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Visualizzazione dei post con l'etichetta populismo

non si sono fatti attendere gli interventi di Salvini e Meloni sullla tragedia della Marmolada

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 I n queste ore Salvini e Meloni “pregano” commossi sui social per le vittime della Marmolada e mandano accorati “abbracci” ai soccorritori. E fin qui niente di male se tali gesto fosse sincero coerete . Ma putroppo G li stessi Salvini e Meloni sono fra quei nostri politicanti che hanno , nell’ordine: - Da anni negano l’esistenza del surriscaldamento globale. - Hanno votato contro gli accordi di Parigi sul clima. - Hanno votato contro la riduzione del gas serra del 60% entro il 2030 in Europa. - Hanno bocciato, ancora pochi giorni fa, la riforma dell’Ets sulle emissioni fossili. - Per Meloni Greta Thunberg è una pericolosa “fondamentalista climatica”. - Per Salvini “Da quando hanno lanciato l’allarme sul clima, non c’è mai stato così freddo in Italia”. Non abbiamo bisogno di preghiere e abbracci ma di politici seri che conoscano quello di cui parlano, che rispettino e ascoltino la scienza, che votino di conseguenza. O al massimo stiano zitti ed non par

il gesto di salmo è idiozia ma anche no

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  se  è vero    che   come  dice   Francesco De Gregori Su Salmo dobbiamo riflettere e non semplicemente condannare la sua trasgressione alle regole. Io gli sono comunque grato per aver richiamato l’attenzione sul fatto che per una partita di calcio si possa stare in 15.000 in uno stadio mentre per i concerti all’aperto c’è un limite di 1000 persone sedute e distanziate. A che serve allora il green pass ? Tutte le polemiche e tutta la fatica per ottenerlo? Questa limitazione è profondamente ingiusta e mortifica la nostra dignità professionale. Dimostra purtroppo ancora una volta che chi è chiamato a decidere non ha nessun rispetto e nessuna attenzione per la musica “leggera” e per il nostro pubblico. è altrettanto vero e concordo con Giovanni Guidi Che mondo stupendo sarebbe se Morgan Francesco De Gregori e Salmo avessero la stessa urgenza, esigenza e passione per parlare invece della tragedia di cui ancora non abbiamo capito le dimensioni che sta partendo dall’Afganistan o

le incommentabili e vergognose parole di Renzi sulla fase II del coronavirus

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Cazzeggiando su twitter trovo questo post "i morti di Bergamo, se potessero, direbbero aprite anche per noi"Renzi in Senato adesso 3:08 PM · 30 apr 2020· Twitter for Android 46 Retweet 173 Mi piace Ora sapendo  che << ( ....  )  Ma il Presidente è toscano  \ Ell'è un gran burlone, ha detto "Eh, scherzavo" ( .... )   >>  mi sono  andato  ad  ascoltare  il suo  discorso    ed purtroppo ha realmente detto una simile ......... . Il mio intervento al #Senato sull'informativa del Presidente del Consiglio https://t.co/MRmn61K7TU — Matteo Renzi (@matteorenzi) April 30, 2020  Con questo Renzi ha davvero toccato il fondo, andando a raggiungere i suoi nuovi amici : Salvi49 e Giorgiafintacristiana e il Calderoli il  cattolicopadano Infatti hanno ragione Il vero populista sei tu che i fai l'unica cosa che sa fare, distruggere, aizzare, minacciare chi dichiara di sostenere, peraltro citando persone

Il medico di Lampedusa, oggi europarlamentare, continua a essere presenza fissa sul molo Favaloro. Perché 30 anni non possono essere dimenticati, e tanto ancora si può fare

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da  https://www.vanityfair.it/news/storie-news del 31\8\2019   Da qualche anno a questa parte tutti i weekend  Pietro Bartolo  si mette in viaggio. Europa, Italia, nord, sud, isole. Scuole, circoli, convegni, associazioni, piazze. «Ufficialmente» Pietro Bartolo presenta i suoi libri (prima  Lacrime di sale , ora  Le stelle di Lampedusa ), ma in pratica racconta quel che ha visto e che non può (e non vuole) dimenticare in 30 anni da medico di Lampedusa. Si porta dietro un cd, Pietro Bartolo, e mentre parla chiede di proiettare alle sue spalle, immagini, brevi video.Sono un pugno nello stomaco, dice, ma servono a capire meglio, a rispondere alle peggiori ovvietà dei nostri tempi «perché non te li porti a casa tua?», «non possiamo accoglierli tutti». In questa strana estate di crisi di governo, di navi ONG che continuano a rimanere ferme, in attesa, Pietro Bartolo – reso noto dal documentario  Fuocoammare  di Gianfranco Rosi e che da qualche mese porta avanti la sua «battaglia» an

c'è odio costruttivo ed odio distruttivo .

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   a chi mi dice come critichi gli odiatori e poi se un odiatore tu stesso ? o parli di odio costruttivo ? che .... dici .ecco cosa dico . leggetevi queste tre slide . chiedo scusa  ai miei  15  lettori\ letrrici     fissi  e  a quelli occasionali  se  le ripeto  ma  evidentemente    pochi leggono  l'archivio del  blog 

la gente ha paura di fare autocritica e vedere l'origine del suo razzismo e del suo odio vero gli immigrati negli immigrat stessi i

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 Come dicevo già  nel titolo  davanti  a  fatti    come  questi   da  http://laprovinciapavese.gelocal.it/pavia/cronaca/2018/07/05/ RICHIEDENTI ASILO Minacce e insulti razzisti al centro migranti di Pavia: «Nei biglietti anche le svastiche» L’operatrice di Villa Ticinum: «In questura mi han detto di stare tranquilla, ma io non lo sono per nulla» PAVIA. Minacce e insulti razzisti scritti su pezzi di carta e gettati ogni notte nel giardino di Villa Ticinum, sede dello Sprar di Pavia, la struttura del Comune che ospita 48 richiedenti asilo politico.  Lo denuncia Manuela Cibellis, che da 15 anni lavora per le Cooperative Villa Ticinum e L’Alternativa, dove segue altri 30 migranti accolti al Cas della Cascina Contigliara. Una vita al fianco dei ragazzi, provenienti dall’Africa del Nord: Mali, Ghana, Senegal e Nigeria.  [  continua  qui ]    c'è gente  che  dice  non so  se  in malafede o per   analfabetismo di ritorno o perchè  dimentica troppo  facilmente 

quante vittime e aderenti acritici della propaganda malpancista si trovano su sui social e non solo . il mio scontro con Stefano Satya Paggini

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 canzone  consigliata Oltre la guerra e la paura (Modena City Ramblers  ) Avevo condiviso questo post ( d'alcuni di questi fatti ne  avevo già parlato   su fb e qui sul blog   )   ed  questo     e La bufala, "Migranti pronti a partire dalla Libia": ma è la foto del concerto dei Pink Floyd a Venezia   del  1989 "Porto libico. Non te le faranno mai vedere queste immagini. Sono tutti pronti a salpare in Italia". E' la didascalia che accompagna la foto di un non ben precisato porto sulle coste della Libia, colmo di imbarcazioni pronte a partire alla volta dell'Italia. Ma la realtà è ben diversa. Si tratta infatti di una foto scattata il 15 luglio del 1989, in occasione dell'indimenticabile concerto dei Pink Floyd a Venezia. Al centro dell'immagine si può notare anche l'immenso palco galleggiante sul quale si esibì la band. Tutto attorno le imbarcazioni degli spettatori riempiono il bacino di San Marco, di fronte all'om