Visualizzazione post con etichetta san remo 2024. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta san remo 2024. Mostra tutti i post

20.2.24

splendida letterina di Litizzetto , con cui non solo percula amabilmente il leghista Morelli ma racconta moltissimo dei tempi drammaticamente liberticidi che stiamo vivendo vedi censiura in rai al dissesso degli artisti

 lo so che come me sarete stufi perché ci sono cose più importanti di cui parlare e scrivere del festival di san remo e delle polemiche che crea, etc. Ma qui si tratta di censura. infatti concordo con nonostante mi sta Antipatica come la sabbia nei boxer quando     timetti ad  asciugarti  dopo  che  ha  fatto il bagno    al mare    . ecco cosa ha detto Luciana  litizzetto 

 
Questa sera Luciana Littizzetto è stata straordinaria con la sua “letterina”, con cui non solo percula amabilmente il leghista Morelli ma racconta moltissimo dei tempi drammaticamente liberticidi che stiamo vivendo.
“Caro Morelli,
Fedelissimo di Salvini, scudiero Leghista, difensore dei sacri valori: Dio, patria e polenta.
Ti volevo solo ricordare Morin Morello l’amore è bello vicino a te, che giusto nelle ultime 74 edizioni se c’è un palco dove si è fatta politica è proprio quello di Sanremo. E ringrazia che in queste ultime edizioni non tanto. Da Celentano allo Stato Sociale, da Emma agli Elio e le storie tese, i cantanti non hanno solo parlato di strazi d’amore, ma di diritti negati, di violenza, di lavoratori che non riescono ad arrivare a fine mese, e di tutto quello che non gira in questa Italia sbilenca che gente come te dovrebbe sistemare. Se ti è andata di traverso la caseula per due frasi innocue su trenta cantanti, sei messo malone. La verità è che tu non hai idea di come mettere in pratica quello che chiedi, a meno che non pensi che il prossimo Sanremo dovrebbe condurlo Vannacci. Siamo in una democrazia ricordi? E’ l’articolo 21 della Costituzione su cui hai giurato: “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione”. Noi siamo artisti non riuscirete mai ad ammaestrarci, perché abbiamo la lingua collegata al cuore…. Ci dici di non dire una cosa? La diciamo lo stesso, a volte con più gusto. Non c’è nessuno che ci ha votato e a cui dobbiamo rendere conto, anzi te lo dico, più provate a censurare un artista e più gli altri vi prenderanno per il culo. Almeno fino a che questo paese somiglierà a qualcosa di democratico. Spesso sbagliamo, ma tutto quello che diciamo, balliamo, cantiamo, dipingiamo sono il nostro modo di leggere il mondo, il nostro compito è proprio quello di dar voce a quello che abbiamo dentro e prenderci gli applausi, se piace, o i fischi se non piace. Ma cosa ci sta succedendo ragazzi? Lo chiedo a tutta l’Italia. Ma stiamo tornando al Medioevo quando si processavano le idee? Al maccartismo americano con le liste degli artisti buoni o cattivi ?Da qui alle europee dobbiamo davvero aspettarci ogni giorno una sparata del genere ? Se è così, mi do il Daspo da sola.Tu sei un politico Morry, la tua libertà di parola è tutelata più di quella di un cittadino comune ma questa è una garanzia che pretende maggiore responsabilità, non minore controllo dei neuroni. E te lo dico come direbbe Annalisa, “sinceramente”.




10.2.24

san remo dove la qualità viene sconfitta dalla mediocrità il caso della vittoria di Geolier su Angelina mango


Questi due   bellissimi post  soipratutto il  primo   dell'amico Giampaolo  Cassitta spiega benissimo perchè ho smesso di guardare san remo con quellì'emozione di quando ero bambino \ adolescente   sorbendomi  anche  siparietti  e pubblicità  . E adesso  me fregavo di
siparietti , e pubblicità ( diretta ed indiretta ) oggi ascolto solo le canzoni per il resto metto il 
🔕🔇  ed  ne   parlo  il meno possibile    ed  a  volte m'illudo   come nei  post  precedenti   : 1) SE NON C'E UNA POLEMICA CREALA TU Amadeus e Marco Mengoni a Sanremo. «Siamo antifascisti» e intonano "Bella ciao" 
Prima di lasciarvi agli Articoli di Cassittà rispondo a chi mi dice ogni qualvolta mi metto a dare una canzone giudizio talvoltà arrogante ( è una cagata pazzesca , o  il meme  a  sinistra  ecc ) che non ho competenze ed che ho problemi d'udito oppure : << da cosa lo concludi? Sai quali sono le sue competenze tecniche in materia musicale? Sai a quali tradizioni musicali (plurale non a caso) si riferisce? Tu hai competenze e preparazione musicali tali da poter giudicare , ecc >>.  E'  vero    credo di avere poche   se  non scarse  competenze musicali ,  infatti  giudico  unendo   le  mie  opinioni  personali con   gli specialisti  che   ne  sanno   più  di me  ,  per affermare che una canzone è ..... mediocre , pessima , sublime . ma prima di giudicare nel lmite delle mie conoscenze dirette o indirette ( amici musicisti o insegnanti di musica ) un brano lo ascolto nel : testo , nella musica, negli arrangiamenti, nell’armonia, nell'esibizione quando si tratta d'esibizioni. 

........

Una vergogna sottolineata dal pubblico pagante e dal popolo del web. La vittoria di Geolier nella serata delle cover brucia come una ferita difficile da sanare. La domanda è: perché? Perché questo ragazzotto carinuccio e senza troppa qualità ha potuto sbancare al festival di Sanremo? Perché anche nella giornata precedente si è aggiudicato il primo posto e adesso rischia, davvero, di vincere Sanremo?. Perché il popolo ha votato e il popolo ha deciso. E ha sbagliato.
Sembra di ritornare indietro all’uno vale uno che distrugge la qualità delle persone. Il popolo della qualità se ne frega e vota “a prescindere” come direbbe Totò. Chi seguiva (come me) il festival con uno sguardo sui social (X soprattutto) si rendeva conto di una cosa incredibile: la gente postava foto dei propri voti a cantanti che ancora si dovevano esibire, senza tener conto della performance. E’ come dare il voto ad un candidato per un concorso senza che questi abbia risposto ad alcuna domanda. Però è un gioco, però ci sono altri problemi. Certo, ci mancherebbe, ma se anche in questi piccole futili cose prevale il campanilismo e la sciatteria non ne usciamo. Volevo analizzare la giornata da un punto di vista estremamente qualitativo ma, sinceramente, davanti a questa piccola vergogna non ho parole. La serata la poteva vincere Annalisa (9) Alfa con uno strepitoso Roberto Vecchioni (9) oppure, forse, l’esibizione tra le più intense: i santi francesi con Skin e la sublime Hallelujah di Leonad Cohen (9 e mezzo); l’incredibile performance di Mahmoud l’unico ad aver inteso il senso della cover: ovvero cantare senza autocelebrarsi e provare a restituire una canzone diversa dall’originale. La sua “com’è profondo il mare” era sublime. Grande performance di Ghali che ha spiegato cosa significa essere italiani e la sua è stata una storia di vita bellissima. (9)
Angelina Mango meritava la vittoria e si capisce in maniera sfacciatamente palese che le è stata scippata: arrivare seconda aiuterà a portarsi a casa il festival ma ciò non toglie che la sua rondine era la più bella cover della serata per intensità, bel canto e passione. Dieci di cuore ad un testo ed interpretazione favolosa. Infine Diodato che ha rasentato il 10 (si ferma a 9) con la canzone di un mostro sacro, Fabrizio De Andrè. Mi ha stupito Big Mama con Lady Marmalade e la sua grande ironia e capacità di stare sul palco. Insomma, davanti a tutta questa bellezza ha vinto un’esibizione scialba, sciatta, incomprensibile a quasi tutti gli italiani. Lo ha capito anche Geolier e lo ha capito anche Gigi d’Alessio. Non si può andare agli Uffizi e davanti alla Primavera di Botticelli girarsi e affermare ad alta voce: “Però, la porta d’ingresso di questa stanza è bellissima”. Questo è successo. E non è stato un bel vedere.



E alla fine la diaspora è diventata tra il Nord e il Sud. Mi verrebbe da sorridere ma questo siamo. Ho affermato – ed è una mia personalissima opinione – che il voto di ieri non ha premiato la qualità e quel voto è il risultato di chi ha deciso che un giovane e promettente ragazzo finisse al primo posto. Non discuto Gioilier e, vi prego, seguitemi bene: lui, il rapper di Secondigliano è, a suo modo, un fenomeno e può solo migliorare. Discuto – ed è cosa assai diversa – la scelta sulla performance di ieri e non può essere peccato di lesa maestà. Molti accusano che Giolier è un fenomeno planetario, ha venuto molti dischi, è il più ascoltato del 2023. Tutto questo, per me, è indiscutibile. Quel fenomeno, però, ieri su quel palco non è stato il migliore. E’ capitato a Pelè, a Maradona, a Claudio Baglioni una giornata storta, una scelta sbagliata. Ieri ci sono state diverse cover più belle e non voglio portare l’acqua al mulino delle mie scelte musicali. Dico un’altra cosa: ieri, il Volo ha presentato una degna canzone dei Queen ma non per questo sono nella mia personale hit parade. Riconoscere la bravura degli avversari o riconoscere la bellezza non è di questo paese. Ne ero cosciente. Si è detto che il popolo ha deciso. Non esageriamo. Hanno deciso per il 33% del voto molte persone che hanno scelto il ragazzo di Secondigliano. Non era una disputa politica e non era una battaglia epocale tra il sardo Mahmoud o il napoletano Giolier. Personalmente avrei votato per Ghali che ho trovato coraggioso e iconico e con il suo “italiano vero” ci ha raccontato quanto ancora c’è da fare in questo curioso paese dove tutto si riduce ad uno contro l’altro. Auguro a Giolier di vincere il festival e l’Eurofestival. Io, di mio, voterei Diodato, Ghali e anche Mahmoud, ma su quest’ultimo devo stare attento perché verrei tacciato di tifo da stadio. E non è il caso. Parliamo, davvero, solo di canzonette.


6.2.24

SE NON C'E UNA POLEMICA CREALA TU Amadeus e Marco Mengoni a Sanremo. «Siamo antifascisti» e intonano "Bella ciao

 la settimana che precede il festival di San Remo , quest'anno , almeno fino alla conferenza stampa di presentazione , non aveva avuto polemiche a parte quella su Sinner fatto a pezzi dai fans e seguaci

extraparlamentari   della  destra  e non solo perchè ha rifiutato la passarella San Remese , e quelll'altra sullo spot di Pupa Amadeus e Marco Mengoni cantano insieme “Bella Ciao” in sala stampa a Sanremo. Lo spunto è una domanda di Enrico Lucci di “Striscia la Notizia”, che chiede a entrambi i conduttori della prima serata del Festival di Sanremo se possano definirsi «antifascisti». «Sì», rispondono entrambi senza esitazione e poi intonano bella    ciao   la canzone bandiera manifesto   della Resistenza   e non solo  

  

Speriamo che si continui cosi  che  l'edizione  di  quest'anno    continui       senza   polemiche  

   

    e che non  anzi meglio    non   seguano altre e che almeno come si faceva fino a gli anni 90 ci si concetri di più sulle canzoni a prescinere dalla loro bellezza o brutezza mediocrità .

emergenza femminicidi non basta una legge che aumenti le pene ma serve una campaga educativa altrimenti è come svuotare il mare con un secchiello

Apro l'email  e tovo  queste  "lettere "   di  alcuni haters  \odiatori  ,  tralasciando  gli  insulti  e le  solite  litanie ...