banali ( almeno non totalmente ) nel suo complesso .

  Da non esperto \  fans   Tolkeriano ma  da semplice  lettore   posso dire   che  c'è stato un  buon  addattamento    dell'opera  in questione   tnto a  riuscire  a conquistare    sia i lettori parziali , sia chi non ha  mai letto l'opera  di  T  .  Infati se  io fossi uno  di quest  ultimi    vista la forte curiosità ed  attrazione  suscitata   dallla visione  della serie prequel andrei a leggere   la sua  opera  o meglio le  sue  opere   visto    che  sono tutte   colegate    . Infatti credo che    mi rileggero  iniziando  dalle  appendici    il  signore  degli anellli     cioè  la storia   , gli usi i costumi , ecc   dei singoli popoli della terra di mezzo     e poi  l'hobbit  . Ritrnando  alla  recensione  , almeno  fin ora ,    si è realizzato   quanto  Federico Guglielmi, ovvero il numero 4 del collettivo dei Wu Ming   tra i fondatori   nel 2014 l’Associazione Italiana Studi Tolkieniani
ovvero  la ww.jrrtolkien.it, che in una manciata d’anni ha imposto un nuovo standard nell’approccio allo scrittore. Egli sul n°1793 venerdi repubblica del 29\7\2022 ( copertina a sinistra )
 [....] A settembre arriva la serie su Amazon prime. Aspettative? 
« Non ne ho. Spero soltanto che la  montagna di denaro investita abbia  prodotto una trama e una sceneggiatura che reggano, a prescindere dal  grado di fedeltà all’originale. Se la   nuova serie salvaguardasse il senso  delle storie narrate nel Silmarillion (opera che venne pubblicata nel 1977  e che può essere definita come la base  del Signore degli Anelli e dell’Hobbit )  senza banalizzarle, sarebbe già un risultato di cui rallegrarsi 
Una  conferma  ulteriore    conferma    dell'aspettativa   la  si trova   nelle  dichiarazioni  degli stessi registi    sempre    sul  venerdi    di repubblica  prina  citato  [... ]  « Ci siamo   affidati allo stesso Tolkien. In una delle sue lettere, la 131, indirizzata all’editore Milton Waldman, spiegava che quello che lui voleva fare era creare   una mitologia che potesse “lasciare  spazio ad altre menti e altre mani, capaci di maneggiare pittura, musica, drammaturgia”. Sperava che altri  avrebbero portato avanti quelle storie, allargato i confini». Una missione che  ha trovato i missionari giusti. «Gli  Anelli del Potere è la Grande Storia mai scritta da Tolkien. Nei libri non c’è perché l’abbiamo costruita confrontandoci anche con studiosi tolkeniani di rango come Tom Shippey. Abbiamo  seguito le indicazioni di Tolkien come  i marinai seguono le rotte tracciate dalle stelle», romanticizza Payne,  unendo personaggi, luoghi, frammenti, che sono tutti sparsi nelle annotazioni. Infatti  , ad avermi convinto Soprattutto è stata la caratterizzazione del misterioso Straniero
 interpretato secondo me  magistralemte   da Daniel Weyman, forse il personaggio più intrigante per le implicazioni sovrannaturali che si porta appresso, quanto per come vengono espresse a livello visivo e narrativo , tanto che  io  ed  altri siti l'hanno fin  quasi all'ultima puntata scambiato  per  Sauron .  Inoltre  sempre  secondo   Ing Italia    << ( ....  )  lo Straniero rappresenta il primo tassello di un gioco di svelamento ai limiti del giallo esteso progressivamente anche ad altri personaggi, e che per quanto mi riguarda ha contribuito moltissimo al fascino di questa stagione: trovo sempre stimolante quando una serie approfitta della propria, ehm, serialità per mettersi a giocare col pubblico, a maggior ragione se detto pubblico attraversa uno spettro variabile tra i casual di Jackson e i filologi tolkieniani pronti a strapparsi i capelli al grido di “IMPOSSIBILE SIA GANDAAALF, SIAMO NELLA SECONDA ERAAAA !.>>
Finite le sviolinate, è il momento di passare alle cose che non mi sono piaciute o mi hanno lasciato un po' perplesso ma no troppo visto che sia gli sceneggiatotri ed il cast sono fatti da esordienti che si stanno cimentando con qualcosa più grande di loro oltre che d'inesplorato a livello di trasposizione delle opere di Tolkien .
La gestione generale dell’intreccio, al modo – spesso meccanico se non addirittura pretestuoso – con cui autori e autrici hanno scelto di far convergere le varie trame, e all’eccesso di deus ex machina, soprattutto se ripenso a una certa faccenda più prossima all’idraulica e alla geologia, che al fantasy.Tale mancanza di coesione genera dei veri e propri saliscendi qualitativi che finiscono per impicciare intere puntate, laddove - per esempio - tra le prime e le seconde due c’è un abisso, in termini di efficienza, e non solo per la presenza di momenti “Occhi del cuore”, tipo il capopopolo che aizza la brava gente di Númenor o la cavalcata al ralenti di Galadriel (anche perché, se parliamo di faccende “cheap” niente batte la trasformazione di una certa scritta).

Insomma, è un casino, giuro. Da una parte vorrei solo crederci fortissimo e abbandonarmi alla qualità (“qualità, qualità”) della messa in scena, sperando che le basi gettate dal finale di questa prima stagione sostengano, nel corso delle prossime, un racconto più centrato; dall’altra, una parte di me ci è rimasta male nel vedere tutto quel ben di dio produttivo sprecato da scelte narrative non esattamente eleganti e da personaggi meno interessanti del mio frigorifero, e vorrebbe andarci pesanteed mettere da parte l'indulgenza ed la clemenza visto che si tratta d'esorienti .
Un altro neo è   l'eccesso  ma  comprensibile   visto   che  la  stessa terra  di mezzo di  Tolkien  era  un insieme di   di   inclusività che sfocia  cone  dimostra   questa    vignetta satirica 
                                                 Bonfa  e  Castelli  2022 .

nelllo stucchevole   o quasi politicamente   corretto  a  tutti i costi  .  Comunque da uno a 10 un buon 7 è meritato . il (buon) finale ha sciolto diversi dubbi gettando basi intriganti per il futuro, nella speranza che la serie riesca a scrollarsi di dosso le incertezze e spiccare il volo nelle successive stagioni.con questo  è tutto   aspettiamo con ansia  la seconda stagione della serie. E vedremo  se  le   strocature    o  critiche  completamente  negative  come    quella di  https://serial.everyeye.it/ e  quelle   tiepide  come quella di ING citata  nelle righeprecedenti  troverà   conferma  o meno   

28.6.21

l'altro lato dell'estate - i disabili e i deboli

grazie alla carissima amica facebookiana https://www.facebook.com/ines.protti ho trovato qiuesta storia triste , una delle tante . coi rispondo a chi si meraviglia del perchè mi sono identificato con la canzone "Estate" (originariamente "Odio l'estate") il brano musicale del 1960 cantato da Bruno Martino e da lui stesso composto, con testo di Bruno Brighetti precedentemente citata


Luana, mamma di Diletta scrive:
"Adesso che la scuola è finita, visto che non abbiamo un tenore di vita da poterci permettere una vacanza da inizio giugno a fine agosto, dobbiamo cercare un centro estivo...
Ah che belli i centri estivi...
Ne ho viste tante di locandine...
Se a Diletta piace la piscina potrei scegliere quello che organizza lo stadio del nuoto, se le piacciono i cavalli potremmo provare quello che organizza il centro ippico, oppure aspetta, c'è
anche quello organizzato dalle associazioni sportive...
Mamma mia quante proposte...Eppure...
Eppure un semplice centro estivo che garantisca un educatore individuale per un bambino con disabilità per più di 4 ore al giorno per più di 7 settimane non l'ho trovo...
E mi dicono pure che in altre regioni neanche queste 4 ore hanno in garanzia...
Mannaggia questi comuni che hanno la coperta corta quando devono dare ore educative per un bambino con disabilità e poi però la coperta possono stenderla se devono usarla per eventi turistici che sono fonte di guadagno...
Perciò la mia scelta prioritaria non è dove iscrivere Diletta , ma decidere se mantenere un iscrizione sapendo che non ha copertura educativa per più di un mese e mezzo estivo...
Questo comporta che non posso dare a mia figlia una stabilità e una presenza per le ore e il periodo di cui ho necessità perché lavoro (e si parla solo di una frequenza mattiniera senza pasto).
Comporta che se decido di mandarla al centro estivo senza educatore assegnato, sarà l' educatore del gruppo a rimetterci dovendo fare lavoro doppio...
Succede che se decido di tenerla a casa trovando un alternativa le confermo automaticamente che lei non ha gli stessi diritti degli altri solo perché ha più bisogno degli altri...
Poi penso a quei genitori che hanno figli con disabilità differenti che neanche possono pensare di scegliere l'opzione "A".
Genitori che hanno bisogno che il proprio figlio frequenti fino al pomeriggio...
Mamme che lavorano e sono senza marito o compagno, o papà che lavorano e non hanno moglie o compagna...
Mi rendo sempre più conto di quanto poco considerati siamo e sono i nostri figli...
Sono secondi alle gare ciclistiche e agli eventi estivi...
Sono secondi nella società che ci beffeggia parlando di inclusione...
Neanche lo sanno cosa voglia dire inclusione!!!
Ma infondo forse sono solo apprensiva...
La mia assistente sociale si occuperà di questa gestione estiva....Ah no, dopo averla contatta con richiesta di sollecito ho scoperto che la sua figura è solo un tramite...
Praticamente lei chiama il comune e mi riferisce quante ore spettano a mia figlia e poi tocca a me fare il resto o meglio "tutto il resto"...
I veri limiti dei nostri figli non sono quelli che hanno dalla nascita, ma quelli che in maniera gratuita la società gli dà...
E voi quale centro estivo scegliete?
Quello con la piscina o quei nei boschi?
Mia Diletta tu crei Gelati con le palline da spiaggia,
Non badare chi non ha cura delle aspettative altrui.
Loro non sanno creare...sanno solo "stare"
Noi invece ci spostiamo sempre e creiamo le nostre possibilità❤"
In foto Diletta in spiaggia mentre crea gelati di sabbia

Destinazioni lontanissime da raggiungere a velocità moderate: viaggiare in scooter è un’esperienza unica, diversa da tutte le altre

in sottofondo Vespa 50 special - Cesare Cremoni Culture Club - Karma Chameleon