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9.12.18

non fai il presepe e t'attaccano fai il presepe e ti attaccano cazz boh . il caso de "Il presepe dei profughi", nel Barese bufera sulla Natività di denuncia


per  approfondire   e  ecco  alcuni siti   da me    visitati  per    questo  articolo  




la gente dimentica che le tradizioni sono soggette ad oralità e quindi si modificano con le generazioni . ecco perchè io sostengo e concordo con quiesto sindaco ed i creatori di questo preseppe. Infatti : << (...) Generalmente, le tradizioni furono accettate dai più sempre acriticamente e talvolta anche senza un consapevole riferimento al contenuto storico dell'evento. Questo spiega la loro fragilità e, quindi, la loro dimenticanza. Anzi, alla crisi delle tradizioni, hanno concorso diversi fattori, quali le rapide trasformazioni di una società costantemente in evoluzione, l'individualismo, l'intellettualismo, gli influssi estranei di altre culture e civiltà  ( .... continua  in questo interessante articolo di  http://www.vastospa.it ) .. Va  bene  le  tradizioni   fanno parte  della  nostra   identità  , ma  essendo    come  già detto  prima    derivate  da  cultura  orale    è pressochè  impossibile      che  rimangano   fisse ed immutabili  in eterno  .  quindi    sempre  secondo   lo stesso  artiocolo  citato  prima  : <<  (....)  È un processo lento di recupero che deve partire da un risveglio spirituale, da una verifica introspettiva delle coscienze, da una ricerca di nuovi rapporti umani, basati sull'amore e sulla umiltà. 
A conclusione, noi confermiamo di voler credere fortemente nelle tradizioni, consapevoli che esse, allorché rispolverate ed adattate opportunamente alle attuali esigenze, continueranno a farci capire bene il passato, interpretare adeguatamente il presente, precostruire prudentemente il futuro. >>
Queto  presepe   in  cui  


"Il bambino nasce nel mare, dove con Giuseppe e Maria, profughi, non accolti da nessuno vive l’esperienza che molti migranti affrontano nel nostro Mar Mediterraneo. E il mare di plastica a fare da sfondalla Natività è un grido dall'allarme contro l'inquinamento". 

"Il presepe dei profughi", nel Barese bufera sulla Natività di denuncia

Ad Acquaviva delle Fonti, in provincia di Bari, il comitato Feste patronali ha realizzato un presepe di denuncia con il sostegno dell'amministrazione comunale. Non sono mancate le polemiche dei "tradizionalisti", sui social e sui quotidiano di destra la provocazione è stata definita come "ridicola". Replica il sindaco Davide Carlucci: "Vi sarebbe piaciuto vietare questa installazione, vi sarebbe piaciuto dar sfogo a pruriti fastidiosi. Ad Acquaviva c'è ancora la libertà, c'è ancora la democrazia. Fatevene una ragione"

6.4.15

Come sarebbe stata l'ultima cena di Gesù se a quei tempi ci fossero stati Twitter, Facebook e WhatsApp?

 Lo so che ai più tradizionalisti , fra  cui anche  alcuni  amici     seminaristi  e  sacerdoti   potrà  non piacere   e  sembrerà  dissacrante ed offensivo o peggio blasfemo

                                                      da Gli amici di Casa Surace
Ma  purtroppo  è vero .  Anche a me    che  sono sempre  attaccato   da  un po'  di fastidio   che    durante   le cerimonie  o momenti importanti    succedano cose  come i  filmato  sopra riportato   .
 infatti  lo  metto o  in vibrazione   disattivando le  suonerie  ( quando non posso farne a meno in quanto  lo uso anche per   filmare  e fotografare   )    o  lo spengo   o   creando  risate ( da   parte di stolti   media dipendenti  )  oppure   applausi  e  citazioni  (da  parte  di gente  di buon senso )
Mi  ricordo che   quando feci da testimone di nozze a mio cugino  \ padrino     che lo spensi   prima  che  il prete  iniziasse a celebrare la funzione  . Il  quale  poi durante l'omelia  , parlando  di intimità  e  d'umiltà  citò  il  mio gesto  .  Spesso  in una società iper tecnologica ( anche se  in realtà  sono solo 2 miliardi su   7    che  hanno accesso  a tali tecnologie  )  fare  una  simile cosa  viene considerato un gesto snob o  da matti  , ma forse tali persone  ignorano o non sanno    che da  piccoli gesti   simili   sono nati grandi cambiamenti  politici (  da non confondere  con politiki l'k  è messa  apposta    per   indicare  una cosa negativa   )  e  culturali 

«Io, maestra nera nella scuola italiana. Oggi c'è chi non si vergogna più di essere razzista» la storia di Rahma Nur

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