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1.2.22

ho dato la vita a mia figlia non lascerò che la sprechi a nascondersi un genitore difende l'omosessualità della figlia


Come  dice    Matteo Grimaldi uno  degli account  fb  da  me seguiti 
I dati suggeriscono che almeno il 5%-10% di adolescenti sono gay o lesbiche, questi ragazzi vivono questa fase di vita in profonda solitudine e in maniera molto più complicata e contorta la definizione di sé. Il senso di solitudine e la vergogna li portano a restare più isolati e a comunicare meno con le famiglie e con i pari. Ogni tanto si legge su qualche giornale notizie di ragazzi che muoiono suicidi, il rischio è doppio in adolescenti gay. Tra i fattori di rischio ci sono l'ambiente socio culturale, le discriminazioni tra pari, sentimenti di disgusto verso sé stessi e stati depressivi. Un importante fattore di rischio è l'accettazione all'interno del nucleo familiare, fattore che diviene protettivo quando vi è un buon rapporto tra genitori e figlio/a. Cari genitori, siate tanto tanto vicini ai vostri figli e alle vostre figlie.  E  questa  storia     presa  sempre  dal  sui  account     n'è  l'esempio  




Un #Papà con la P maiuscola, che non solo ama sua figlia, ma combatte al suo fianco perché possa vivere la propria vita senza giudizi e amare chi vuole! 😍🌈

Ora sarà come dice il commento , sempre dal suo account , di Alessia Ronza << Matteo Grimaldi mi permetto di suggerire che quelle percentuali potrebbero essere incomplete o erronee, in quanto l'omosessualità non è scientificamente calcolabile e non è il solo orientamento sessuale esistente oltre all'eterosessualità. Alle volte mi pare che i numeri siano contenitori razionali di fenomeni, ma in alcuni casi troppo limitatori. >> Detto ciò, vorrei rinnovare il mio sentimento di stima verso di lui per l'impegno che hai nel diffondere un po' di umanità, per quanto sia possibile su un social come Facebook. Bisogna avere la pazienza di un Buddha. >>

14.12.21

Pietro Carmina, una delle vittime della tragedia di Ravanusa, è stato per 43 anni professore di filosofia, amatissimo dai suoi studenti.

colonna  sonora  

Albinoni - Adagio in G minorAdagio in G minor Bach - Air on a G string


Pietro Carmina, una delle vittime della tragedia di Ravanusa, è stato per 43 anni professore di filosofia, amatissimo dai suoi studenti. L’ultimo giorno di scuola della sua vita ha preso carta e penna e ha scritto ai suoi studenti questa “lettera d’addio” di scintillante bellezza. A rileggerla oggi, quasi un testamento morale.

"Ai miei ragazzi, di ieri e di oggi.
Ho appena chiuso il registro di classe. Per l'ultima volta. In attesa che la campanella liberatoria li faccia
sciamare verso le vacanze, mi ritrovo a guardare i ragazzi che ho davanti. E, come in un fantasioso caleidoscopio, dietro i loro volti ne scorgo altri, tantissimi, centinaia, tutti quelli che ho incrociato in questi ultimi miei 43 anni.
Vorrei che sapeste che una delle mie felicità consiste nel sentirmi ricordato. Ma una delle mie gioie è sapervi affermati nella vita; una delle mie soddisfazioni la coscienza e la consapevolezza di avere tentato di insegnarvi che la vita non è un gratta e vinci: la vita si abbranca, si azzanna, si conquista. Ho imparato qualcosa da ciascuno di voi, e da tutti la gioia di vivere, la vitalità, il dinamismo, l'entusiasmo, la voglia di lottare,
Usate le parole che vi ho insegnato per difendervi e per difendere chi quelle parole non le ha. Non siate spettatori ma protagonisti della storia che vivete oggi: infilatevi dentro, sporcatevi le mani, mordetela la vita, non "adattatevi", impegnatevi, non rinunciate mai a perseguire le vostre mete, anche le più ambiziose, caricatevi sulle spalle chi non ce la fa: voi non siete il futuro, siete il presente. Il pullman è arrivato. Io mi fermo qui. A voi, buon viaggio".

emergenza femminicidi non basta una legge che aumenti le pene ma serve una campaga educativa altrimenti è come svuotare il mare con un secchiello

Apro l'email  e tovo  queste  "lettere "   di  alcuni haters  \odiatori  ,  tralasciando  gli  insulti  e le  solite  litanie ...