Il governo Meloni ha pensato bene di inserire nel Milleproroghe un articolo con cui verranno cancellate con un colpo di spugna tutte le multe e le sanzioni ai no-vax che hanno rifiutato il vaccino durante la pandemia. Non solo. Tutte le sanzioni irrogate saranno annullate e rimborsati quelli che hanno già pagato. Un gigantesco condono per una delle più populiste, irresponsabili e antiscientifiche propagande di marketing di sempre. Va detto senza mezzi termini. Il condono tombale per le multe ai no-vax è un’autentica porcheria politica e legislativa. Il cui messaggio è devastante: se te ne sei fregato della salute collettiva, se non hai avuto rispetto per niente e per nessuno, se le tue conoscenze scientifiche sono al livello di un post di Paragone, tranquillo, con noi è tutto a posto. Basta saperlo. Per il 90% di italiani che si sono vaccinati anche per loro. Il 35% degli italiani adulti è analfabeta funzionale.Tradotto? Oltre un italiano su tre non è tecnicamente in grado di leggere un testo semplice nella propria lingua e comprenderlo. Sono gli ultimi dati Ocse. Devastanti. Che fanno dell’Italia - ancora una volta - l’ultima nazione tra i Paesi industrializzati. È un tema serissimo che merita soluzioni complesse. Ne va della democrazia. Spiega, ad esempio, perché abbiamo un governo che toglie le multe ai no-vax. E perché la maggioranza relativa di italiani, invece di insorgere, continuano a votarlo belanti, come se nulla fosse. Infatti Non è solo un fatto scientifico e di civiltà. Il condono tombale delle multe ai no-va* è anche e soprattutto un clamoroso disastro economico. Con un solo articolo il governo Meloni ha, in pratica, rinunciato a incassare tra i 150 e i 170 milioni di euro stimati di sanzioni dovute e SACROSANTE per chi non si è vaccinato, aprendo l’ennesima crepa nei conti pubblici. Chi credete che pagherà quei 170 milioni di euro? Li pagheranno, con le proprie tasse, tutte quelle persone che responsabilmente si sono vaccinate contribuendo a fermare una pandemia senza precedenti. Li pagheranno con le loro tasche o sulla loro pelle. In tasse o in prestazioni sanitarie che latitano, in liste d’attese infinite per una Tac o un Pap test, in odissee nei pronto soccorso al collasso. Non sono mai solo soldi. Non sono mai solo multe. Per un pugno di voti di orde di analfabeti disfunzionali, la maggior parte , che in queste ore ululano ed esultano, il governo ha offeso e impoverito il 90% di italiani che hanno fatto il proprio dovere. È un messaggio di una volgarità, di una sconcezza e di una pericolosità che scoraggia e ferisce.
In queste ore Salvini e Meloni “pregano” commossi sui social per le vittime della Marmolada e mandano accorati “abbracci” ai soccorritori. E fin qui niente di male se tali gesto fosse sincero coerete . Ma putroppo Gli stessi Salvini e Meloni sono fra quei nostri politicanti che hanno , nell’ordine:
- Da anni negano l’esistenza del surriscaldamento globale.
- Hanno votato contro gli accordi di Parigi sul clima.
- Hanno votato contro la riduzione del gas serra del 60% entro il 2030 in Europa.
- Hanno bocciato, ancora pochi giorni fa, la riforma dell’Ets sulle emissioni fossili.
- Per Meloni Greta Thunberg è una pericolosa “fondamentalista climatica”.
- Per Salvini “Da quando hanno lanciato l’allarme sul clima, non c’è mai stato così freddo in Italia”.
Non abbiamo bisogno di preghiere e abbracci ma di politici seri che conoscano quello di cui parlano, che rispettino e ascoltino la scienza, che votino di conseguenza. O al massimo stiano zitti ed non parlino a vanvera . Non c’è un modo più serio e umano per rispettare i morti di oggi ed evitare quelli di domani.Il resto è solo populismo da quattro soldi, pietismo d’accatto e squallida ipocrisia.
Su Salmo dobbiamo riflettere e non semplicemente condannare la sua trasgressione alle regole. Io gli sono comunque grato per aver richiamato l’attenzione sul fatto che per una partita di calcio si possa stare in 15.000 in uno stadio mentre per i concerti all’aperto c’è un limite di 1000 persone sedute e distanziate. A che serve allora il green pass ? Tutte le polemiche e tutta la fatica per ottenerlo? Questa limitazione è profondamente ingiusta e mortifica la nostra dignità professionale. Dimostra purtroppo ancora una volta che chi è chiamato a decidere non ha nessun rispetto e nessuna attenzione per la musica “leggera” e per il nostro pubblico.
Che mondo stupendo sarebbe se MorganFrancesco De Gregori e Salmo avessero la stessa urgenza, esigenza e passione per parlare invece della tragedia di cui ancora non abbiamo capito le dimensioni che sta partendo dall’Afganistan o delle migliaia di persone che muoiono affogate?
In ogni caso non ricordo: da quando è che gli artisti quando quando vogliono essere “artisti” parlano solo e soltanto dei cazzi del proprio lavoro? Per contestare gli europei e gli stadi da calcio si devono contestare gli europei e gli stadi da calcio. Ma avrei pensato che per evidenziare un problema (reale e enorme) la soluzione dell’arte sarebbe stata quella de fa una monnezza peggiore del corteo di festeggiamento autorizzato da Bonucci e chiellini. Boh
perchè salmo pur avendo ragfione è passato dalla parte del torto e dell'incoscienza ( non aggiungo altro perchè rischierei d'essere monotono e non aggiungere niente di nuovo a quanto gli è statro detto in rete ) . Infatti mi tocca dare retta a quel radical chic è pseudo progressista di fedez
Con questo Renzi ha davvero toccato il fondo, andando a raggiungere i suoi nuovi amici : Salvi49 e Giorgiafintacristiana e il Calderoli il cattolicopadano
Infatti hanno ragione
Il vero populista sei tu chei fai l'unica cosa che sa fare, distruggere, aizzare, minacciare chi dichiara di sostenere, peraltro citando persone o fatti manipolandoli a suo favore. I morti non parlano ma i sopravvissuti e i sanitari straziati dalla tragedia direbbero e dicono di aspettare perché una recidiva sarebbe veramente la fine. Loro hanno voce in capitolo. Tu cosa ne sai hai beccato il viurus o hai avuto il morto in casa ? Questa frase ti saresti potuta la risparmiare. Spero però che uno dei familiari dei deceduti di Bergamo gli sputi in un occhio. E potrei continuare a lungo , a cazziarti , ma pèreferisco fermarmi oper abbassarmi al tuo livello
Da qualche anno a questa parte tutti i weekend Pietro Bartolo si mette in viaggio. Europa, Italia, nord, sud, isole. Scuole, circoli, convegni, associazioni, piazze. «Ufficialmente» Pietro Bartolo presenta i suoi libri (prima Lacrime di sale, ora Le stelle di Lampedusa), ma in pratica racconta quel che ha visto e che non può (e non vuole) dimenticare in 30 anni da medico di Lampedusa. Si porta dietro un cd, Pietro Bartolo, e mentre parla chiede di proiettare alle sue spalle, immagini, brevi video.Sono un pugno nello stomaco, dice, ma servono a capire meglio, a rispondere alle peggiori ovvietà dei nostri tempi «perché non te li porti a casa tua?», «non possiamo accoglierli tutti». In questa strana estate di crisi di governo, di navi ONG che continuano a rimanere ferme, in attesa, Pietro Bartolo – reso noto dal documentario Fuocoammare di Gianfranco Rosi e che da qualche mese porta avanti la sua «battaglia» anche a Bruxelles, dove è stato eletto con il Pd e oltre 135 mila preferenze – è arrivato anche a Lipari, isole Eolie. Come Lampedusa, siamo in Sicilia ma dall’altra parte, non quella degli sbarchi dei migranti.«Sono un lampedusano e questo è il mio stesso mare, sono stato medico responsabile lì per 30 anni. Ho trascorso più notti al molo Favaloro che a casa mia», racconta Bartolo, che nella sua prima vita è stato pescatore, scampato a un naufragio, nei giardini del Centro Studi eoliano, «Ho visto tantissime cose, in tutti questi anni, ho visto l’orrore». Ha visitato più di 350 mila migranti, e di ognuno conserva la storia. C’è stata una bambina di 4 anni – arrivata insieme alla madre, violentata, stremata, di cui si prendeva cura – che non voleva più i giocattoli. Non sapeva cosa farsene. E poi Anila, un’altra bambina di 8 anni, sbarcata a Lampedusa da sola, dopo aver attraversato il deserto e conosciuto le violenze della Libia. Anila, come si legge in Le stelle di Lampedusa, cercava la mamma, sapeva che avrebbe potuto trovarla in Europa, senza sapere cosa fosse l’Europa. «Alla fine l’abbiamo trovata, faceva al prostituta in Francia», continua Bartolo, ancora in contatto con molti che ha incrociato: «Alcuni mi telefonano spesso, qualcuno viene anche a trovarmi, altri cerco di continuare ad aiutarli come posso». Ma Bartolo se chiude gli occhi rivede anche tutti quelli senza nome, i cadaveri che ha dovuto fotografare, ispezionare. Moltissimi bambini, come quelli che vide nel 2013, quando aprì i 368 sacchi della grande strage di Lampedusa: «Quei bambini, con i vestitini nuovi, le scarpette, dentro i sacchi non li dimenticherò mai. Le mamme li avevano vestiti a festa, proprio come facciamo noi, per dirci “i nostri bambini e i vostri sono uguali”».
Che situazione c’è oggi al porto di Lampedusa? «Nell’ultimo anno abbiamo notato noi, che siamo la prima frontiera, una riduzione drastica degli arrivi con le barche grandi, ma di piccole ne arrivano tantissime, ogni giorno, dalla Libia, dalla Tunisia. Inutile parlare solo delle ONG, è solo fare campagna elettorale. E anche dire che “diminuendo il numero degli sbarchi, sono diminuiti i morti” è un’altra grande bugia. Non sappiamo quante barche partono ogni giorno dall’Africa, quante ne affondano. Non c’è più nessuno in mare né a controllare, né a documentare, né a salvare queste persone. Pochi giorni fa un peschereccio ha recuperato tre persone da un gommone che stava affondando. Non sappiamo quante altre ne sono morte».
A inizio agosto il parlamento ha approvato il decreto sicurezza bis, fortemente voluto dall’ormai ex ministro dell’Interno Matteo Salvini. Prevede sanzioni e la confisca delle navi che salvano i migranti, e la chiusura dei porti. «Ho pensato ad altre parole ma non ne trovo: è una porcheria immane. E spero che uno dei primi atti del nuovo governo possa essere quello di eliminarlo, almeno per quel che riguarda la parte in cui si stabilisce che salvare le persone è un reato. Salvare le persone è un obbligo, un dovere etico e morale di ogni uomo. A me avevano insegnato che quando una persona ne salva un’altra, diventa un eroe. Salvare una persona è salvare il mondo intero. Adesso le sanzioni previste vanno contro i diritti umani. Ma sono sicuro che un pescatore, davanti a un gommone che sta affondando, se ne frega delle sanzioni, del sequestro, continuerà a salvare vite umane.
Alle ultime elezioni il primo partito a vincere a Lampedusa è stato la Lega. «Io so che i lampedusani continuano ad accogliere. Certo l’onda malefica, come la chiamo io, è arrivata anche qui, c’è chi si è fatto spaventare. Ma sono pochi. Sono quasi 30 anni che mi occupo del fenomeno dell’emigrazione, e lo chiamo fenomeno e non “problema” perché siamo stati noi a farlo diventare un problema. In realtà non c’è mai stata nessuna invasione, i numeri sono sempre ridicoli, si cerca solo di fomentare l’odio ingiustificato. Ma in pericolo c’è la nostra cultura, la nostra costituzione, noi italiani non siamo così, siamo molto meglio. Il Mediterraneo è stato attraversato da tutti i popoli. Da turchi, fenici, egiziani, arabi, greci, spagnoli, tutti hanno navigato in questo mare che ha unito i popoli, mescolato i DNA. Certo, ci sono state anche le guerre ma ci siamo scambiati cultura, religione. Credo che si possa prendere coscienza che, certo, l’immigrazione va regolata ma non esiste alcun pericolo. I valori della nostra civiltà sono quelli dell’accoglienza, della solidarietà, del rispetto alla vita».
Il Parlamento Europeo, a Bruxelles, invece è come se lo aspettava? «Ho scoperto che anche a livello europeo si parla di flussi, di numeri, di porti chiusi, ma spesso si dimentica di parlare di uomini, di persone. L’Europa ha sempre tenuto in considerazione l’Italia, tra i Paesi fondatori, ma ultimamente contiamo poco per via della politica antieuropeista. L’Europa dovrebbe essere più attenta a quelli che sono i diritti umani, intorno a cui è stata fondata, e noi dovremmo occuparci di renderla più forte, più stabile».
Richard Gere, che di recente è salito su Open Arms per aiutare i migranti bloccati a largo di Lampedusa ha detto, «Matteo Salvini fa di un’emergenza umana un caso politico». «Gli immigrati vengono usati per coprire tutti gli altri problemi. Perché, invece, non si parla di lavoro? Quello è un problema reale del nostro Paese. Ma fortunatamente, lo stiamo vedendo, la coperta è corta. Il re può ritrovarsi nudo».
Bartolo, durante la presentazione, blocca lo scorrere delle immagini anche sulla foto della “Porta di Lampedusa, Porta d’Europa”, l’opera di Mimmo Paladino inaugurata nel 2008, in ricordo di chi non è mai arrivato. Si trova sull’ultima punta dell’isola. Dopo c’è solo il mare, dietro l’Italia. «Su quella roccia ci vado spesso, oggi ancora di più. Quando tira lo scirocco, mi sembra di sentirne i lamenti. E quell’odore di cadavere che ti entra dentro. Tante volte durante le ispezioni ho pianto. Tante altre, davanti ai bambini, me ne sono andato. Mi sono sentito impotente, come fosse tutto inutile. Ma sono sempre tornato. C’è sempre bisogno di una coperta, di un tè caldo, di un gesto che faccia sentire umani».
a chi mi dice come critichi gli odiatori e poi se un odiatore tu stesso ? o parli di odio costruttivo ? che .... dici .ecco cosa dico . leggetevi queste tre slide .
chiedo scusa ai miei 15 lettori\ letrrici fissi e a quelli occasionali se le ripeto ma evidentemente pochi leggono l'archivio del blog
Come dicevo già nel titolo davanti a fatti come questi
da http://laprovinciapavese.gelocal.it/pavia/cronaca/2018/07/05/
RICHIEDENTI ASILO
Minacce e insulti razzisti al centro migranti di Pavia: «Nei biglietti anche le svastiche»
L’operatrice di Villa Ticinum: «In questura mi han detto di stare tranquilla, ma io non lo sono per nulla»
PAVIA. Minacce e insulti razzisti scritti su pezzi di carta e gettati ogni notte nel giardino di Villa Ticinum, sede dello Sprar di Pavia, la struttura del Comune che ospita 48 richiedenti asilo politico.
Lo denuncia Manuela Cibellis, che da 15 anni lavora per le Cooperative Villa Ticinum e L’Alternativa, dove segue altri 30 migranti accolti al Cas della Cascina Contigliara. Una vita al fianco dei ragazzi, provenienti dall’Africa del Nord: Mali, Ghana, Senegal e Nigeria. [ continua qui
]
c'è gente che dice non so se in malafede o per analfabetismo di ritorno o perchè dimentica troppo facilmente
Che dire.....questo clima nasce non certo per colpa degli Italiani che manco conoscevano questo modo di pensare, nasce tutto dagli immigrati, pare strano ma e' cosi, se ti introduci in un paese dove per natura accoglie e aiuta ma tu immigrato volti le spalle fregandotene e proseguendo con la tua mentalita' e con il tuo modo di pensare senza sforzarti a capire la gente di quel paese che con sacrifici sta facendo rimettendoci denaro e fatica per te....beh....cari immigrati, con il vostro comportamento vi siete attirati l'odio degli Italiani, un odio che gli Italiani non conoscevano, ma che hanno sviluppato solo per difesa della loro persona e del loro territorio.
Ma anzichè rispondere ( lo so che è come dare le perle ai porci , ma non mi va nè di assuefarmi nè diventare 'indifferente e silenzioso ) con insulti o i soliti luoghi comuni ( cosi replico a populisti vedere post precedenti III) ripondo con questo documento
e con questo interrogattivo : << llora borghezio è svizzero . e quelli che lo applaudono e lo incitano erano extratterestri >>
La bufala, "Migranti pronti a partire dalla Libia": ma è la foto del concerto dei Pink Floyd a Venezia del 1989
"Porto libico. Non te le faranno mai vedere queste immagini. Sono tutti pronti a salpare in Italia". E' la didascalia che accompagna la foto di un non ben precisato porto sulle coste della Libia, colmo di imbarcazioni pronte a partire alla volta dell'Italia. Ma la realtà è ben diversa. Si tratta infatti di una foto scattata il 15 luglio del 1989, in occasione dell'indimenticabile concerto dei Pink Floyd a Venezia.
Al centro dell'immagine si può notare anche l'immenso palco galleggiante sul quale si esibì la band. Tutto attorno le imbarcazioni degli spettatori riempiono il bacino di San Marco, di fronte all'omonima piazza. Il post ha collezionato oltre 9mila condivisioni prima di venire cancellato, ma in molti utenti si sono accorti indignati della bufala denunciandola sui social.
Fake news che ha ottenuto oltre 9000 condivisioni, un numero spaventoso di like e un'immensità di commenti indignati, razzisti e violenti, per questa bufala. E poi non si può dire che gli italiani siamo, salvo pochissime persone un popolo di coglioni ...
Ed ecco che il tizio in questione ha commentato ed da li e iniziata poi da lui abbandonata per paura do un confronto o shampo rimprovero da parte di detterminate persone sottoscritto
compreso
Stefano Satya PagginiCredete alla befana?... ma bravi... avete capito tutto.. complimenti. continuate a condividere le cazzate inventate e studiate a tavolino da poveri mentecatti... Guarda tu le fonti e se non sei completamente andato capisci subito!.. Anche solo dare ascolto a queste notizie (fac o meno) è indice di scarsa intelligenza. Saluti e addio !
Stefano Satya PagginiEcco il professore di turno che si riempie la bocca di "cazzo" ... che altro può fare? .capace di quello anzichè' rispondere con argomentazioni valide - fa buona vita... il Tuo Cognome parla da solo...
Giuseppe ScanoIl messaggero non mi sembra tanto di sinistra di credo anche il corriere della Romagna . Non mi sembrano cazzate inventate a tavolino da menteccatti Stefano Satya Paggini
Stefano Satya PagginiNOn mi interessa... è roba da mentecatti,.8000 bambini in Africa muoiono di fame ogni giorno... e queste testate sono tanto impegnate con queste notizie..-.. complimenti a loro e chi le legge soprattutto a chi continua a comprare quei giornali e a chi è tanto impegnato a condividere certe notizie invece di impegnarsi a costruire sulle macerie create da quei giornali - inoltre la sinistra... dopo Berlinguer non è mai esistita... Libri sotto braccio e a scuola a studiare invece di riempire le bachecheche di stronzate