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10.10.25

Manuale d'autodifesa in consigli di Antonio Bianco esperto antiagressione punta n LII : " per sfuggire al pericolo è necessario allenarsi "

Oltre    a quanto detto dallo stesso  Antonio Bianco  nelle  precedenti  puntate  e ripetuto   in questa  ( vedere    screen shot  a  sinistra  ) : « la  fuga   sia    vera  vittoria  » . Infatti  come dice l'articolo   "  Come posso difendermi da un’aggressione ?   " di https://www.laleggepertutti.it/    Nel nostro ordinamento, specialmente per le aggressioni che avvengono in luoghi aperti come la strada, vige il principio del commodus discessus (che si può tradurre come “comoda via di fuga”).
Secondo la giurisprudenza costante della Cassazione, non è configurabile la legittima difesa se la persona aggredita aveva la possibilità concreta di allontanarsi e mettersi in salvo, senza rischi e senza disonore (Cass. Pen., Sez. 1, n. 16102 del 28-04-2021; Cass. Pen., Sez. 5, n. 26163 del 07-07-2022). Esempio  Se durante una lite verbale in una piazza una persona inizia a minacciarti, ma tu hai la chiara possibilità di girarti, salire sulla tua auto parcheggiata a pochi metri e andartene, la legge si aspetta che tu scelga la fuga. Se invece decidi di rimanere ad affrontare la situazione e rispondi a un’eventuale aggressione fisica, la tua reazione non sarà considerata “necessitata”, perché avevi un’alternativa non lesiva.
Ecco quind     che  la reazione fisica è vista come l’ultima spiaggia, legittima solo quando ogni altra via d’uscita è preclusa.
Quindi  in questo    caso  la  fuga  , ovviamente    se  è  possibile , non è   mai una  sconfitta  o  un atto da  vigliacchi\ codardi  come  viene definito  da  molti  che  esalta  il coraggio  e la resistenza    considerando eroi   chi  non fugge   codardi     che  fugge   ma una vittoria morale   .
Ha  ragione   Antonio Bianco     per  sfuggire  al pericolo  bisogna allenarsi   fisicamente  e  aggiungo  io psicologicamente \ mentalmente    .
 Ecco  alcune dritte \ strategie      su come  : « Scappare dal vortice di una persona aggressiva: 5 strategie efficaci » da  https://studiolegalelavorospoltore.it/

14.11.24

Manuale di autodifesa I consigli dell’esperto anti aggressione Antonio Bianco puntata IX SE NON POTETE SCAPPARE USATE I GOMITI E LE GINOCCHIA

 puntate  precedenti 

 Se vi trovate in una situazione di pericolo o semplicemente di disagio e potete scappare, fatelo. Può sembrare brutto da dire e ancora peggio da fare, ma se potete levarvi di torno con una rapida “ritirata strategica”, fatelo. Del resto il vostro orgoglio guarisce più in fretta di una coltellata al fegato o, se volete metterla sul pericolo, meglio un codardo vivo che un eroe morto. Se la situazione che vi si presenta è troppo rischiosa, come nel caso in cui vi troviate davanti un ladro che vi minaccia con una pistola o un coltello, non fate gli eroi e trovate il modo di risolverla pacificamente, anche se questo signica farsi
derubare. Se invece la situazione lo impone, difendetevi. Le tecniche insegnate sono studiate per essere usate in situazioni critiche. Sono banditi calci alti o volanti e tutte quelle mosse coreografiche che servono solo a impressionare gli spettatori al cinema. È meglio usare i gomiti e le ginocchia, armi naturali del corpo che istintivamente sono molto poco usate. Eppure un colpo di gomito, grazie alla leva più corta, è in grado di impa!are sul bersaglio con grande potenza e può essere risolutivo. Le ginocchia, soprattutto se usate contro i genitali o contro lo stomaco, possono arrestare anche energumeni che pesano il doppio di voi. È utile anche applicare leve articolari e manipolare polsi e dita della mano. Si tratta di punti sensibili che, con il minimo sforzo, possono immobilizzare un aggressore. Se il contesto ve lo consente, organizzate una simulazione. Naturalmente non potrete contare su di un copione che necessariamente corrisponderà alla realtà, ma in ogni caso può riprodurre un’eventuale situazione di pericolo in cui potreste trovarvi un domani e consentirvi di misurare il vostro livello di stress e quelle che sono le vostre capacità di reazione davanti a una criticità di questa portata. Tra le altre cose si tratta dell’ennesima occasione per tenere bene a mente il primo comandamento dell’autodifesa: non pensare “a me non capiterà mai”

l'ultimo consiglio    

 Non fate mai entrare sconosciuti in casa. Anche se è una ragazza e vi chiede di utilizzare il telefono per chiamare il suo papà, oppure vi dice che il suo !glio o sua madre è in pericolo: potrebbe essere un trucco. Ditele che chiamerete voi il 113, ma non fate entrare nessuno in casa. Non fate entrare neanche persone che vi vogliono proporre prodotti o “tecnici” di varia natura. 
E' vero che fidarsi  è  bene non fidarsi  è meglio .  Ma    allo stesso tempo    è quasi    cinico . Infatti

In medio stat virtus (o anche in medio virtus stat) è una locuzione latina, il cui significato letterale in italiano è: «la virtù sta nel mezzo». La locuzione invita a ricercare l'equilibrio, che si pone sempre tra due estremi, pertanto al di fuori di ogni esagerazione.Anche nel buddhismo è presente un simile concetto: Il sentiero che conduce alla cessazione della sofferenza si chiama Via di Mezzo, perché evita i due estremi dell’auto-indulgenza e dell’auto-mortificazione, comportamenti eccessivi che non conducono alla pace mentale. Questa via, elaborata nel Nobile Ottuplice Sentiero, consiste nel coltivare la virtù, la serenità meditativa e la saggezza. .  Farlo . Ma  facendo  attenzione  .  ...  dalla voce   In medio stat virtus - Wikipedia

quindi fatelo  con cautela 

Destinazioni lontanissime da raggiungere a velocità moderate: viaggiare in scooter è un’esperienza unica, diversa da tutte le altre

in sottofondo Vespa 50 special - Cesare Cremoni Culture Club - Karma Chameleon