Le Olimpiadi di Parigi saranno un grande evento sportivo e mediatico e cadranno in una fase critica per il mondo. I tempi passati delle tregue olimpiche dell’antichità sono un lontano ricordo. Ora, più che mai, lo sport è politica, primeggiare nel medagliere un obiettivo di soft power, le rivalità geopolitiche e militari inevitabilmente riflesse nelle arene. Per il momento riporto da d Olimpiadi Parigi 2024 (insideover.com) del 23 LUGLIO 2024 quelle degli Usa poi se ne trovo asltre le riporterò nei post successivi
Ogni squadra olimpica, da qualunque Paese provenga, ha i suoi personaggi, le sue storie, le sue vicende curiose. Proviamo qui a raccontare in breve quattro storie fuori dal comune che appartengono alla squadra più numerosa (592 atleti per 44 discipline) e probabilmente più forte dei Giochi, quella degli Stati Uniti d’America.
QUINCY WILSON – Tutti lo considerano la stessa del presente e del futuro. Ha 16 anni è si è guadagnato un posto nella staffetta maschile 4×400 metri, diventando così il più giovane atleta maschio a rappresentare gli Stati Uniti nella storia delle Olimpiadi. Wilson frequenta la scuola superiore a Potomac (Maryland) e ai trial delle selezioni olimpiche ha lasciato tutti a bocca aperta: prima ha cancellato il record nei 400 metri per gli atleti sotto i 18 anni, che resisteva da più di 10 anni. Poi, nella prova successiva, ha addirittura migliorato il proprio freschissimo record. Le riviste specializzate ricordano che solo 23 atleti, quest’anno, hanno corso i 400 metri più veloci di lui. Ma erano tutti più “vecchi” di lui. Gli hanno chiesto se si sentisse pronto per le Olimpiadi. Lui ha risposto: “Non corro più le gare delle scuole superiori, qui ci sono i cagnacci feroci”.
SUNI LEE – Nata nel Minnesota, nel 2021 ha vinto la medaglia d’oro olimpica di ginnastica femminile a Tokyo. Poi ha dovuto combattere una rara malattia renale che, diagnosticata all’inizio del 2023, le ha imposto di sospendere gare e allenamenti per sei mesi per affrontare le cure. Nonostante questo, Sun è riuscita a conquistarsi un posto nella squadra per le Olimpiadi di Parigi. Sul suo account Instagram, a qualificazione raggiunta, ha commentato: “Sono stata io a dimostrarmi che posso superare le cose difficili e, si spera, a ispirare gli altri a non lasciare mai che gli ostacoli della vita ti impediscano di perseguire i tuoi sogni”.
VICTOR MONTALVO – Campione mondiale in carica nella breakdance, ha ufficialmente il compito di portare negli Usa l’oro in una specialità che per la prima volta a Parigi assurge al rango di specialità olimpiaca. Montalvo, 30 anni, di Kissimmee (Florida), ha le idee chiare: “Il breaking è stato ispirato e influenzato dal Kung Fu, dalla ginnastica e da molte danze africane e indiane. È tutto mescolato in uno. Non vedo l’ora di mostrarlo, alle Olimpiadi, tutti coloro che pensavano fosse rimasto bloccato agli anni Ottanta”.
WEINI KELATI – 27 anni, gareggia a Parigi per la squadra olimpica statunitense dieci anni dopo aver chiesto asilo negli Stati Uniti. Nata in Eritrea, è arrivata negli Stati Uniti nel 2014 per competere in una competizione internazionale di atletica leggera e non è mai salita sull’aereo per tornare a casa. Invece, è andata a vivere con i parenti a Leesburg, in Virginia. Al liceo ha fatto man bassa di campionati statali e nazionali al liceo, poi ha corso per l’Università del New Mexico prima di diventare professionista nel 2020. Kelati, che è diventata cittadina statunitense nel 2021, detiene il record americano nella mezza maratona e ha vinto i 10.000 metri ai trial olimpici Usa del 2024. A Par