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2.10.21

Joy Ehikioya, è nata 23 anni fa in Nigeria e la sua è una storia di orrore puro e rinascita.

 lo  so sempre  lui . Ma  che colpa  ne ho se  uno  dei  pochi  che si occupa  di tali storie  

 
Questa donna incredibile si chiama Joy Ehikioya, è nata 23 anni fa in Nigeria e la sua è una storia di orrore puro e rinascita. Ne aveva appena compiuti 18 quando, nel 2016, ancora nel suo Paese, è stata rapita mentre faceva jogging, violentata e sottoposta a un cosiddetto “rito di purificazione”. Il motivo? Perché Joy è nata con la pelle bianca, in un luogo in cui gli albini sono discriminati, perseguitati, trattati come cavie.
Sembra la fine, e invece è solo l’inizio. Perché Joy viene in seguito venduta come schiava, passa da un rapitore all’altro, la chiudono di notte dentro il bagagliaio di un’auto e si ritrova in un lager libico, tra torture e atrocità di ogni tipo. Infine, forse in un lampo di pietà da parte dei suoi aguzzini, viene caricata su un barcone con destinazione Lampedusa, per poi essere trasferita in Trentino.
Ed è qui che la sua vita cambia. Joy viene accolta dal Centro Astalli, si iscrive all’Università e, alla fine, a distanza di cinque anni dall’inizio dell’incubo, ieri si è laureata in “Comparative European and International legal studies”, la prima studentessa del Progetto accoglienza richiedenti asilo e rifugiati dell’Università di Trento a raggiungere questo traguardo.
Non possiamo neanche lontanamente immaginare ciò che ha passato questa giovane donna né, per fortuna, lo vivremo mai.
Ma chi non riesce a provare uno straccio di empatia, commozione e vicinanza di fronte a una storia del genere, non è degno di essere chiamato umano.
Congratulazioni dottoressa, e buona vita.

23.6.21

Antonio malato di Sla prende la laurea magistrale con 110 e lode e la dedica alla mamma scomparsa un mese fa

 Antonio, 45 anni, di Villa Literno, malato di Sla da 20, ha conseguito la laurea magistrale in Scienze Economiche con 110 e lode, frequentando a distanza i corsi universitari.Ha voluto dedicare la sua tesi all'amatissima mamma Brigida, scomparsa un mese fa. Tantissimi i messaggi di congratulazioni arrivati ad
Antonio per l'importante traguardo raggiunto.
"Non mi sono voluto fermare alla laurea triennale – racconta Antonio Tessitore – Avevo l'obiettivo di completare tutto il percorso di studi. E sono contento di esserci riuscito, specialmente in un periodo difficile come questo segnato dalla pandemia del Covid19. Userò tutte le mie conoscenze per garantirmi una vita adeguata".

Leggi la storia di Antonio su:
http://fanpa.ge/xKrEJ

12.11.14

La favola di Falou giovane senegaslese , da Platamona ai campi della serie A


Sandra Usai

SASSARI. La favola di Falou continua. La Nuova Sardegna un anno fa fece scoprire all'Italia un piccolo talento del calcio nascosto in un giovanissimo venditore ambulante, appena arrivato dal Senegal e scoperto sulla spiaggia di Platamona da un tecnico dall'occhio allenato nell'individuare chi col pallone ci sa fare.
Da quel momento la vita di Falou Samb è cambiata: in un anno ha conquistato pagine di giornali, i riflettori della televisione e adesso sta per strappare un posto in una società di serie A: il Genoa.
La sua storia di ragazzino strappato alla precarietà di una vita da immigrato tutta da inventare e proiettata verso un felice futuro sportivo ha destato grande curiosità e sia lui che il suo mister-talent scout Giovanni Muroni, che con l’Atletico Uri lo ha "adottato", sono finiti al centro dell'attenzione.
L'adolescente senegalese, diciassettenne dal fisico possente che viaggia ormai verso il metro e
novanta d'altezza, dalle collanine e altra piccola mercanzia è passato ai libri scolastici (è stato subito iscritto in un Istituto superiore dalla sua società) e a un vero campo, in un vero campionato. Con i suoi 5 gol l'attaccante Falou ha contribuito alla promozione della sua squadra, che militava in Prima categoria, e confermato le sue doti. Un potenziale così non poteva restare confinato in un club di un piccolo paese e a lui si erano interessate società di alto livello come Cagliari e Siena. Questo fino a pochi mesi fa.
Poi è arrivata l'estate, in spiaggia Falou c'è tornato per piacere e non più per mestiere, e nel frattempo ha salutato il suo allenatore-papà adottivo e l'Atletico per volare verso il suo sogno. Ha lasciato la Sardegna per approdare tra gli Juniores del Nuovo Tor Tre Teste, società romana che pratica solo attività giovanile. E ora è «provinato» da mezza Italia, Roma e Lazio, ma anche Samp e Genoa gli hanno messo gli occhi addosso e dalla dirigenza laziale filtrano voci di un'asta che dovrebbe scatenarsi a gennaio.
In pole position c'è il Genoa, destinazione gradita a Falou (che raggiungerebbe il coetaneo sassarese Alessandro Masala, arrivato in Liguria dal Latte Dolce) che pochi giorni fa nel provino ligure ha brillato, battendo il portiere della nazionale Perin nella partitella sostenuta dai rossoblù prima di giocare in campionato a Cagliari. Poteva passare inosservato l'exploit? No. Tutti a cantare le lodi di questo e promettente ragazzone che qualcuno accosta già a Balotelli e non esita a definirlo gioiellino. In un anno il mondo di Falou è cambiato, ora la nuova scommessa. lo vedremo debuttare in A? Intanto il Genoa ha verificato che il cognome sia proprio Samb. E non Samp. Meglio evitare ogni assonanza coi "cugini".Il giovane senegalese scoperto da Muroni, mister dell’Uri, ha convinto anche il Genoa segnando una rete a Perindi 


emergenza femminicidi non basta una legge che aumenti le pene ma serve una campaga educativa altrimenti è come svuotare il mare con un secchiello

Apro l'email  e tovo  queste  "lettere "   di  alcuni haters  \odiatori  ,  tralasciando  gli  insulti  e le  solite  litanie ...