per approfondire e ecco alcuni siti da me visitati per questo articolo
- https://it.wikipedia.org/wiki/Categoria:Tradizioni_popolari
- https://it.wikipedia.org/wiki/Tradizione_orale
- https://doc.studenti.it/appunti/storia-delle-tradizioni-popolari-mod-b/storia-tradizioni-popolari.html
- https://it.wikipedia.org/wiki/Tradizione#Tradizionalismo
la gente dimentica che le tradizioni sono soggette ad oralità e quindi si modificano con le generazioni . ecco perchè io sostengo e concordo con quiesto sindaco ed i creatori di questo preseppe. Infatti : << (...) Generalmente, le tradizioni furono accettate dai più sempre acriticamente e talvolta anche senza un consapevole riferimento al contenuto storico dell'evento. Questo spiega la loro fragilità e, quindi, la loro dimenticanza. Anzi, alla crisi delle tradizioni, hanno concorso diversi fattori, quali le rapide trasformazioni di una società costantemente in evoluzione, l'individualismo, l'intellettualismo, gli influssi estranei di altre culture e civiltà ( .... continua in questo interessante articolo di http://www.vastospa.it ) .. Va bene le tradizioni fanno parte della nostra identità , ma essendo come già detto prima derivate da cultura orale è pressochè impossibile che rimangano fisse ed immutabili in eterno . quindi sempre secondo lo stesso artiocolo citato prima : << (....) È un processo lento di recupero che deve partire da un risveglio spirituale, da una verifica introspettiva delle coscienze, da una ricerca di nuovi rapporti umani, basati sull'amore e sulla umiltà.
A conclusione, noi confermiamo di voler credere fortemente nelle tradizioni, consapevoli che esse, allorché rispolverate ed adattate opportunamente alle attuali esigenze, continueranno a farci capire bene il passato, interpretare adeguatamente il presente, precostruire prudentemente il futuro. >>
Queto presepe in cui
"Il bambino nasce nel mare, dove con Giuseppe e Maria, profughi, non accolti da nessuno vive l’esperienza che molti migranti affrontano nel nostro Mar Mediterraneo. E il mare di plastica a fare da sfondalla Natività è un grido dall'allarme contro l'inquinamento".
Ad Acquaviva delle Fonti, in provincia di Bari, il comitato Feste patronali ha realizzato un presepe di denuncia con il sostegno dell'amministrazione comunale. Non sono mancate le polemiche dei "tradizionalisti", sui social e sui quotidiano di destra la provocazione è stata definita come "ridicola". Replica il sindaco Davide Carlucci: "Vi sarebbe piaciuto vietare questa installazione, vi sarebbe piaciuto dar sfogo a pruriti fastidiosi. Ad Acquaviva c'è ancora la libertà, c'è ancora la democrazia. Fatevene una ragione"