non c'è niente d'aggiungere a quanto ho detto nei titolo . a voi ogni ulteriore commento . Dico solo merda feccia non è degna di fare ruoli delicati come quelli delle nostre forze dell'ordine alo stesso livello di quelli che preferiscono obbedir tacendo e stare in silenzio davanti alle nefandezze dei loro colleghi . Un altra cosa mi permetto
d'aggiungere Se vogliono sbancarsi tirino fuori i soldi dei diretti interessati. Quelli pubblici sono nostri.
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G8 di Genova, il Governo offre 45mila euro di risarcimento alle vittime di Bolzaneto
In una lettera inviata a Strasburgo e poi ai diretti interessati la proposta di 45mila euro di risarcimento dei danni morali per i 31 firmatari del primo ricorso per gli abusi commessi nella caserma di Genova durante il G8 del 2001 a Genova
09 gennaio 2016
GENOVA. Quarantacinquemila euro di risarcimento dei danni morali subiti dalle vittime delle violenze di Bolzaneto che hanno presentato ricorso alla Corte europea per i diritti dell'uomo. È la proposta di «conciliazione amichevole» presentata formalmente, in nome del governo italiano, dal ministero degli Esteri, competente per le cause davanti alla Corte di Strasburgo. La cifra è la stessa ottenuta da
Arnaldo Cestaro , il manifestante vicentino che nel 2001, a 61 anni, venne picchiato durante l'irruzione della polizia alla Diaz.
La richiesta di "conciliazione" riguarda, per ora, il primo dei due ricorsi ancora pendenti per gli abusi commessi all'interno della caserma: i firmatari sono 31, per oltre la metà stranieri. Il secondo ricorso è stato presentato da altri 32 manifestanti. La lettera, scritta in inglese, è arrivata a Strasburgo ai primi di dicembre e nei giorni scorsi è stata resa nota ai diretti interessati, chiamati ora a decidere se accettare o meno e, quindi, se portare avanti o ritirare il ricorso. Prematuro indicarne l'orientamento, ma molti sarebbero decisi a dire «no».
Nel testo, il governo riconosce di non voler in nessun modo sminuire la «serietà e l'importanza degli episodi accaduti» a Bolzaneto e ammette gli abusi «gravissimi e deplorabili» commessi dagli operatori di polizia, che pure sarebbero stati condannati a «effettive sanzioni»: ma una nuova condanna del nostro Paese appare altamente probabile, visto che la Corte europea non decide sul risarcimento ma giudica se c'è stata tortura e se c'è stata poi una punizione effettiva dei responsabili da parte dello Stato. Con la sentenza Cestaro, Strasburgo aveva già riconosciuto l'esistenza di «un problema strutturale della legislazione italiana», che continua a mancare oggi come allora della previsione del reato di tortura e che comunque applica una prescrizione troppo breve a quello di lesioni. Né aiuta che molti dei condannati per i fatti di Bolzaneto siano tuttora in servizio. Entrambi i ricorsi sono stati presentati per la violazione dell'articolo 3 della Convenzione europea per i diritti dell'uomo che impone una punizione effettiva per i responsabili di tortura o trattamenti inumani e degradanti.
Per alcuni dei ragazzi torturati nella caserma di Bolzaneto questa proposta è già stata definita «indecente», come riporta
il quotidiano La Repubblica citando gli avvocati di due giovani ragazzi pestati alla Diaz e poi rinchiusi a Bolzaneto: «Per i miei assistiti la risposta è un deciso no - ha sottolineato a Repubblica l'avvocato Riccardo Passeggi - Non abbiamo bisogno delle elemosine del governo italiano. Nessuno ha mai chiesto scusa per i fatti di Bolzaneto. Non solo, l'ordinamento giuridico italiano non ha mai introdotto il delitto di tortura nel codice penale».