"A scuola abbiamo fatto un guaio pazzesco con l'introduzione dei tablet, dei vari computer, è una distrazione continua. Quindi sentire il ministro dire che il cellulare viene vietato a scuola lascia il tempo che trova, è condivisibile al massimo", spiega a suo volta Schettini. Poi aggiunge: "Come ha detto sempre mio padre: 'Ci hanno dato questo coso in mano anni fa e non ci hanno dato il libretto delle istruzioni'. Abbiamo perso il controllo. Anche noi ci distraiamo tantissimo con il cellulare, anche i lavoratori si distraggono al lavoro, immaginate i ragazzi a scuola. Cellulare vietato fino alle scuole medie? Ma alle scuole superiori? Dove i ragazzi hanno il tablet che è una sala giochi. Ce lo siamo scordati?".
Ora la mia esperienza indiretta ( figli di amici e parenti in eta scolare primaria e liceale ., amici insegnanti ., i media ed siti \ portali scolastici ) visto che come ho detto in qualche post precedente non sono più nelmondo della scuola e non ho voluto ( problemi personali , di salute , familiari , paura del precariato e setendo amici insegnanti d pressioni e violenze verso i prof da parte dei genitori che proteggono anche troppo i loro pargoli ) fare i concorsi e le secialistiche per insegnare , posso dire che la situazione sta nell'espressione latina In medias res ( per il Significato ed etimologia - Vocabolario Treccani ). Infatti sono dì'accordo una volta tanto con Valditarra ( vedere primo collegamento virtuale \ url ) proibire si dall'asilo ai 3 a 13\14 anni , poi con criterio ed buon senso . E' vero sono contro il proibizionismo ma quando i ragazzi devono ancora entrare ed intrapenmdere iprimi passi verso l'etàadulta nel mondo degli adulti e s'avvia alla maggiore età non riesco a gestirsi alle pressioni esterne e dei genitori che gli vogliono controllare dandogli in mano il cellulare senza filtri e con accessoi totale ai social esso puo essere pericoloso . Il divieto mi sembra giustissimo . Soprattutto quando non hanno ancora comlettamnte e se lo stanno formando lo spirito critico \ libero arbitrio e sono più suscettibili al canto delle sirene ( Omero XII canto dell'oddissea e canzone omonima di Francesco De gregori ) Quindi a mio avviso è si come dice ( vedere secodo url inizio post ) lo psicoterapeuta Lavina una sconfitta per i genitori . Ma soprattutto di quelli che << [...] Nove adulti su dieci hanno rinunciato del tutto all’educazione all’uso nuovi media e non fanno nulla per limitare l’uso degli schermi da parte dei più giovani. Un dato impressionante, frutto di un’indagine del 2019 condotta dal professor Pierpaolo Donati. Non possiamo dare la colpa ai giovani, quando si lasciano prendere la mano dallo smartphone anche a scuola. [....] >> intervista a Cesare Rivoltella : << Smartphone a scuola, il prof Rivoltella: “Italiani più distratti della media Ue? Colpa di insegnanti noiosi e adulti dipendenti dal telefono” >> su Il Fatto Quotidiano del 30\6\2024 . Infatti molti genitori sono iperprottettivi regalano e lasciano regalare il cell ai prorpi figli e v'immettono sistemi di tracciabilità o non gli spiegano quabndo va accesso e quando no o dei pericoli su internet ed i social per controllarli ed sovergliarli h24 ovviamente senza generalizzare perchè fsre il genitore è una delle cose più difficli che ci siano e non sempre ci si riesce al 100% . . Ma soprattutto è la sconfitta di quei genitori che non vogliono educare e prendersi responsabilità ( incapacità , paura d'essere vistoi come snob o retrogadi dagli altri , paura delle reazioni dei prori figli infatti è successo che un mamma toglie il cellularea suo figlio e questro distrugge la casa ) e preferiscono delegare agli insegnanti e alla scuola o alle associazioni religiose o laiche anzichè intergrare la loro educazione con essa . Quindi come dicevo dal titolo , il divieto dell'uso del cellulare esteso alle primarie ( quelle che un tempo si chiamavano asilo e scuole elementari ) è poi anche se con criterio ed l'insegnamenti di un suo uso responsabile nelle superiori è giustissimo sia che lo si veda , cosa che in effetti sembrerebbe <<solo uno slogan \ qualcosa calato dall'alto o meglio In generale trovo poco sensato intervenire in maniera tanto semplicistica su questioni così complesse. Abbiamo bisogno di uno sguardo maturo sul digitale, non possiamo né illuderci che risolva da sé i problemi né che sia il male assoluto“, esordisce Corsini.“Bisogna calarsi nei contesti -- prosegue il pedagogista Cristiano Corsini, docente di pedagogica sperimentale dell’Università Roma Tre, sempre su questa intervista a orizzontescuola.it -- e mettere assieme il perché della didattica con le persone coinvolte nel processo. In quante scuole secondarie di primo grado viene impiegato il cellulare a scopi didattici? Se sono molte, cosa che mi pare piuttosto improbabile, allora vale la pena informarsi sulle scelte didattiche, sulla loro equità (o iniquità) e sulla loro efficacia (o inefficacia), monitorarle e ragionarci su per valutare punti di forza e di debolezza. Se sono poche, come mi pare probabile, quella del ministro è una sparata propagandistica, un pessimo slogan tipico di certe crociate contro il digitale”.
fin quando i genitori non provederanno ( sempre che già non lo facciano ) anche con l'aiuto ed collaborazione \ integrazione di : insegnanti , parocchie \ oratori , associazioni laiche privatre o comunali , psicologici e formatori , ecc .
Perchè l'educazione alla legalità , al rispetto delle cose e delle persone , della non violenza fisica e verbale , della diversità , uso etico e responsabile dei media e dei mezzi comunicazione , di emapatia o resilenza e di resistenza \ adesione critica all'omologazione avviene tutti insieme e nessuno dev'essere lasciato solo o scaricato tutto su un solo soggetto . Quindi concludo ben venga il divieto dell'uso ei primo anni di scuola ovvero fino a 14 . Ma poi alle famiglie e ai ragazzi delle superiori dobbiamo dare come dicono anche i miei matusa oltre al prof schettini : << Ci hanno dato questo coso in mano anni fa e non ci hanno dato il libretto delle istruzioni.>> .