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risposta di una insegnante Ai 600 firmatari dell’appello al governo perché intervenga sulle scarse competenze dell’italiano degli studenti italiani

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ringrazio daniela tuscano per avermelo segnalato sulla mia pagina fb Italiano a scuola: cosa non hanno capito i 600 firmatari dell’appello al governo di Isabella Milani | 07.02.2017 Ai 600 firmatari dell’appello al governo perché intervenga sulle scarse competenze dell’italiano degli studenti italiani Cari Docenti universitari e non ho letto con attenzione il vostro documento con il quale denunciate il fatto che “troppi ragazzi scrivono male in italiano, leggono poco e faticano a esprimersi oralmente”. Vorrei dirvi che non lo condivido in nessuna parte, fatta eccezione per la frase “non si vede una volontà politica adeguata alla gravità del problema”. Per il resto, credo che potrebbe esservi utile qualche osservazione, che possa farvi capire meglio perché i ragazzi non sanno più scrivere, leggere e parlare bene. Il problema esiste eccome, ma esiste da almeno trent’anni e non si vede perché uscire fuori adesso.   Avrei trov

ogni lettura non embed è resistenza Le frasi di Pertini e Gramsci in giro per Bologna Il flash mob degli studenti per il 25 Aprile

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“Ogni lettura è un atto di resistenza”. Oppure le frasi di Sandro Pertini (“Oggi la nuova resistenza consiste nel difendere le posizioni che abbiamo conquistato”, “I giovani non hanno bisogno di prediche ma di onestà, coerenza…”) e di Pietro Calamandrei (“La libertà è come l’aria…”). E il monito di Gramsci sull'importanza di vivere da cittadini e da partigiani. E’ il flash mob dei ragazzi e delle ragazze della Rete degli studenti dell'Emilia-Romagna e della Rete degli universitari di Bologna: stamattina all’alba, prima di partire con il treno per la cerimonia a Monte Sole, hanno tappezzato la città di cartelloni che ricordano i valori del 25 Aprile, della Resistenza e della lotta per la Liberazione. “E’ il frutto di un percorso di studio e incontri”, spiega Angelo Chilla, coordinatore regionale. “La nostra è una campagna di sensibilizzazione per riportare la memoria nelle piazze e nei principali luoghi di ritrovo e di transito. La data del 25 Aprile per noi non è solo o

ma basta polemiche sulla storia passata e guardiamo avanti

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canzone in sottofondo   destra-sinistra  Giorgio Gaber  ma basta  con queste polemiche assurde   sulla  storia passata  . Solo   cosi  lasciandosi alle spalle ( ovviamente senza  dimenticare quello  che  è stato  )     ci può  essere una memoria  condivisa   come in francia su la sua storia  in particolare  sulla rivoluzione francese 1789  e   quella  del 1830  . Solo cosi iniziieremo a fare  i conti  con il passato  ed  eviteremo simili   cose come   questa   ( da   http://www.gadlerner.it/2013/11/27/gli-sdoganatori   una  delle pochissime  volte il  cui il lobby lotta continua   mi trova  d'accordo  ) Si vergogni chi al Senato richiama la memoria di Matteotti e Aventino per .difendere Berlusconi. Proprio loro, gli sdoganatori del fascismo  oppure questa da   http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/11/26/una-mostra-per-il-beato-rivi-ucciso-dai-partigiani-la-scuola-nega-la-visita-infanga-la-resistenza/791020/ Mostra sul beato Rivi, ucciso dai partigiani. Scuola neg

Sassari Studentessa scrive nel tema “Gli ebrei sono una razza inferiore”ed insulta su facebook la prof che gli fa capire gfli errori : bocciata

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 Proprio questa news  mi riporta   alla mente   la strofa  finale   di [....   qui  il testo   ] che sempre l' ignoranza fa paura ed il silenzio è uguale a morte, (  rip  3  volte  ) . da   www.articolotre.com   -Redazione- 7 luglio 2013 Una vicenda verificatasi a giugno, ma resa pubblica soltanto pochi giorni fa. Durante il compito di fine anno, una ragazza ha scritto sul proprio tema che gli ebrei sono una razza inferiore. Punita con un'insufficienza, ha insultato pubblicamente l'insegnante, fino a che non è stata bocciata. I semi dell'antisemitismo, purtroppo, sembrano non voler morire mai. E così ecco l'ennesima dimostrazione di ignoranza e odio razziale, avvenuta quando ancora lascuola era aperta ma resa pubblica soltanto recentemente. A Sassari, una docente ha assegnato come esercitazione quella di svolgere un tema sul razzismo. Un compito che, in fondo, è un must in tutte le scuole: a chiunque sarà capitato di dover scrivere qualcos