Un gol all'esordio al Campionato del mondo in Australia. A 18 anni, l'attaccante colombiana del Real Madrid è una figura ispiratrice dentro e fuori dal campo. A 15 anni la diagnosi di tumore alle ovaie, da cui è uscita con un'altra consapevolezza del gioco e della vita
da https://www.huffingtonpost.it/ del 25 Luglio 2023 alle 10:55
Un sorriso contagioso, un talento che l’ha portata a diventare, a
soli 18 anni, una delle giocatrici più promettenti del calcio femminile.
Ma Linda Caicedo, l’attaccante colombiana del Real Madrid che ha
segnato il suo primo gol ai Mondiali femminili,
è una figura ispiratrice dentro e fuori dal campo. Quando aveva 15
anni, le è stato diagnosticato un tumore alle ovaie, un’esperienza che
ha segnato profondamente il suo percorso di crescita soprattutto a
livello psicologico. “All'epoca, non pensavo di poter giocare di nuovo
professionalmente a causa di tutti i trattamenti e gli interventi
chirurgici che ho dovuto affrontare. Mentalmente, è stato un momento
molto difficile della mia vita”, ha raccontato al debutto sul
palcoscenico più importante del calcio femminile, quello della FIFA.
“Sarò per sempre grata che sia successo quando ero molto giovane. Sono
riuscita a riprendermi, ho avuto il sostegno della mia famiglia e ora mi
sento molto bene. Quello che è successo mi ha fatto crescere. Mi sento
grata e felice di essere qui".
Questa felicità per il semplice fatto di esserci è qualcosa che
traspare vedendola correre sul campo, con una velocità e un gioco di
gambe in grado di sbaragliare le avversarie. È successo anche oggi al
Sydney Football Stadium, quando ha regalato alla sua squadra, la
nazionale colombiana, il secondo gol della vittoria contro la Corea del
Sud, facendo impazzire letteralmente di gioia i tifosi. Il gol di
Caicedo è arrivato al termine di una corsa sfrenata da centrocampo, che
l'ha vista tagliare dalla sinistra prima di calciare dal limite
dell'area.Nata a Candelaria, nel Dipartimento colombiano di Valle del Cauca, il
22 febbraio 2005, Caicedo ha iniziato a giocare a calcio all'età di
cinque anni, prima in una squadra maschile, poi con le ragazze. Nessuno
nella sua famiglia praticava questo sport. L’amore per il pallone è
stato qualcosa di istintivo: sapeva di essere nata per giocare, e per
giocare in attacco. Quando aveva 11 anni, ha iniziato come attaccante
all’Atlas, la scuola sportiva dell'ex giocatrice della nazionale
colombiana Carolina Pineda. È stato lì che Melissa Ortiz, che è andata
alle Olimpiadi del 2012 con la Colombia, l'ha vista giocare per la prima
volta. "Aveva tipo 14 anni", ha detto Ortiz a GOAL.
“Ho detto a quello che è oggi il suo agente: ‘devi metterla sotto
contratto!', e alla fine lo ha fatto. Ricordo solo di aver pensato:
'Sarà la prossima grande novità'".Così è stato. I prossimi passi di Caicedo la vedono rappresentare la
sua regione nei tornei, poi le nazionali giovanili, prima di trasferirsi
all'América de Cali all'età di 14 anni. Anche se troppo giovane per
giocare nella Copa Libertadores, debutta nella competizione due anni
dopo per i rivali del club, il Deportivo Cali. Caicedo ha fatto il
passaggio all'inizio del 2020 e avrebbe avuto un altro titolo di
campionato a suo nome nella sua seconda stagione.Grazie alle sue qualità Caicedo, ancora giovanissima, inizia a essere
convocata dalla Federcalcio colombiana direttamente in nazionale,
inserita dal commissario tecnico Nelson Abadía in occasione della doppia
amichevole con l'Argentina del 9 e 12 novembre 2019. In seguito Abadía
continua a concederle fiducia, convocandola più volte in amichevole tra
il 2020 e il 2021. L'anno successivo viene scelta tra le 23 giocatrici
che affrontano la Copa América Femenina 2022. Durante il torneo Caicedo
si mette in luce, siglando due reti, tra le quali quella che permette di
superare di misura l'Argentina in semifinale facendo accedere così la
sua nazionale alla finale del torneo per la terza volta nella sua storia
sportiva, qualificandosi per il torneo di calcio femminile
all'olimpiade di Parigi 2024 e ricevendo il premio come migliore
giocatrice.Dal febbraio di quest’anno giocare per il Real Madrid. Nonostante
l'imponente eredità della squadra spagnola, Caicedo non è stata
intimidita dal cambiamento e afferma di non aver avuto problemi ad
adattarsi al modo spagnolo di giocare a calcio. “Sento di aver fatto
bene nel breve periodo in cui sono stata in Spagna. Trasferirsi nel
Paese non è stato un grande shock culturale ", ha detto in un'intervista
a Claro Sports. Dall'esordio a Madrid, Caicedo ha giocato 10 partite,
segnato 2 gol e fornito 4 assist. Il suo profilo Instagram è una collezione di giocate e di sorrisi, una finestra aperta sul mondo di una 18enne che di talento e grinta ne ha da vendere.