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Il medico di Lampedusa, oggi europarlamentare, continua a essere presenza fissa sul molo Favaloro. Perché 30 anni non possono essere dimenticati, e tanto ancora si può fare

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da  https://www.vanityfair.it/news/storie-news del 31\8\2019   Da qualche anno a questa parte tutti i weekend  Pietro Bartolo  si mette in viaggio. Europa, Italia, nord, sud, isole. Scuole, circoli, convegni, associazioni, piazze. «Ufficialmente» Pietro Bartolo presenta i suoi libri (prima  Lacrime di sale , ora  Le stelle di Lampedusa ), ma in pratica racconta quel che ha visto e che non può (e non vuole) dimenticare in 30 anni da medico di Lampedusa. Si porta dietro un cd, Pietro Bartolo, e mentre parla chiede di proiettare alle sue spalle, immagini, brevi video.Sono un pugno nello stomaco, dice, ma servono a capire meglio, a rispondere alle peggiori ovvietà dei nostri tempi «perché non te li porti a casa tua?», «non possiamo accoglierli tutti». In questa strana estate di crisi di governo, di navi ONG che continuano a rimanere ferme, in attesa, Pietro Bartolo – reso noto dal documentario  Fuocoammare  di Gianfranco Rosi e che da qualche mese porta avanti la sua «battaglia» an

Medico in Guinea per Ebola. “A Parigi mi sono licenziata. Volevo tornare sul campo”

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da  http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/08/08/ Medico in Guinea per Ebola. “A Parigi mi sono licenziata. Volevo tornare sul campo” Gabriella, 34 anni, è infettivologa e lavora per Medici senza frontiere. A Lampedusa ha assistito gli immigrati, a Kinshasa i malati di Hiv. Poi è stata assunta come medical advisor a Parigi, ma ha preferito licenziarsi per rientrare in missione. E, ad esempio, seguire l'epidemia Ebola in Africa di  Mariangela Maturi  |  8   agosto 2014 Commenti (55) Più informazioni su:  Cervelli in Fuga Francia ,  Cervelli in Fuga Guinea ,  Lampedusa ,  Malattie , Medici Senza Frontiere ,  Medicina ,  Repubblica Democratica del Congo ,  Tubercolosi . Email Gabriella Ferlazzo Natoli  è una siciliana di 34 anni, è medico  infettivologo  e da anni svolge il suo lavoro in giro per il mondo, a servizio di  Medici Senza Frontiere  (MSF). Quando parla di sé, pare lo faccia in punta di piedi. “La prospettiva di lavorare in