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19.12.22

a mente fredda posso dire che sula morte di MIHAJILOVICH come in quelle morti di mali incurabili c'è un 'inutile retorica.

 Dispiacere ovvio. Per come è successo e per l’età. Però resto perplesso di fronte al profluvio di parole come: eroe, combattente, guerriero.  Credo che i malati non siano nulla di tutto ciò. Sono persone che vivono una condizione innaturale che stravolge la vita. E ciò che devono affrontare non è una battaglia, ma una cura  , sia  che   siano  in curabili  sia    che  siano    curabili  . Non si vince e non si perde: si cerca solo di sopravvivere . Non c’è nulla di epico, c’è solo una grande sofferenza, per chi è afflitto dalla malattia e per chi gli sta vicino .

23.6.21

Antonio malato di Sla prende la laurea magistrale con 110 e lode e la dedica alla mamma scomparsa un mese fa

 Antonio, 45 anni, di Villa Literno, malato di Sla da 20, ha conseguito la laurea magistrale in Scienze Economiche con 110 e lode, frequentando a distanza i corsi universitari.Ha voluto dedicare la sua tesi all'amatissima mamma Brigida, scomparsa un mese fa. Tantissimi i messaggi di congratulazioni arrivati ad
Antonio per l'importante traguardo raggiunto.
"Non mi sono voluto fermare alla laurea triennale – racconta Antonio Tessitore – Avevo l'obiettivo di completare tutto il percorso di studi. E sono contento di esserci riuscito, specialmente in un periodo difficile come questo segnato dalla pandemia del Covid19. Userò tutte le mie conoscenze per garantirmi una vita adeguata".

Leggi la storia di Antonio su:
http://fanpa.ge/xKrEJ

20.6.21

Ci sono Eroi ed eroi. Miti e leggende. Storie e storie. storie importanti ma poco note come quella di TERRY FOX perchè ignorate da media di massa

 Come dicevo  dal titolo   ecco la storia di  oggi . Inizialmente leggendo    il post Facebook     che trovaste  sotto   credevo fosse  un post   letterario     cinematografico  . 


Era il 21 Maggio del 1976. In seguito ad un incidente stradale la diagnosi riportava un semplice trauma al ginocchio destro, niente di grave in relazione alla portata dell'impatto avuto in quella sfortunata giornata autunnale. Tuttavia nei mesi seguenti il dolore aumentava e il fastidio divenne insopportabile. Sebbene i medici tendevano a sminuire arrivò, feroce e spietato, il risultato delle indagini diagnostiche: osteosarcoma (tumore maligno del tessuto osseo che colpisce in particolare le ossa lunghe quali femore, tibia e omero con la vigliacca predisposizione ad estendersi ai polmoni e al midollo osseo).
A poco meno di 20 anni dovette subire l'amputazione della gamba destra, sostituita da una protesi meccanica (non certo quelle dinamiche che fortunatamente si applicano oggigiorno).
Tutti a questo punto si sarebbero lasciati andare, ma non lui, non così.
A soli 3 anni dall'amputazione, il 12 Aprile del 1980, intraprese la più grande e memorabile impresa sportiva che l'umanità possa raccontare.
Partì dalla costa atlantica del Canada per raggiungere quella del pacifico. A piedi.
(non è un errore di battitura, avete letto bene.. a piedi, senza una gamba!).
L'idea era quella di raccogliere 1 dollaro per ogni cittadino canadese incontrato per strada con l'obiettivo di devolvere tutto il ricavato per la lotta contro il cancro.
Percorse ogni giorno 42 chilometri (e neanche questo è un errore) attraversando Terranova, la Nuova Scozia, l'Isola del Principe Edoardo, il Nuovo Brunswick, il Québec e l'Ontario.
Ogni giorno una maratona. Con una gamba sola!
La sua corsa infinita fu battezzata la "maratona della speranza" e purtroppo non riuscì mai a portarla a termine.
Dopo aver percorso 5373 km in 143 giorni dovette smettere di correre. Non aveva più fiato. E non perché non era più in grado di combattere, ma perché gli furono diagnosticate diverse metastasi polmonari che lo costrinsero ad arrendersi.
La sua corsa finì il 1 Settembre del 1980 nei pressi di Thunder Bay. Fino a quel momento riuscì a raccogliere 24 milioni di dollari!
L'anno successivo alla sua impresa entrò in coma e dopo qualche settimana, il 28 Giugno del 1981, morì.
Non aveva ancora compiuto 23 anni!
La sua corsa fu completata anni dopo da Steve Fonyo, sopravvissuto al cancro (che gli ha portato via la gamba sinistra) con mille difficoltà. Così la "maratona della speranza" vide il traguardo. Scriviamo questo post per devota ammirazione e per rabbia. Oggi milioni di ragazzini (e non) si affannano a fare file per comprare magliette e gadget dei loro idoli (Messi, Cristiano Ronaldo, LeBron James e così via). Nessuno ha mai indossato una t-shirt con l'immagine che proponiamo di seguito. Nessuno probabilmente conosce la storia di questo ragazzo canadese che ha cambiato per sempre la vita di milioni di persone in difficoltà. Ci sono Eroi ed eroi. Miti e leggende. Storie e storie. Poi c'è TERRY FOX ! Terrance Stanley Fox, detto Terry (Winnipeg, 28 Luglio 1958 - Port Coquitlam, 28 Giugno 1981)

Ma poi cercando a quale film o romanzo la pagina fb citata facesse riferimento ho trovato su Wikipedia, l'enciclopedia libera  che  tale   vicenda   è realmente  avvenuta  . 

Terry Fox

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
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Terrance Stanley Fox

Terrance Stanley Fox, detto Terry (Winnipeg28 luglio 1958 – Port Coquitlam28 giugno 1981), è stato un maratoneta e attivista canadese, attivo nella lotta contro il cancro.

Divenne famoso per la "Maratona della speranza", una corsa effettuata nel 1980 da una costa oceanica all'altra del Canada con una protesi alla gamba destra, che aveva l'obiettivo di raccogliere fondi per la ricerca contro il cancro.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nacque a Winnipeg in Canada da Betty e Rolly Fox. Aveva due fratelli, Fred e Darrell, e una sorella, Judith.

Fin da ragazzo ebbe una predisposizione per gli sport, ma soprattutto mostrò grande determinazione e forza di volontà. Praticò la pallacanestro, divenendo la guardia titolare per la squadra della sua scuola secondaria, il Port Coquitlam Ravens, e il nuoto. Desiderava diventare insegnante di educazione fisica: preso il diploma presso la Port Coquitlam Senior Secondary School (ribattezzata in seguito, in suo onore, "Terry Fox Secondary School"), intraprese lo studio della chinesiologia all'università.

Il 12 novembre 1976, Terry subì un incidente stradale riportando un trauma al ginocchio destro. Nel 1977, continuando a manifestare dolore al ginocchio, fece una visita specialistica, e gli fu diagnosticato un osteosarcoma (un tumore maligno del tessuto osseo che colpisce principalmente le ossa lunghe, quali femore, tibia ed omero, e che ha la tendenza a metastatizzare ai polmoni e al midollo osseo), a causa del quale dovette subire l'amputazione della gamba destra, sostituita da una protesi.

Nel 1980, a tre anni dall'amputazione, si cimentò in un'impresa che resterà nella storia del Canada e non solo. Il 12 aprile 1980 partì dalla costa atlantica del Canada per raggiungere a piedi quella dell'oceano Pacifico, con l'obiettivo di raccogliere un dollaro per ogni cittadino canadese da devolvere alla lotta contro il cancro. Come nella classica maratona, corse ogni giorno per 42 chilometri, attraversando Terranova, la Nuova Scozia, l'Isola del Principe Edoardo, il Nuovo Brunswick, il Québec e l'Ontario. L'impresa fu nominata "Maratona della speranza" e purtroppo non si completò mai perché, dopo 143 giorni e 5373 chilometri, il primo settembre 1980, presso Thunder Bay, dovette interrompere la sua impresa perché gli furono diagnosticate varie metastasi ad entrambi i polmoni.

Sebbene la corsa non fosse stata terminata, la CTV organizzò una raccolta di fondi a suo nome che riscosse un notevole successo. Un anno dopo la sua impresa entrò in coma. Morì il 28 giugno 1981, esattamente un mese prima di compiere 23 anni. I suoi funerali furono trasmessi in diretta televisiva e fu seppellito al Port Coquitlam Cemetery.

Un sondaggio nazionale del 1999 lo nominò il più grande eroe del Canada[1] e nel 2004 fu secondo dietro a Tommy Douglas nel programma The Greatest Canadian della CBC.[2]

Dopo la sua morte fu istituita la "Terry Fox Run", una corsa non competitiva che nel settembre di ogni anno si svolge in varie località con lo scopo di tenere viva la memoria di Terry Fox raccogliendo fondi per la ricerca oncologica. In seguito Steve Fonyo, sopravvissuto al cancro, percorse con la gamba sinistra amputata la distanza che mancava a Terry per finire la sua "Maratona della speranza".

Fondazione[modifica | modifica wikitesto]

Oltre a scuole, statue, vie e manifestazioni benefiche in varie città, il lascito più importante dell'esperienza di Terry Fox è la fondazione che prosegue il suo obiettivo nella lotta contro il cancro.

La Fondazione Terry Fox fino al 2018 ha raccolto oltre 750 milioni di dollari devoluti in progetti di ogni tipo.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Compagno dell'Ordine del Canada - nastrino per uniforme ordinariaCompagno dell'Ordine del Canada
«Il coraggio di Terry Fox di imbarcarsi nella maratona della speranza a beneficio della Canadian Cancer Society, gli ha fatto guadagnare l'ammirazione e l'affetto dei canadesi da una costa all'altra. L'interesse pubblico nella sua corsa transcontinentale, intrapresa nonostante un grave handicap, era molto diffuso fin dall'inizio; ma quando fu colpito da un'ulteriore malattia a metà percorso, suscitò forti emozioni. Il risultato è stato un contributo alla ricerca sul cancro che ammonta a oltre tredici milioni di dollari fino ad oggi. L'esempio di Terry ha, a sua volta, dato un nuovo coraggio a quelli che in tutta la terra lottano contro malattie e infermità. Con il suo disprezzo per il proprio dolore e con la sua devozione per una grande causa, Terry incarna il motto dell'Ordine del Canada, "Desiderano un paese migliore".»
— nominato il 14 settembre 1980, investito il 19 settembre 1980[3]
Membro dell'Ordine del corniolo - nastrino per uniforme ordinariaMembro dell'Ordine del corniolo
— 1980[4]


Era il 21 Maggio del 1976. In seguito ad un incidente stradale la diagnosi riportava un semplice trauma al ginocchio destro, niente di grave in relazione alla portata dell'impatto avuto in quella sfortunata giornata autunnale. Tuttavia nei mesi seguenti il dolore aumentava e il fastidio divenne insopportabile. Sebbene i medici tendevano a sminuire arrivò, feroce e spietato, il risultato delle indagini diagnostiche: osteosarcoma (tumore maligno del tessuto osseo che colpisce in particolare le ossa lunghe quali femore, tibia e omero con la vigliacca predisposizione ad estendersi ai polmoni e al midollo osseo).
A poco meno di 20 anni dovette subire l'amputazione della gamba destra, sostituita da una protesi meccanica (non certo quelle dinamiche che fortunatamente si applicano oggigiorno).
Tutti a questo punto si sarebbero lasciati andare, ma non lui, non così.
A soli 3 anni dall'amputazione, il 12 Aprile del 1980, intraprese la più grande e memorabile impresa sportiva che l'umanità possa raccontare.
Partì dalla costa atlantica del Canada per raggiungere quella del pacifico. A piedi.
(non è un errore di battitura, avete letto bene.. a piedi, senza una gamba!).
L'idea era quella di raccogliere 1 dollaro per ogni cittadino canadese incontrato per strada con l'obiettivo di devolvere tutto il ricavato per la lotta contro il cancro.
Percorse ogni giorno 42 chilometri (e neanche questo è un errore) attraversando Terranova, la Nuova Scozia, l'Isola del Principe Edoardo, il Nuovo Brunswick, il Québec e l'Ontario.
Ogni giorno una maratona. Con una gamba sola!
La sua corsa infinita fu battezzata la "maratona della speranza" e purtroppo non riuscì mai a portarla a termine.
Dopo aver percorso 5373 km in 143 giorni dovette smettere di correre. Non aveva più fiato. E non perché non era più in grado di combattere, ma perché gli furono diagnosticate diverse metastasi polmonari che lo costrinsero ad arrendersi.
La sua corsa finì il 1 Settembre del 1980 nei pressi di Thunder Bay. Fino a quel momento riuscì a raccogliere 24 milioni di dollari!
L'anno successivo alla sua impresa entrò in coma e dopo qualche settimana, il 28 Giugno del 1981, morì.
Non aveva ancora compiuto 23 anni!
La sua corsa fu completata anni dopo da Steve Fonyo, sopravvissuto al cancro (che gli ha portato via la gamba sinistra) con mille difficoltà. Così la "maratona della speranza" vide il traguardo. Scriviamo questo post per devota ammirazione e per rabbia. Oggi milioni di ragazzini (e non) si affannano a fare file per comprare magliette e gadget dei loro idoli (Messi, Cristiano Ronaldo, LeBron James e così via). Nessuno ha mai indossato una t-shirt con l'immagine che proponiamo di seguito. Nessuno probabilmente conosce la storia di questo ragazzo canadese che ha cambiato per sempre la vita di milioni di persone in difficoltà. Ci sono Eroi ed eroi. Miti e leggende. Storie e storie. Poi c'è TERRY FOX !
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