Nostra patria è il mondo intero e nostra legge è la libertà
11.3.25
1.3.25
«Lotto contro il cancro, dipingo, vivo. E non ho più paura»la storia di sara marcella occulto., Famiglia pakistana sceglie di vivere Onifai: «Posto perfetto per i nostri bambini», Domitilla trova casa dopo sette anni in canile
Porto Torres
![]() |
ritratto d'andrea parodi |
«Un respiro che porta con sé culture, tradizioni e colori diversi. È come se le strade del paese si allargassero, accogliendo non solo nuove persone, ma anche nuovi modi di pensare, nuovi sapori, nuove voci che arricchiscono la melodia quotidiana».«Scegliere Onifai come casa rappresenta sì un riconoscimento giuridico, ma soprattutto un simbolo di integrazione e accoglienza – spiega il sindaco –. I gesti di sempre, il saluto a chiunque si incontri per strada, il lavoro nei campi, la vita della comunità, su cumbitu in su tzilleri, si mescolano con nuove parole, nuove abitudini che lentamente si integrano senza cancellare nulla. Forse è proprio questa la chiave per affrontare il futuro con saggezza: non temere il cambiamento, ma accoglierlo come un arricchimento. Non si perde l’identità aprendosi agli altri, anzi, si rafforza e forse la vera sfida è riscoprire il valore dell’incontro». E conclude con un ringraziamento all’ufficiale di Stato civile del Comune di Nicoletta Pulloni, che «con professionalità e puntualità nella giornata di ieri ha condotto la cerimonia».
------
Cabras Dopo sette anni trascorsi in canile, ora vive con il suo amico umano Andrea, 30 anni, e gioca libera in giardino dove, a poca distanza, abita un altro cane con cui la cagnolina ha già fatto amicizia. E’ la nuova vita di Domitilla, ribattezzata Scintilla, manto bianco e macchia nera sul tenero musetto: grazie al progetto Baibau, avviato dall’amministrazione comunale nel 2023 per combattere il randagismo urbano e incentivare le adozioni dal canile, ha trovato finalmente casa a Cabras.
Il percorso di avvicinamento tra il cane e il suo padrone è stato guidato dall’educatore cinofilo che segue il progetto per il Comune e prima dell’adozione l’animale ha ricevuto le adeguate cure veterinarie. Dopo la sua adozione Domitilla è stata ribattezzata Scintilla. Il colpo di fulmine è avvenuto grazie alla pubblicazione delle sue foto, sui canali social dell’ente. Andrea cercava una cagnetta solare e serena e, dopo sole tre ore dal loro primo incontro, ha deciso che Domitilla avrebbe fatto al caso suo. Fra i due l’intesa è stata immediata.
«Siamo soddisfatti di vedere come Baibau stia dando i suoi frutti – ha commentato Carlo Trincas, l’assessore alla Cultura che ha avviato il progetto – l’adozione di Scintilla dimostra l’efficacia del nostro impegno per migliorare le condizioni degli animali ospitati nel canile e offrire loro la possibilità di una nuova vita. Grazie alla collaborazione con professionisti e associazioni partner e al supporto delle famiglie adottive, stiamo riuscendo a fare un passo importante verso il benessere degli animali e la sensibilizzazione della comunità. Continueremo a lavorare per garantire che altri cani come Scintilla possano trovare una casa». Quando il progetto Baibau è partito nel 2023 i cani presenti nel canile erano una sessantina, mentre oggi sono 40. Con il Comune collaborano le associazioni Effetto Palla Onlus e Hachiko Eroi a 4 zampe.
19.12.22
a mente fredda posso dire che sula morte di MIHAJILOVICH come in quelle morti di mali incurabili c'è un 'inutile retorica.
23.6.21
Antonio malato di Sla prende la laurea magistrale con 110 e lode e la dedica alla mamma scomparsa un mese fa
Antonio per l'importante traguardo raggiunto."Non mi sono voluto fermare alla laurea triennale – racconta Antonio Tessitore – Avevo l'obiettivo di completare tutto il percorso di studi. E sono contento di esserci riuscito, specialmente in un periodo difficile come questo segnato dalla pandemia del Covid19. Userò tutte le mie conoscenze per garantirmi una vita adeguata".
20.6.21
Ci sono Eroi ed eroi. Miti e leggende. Storie e storie. storie importanti ma poco note come quella di TERRY FOX perchè ignorate da media di massa
Come dicevo dal titolo ecco la storia di oggi . Inizialmente leggendo il post Facebook che trovaste sotto credevo fosse un post letterario cinematografico .
Terry Fox
Terrance Stanley Fox, detto Terry (Winnipeg, 28 luglio 1958 – Port Coquitlam, 28 giugno 1981), è stato un maratoneta e attivista canadese, attivo nella lotta contro il cancro.
Divenne famoso per la "Maratona della speranza", una corsa effettuata nel 1980 da una costa oceanica all'altra del Canada con una protesi alla gamba destra, che aveva l'obiettivo di raccogliere fondi per la ricerca contro il cancro.
Biografia[modifica | modifica wikitesto]
Nacque a Winnipeg in Canada da Betty e Rolly Fox. Aveva due fratelli, Fred e Darrell, e una sorella, Judith.
Fin da ragazzo ebbe una predisposizione per gli sport, ma soprattutto mostrò grande determinazione e forza di volontà. Praticò la pallacanestro, divenendo la guardia titolare per la squadra della sua scuola secondaria, il Port Coquitlam Ravens, e il nuoto. Desiderava diventare insegnante di educazione fisica: preso il diploma presso la Port Coquitlam Senior Secondary School (ribattezzata in seguito, in suo onore, "Terry Fox Secondary School"), intraprese lo studio della chinesiologia all'università.
Il 12 novembre 1976, Terry subì un incidente stradale riportando un trauma al ginocchio destro. Nel 1977, continuando a manifestare dolore al ginocchio, fece una visita specialistica, e gli fu diagnosticato un osteosarcoma (un tumore maligno del tessuto osseo che colpisce principalmente le ossa lunghe, quali femore, tibia ed omero, e che ha la tendenza a metastatizzare ai polmoni e al midollo osseo), a causa del quale dovette subire l'amputazione della gamba destra, sostituita da una protesi.
Nel 1980, a tre anni dall'amputazione, si cimentò in un'impresa che resterà nella storia del Canada e non solo. Il 12 aprile 1980 partì dalla costa atlantica del Canada per raggiungere a piedi quella dell'oceano Pacifico, con l'obiettivo di raccogliere un dollaro per ogni cittadino canadese da devolvere alla lotta contro il cancro. Come nella classica maratona, corse ogni giorno per 42 chilometri, attraversando Terranova, la Nuova Scozia, l'Isola del Principe Edoardo, il Nuovo Brunswick, il Québec e l'Ontario. L'impresa fu nominata "Maratona della speranza" e purtroppo non si completò mai perché, dopo 143 giorni e 5373 chilometri, il primo settembre 1980, presso Thunder Bay, dovette interrompere la sua impresa perché gli furono diagnosticate varie metastasi ad entrambi i polmoni.
Sebbene la corsa non fosse stata terminata, la CTV organizzò una raccolta di fondi a suo nome che riscosse un notevole successo. Un anno dopo la sua impresa entrò in coma. Morì il 28 giugno 1981, esattamente un mese prima di compiere 23 anni. I suoi funerali furono trasmessi in diretta televisiva e fu seppellito al Port Coquitlam Cemetery.
Un sondaggio nazionale del 1999 lo nominò il più grande eroe del Canada[1] e nel 2004 fu secondo dietro a Tommy Douglas nel programma The Greatest Canadian della CBC.[2]
Dopo la sua morte fu istituita la "Terry Fox Run", una corsa non competitiva che nel settembre di ogni anno si svolge in varie località con lo scopo di tenere viva la memoria di Terry Fox raccogliendo fondi per la ricerca oncologica. In seguito Steve Fonyo, sopravvissuto al cancro, percorse con la gamba sinistra amputata la distanza che mancava a Terry per finire la sua "Maratona della speranza".
Fondazione[modifica | modifica wikitesto]
Oltre a scuole, statue, vie e manifestazioni benefiche in varie città, il lascito più importante dell'esperienza di Terry Fox è la fondazione che prosegue il suo obiettivo nella lotta contro il cancro.
La Fondazione Terry Fox fino al 2018 ha raccolto oltre 750 milioni di dollari devoluti in progetti di ogni tipo.
Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]
![]() | Compagno dell'Ordine del Canada |
«Il coraggio di Terry Fox di imbarcarsi nella maratona della speranza a beneficio della Canadian Cancer Society, gli ha fatto guadagnare l'ammirazione e l'affetto dei canadesi da una costa all'altra. L'interesse pubblico nella sua corsa transcontinentale, intrapresa nonostante un grave handicap, era molto diffuso fin dall'inizio; ma quando fu colpito da un'ulteriore malattia a metà percorso, suscitò forti emozioni. Il risultato è stato un contributo alla ricerca sul cancro che ammonta a oltre tredici milioni di dollari fino ad oggi. L'esempio di Terry ha, a sua volta, dato un nuovo coraggio a quelli che in tutta la terra lottano contro malattie e infermità. Con il suo disprezzo per il proprio dolore e con la sua devozione per una grande causa, Terry incarna il motto dell'Ordine del Canada, "Desiderano un paese migliore".» — nominato il 14 settembre 1980, investito il 19 settembre 1980[3] |
![]() | Membro dell'Ordine del corniolo |
— 1980[4] |
Si laurea con 110 e lode, ma a discutere la tesi è l'avatar creato con l'intelligenza artificiale: «Lo abbiamo educato nella discussione della tesi»
da msn.it Veronica Nicoletti, classe '98, è tra le prime studentesse d'Italia a discutere la tesi col supporto del suo avatar, re...
-
Come già accenbato dal titolo , inizialmente volevo dire Basta e smettere di parlare di Shoah!, e d'aderire \ c...
-
https://www.cuginidicampagna.com/portfolio-item/preghiera/ Una storia drammatica ma piena di Amore.Proprio come dice la canzone Una stor...
-
iniziamo dall'ultima news che è quella più allarmante visti i crescenti casi di pedopornografia pornografia...