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24.9.24

Fedez e Tony Effe: si legge “dissing”, ma è solo “scazzo”

 io  non avrei saput  dire  di  meglio . Non esiste  più uno scazzo    come  si deve  .   

Fedez e Tony Effe: si legge “dissing”, ma è solo “scazzo”

Il dissing tra Fedez e tal Tony Effe, con schizzi che hanno riguardato i non meno artisticamente inutili (quando non pallosamente dannosi) Niky Savage e Taylor Mega, è spaventosamente perfetto per

raccontare appieno il grado zero della “musica” italiana attuale. Va da sé che nello scrivere questo (che è poi una constatazione più ovvia dell’ovvio), non penso minimamente che nella musica di oggi non ci siano talenti (ce ne sono, ma se li filano in pochi). Al tempo stesso, mi do in anticipo del passatista nostalgico matusa, e quindi mi zittisco da solo con il sempiterno “okay boomer”, che è poi la risposta pavloviana degli analfabeti musicali giovinastri che pensano – davvero! – che i troiai che ascoltano siano artisticamente rilevanti. Ciò detto e ribadito, qualche considerazione. Da un punto di vista musicale, e si perdoni qui la bestemmia nel parlare di musica, la sfida tra Fedez (verso cui umanamente nutro un affetto profondo e a cui auguro ogni fortuna per le ben più serie battaglie che sta affrontando) e tal Tony Effe (sublime archetipo del non-artista e sorta di versione artisticamente eunuca dei grandi Eminem che furono) è meno che orrenda.

Una roba così vomitevole, prim’ancora che volgare, che in confronto una sfida neuronale tra Gasparri e Morgan parrebbe al confronto quasi stimolante. A chi crede che l’italia abbia ancora qualche speranza, ricordo che un paese che si rincoglionisce con un hit estivo (?) del tenore di

Sesso e Samba è oltre ogni canna del gas. Siamo invecchiati male pure nei tormentoni, perché rispetto a ’ste brodaglie pseudo-alternative di tal Tony Effe (e derivati) persino Asereje delle Las

Ketchup sembra una jam session dei Jefferson Airplane.

L’idea poi del dissing è di per sé divertente, perché di fatto è uno scazzo tra artisti. Dunque un’interruzione del quieto vivere e del politicamente correttissimo. Solo che qui non c’è musica e non ci sono artisti. E non c’è nemmeno lo scazzo, perché è tutto volto a far crescere l’hype (e dunque le visualizzazioni, e dunque il fatturato dei contendenti, che almeno in questo sono dei veri geni). Il tenore qualitativo della contesa è da galera, non nel senso che ci siano degli estremi penali (anche se a volte potrebbero esserci, tra sessismo e machismo), ma nel senso che un bambino di sei anni farebbe rime più articolate e meritorie. Eppure tutti ne parlano da giorni, anche quel che resta della sempre più sputtanata critica musicale, e non per ribadire la nullità artistica dei “brani” in oggetto, ma (anche loro) per catturare like di contrabbando. L’ignoranza è tale che, per molta gente, questi dissing hanno davvero una rilevanza artistica e meritano perfino elucubrazioni pensose. Ma stiamo scherzando? Qualcuno si ricorda i dissing veri, tipo Dalla che scazza con Guccini in tivù a fine Settanta perché il primo è “troppo musicale” e il secondo “troppo testuale”? O ancora, il Guccini de L’avvelenata, sfogo sublime (che però Francesco non ama granché) nato da parole troppo puntute del critico Riccardo Bertoncelli? C’è stato un tempo in cui gli artisti veri si crivellavano, a volte persino ferocemente, ma con un rispetto di fondo. Accadde tra Pierangelo Bertoli e Pino Daniele, che quando si incontrarono si rasoiarono senza pietà (roba tipo “Le tue canzoni sono proprio brutte”, “Ah sì? E a me non piace per niente la tua voce”). Resta poi mitologico lo scazzo tra Dario Fo e Franco Battiato. Fo, la prima volta che lo vide, si avvicinò e con fare sentenziante disse: “A me i tuoi testi non piacciono!”. E Battiato, a bruciapelo: “E a me che cazzo me ne frega!”. Meraviglia. Per non parlare delle botte che si son dati per anni Blur e Oasis. Oppure Vasco e Liga (sperando che ora facciano pace, certo, ma questa è un’altra storia). C’è stato un tempo in cui anche la litigata era foriera di ispirazione e capolavori. Ora invece si chiama “dissing”, e partorisce solo schifezze. Condoglianze.

1.5.24

ll bue che dice cornuto all'asino il caso lucarelli per il post contro la Ceccardi

 E' bagarre via social tra l'europarlamentare della Lega ed ex sindaco di Cascina Susanna Ceccardi, candidata alle elezioni europee di giugno, e la giornalista Selvaggia Lucarelli per i manifesti postati dalla Ceccardi in vista del prossimo appuntamento elettorale.Ecco  la  cronaca  di pisatoday.it

 Prima ha invitato gli elettori a scegliere tra lei e Ilaria Salis,  l'attivista, arrestata in Ungheria con l'accusa di aver partecipato all'aggressione di due militanti neonazisti, candidata alle Europee nella lista Alleanza Verdi-Sinistra
Poi Ceccardi ha 'rincarato la dose' postando un altro manifesto dove chiedeva agli elettori se preferissero lei o Elly Schlein, segretaria del Partito Democratico.
E' scattato così l'intervento della giornalista Selvaggia Lucarelli: "Tra bodyshaming, meme, slogan da boomer, frasi fesse sui disabili e islamofobia la campagna della Lega sembra una vecchia pagina di sesso droga e pastorizia. Susanna Ceccardi che poi si sente Miss Toscana mi fa morire" scrive su Instagram.
Non si lascia attendere troppo la replica di Ceccardi che pubblica un nuovo manifesto social dove chiede quale giornalista scegliereste tra Oriana Fallaci e Selvaggia Lucarelli: "Selvaggia di nome e di fatto! Da grande commentatrice e analista, voleva presumere che la grafica comparativa tra me e la Salis e tra me e la Schlein riguardasse l’aspetto fisico - scrive Ceccardi - cosa c’entra il body shaming e cosa c’entra l’aspetto fisico? Io sono l’opposto di Ilaria Salis perché in 20 anni di politica non ho mai oltraggiato un pubblico ufficiale in una manifestazione e non sono mai stata indagata per tentato omicidio. Quanto a Elly Schlein, sono politicamente al suo opposto. In compenso, nel tentativo di farmi del vero body shaming, la Lucarelli sta pubblicando le foto della mia ultima settimana di gravidanza, risalente a 5 anni fa. Avevo preso 25 kg ed è stato il momento più bello della mia vita! Quindi non mi scalfisce. Anzi beccati questa  ... 

Ora   ,  forse  sarò  boomer    essendo   nato  e  cresciuto   culturalmente  a cavallo  tra  gli anni  70\80  , ma  ciò  non mi piace   .  Infatti  non  è modo   d'affrontare   e criticare  l'idiozia politica    con altre idiozie    ti abbassi al suo  stesso livello    e poi  rischi    di passare  come dimostra  l'articlo  riportato  sotto  tu  per    "  violento  "   ed accusato  di fare   come lei   bodyshaming". 



da  ilgiornale  del  1\5\2024

  
                                                            © Fornito da Il Giornale

La polemica del primo maggio è servita. Selvaggia Lucarelli, nota opinionista tv, ha deciso di attaccare Susanna Ceccardi. Del resto, l'europarlamentare della Lega, uscente e ricandidata nella circoscrizione del Centro, ha deciso d'impostare il proprio percorso elettorale, ricordando a tutti chi siano i paladini della sinistra. Nasce così la campagna "o me" "o lei". L’esponente del Carroccio pubblica sui social manifesti che non hanno bisogno di troppe interpretazioni. Ceccardi chiede agli utenti se vogliano votare per lei o per Ilaria Salis, candidata di Avs al Parlamento europeo, detenuta in Ungheria per i fatti compiuti dalla "Banda del martello", cittadina italiana in attesa di giudizio. Identità o massimalismo di sinistra: questa la scelta che l’europarlamentare invita a compiere. E sempre la leghista, magari vedendo come l'idea dei manifesti performasse bene, domanda agli elettori se preferiscano lei o Elly Schlein, segretaria dem. Puro marketing elettorale che tende a rimarcare le differenze ideologiche. Quelli bravi direbbero "incentivare la polarizzazione". Comunque, Selvaggia Lucarelli si scatena. E critica sia la Ceccardi sia la Lega via social. "Tra bodyshaming, meme, slogan da boomer, frasi fesse sui disabili e islamofobia la campagna della Lega sembra una vecchia pagina di Sesso droga e pastorizia", scrive l’opinionista. "Susanna Ceccardi che si sente Miss Toscana mi fa morire", aggiunge. Poi la polemica continua. Ceccardi, sulla scia dei precedenti, pubblica un altro manifesto. Questa volta la scelta presentata è tra Oriana Fallaci e Selvaggia Lucarelli, che però non molla la presa. Tra le storie Instagram, spuntano foto della leghista in stato interessante. Immagini di tempo fa. "Smettetela di fare i bulli adesso e lasciate in pace la pikkola Susi che è molto concentrata sui problemi veri degli italiani: reperire foto da cesse di avversarie politiche". Prima ancora, ripostando il manifesto Ceccardi-Schlein, Lucarelli annota: "Se ti piacciono quelle che pensano di essere fighe nonostante tutto vota Lega". Chi fa bodyshaming? Susanna Ceccardi replica alla Lucarelli dalle pagine del Giornale. "La contrapposizione tra me da un lato e Ilaria Salis ed Elly Schlein dall’altro ha chiaramente motivazioni politiche", esordice. "Per quanto riguarda la Salis, io sono fiera di rappresentare le istanze dei tantissimi cittadini di buon senso che chiedono legalità, sicurezza, rispetto delle regole democratiche. Tutto il contrario di una persona candidata al Parlamento europeo nel tentativo di ottenere un salvacondotto, qualora fosse condannata. Io sono incensurata mentre la Salis è a processo accusata di reati gravi e ha già avuto condanne per altri episodi assai discutibili, avvenuti in passato". In sintesi: il bodyshaming non c'entra niente. Si tratta di differenze politiche, semmai. E vale tanto per la Salis quanto per Schlein. Poi la leghista risponde in via diretta a Lucarelli: "La polemica social sul bodyshaming con Selvaggia Lucarelli mi fa sorridere. Nel post in cui mi contrappongo alla Schlein, ho preso la foto ufficiale che compare sul profilo youtube della segretaria del Pd. La Lucarelli mi ha accusata di fare bodyshaming. Quindi la Schlein avrebbe fatto bodyshaming a se stessa, sul proprio profilo Fb?". Poi l’offensiva all’opinionista tv: "In compenso, la stessa Lucarelli ha poi postato una serie di foto in cui, lei sì, mi fa bodyshaming. Tra queste foto, ce n’è una, in particolare, in cui sono in sovrappeso. E lo sa perchè? Perchè ero al nono mese di gravidanza: è stato il periodo più bello della mia vita e ne vado fiera!".

La campagna elettorale per le elezioni Europee è all’inizio. Le liste dei candidati sono state presentate tra ieri e oggi. La polarizzazione, invece purtroppo  , è diventata da tempo semre  di  più   una costante della politica italiana.

emergenza femminicidi non basta una legge che aumenti le pene ma serve una campaga educativa altrimenti è come svuotare il mare con un secchiello

Apro l'email  e tovo  queste  "lettere "   di  alcuni haters  \odiatori  ,  tralasciando  gli  insulti  e le  solite  litanie ...