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7.9.23

ci sono anche omossessuali o transgender al di fuori dei fondamentalisti del movimento LGBT che rifiutano il loro fondamentalismo

da etero e  da  quello  , che la destra soprattutto quella più reazionaria ed conservatrice chiama ideologia woke ( un termine che si riferisce a un insieme di idee e attivismo che si concentrano sulla promozione della giustizia sociale e dell’uguaglianza per le persone appartenenti a gruppi storicamente emarginati o discriminati sulla base della loro razza, genere, orientamento sessuale, religione, etnia o altro ) , devo dare loro ragione anche  se   lontani  da me   anni luce  e    al 99,90 %  i loro articoli  che  riguardano tali    argomenti  sono  talmente   pieni di odio  e  omotransfobia   ed  generalizzazioni     in quanto  non tutti omossessuali  ed   i  tansgender    fanno  parte  del movimento lgbt  . 


 
<< c’è chi pensa che sia normale parlare di uomini con le mestruazioni [...] . La  comunità Lgbt vuole dettare le regole del gioco, pena piogge di accuse di transfobia, omofobia e stupidaggini simili. Il disegno è chiaro: cancellare il genere. [... nel nome dell’inclusione prosegue la battaglia per eliminare le differenze. Un’idea di libertà alquanto buffa, che rischia di rendere il pianeta come un semplice assembramento di mutanti. I cromosomi parlano chiaro, ma c’è chi guarda oltre. L’ennesimo tentativo di mettere un segno “x” sul genere è legato alla stiratura del seno, brutale fenomeno di determinate regioni africane ma anche primo step della rimozione chirurgica delle tette.>> Ora Da Elliot (ex Ellen) Page in avanti, un trionfo di cancellazione del seno. Come rimarcato dal Foglio, la maggior parte delle “top surgery” viene praticata negli Stati Uniti, con un giro d’affari esorbitante. Le mastectomie sono praticate già negli ospedali pediatrici a partire dall’età di 12 anni – non è necessaria un’età minima – i dati sono impressionanti: lo studio pubblicato dal Journal of the American Medical Association rivela che dal 2016 al 2019 sono stati eseguiti oltre 48 mila interventi chirurgici di “affermazione del genere” (GAS, Gender Affirmation Surgery). Il 52,3% delle operazioni ha riguardato persone di età compresa tra 19 e 30 anni, mentre il 7,7% ha tra i 12 e i 18 anni.“È chiaro che i corpi dei bambini vengono alterati chirurgicamente”, l’analisi del The National Review, che ha acceso i riflettori sulla crescita esponenziale dell’isteria transgender: “Un numero spaventoso di bambini viene sottoposto a transizione chirurgica (…) quando gli studi mostrano che la confusione di genere nei bambini e negli adolescenti è spesso transitoria e la detransizione è in crescita”. Il giornale statunitense ha anche citato i dati dello studio della Vanderbilt University, secondo cui 489 minori – di età compresa tra 12 e 17 anni – hanno subito mastectomie nel 2019. Numeri che dovrebbero portare a una riflessione anche tra i talebani del settore, pronti a tutto per archiviare il genere in nome di una libertà che rischia di costare parecchio in termini di salute ma non solo.


quindi  si   alla  libertà   di sentirsi   come  si  vuole    e  di sentire  le  proprie  inclinazioni   sessuali ma  con giudizio  cioè   senza pretendere  di creare  un modello sessuale  unico   che  cancelli le  differenze  .   

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