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6.2.20

san remo non è solo Rula Jebreal , diletta leotta , junior cally è anche paolo palumbo e Achile lauro

I media  si  sono  concentrati     :,sulle   pseudo polemiche    su  Junior cally   con una censura retroattiva    per   cercare   ( e  ci  sono riusciti     benissimo  lo spiego   benissimo  in questo  mio precedente  post   )  di far passare n secondo piano  il  testo   del  suo no  grazie  anti populista .  Sul discorso  da  Oca  Giuliva  di  Diletta  Leotta   (  vedere  post precedente  ) e  l'ottimo   discorso    contro il femminicidio di  Rula  jebreal  ne  ho parlato   sul mio account  di  Facebook   .  Ma  hanno prestato poca  attenzione o     gli hanno dedicato articoli al margine

la  forza  ed  il coraggio di  Palo Palumbo 



Christian Pintus e scritto da Paolo Palumbo, affetto da SLA


ed   l'intelligente  intelligente  provocazione  di  Achille  Lauro  .  Infatti come  fa  notare il bravissimo  Lorenzo Tosa

                                           


“Cinquantenni disgustosi, maschi omofobi. Ho avuto a che fare per anni con ‘sta gente volgare per via dei miei giri. Sono cresciuto con ‘sto schifo. Anche gli ambienti trap mi suscitano un certo disagio: l’aria densa di finto testosterone, il linguaggio tribale costruito, anaffettivo nei confronti del femminile e in generale l’immagine di donna oggetto con cui sono cresciuto.
Sono allergico ai modi maschili, ignoranti con cui sono cresciuto. Allora indossare capi di abbigliamento femminili, oltre che il trucco, la confusione di generi è il mio modo di dissentire e ribadire il mio anarchismo, di rifiutare le convenzioni da cui poi si genera discriminazione e violenza.
Sono fatto così mi metto quel che voglio e mi piace: la pelliccia, la pochette, gli occhiali glitterati sono da femmina? Allora sono una femmina. Tutto qui? Io voglio essere mortalmente contagiato dalla femminilità, che per me significa delicatezza, eleganza, candore. Ogni tanto qualcuno mi dice: ma che ti è successo? Io rispondo che sono diventato una signorina.” (Achille Lauro)
Quello che in pochissimi hanno capito è che la “tutina” di Achille Lauro e il monologo da brividi di Rula Jebreal sono due facce della stessa medaglia. Una raffinata e intelligente, dall’impatto emotivo devastante. L’altro sporco, provocatorio, urticante, mai volgare. Due atti di coraggio straordinari. Due modi e due stili diversissimi per combattere un unico, enorme cancro del nostro tempo: il maschilismo e il sessismo tossico. Il patriarcato soffocante. La monocultura sessuale dominante. La violenza estrema di chi ti dice chi devi essere e come ti devi vestire.
Non puoi capire uno senza ascoltare l’altra. E viceversa.Un uomo e una donna. Una donna e una signorina”. Fatevene una ragione.





21.1.20

La RAI non vuole far cantare Junior Cally per fare un favore a Salvini e alla sinistra che escono male dal testo che porta a San remo . o perchè fa testi misogini ?

premetto che    non mi piace il genere  musicale  della  trap  . E  tale    testo  di  Junior Cally   non dovrebbe essere    essere  alimentato  ed  incentivato  . Ma  fargli  una  gogna mediatica    e chiederne  l'allontanamento  dal festival  quando si è presentato     con un altra   canzone   non misogina    \ sessista  , non mi sembra  opportuno  .  infatti sui social in particolare  su twitter   ho commentato




  ne    è nata  una  polemica 



Infatti la  cosa che  dovrebbe     far  riflettere  della vicenda di Junior Cally è     come     dice  anche  il sito https://www.nextquotidiano.it/  il rapper Junior Cally per una canzone del 2017, attaccato dalla Lega e anche da un redivivo Marcello Foa, che non si faceva sentire in giro da quando si è scoperto che stava per abboccare a una mail di scam e voleva trasferire fondi della RAI su un conto fintamente indicato dal ministero dell’Economia, ma che ieri ha improvvisamente ritrovato la parola ( seguito    come le pecorelle  di  Dante   dagli esponenti del  Pd   corsivo mio     )  per ripetere a pappagallo quello che dicono Lucia Borgonzoni e Matteo Salvini.

junior cally marcello foa sanremo 1
Ma la cosa che fa più ridere della vicenda di Junior Cally è che nessuno tra quelli che protesta al di fuori del cerchietto magico salviniano si rende conto che il can can sul rapper è cominciato dopo che si è conosciuta qualche parola della canzone che vuole cantare a Sanremo:




Spero si capisca che odio il razzista
che pensa al paese ma è meglio il mojito
e pure il liberista di centro sinistra
che perde partite e rifonda il partito
Secondo voi chi è il razzista che preferisce il mojito? E perché non si ferma Marco Masini, che in passato ha osato dire “Bella stronza”, Achille Lauro, i Pinguini Tattici Nucleari e Miss Keta che hanno nel repertorio frasi violente, sessiste o sulla droga? Ma perché quelli non cantano canzoni che sfottono Salvini, ovvio.
E'  che nessuno  o  quasi      davanti     a tale  gaffe   di  Salvini  da    Giletti  



 tra quelli che protesta al di fuori del cerchietto magico salviniano si rende conto che il can can sul rapper è cominciato dopo che si è conosciuta qualche parola della canzone che vuole cantare a Sanremo: Spero si capisca che odio il razzista che pensa al paese ma è meglio il mojito e pure il liberista di centro sinistra che perde partite e rifonda il partito Secondo voi chi è il razzista che preferisce il mojito? E perché non si ferma Marco Masini, che in passato ha osato dire “Bella stronza”, Achille Lauro, i Pinguini Tattici Nucleari e Miss Keta che hanno nel repertorio frasi violente, sessiste o sulla droga? Ma perché quelli non cantano canzoni che sfottono Salvini, ovvio  Infatti essa è una delle polemiche a orologeria su Sanremo si è accorto anche l’ufficio stampa di Junior Cally: Quella sulla partecipazione di junior Cally al Festival di Sanremo “non capiamo se sia di carattere musicale o politica”, visto che della partecipazione “si ha notizia dal 31 dicembre e tutti i suoi testi sono disponibili sul web. Mentre del testo di “No grazie” selezionato al Festival di Sanremo e delle sue rime antipopuliste si è venuti a conoscenza solo il 16 gennaio da un’intervista al Corriere della Sera. Il giorno dopo, per pura coincidenza, si accendono polemiche legate a canzoni pubblicate da anni in un’età in cui Junior Cally era più giovane e le sue rime erano su temi diversi da quelli di oggi”, dicono nell’entourage del cantante. Inoltre l’ufficio stampa sottolinea che “lungi da Junior Cally, artista antipopulista oggi ad inizio carriera, scomodare i grandi nomi del cinema, della letteratura e della storia dell’arte da Tarantino e Kubrick, da Gomorra a Caravaggio e scrittori come Nabokov e Bret Easton Ellis: l’arte puo’ avere un linguaggio esplicito e il rap, da sempre, fa grande uso di elementi narrativi di finzione e immaginazione che non rappresentano il pensiero dell’artista. Nessuno penserebbe di attaccare Stanley Kubrick (o Stephen King) per le scene in cui Jack Nicholson rincorre Shelley Duvall in Shining, perche’ si tratta di fiction. Raccontare la realta’ attraverso la fiction e’ la grammatica del rap. E non solo del rap: la storia della musica ha tantissimi esempi di racconto del mondo attraverso immagini esplicite, esagerate e spesso allegoriche”. E poi viene ricordato che volendo rimanere circoscritti al Festival di Sanremo, “molti artisti che hanno calcato il palco dell’Ariston (in gara o come ospiti) hanno usato frasi più che esplicite” ed anche quest’anno da parte di qualcuno in gara o da parte di “co-conduttori all’Altro Festival”. Inoltre viene rilevato che sempre a Sanremo “negli anni scorsi venne invitato Eminem come ospite internazionale. Sin dagli inizi della sua carriera è stato accusato di scrivere testi inneggianti alla violenza sulle donne”, come nel caso di ‘Kill You’, canzone d’apertura dell’album “The Marshall Mathers LP”, uno degli album piu’ venduti al mondo, con protagonista un Eminem iracondo. Per l’ufficio stampa dell’artista in gara “e’ evidente dunque che su questa polemica non solo Junior Cally e le sue rime, ma anche le donne e il sessismo non c’entrano nulla. Due sono le cose: o si accetta l’arte del rap, e probabilmente l’arte in generale, che deve essere libera di esprimersi, e si ride delle polemiche. Oppure si faccia del Festival di Sanremo un’ ipocrita vetrina del buonismo, lontana dalla realtà e succursale del Parlamento italiano”.

Quindi  prima di partire  in quarta



alla  prossima

emergenza femminicidi non basta una legge che aumenti le pene ma serve una campaga educativa altrimenti è come svuotare il mare con un secchiello

Apro l'email  e tovo  queste  "lettere "   di  alcuni haters  \odiatori  ,  tralasciando  gli  insulti  e le  solite  litanie ...