Visualizzazione post con etichetta omotransfobia. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta omotransfobia. Mostra tutti i post

10.12.23

Il Pd fa affari sui diritti. ? Nel mirino di "Report" lady Franceschini e Zan

 aveva ragione  il motto  che  senza    soldi    non  non si  puà dire  nè mesa  nè  bandiera  rossa   . Va bene lottare  per  i   diritti     di tutti\e   Ma  un conto  è  specularci   e  aproftittarsene   ed  speculare . E  edere  la  pagliuzza  nell'occhio  del vicino ma non la traver nel proprio   . 

 nella  mia  rassegna  stampa  e  mediatica     internettiana    leggo   aspettando   che  sia  ripresa     come  l'inchiersta  su  Casarini e  il finanziamento  della  chiesa    sui migranti   da 


 

Il Pd fa affari sui diritti. Nel mirino di "Report" lady Franceschini e Zan

di Paolo Bracalini  • 4 ora/e

Dopo una serie di inchieste su esponenti di centrodestra, Report indaga anche a sinistra. Oltre alla nuova puntata su Gasparri, stasera il programma di RaiTre si occupa degli affari del Pd. Si parla di diritti civili e parità di genere, un cavallo di battaglia del Pd di Elly Schlein. «Il servizio svelerà le attività private di due volti di primo piano del Partito Democratico: da sempre in prima fila per la difesa dei diritti civili, fuori dal Parlamento
hanno fatto di questa nobile battaglia politica un business.
 Da sempre in prima fila per la difesa dei diritti civili, fuori dal Parlamento hanno fatto di questa nobile battaglia politica un business. Il conflitto di interesse in Parlamento non ha colore politico» scrive la redazione nell'anteprima. Di chi si parla? I nomi sono due: il primo è Alessandro Zan, deputato Pd, firmatario della omonima legge sulla omotransfobia. L'altro è quello di Michela Di Biase. Deputata dem. Ma soprattutto moglie di Dario Franceschini, ex ministro in vari governi, da Renzi a Letta a Gentiloni a Conte fino a Draghi, con cui ricopriva il ruolo di ministro della Cultura.Zan è titolare della Be Proud Srl, società che organizza il Pride di Padova. Quindi Zan si batte per i diritti omosex, e poi li trasforma in business? Lady Franceschini, come risulta dalla dichiarazione patrimoniale pubblicata dalla Camera dei deputati, è invece socia al 25% di una società, la Obiettivo Cinque. La srl, si legge sul loro sito, «si impegna affinché la parità di genere sia principio fondamentale per una società inclusiva e sostenibile, dove successo economico e benessere sociale vadano di pari passo. Obiettivo Cinque supporta le imprese a promuovere e sostenere un impegno concreto per una società inclusiva». Nel portafoglio clienti grandi aziende come Novartis, Gucci, Philip Morris, Generali, Ibl Banca, Comin & partners. Proprio sul legame con quest'ultima, importante agenzia di comunicazione e pr, si concentrano Lorenzo Vendemiale e Carlo Tecce, i due autori dell'inchiesta di Report. Il link è Elena Di Giovanni, vicepresidente e Co-fondatrice di Comin & Partners (ma senza ruoli operativi). La Di Giovanni è anche co-fondatrice di Obiettivo Cinque, insieme alla Di Biase. «Obiettivo cinque è una società che abbiamo fondato in quattro donne due anni fa confermò Di Biase a Open -. Si occupa di parità di genere. Io sono una delle socie e non ho incarichi gestionali». Anche per lei i diritti delle donne sono un impegno politico, ma anche un lavoro. Report ha chiesto conto di un altro legame, in cui entra in gioco il marito, l'ex ministro Franceschini, attualmente senatore e presidente della Giunta delle elezioni. Franceschini, da ministro, ha nominato Gianluca Comin e Elena Di Giovanni (socia della Di Biase), nel Cda del Teatro dell'opera e della Galleria Nazionale di Roma. É opportuno? Risposta della Comin & Partners: «Le nomine sono avvenute molto tempo prima della nascita di Obiettivo Cinque e comportano attività a titolo gratuito». Stasera, a Report, il resto della storia.

(QUI L’ANTICIPAZIONE DI REPORT – VIDEO)

Video Player


Ma visto  la  fonte     che   riporta    l'anteprima  (  completa o parziale  , tagliuzzata  o integerle   ?  )   aspettiamo   per    scoiogliere  l'interrogativo  espresso  nel titolo   di vedere    l'intera  intera    inchiesta  di report  

17.5.22

disinformazione sulla giornata del 17 maggio Giornata internazionale contro l'omofobia, la bifobia e la transfobia

Capisco  , anche se non concordo ,    l'essere contro il decreto Zan   ed  contro (  scettico sulle   giornate  celebrative   , il non voler  celebrare nelle  scuole  la  giornata  contro  l'omotransfobia  . Ma la malafede   ed la  disinformazione , nonochè  l'uso   strumentale  per  giustificare  \  cercare  appiglio  contro  il decreto o  contro  la  circolare  del ministro dell'istruzione    cheha istituito  nelle  scuole anche se con ritardo quasi decennale  tale giornata, ma  non   mi  sta bene  la disinformazione . Infatti l'istituzione dellla  giornata   del  17 maggio   è antecedente a tale decreto.            La Giornata internazionale   cioè il 17maggio  ,  contro l'omofobia, la bifobia, la transfobia (o IDAHOBIT, acronimo di International Day Against Homophobia, Biphobia, Transphobia) è una ricorrenza promossa dal Comitato Internazionale per la Giornata contro l'Omofobia e la Transfobia è riconosciuta dall'Unione europea e dalle Nazioni Unite che si celebra dal 2004 il 17 maggio di ogni anno.

L'obiettivo della giornata è quello di promuovere e coordinare eventi internazionali di sensibilizzazione e prevenzione per contrastare il fenomeno dell'omofobia, della bifobia e della transfobia. Ideata da Louis-Georges Tin, curatore del Dictionnaire de l'homophobie (Presses Universitaires de France, 2003), la prima Giornata internazionale contro l'omofobia ha avuto luogo il 17 maggio 2004, a 14 anni dalla decisione (17 maggio 1990)di rimuovere l'omosessualità dalla lista delle malattie mentali nella classificazione internazionale delle malattie pubblicata dall'Organizzazione mondiale della sanità.Nel 2007, in seguito ad alcune dichiarazioni di autorità polacche contro la comunità LGBT, l'Unione europea ha istituito ufficialmente la giornata contro l'omofobia sul suo territorio. Alcuni estratti del testo approvato:




«Il Parlamento europeo [...] ribadisce il suo invito a tutti gli Stati membri a proporre leggi che superino le discriminazioni subite da coppie dello stesso sesso e chiede alla Commissione di presentare proposte per garantire che il principio del riconoscimento reciproco sia applicato anche in questo settore al fine di garantire la libertà di circolazione per tutte le persone nell'Unione europea senza discriminazioni;» 

(art 8)

«[...] condanna i commenti discriminatori formulati da dirigenti politici e religiosi nei confronti degli omosessuali, in quanto alimentano l'odio e la violenza, anche se ritirati in un secondo tempo, e chiede alle gerarchie delle rispettive organizzazioni di condannarli»

(art 10)

Nel 2009 la campagna IDAHO viene incentrata sulla transfobia, ed in particolare sugli atti di violenza contro le persone transgender. Il nome ufficiale diventa pertanto "Giornata Internazionale contro l'omofobia e la transfobia" (International Day Against Homophobia and Transphobia).


Nel 2015 viene aggiunta anche la bifobia negli obiettivi della campagna.L'Italia aderisce all'LGBTI Core Group dell'ONU, alla piattaforma Equal Rights Coalition e all'organizzazione intergovernativa Global Equality Fund.



27.11.21

anche con la cultura si può fare la rivoluzione il caso di Agnese vittoria trans, nella sua tesi di laurea racconta i diritti negati e le donne afgane



da repubblica  del  27\10\2021

“Sono Agnese e sono trans, nella mia tesi di laurea racconto i diritti negati”
                                      di Salvo Palazzolo

Agnese Vittoria


CATANIA - "Quando arrivai in città per frequentare l'università nessuno voleva affittarmi una stanza", racconta. "Al telefono, mi dicevano che il posto era disponibile. Poi, quando mi vedevano, sostenevano l'opposto". Agnese Vittoria ne ha fatte tante di battaglie contro le discriminazioni. All'anagrafe ha ancora un nome maschile, ma rivendica quello che chiama il suo "diritto a una vita normale".
Dopo l'iscrizione alla facoltà di Scienze della comunicazione, ha chiesto al senato accademico un libretto col suo nome. L'ha ottenuto?
"Certo. Un gesto di grande attenzione da parte dell'istituzione universitaria. Direi, un caso raro. Perché spesso le istituzioni sono indifferenti rispetto a certi temi. O, peggio, non comprendono. Questa volta no, è stato colto il mio disagio davanti a quel libretto col nome maschile: a ogni esame provavo un grande imbarazzo a essere chiamata davanti a tutti".
Martedì si è laureata con una tesi in sociologia. Ha passato in rassegna le discriminazioni che troppo spesso vengono lanciate da uomini delle istituzioni, politici e operatori dell'informazione. Ci fa qualche esempio?
"Ho voluto trasformare la mia tesi in un momento di impegno, per far comprendere a tutti cosa accade nell'indifferenza generale. Sono grata al professore Davide Bennato, che mi ha sostenuto nella ricerca sulle violenze omofobe in Europa e negli Stati Uniti, violenze che continuano a esserci nonostante leggi e diritti approvati. Un esempio ad alto livello? L'ex presidente Donald Trump, disse: "Farò tutto ciò che è in mio potere per proteggere i nostri cittadini Lgbt dalla violenza e dall'oppressione di un'odiosa ideologia straniera". Come se la comunità Lgbt+ fosse vittima solo dell'integralismo islamico".
Mi dica un caso italiano che cita nella sua tesi?

"Giorgia Meloni. Nel programma televisivo Pomeriggio Cinque, condotto da Barbara D'Urso, ha dichiarato che lo "Stato non fa le leggi sull'amore. Lo Stato incentiva la famiglia naturale fondata sul matrimonio perché gli serve in quanto finalizzata alla procreazione". Una frase che, oltre a mimetizzare un sentimento razzista e sessista, rappresenta anche una forma di discriminazione delle donne non fertili".
Nella sua ricerca critica anche il modo di fare informazione sul tema. Quali stereotipi vengono ripetuti?
"Si tratta di omotransfobia senza focalizzare l'attenzione sulle cause scatenanti del fenomeno. E si parla di soggettività Lgbt+ solo in funzione di qualcos'altro di carattere negativo: casi di cronaca che hanno come protagoniste persone aggredite, giri di droga e prostituzione, ovvero rivendicazione di diritti che vengono ritenuti lesivi dei valori della famiglia tradizionale e degli unici due generi possibili, femminile e maschile. Per il resto non esiste una rappresentazione sociale delle soggettività Lgbt+".
Com'è la vita di una giovane transgender a Catania?

"Da ragazza mi sono trovata a vivere in un ambiente inclusivo, nonostante vivessi in un piccolo paese della provincia catanese. Il liceo l'ho frequentato dalle suore di Caltagirone, lì ho avuto sempre la massima accoglienza. I problemi sono iniziati quando sono arrivata a Catania: anni fa, avevo paura di tornare a casa la sera. Diverse volte fui molestata e spesso le forze dell'ordine consideravano pretestuose le mie segnalazioni. Oggi, per fortuna, tante cose sono cambiate. Ma resta ancora tanto da fare".
Dopo la laurea quali sono i suoi progetti?

"Mi iscriverò alla magistrale in filosofia. E continuo a coltivare la mia passione per il mondo del cinema, mi piacerebbe fare l'attrice o la regista. Chissà, magari scriverò un libro per ripercorrere la mia storia. Intanto, con la tesi ho scritto di tante persone discriminate".
Cos'è l'omofobia oggi in Italia?

"È soprattutto un problema culturale che non riguarda solamente una determinata fascia della popolazione, magari meno istruita, come si vuole far credere. Riguarda anche persone che ricoprono cariche istituzionali"

Leggere Lolita a Kabul: la resistenza delle ragazze afghane che sfidano i talebani con i libri
                                            d


Inizialmente in una libereria della capitale afghana, poi nella case private: la storia di come un gruppo di donne cerca di non soccombere al nuovo regime studiando e scambiandosi testi
Le ragazze arrivano alla spicciolata, non vogliono dare nell'occhio. All'interno della libreria si respira un cauto ottimismo. Non sembrano esserci problemi di sicurezza. Non si vedono talebani o guardie armate, sempre presenti per spegnere sul nascere ogni manifestazione pubblica, anche piccola. Il "movimento spontaneo delle donne afgane" si è dato appuntamento in un luogo sicuro per ragionare sul libro La strada: protesta e potere di Ramin Kamangar e Shahir Sirat. Questo è il primo di una serie d' incontri che il movimento promuoverà come programma di formazione.
"Siamo rimaste senza lavoro o educazione, queste riunioni sono fondamentali per ritrovarci e approfondire tematiche legate al nostro futuro", spiega Zainab, una laurea interrotta all'università di Kabul. Le donne si dispongono in cerchio. È un vero e proprio laboratorio d'opinioni. La programmazione delle presentazioni spazia da Leggere lolita a Teheran alla biografia di Malala Yousafzai fino a quella di Michelle Obama.
Alcune settimane fa, le ragazze, sono state circondate dalle forze speciali talebane che - senza toccarle - hanno impedito alla stampa locale e internazionale di raccontare la loro storia. "La prossima volta sarà diverso", promettono. Alcune di queste donne appartengono alla minoranza sciita hazara, una comunità particolarmente istruita. Le donne hazara sono emancipate e sono attive anche per la difesa della comunità a cui appartengono perseguitata dai talebani e presa di mira dai terroristi dell'Isis.
Sono tra le leader di questo movimento spontaneo che si è creato a settembre. Tutte le ragazze sono state schedate nel corso delle manifestazioni dai servizi segreti talebani. Alcune hanno ricevuto minacce dai soldati e ad altre è stata fatta pressione perché si fidanzassero con gli studenti coranici. Il rischio che corrono a scendere in piazza o riunirsi è enorme. Per ora, l'iniziativa del circolo letterario sembra essere stata tollerata dal governo dei mullah ma le ragazze, dopo l'ennesimo attentato di pochi giorni fa contro la comunità hazara, hanno deciso di riunirsi in una casa privata per "leggere Lolita a Teheran".

17.6.21

in italia sembra che se non sei etero o di famiglia tradizionale non possa amare o vivere la propria identità sessuale . E raccontare le storie sia rivoluzionario

mi batto per i diritti di tutti, supporto da sempre i diritti della comunità LGBT+ penso sia in loro diritto e dovere essere liberi di amare e avere gli stessi nostri diritti.
lo so cari benaltristi lo  so che  sarete  stanchi  di sentire   parlare   dalla mattina  alla sera  di decreto
zan    si   decreto zan  no  , omofobia   si  omofobia  no  , ecc. Ma   qui    siamo di  fronte  ad un emergenza   sociale  ed  educativa  grave    dal  punto di vista sentimentale  e sessuale Sarò pure    fazioso    o  faccio   troppe  generalizzazioni  ma   , non riesco  a  spiegarmi o  trovare  un   altro  motivo  a  quella  che sta  diventando    , come se  non bastassero  i  femminicidi e  le  discriminazioni  culturali verso le  donne  ,  in Italia  

[... ]C'è un'aria, un'aria, ma un'aria
C'è un'aria, un'aria, ma un'aria
C'è un'aria, un'aria, ma un'aria
Che manca, che manca, che manca l'aria [... ]

 fatta    non tanto   di  stereotipi e  pregiudizi    censure ed  emarginazioni  ed  aggressioni  fisiche



“Mi hanno detto cagna e lesbica schifosa”. Picchiata a 13 anni per la borsa arcobaleno

Mala cosa  più brutta  è  l'indifferenza   dei " non omofobi  "  che  invitano  a  sdrammatizzare  

[...]
A distanza di meno di una settimana da una giovane e popolata manifestazione contro l’odio e l’omolesbobitranfobia ecco che si ripetono fatti di cui non vorremmo più parlare. La nostra solidarietà a Eva è alla sua mamma Tiziana che con coraggio hanno denunciato un fatto gravissimo. Il naso di Eva guarirà ma la ferita inferta è alla comunità scolastica e a tutta la città. Da sempre diciamo quanto parlare con i ragazzi e le ragazze nelle scuole sia importantissimo ma ancora ci sentiamo rispondere che di certe cose non si deve parlare per non turbare la mente dei ragazzi e delle ragazze. Siamo pieni e piene di rabbia ma sappiamo che il lavoro culturale che ci porterà ad essere una società migliore e inclusiva è lungo e difficile. Invitiamo la dirigente scolastica ad affrontare insieme a noi questo percorso e speriamo che il coraggio di Eva e delle sue amiche non venga scalfito da un episodio che tutti e tutte insieme dobbiamo combattere. Per i bulli e i loro genitori ci auguriamo possa iniziare un percorso di conoscenza e informazione che li renda consapevoli della gravità di alcuni gesti. Non tutto è perduto e noi siamo a completa disposizione” dichiara Alessandro Battaglia a nome del Coordinamento Torino Pride.
[..]  

 da  https://www.quotidianopiemontese.it/2021/06/11/a-scuola-con-la-borsa-arcobaleno-a-13-anni-picchiata-dai-compagni-a-torino/


 

   stavolta  nelle ultime  aggressioni        oltre  ala vittima    anche   l'aggressore\i  hanno     12   anni  


  da   
https://www.tpi.it/cronaca/ragazzo-12-anni-aggredito-smalto-coetanei-roma-20210615796407/

“‘Frocio’ e ‘gay schifoso’: mio figlio, 12 anni, aggredito per lo smalto e una borsetta arcobaleno”

Immagine di copertina

L'episodio è accaduto lo scorso 8 giugno in un parco del quartiere Infernetto a Roma, e su cui ora lavorano i Carabinieri di Casalpalocco dopo la denuncia della madre del ragazzo che ha riportato la storia a TPI. Organizzato per sabato un flashmob nel quartiere ... 


e     sempre  dalla stessa  fonte Padre scopre che la figlia 15enne è gay e la violenta: dopo 9 anni lei trova la forza di denunciarlo

 quindi  l'unico rimedio   da  attuare insieme  alle leggi ed  l'applicazione   è  il parlarne  ed  ecco per chè riprendo   dai social storie    come  queste due    riportate sotto 

- Sì, è vero, mia figlia è Lesbica
— Immagino che faccia le sue "cosette"
lontano da casa e lontano da te
- No Cara, mia figlia non è un fenomeno o un insetto strano che cerca di vivere nascosto. Mia figlia e la sua ragazza, possono mostrare il loro affetto dove vogliono, possono farlo anche davanti a me. E sai perché?
— No eh...
- Perché l'Amore non si nasconde né deve essere motivo di vergogna, l'Amore si mostra.
— Mia Cara .. ma essere lesbica è peccato !!
- Peccato è essere una cattiva madre, un cattivo padre, un cattivo fratello, peccato è essere una vecchia pettegola che vive in attesa della vita altrui .. !!



Ciao amore mio eccoci qua …e passato esattamente un anno , ci è voluto tanto tempo affinché le nostre strade si incontrassero … 2 anni fa tu mi avevi notata per la prima volta in un gruppo fb ma tu eri impegnata ,io non ti avevo mai notata però ero impegnata pure io , poi è passato altro tempo a finché le nostre ex storie erano finite per mille motivi …io ero tornata single da poco ,tu invece mi avevi rincontrata nuovamente in quel gruppo e hai preso coraggio e non scorderò mai quel famoso giorno che era un 14 giugno che mi avevi scritto “Ciao “ e tutto è scattato pian piano , io avevo mille paure ,non volevo più affezionarmi a nessuno per paura di soffrire ,però tu hai avuto quella capacità e hai fatto in modo che mi potessi fidare nuovamente di qualcuno e che tu eri diversa dalle altre persone, facevo tanta fatica perché avevo paura di innamorarmi di te perché tu eri in una situazione critica non eri libera del tutto … entrare in un cuore “complicato “ non era facile per me , ci sentivamo h24 passavamo le giornate

Potrebbe essere un'immagine in bianco e nero raffigurante una o più persone e persone che si baciano
Tu e altri 91
Commenti: 18
Mi piace
Commenta
assieme in videochiamata, tu mi rendevi partecipe della tua vita e io della mia senza renderci conto che in questa maniera spontanea ci siamo innamorate .Principalmente mi sono persa nei tuoi occhi , ma soprattutto delle tue risate per me erano una tocca sana non potevo farne a meno , mi facevi ridere tanto , io invece sono stata me stessa e così ti ho conquistata .Mi ricordo il nostro primo incontro , il primo abbraccio, e il primo bacio , i nostri occhi ci hanno scelto prima che ci scegliessimo noi …tu sei speciale ,con un cuore d’oro e un animo puro ,una DONNA che ha vissuto di tutto ,una donna con tanti muri ,vuoi fare sempre la forte ma appena ti abbraccio crolli tra le mie braccia ed è così bello vederti fragile …è vero è stato un anno bellissimo tra alti e bassi come in tutte le coppie , l’ultima volta ci eravamo perse un po’ per strada ma ci siamo subito riprese per mano , abbiamo pianto, sofferto e ferite a vicenda .Mi rendo conto che non è facile capirmi e stare con me ho 23 anni forse ho ancora tanto da imparare dalla vita è sbaglio pure io ,ho tante insicurezze dentro di me ma tu sai già il perché… come d' altronde stare accanto a te e molto complicato ,non è facile capire le tue emozioni, pensieri , abbattere certi muri ma nonostante tutto ti voglio vivere perché ne vali la pena .Ci siamo prese per mano per crescere assieme…nella mia vita ho perso tante persone e non voglio perdere anche te …Nelle tue mani ho messo il mio cuore l’unica cosa che ti chiedo è di non fargli mai del male .. Poi ci siamo promesse che nonostante tutto noi ci saremo luna per l’altra ..ci auguriamo di realizzare tutti i nostri progetti …ti amo immensamente vita mia +1 anno di noi ..❤️e non smetterò mai di dirti grazie di tutto quello che hai fatto e stai facendo per me 🌹



 Qualcuno\a mi dirà che L’amore è un sentimento tra due persone ma non dev’essere esposto esibito mostrato ostentato. Non tutti hanno piacere a partecipare .
La è tesi legittima ma non , a mio avviso , condivisile , un po' ipocrita ( nella maggioranza dei casi esperienza personale ) perchè: finché si abbracciano solo coppie etero non si è mai sentito nessuno chiedere di non ostentare 😏 . Certo un po' di rispetto o di discrezione guasta . Ma oi vedere uno scambio di affetto bacio o carezza non è "partecipare", la partecipazione la vive il voyeur, se per una questione di pudore ed la cosa imbarazza si può sempre volgere lo sguardo altrove senza per questo sentirsi scandalizzati o turbati per le manifestazioni d'affetto in cui è ( dovrebbe essere ) normale naturale e imbattersi nell'amore in qualsiasi luogo. E poi certo, nessuno ha interesse ( almeno che non sia un depravato o un guardone ) a vedere dal vivo rapporti amorosi \ sessuali . Ma se due persone manifestano affetto con baci e abbracci almeno per me ( come credo tutte quelle persone di buon senso ) non mi danno certo fastidio o mi lasciano indifferente ! Anzi, qualunque tipo di effusioni etero o lgbt siano, fa " piacere" vederli in quanto espressione di vita ! Quindi se sei retrogrado ( o giudichi esibizionista anche le coppie etero ) puoi sempre guardare da un'altra parte, se due persone si stanno baciando, non credo che desiderino che tu ti proponga per "partecipare"





 

emergenza femminicidi non basta una legge che aumenti le pene ma serve una campaga educativa altrimenti è come svuotare il mare con un secchiello

Apro l'email  e tovo  queste  "lettere "   di  alcuni haters  \odiatori  ,  tralasciando  gli  insulti  e le  solite  litanie ...