Centrale (IGC) di Torino, una piccola casa editrice ancora legato al metodo tradizionale di disegno e correzione delle carte. "Pensiamo che, nonostante le nuove tecnologie, la maniera classica sia ancora la migliore e la più apprezzata da chi fa uso delle mappe" racconta Giovanni Francesco Pavanello che con la moglie Erica si occupa del delicato processo di disegno e correzione.
Nostra patria è il mondo intero e nostra legge è la libertà
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7.10.22
Altro che Google Maps e Gps, a Torino le mappe si fanno ancora a mano: "Così disegniamo l'Italia"
Centrale (IGC) di Torino, una piccola casa editrice ancora legato al metodo tradizionale di disegno e correzione delle carte. "Pensiamo che, nonostante le nuove tecnologie, la maniera classica sia ancora la migliore e la più apprezzata da chi fa uso delle mappe" racconta Giovanni Francesco Pavanello che con la moglie Erica si occupa del delicato processo di disegno e correzione.
20.6.22
Scendono dal Civetta con le informazioni lette sui social e si perdono: coppia di Rovigo chiama il Soccorso Alpino
fatti come questi mi danno ragione e fncl a chi nei miei post precedenti in particolare : << essere all'antica o poco tecnologico non è solo da snob o di nicchia ma ha anche i suoi pregi >> ho parlato di come molto spesso i vecchi sistemi ( carte topografiche , mape , bussola , esperienza e conoscenza del territorio in questo caso ) , danno spesso risulti migliori e più efficenti di quelku telematici
da https://www.msn.com/it-it/notizie/italia/
VAL DI ZOLDO - Ieri sera, domenica 19 giugno, verso le 21.15 il Soccorso alpino della Val di Zoldo è stato attivato, per una coppia di escursionisti che aveva perso la traccia del sentiero scendendo dal Civetta. I due, 42 anni lui, 34 lei, di Rovigo, erano saliti in vetta dalla Ferrata degli Alleghesi con l'intenzione di andare al Rifugio Coldai, salvo poi attardarsi e valutare di proseguire in direzione di Malga Grava dopo aver contattato il gestore. Lungo la discesa dalla normale però, già all'altezza dei ghiaioni, la coppia aveva superato l'incrocio con il sentiero, avanzando fino a ritrovarsi bloccata tra i mughi, 100 metri più sotto. Scattato l'allarme, mentre una squadra si preparava a partire, un soccorritore è salito a Crep e, dopo averne localizzato i segnali luminosi, ha fornito ai due le indicazioni per risalire al sentiero, dove i soccorritori, andati loro incontro, li hanno incrociati. Scesi con loro a Pecol, sono poi stati riaccompagnati a Palafavera dove avevano l'auto. L'intervento si è concluso passata mezzanotte. La coppia, come capita sovente a molti escursionisti, aveva esclusivamente tratto le informazioni su percorsi e orari dai social, senza portare con sé alcuna cartina né approfondire quanto appreso, e si è ritrovata poi a dover fare i conti con notizie insufficienti e tempistiche non adeguate ai propri ritmi.
L'invito è sempre quello di non limitarsi alle informazioni prese su internet, di non fare totale affidamento sulle tracce Gps scaricate on line, valutare bene le proprie capacità, preparazione ed esperienza.
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