vicenda :
- il gesto http://ulisse-compagnidistrada.blogspot.com/2015/12/storie-di-natale-ma-anche-no-13-anni.html
- l'insulto http://ulisse-compagnidistrada.blogspot.com/2015/12/che-palle-stri-seminatori-dodio-e.html
Dopo tutto il putiferio scatenato dalla decisione di Pietro 13 anni di rinunciare al suo regalo di Natale per aiutare i bambini africani meno fortunati di lui,il giornale la Provincia pavese ha deciso di premiarlo per il suo gesto. In puro spirito natalizio .
BRONI. Ha rinunciato al suo regalo di Natale, una canna da pesca, per donare 150 euro ad Amref, associazione che sostiene progetti di sviluppo in Africa, ma è stato maltrattato su Facebook. Pietro Busi, 13enne, alunno della seconda B della scuola media Ferrini, ha compiuto un gesto di altruismo che però non tutti hanno apprezzato. Così noi della Provincia pavese abbiamo deciso di consegnargli direttamente a casa una canna da pesca
alla trota e un mulinello, come segno di apprezzamento per quello che ha fatto. Stupito, Pietro ha aperto il suo regalo: «Grazie mille – ha detto – mi piace molto. Io sono un appassionato della pesca alla trota e alla carpa, vado con mio papà al laghetto di Cigognola».La storia. Nei giorni scorsi, il ragazzo si è presentato al banchetto allestito in piazza Garibaldi dal Gruppo amici di Amref, un’associazione benefica che sostiene progetti di sviluppo in Africa, per consegnare una busta contenente la sua offerta. «In quinta elementare – spiega Pietro – avevamo fatto un progetto insieme ad Amref, che prevedeva lo scambio di disegni con alcune scuole del Kenya. Mi ha colpito molto questa cosa e allora ho deciso di dare i miei soldi ad Amref. Ho già iniziato la raccolta anche per l’anno prossimo».Un segno di altruismo «bello in un periodo di razzismo e di violenza», sottolinea la mamma, un bel racconto di Natale.
Perché Amref. "In quinta elementare – spiega Pietro – avevamo fatto un progetto insieme ad Amref, che prevedeva lo scambio di disegni con alcune scuole del Kenya. Mi ha colpito molto questa cosa e allora ho deciso di dare i miei soldi ad Amref. Ho già iniziato la raccolta anche per l’anno prossimo». L’associazione promuove da alcuni anni uno scambio culturale tra gli studenti di Broni e quelli del distretto di Malindi, in Kenya. Ma la generosità del 13enne non si ferma qui. Nelle scorse settimane nella classe di Pietro è arrivato un ragazzo originario del Camerun, che purtroppo non dispone del materiale per disegnare: «E’ in classe da poco, saranno due – tre mesi – dice Pietro – abbiamo deciso di fare una colletta per acquistargli compassi, matite, pennarelli. Tutti hanno accettato con entusiasmo.Le polemiche. Un gesto semplice, in puro spirito natalizio. Un bimbo che si occupa di alti bambini che ha imparato a conoscere proprio grazie a un progetto di Amref. Ma non va bene: c’è chi su Facebook scrive ma che «prima vanno aiutati i bambini italiani» (Giuseppe L. o Massimo U.); c’è chi tira in ballo il Vaticano (Viviana V.), o le onlus: «i contributi si perdono in pubblicità e spese di gestione» (Gabriele B.); e chi punta il dito contro la famiglia: «Sicuramente hai genitori del Pd». Insinuazioni, insulti.Noi della Provincia pavese, allora, abbiamo voluto fare un regalo a Pietro. Per non essersi fatto scoraggiare. E perché continui a mostrare attenzione al mondo che ha intorno, a chi ha bisogno, vicino o lontano che sia.