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8.12.24

“IL FEMMINICIDIO NON PUÒ ESSERE GIUSTIFICATO DA FATTORI GENETICI di Marlisa d'amico


Durante il processo per l’omicidio di Viktorija Vovkotrub uccisa a Brescia nel 2020 la difesa di Beriša Kadrus, kosovaro di 62 anni, ex compagno di Viktorija, avevaparlato di ‘gene guerriero’.
Si tratta di un’idea basata su teorie non del tutto accettate dalla comunità scientifica. Queste teorie mirano a dimostrare che alcune persone potrebbero essere più inclini alla violenza a causa di un fattore biologico, come un gene specifico. Spesso questa teoria viene usata per cercare di giusti!care comportamenti violenti.
Tuttavia la maggior parte degli esperti ritiene che il comportamento umano dipenda da una combinazione di fattori genetici ambientali, psicologici esociali, e non solo da un singolo gene. Nel caso di Viktorija Vovkotrub, la difesa di Kadrus Berisa ha usato questa teoria, ma ciò ha suscitato molte polemiche, poiché potrebbe far sembrare che la violenza fosse inevitabile a causa di una predisposizione biologica. Secondo il diritto, però, un crimine come il femminicidio non può essere giusti!cato da una causa genetica o biologica. Pertanto, a nulla dovrebbe valere invocare il‘gene guerriero’per escludere l’applicazione della pena a carico dell’uomo violento”. 

                      Marilisa d'amico Ordinaria di diritto costituzionale all’Università Statale di Milano

1.6.24

L’OMICIDIO-SUICIDIO NON È UN FINALE TRAGICO, MA IL GESTO DI UN CODARDO di Marilisa D'Amico, pro-re"rice Unimi e del Sito internet: ovd.unimi.it


come  ho   spiegato nel  post precedente sempre sul femminicio \ violenza di genere   riporto  o  rielaboro  intrerventi    non miei   su  tali argomenti  .
L'artiolo  di  questione  è come specificto  nel titolo  della  dottoressa  marialisa  D'amico  .

  
 fonte   il   Giallosettimanale    



In uno degl ultimi casi (  almeno  fin ora  )  femminicidio \ violenza  di genere   si verifica   la dinamica dell’omicidio-suicidio . Essa  in particolare quando si parla di femminicidio, riflette una profonda incapacità da parte dell’uomo di accettare l’autonomia e le scelte della propria partner .
 Questo tipo di scenario mette in luce un elemento che, come è ormai noto, rappresenta una costante nei casi di femminicidio: il controllo dell’uomo verso la donna. Il marito, come molti altri uomini che si sono trovati in situazioni simili, ha percepito la perdita di controllo sulla moglieo  sul partner come un affronto insopportabile, reagendo con violenza estrema. L’atto di uccidere la propria compagna e poi togliersi la vita non è assolutamente un segno di disperazione romantica. Piuttosto, una simile decisione può essere interpretata come un’estrema manifestazione di egoismo e di codardia, ovvero un modo per sfuggire alle conseguenze legali e morali del proprio gesto. La tendenza ad attribuire una dimensione tragica a tali eventi distoglie l’attenzione dal vero problema, cioè il forte radicamento culturale di tutte le forme di violenza di genere. Per questo motivo diventa fondamentale cambiare il modo di documentare questi episodi e riconoscere che dietro ogni femminicidio c’è un retaggio di disuguaglianza di genere e di percezione della donna come proprietà dell’uomo. Questa distorsione culturale deve essere affrontata attraverso l’educazione, la sensibilizzazione e adottando politiche pubbliche più mirate, volte ad assicurare una sempre maggiore protezione delle donne vittime di violenza domestica. In de!nitiva, il femminicidio-suicidio di Piossasco non dovrebbe essere visto come un episodio di amore disperato del marito !nito in tragedia, ma come l’ennesima dimostrazione dell’incapacità di alcuni uomini di saper riconoscere il ruolo paritario della donna nell’ambito della relazione affettiva. Riconoscere questo ruolo è il primo passo per affrontare e prevenire la violenza di genere, promuovendo una cultura di rispetto e di uguaglianza”.

emergenza femminicidi non basta una legge che aumenti le pene ma serve una campaga educativa altrimenti è come svuotare il mare con un secchiello

Apro l'email  e tovo  queste  "lettere "   di  alcuni haters  \odiatori  ,  tralasciando  gli  insulti  e le  solite  litanie ...