C’era una volta un contadino in pensione. Il contadino benché ricevesse un contributo previdenziale mensile si dilettava ancora in piccole cose simili a quelle che avevano caratterizzato tutta la sua faticosa esistenza. Aveva un orto, coltivava un piccolo campo e allevava diverse galline. Era un buon modo per trascorrere il resto del tempo che aveva da vivere e racimolava qualche spicciolo vendendo le uova del suo pollame ai vicini. Tra questi c’era un giovane scrittore che abitava lì dirimpetto. Così il contadino, una volta la settimana, suonava alla porta dell’abitazione del ..altrocontinua sul blog dell'autore
*La narrativa di viaggio non gode delle mie particolari simpatie ed è uno dei motivi per cui raramente recensisco qualcosa del settore*. *La sensazione di guardare le diapositive del viaggio in Thailandia del mio vicino* di casa, per quanto appassionante e rivelatore esso possa essere stato, non mi abbandona mai. So che ha i suoi appassionati estimatori, ma io trovo difficile appassionarmi alle avventure vere di qualcun'altro. Sicuramente è un mio limite, di certo non ho ancora trovato il libro che mi aiuterà a superarlo. Gli unici libri che mi ispirano vaghe eccezioni, sono quell...altro »