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10.7.08

Carfagna: oltre il lato B

Carfagna inadatta al Ministero, come si blatera in questi giorni? Fate vobis. Io scrissi il seguente articolo l’8 maggio. Senza falsa modestia, non si potrà dire che non sia stata preveggente.


 


“Sarà quer che sarà, armanco è bello”: questo l’immediato commento del popolo romano all’elezione di Pio IX (1846). E vorrei fermarmi qui. In fondo l’ironia su Mara Carfagna, neo-Ministro delle Pari Opportunità (niente “popò” dimenoché…) del Berlusconi IV, riesce fin troppo facile e anche fastidiosa. I blog rigurgitano di sue foto nude - tentazione alla quale anch’io cederò - con toni che oscillano dal finto-scandalizzato voyeuristico, allo sconsolato, all’indignato, e chi più ne ha più ne metta. La Carfagna come simbolo della decadenza del Paese.
In verità, verrebbe da domandare se scandalizza di più una ex-soubrettina scosciata - protagonista lo scorso anno d’un memorabile scontro con Luxuria - o le facce biscottate dei vestitissimi (e rigorosamente maschi) . 1) Sandro Bondi ai Beni Culturali  (!?), 2) Angelino Alfano alla Giustizia (!!!), 3) Gianfranco Rotondi all’Attuazione del programma perché col suo contributo da prefisso telefonico meritava pure uno scranno in Parlamento.
Calderoli alla Semplificazione, poi, non necessita di nessuna chiosa. Basta quel nome e quel ministero nuovo di zecca. Sarà quer che sarà Carfagna, armanco è bella



Perché gli uomini, coi panni indosso, risultano sempre seri. Quand’anche si chiamassero Previti, l’abito grigio, evanescente e rigido segno d’una neutralità, impone la loro supremazia sessuale nel momento stesso in cui pare negarla. Quasi un’aporia visiva. L’ironia nei loro confronti è di segno del tutto diverso, e non tocca mai la corporeità.
Le donne invece, l’avevamo già scritto, sono percepite sempre - solo - come corpo, e per esso giudicate. A meno di non rinnegarlo, di “farsi maschi”. “Il Tempo” di oggi annota che le quattro neo-ministre hanno giurato in tailleur e pantaloni per nascondere al massimo la loro femminilità; ma non ha mancato di rimarcare che da quelli della Carfagna - sempre lei, ovviamente - spuntava il piede nudo. 

Nudo il piede, vuoto il cervello, che i maschi al contrario possiedono sempre, persino nelle macchinazioni curiali dello svaporato Mastella.Se dunque l’etica politica italiota si misura con simili parametri, sorry, ma non ci sto. Troppo comodo pigliarsela con la prediletta del Cavaliere, come lo fu con Cicciolina, anch’essa parlamentare italiana nel fatidico 1987. Troppo banale scagliarsi sul “mestiere”. Di starlette e pornodive in incognito la politica abbonda, queste almeno c’hanno messo la faccia. L’iniziale paragone con l’episodio papalino non vi suoni pertanto irriverente: sarà quer che sarà Carfagna, armanco è bella.

Ma allora - mi chiederete - la condanni o la difendi?Né l’una né l’altra cosa, ed entrambe. Ecco la mia risposta.

Naturalmente considero la Carfagna del tutto incapace di ricoprire il ruolo affidatole. Ma dietro di lei si intravede il ghigno tiepido del settantenne arzillo, e solo una fantasia perversa poteva concepirla lì, dove ora posa il suo niente “popò” dimenoché. La Carfagna è insomma un prodotto maschile, non l’emblema della stupidità femminile. Faremmo bene a non dimenticarlo, quando sorrideremo - o, forse, piangeremo - per le prevedibili cappellate che prenderà nell’addentrarsi in un mondo a lei sconosciuto. Ma, probabilmente, la prima da proteggere in nome delle Pari opportunità è proprio la nuova “ministra”. E perché, un domani, non potrebbe crescere? Imparare a essere donna, e non solo corpo? “Premiata” per la sua compiacenza al sultanato maschile, perché negarle la possibilità di usare un cervello che pure possiede? Nel corso della storia le donne sono sempre partite svantaggiate, ma ce l’hanno fatta lo stesso. E se avvenisse il miracolo persino con la Carfagna, significherebbe una volta di più che siamo davvero forti.

 

 

Daniela Tuscano



 

13.5.08

Senza titolo 524

Con questo post intendo rispondere a tutti\e quelli che  sia via email che  chiaccherando  m'accusano  d'essermi venduto a Grillo   e d'aver gettato  via i miei ideali  . Ma prima di chiarire le divergenze  fra ciò che dice  Grillo e me  , provo a spiegare perchè ho adeito  criticamente   a differenza di altri  che lo hanno fatto acriticamente  .

Visto che la sinistra da quella centrista (  il pd  ) , da quella massimalista e riformista  ( radicali , sinistra arcobaleno , ecc ) , pensa solo a leccarsi le ferite e a rinnovare le cariche interne dei partiti ( importante certo , ma non primario ) ed a piangersi addosso ,  e si ostina  a non capire  che , per parafrasare  la  canzone   mia dolce rivoluzionaria  dei Mcr   : <<(...) L'utopia è rimasta la gente è cambiata\la risposta ora è più complicata!(....) e scuoteva la testa quando le dicevo\che servono nuove parole (.... )  >>  e  si  è fatta  a livello parlamentare  \ partitico  e forse  anche  a livelo extraparlamentare   superare  dalla destra  come dimostra questa  inchiesta del quotidiano al repubblica  ha perso il contatto con la piazza e con al base .
Infatti Beppe Grillo, a volte, dice cose condivisibili. il malcontento esiste. Ognuno di noi è in varia misura infelice, triste, scontento, frustrato e talvolta esasperato   di questa situazione politica   , e a dimostrarlo non c'è solo  grillo  ma  c'è  anche un affollamento  a  dibattiti di  Travaglio  e  la  vendita notevole  tanto che  è stato riostampato  più  volte   del libro La casta. Così i politici italiani sono diventati intoccabili è un libro-inchiesta uscito il 2 maggio 2007 e curato da Gian Antonio Stella e Sergio Rizzo, due giornalisti del Corriere della Sera. Grillo fa cassa: è l’espressione di malumori forti e legittimi.che sono poi quelli che hanno portato a votare destra oppure  all'aumento dell'astensionismo , visto che la sinistra  è riuscita  a far dire al popolo Cosa  che succedeva  con i governi pre tangentopoli  francia o spagna purchè se magna
Per queste  ragioni  , ho deciso di aderire al movimento di  grillo anche se con riserva su alcuni punti come potete notare sotto . E' vero sarà  : demagogo per certi aspetti ma chi fà specie quella partitica  non lo è ? cosi pure  sarà  qualunquista , ed  in  parte è vero, però il suo qualunquismo  , è un qualunquismo attivo ( cioè te lo dimostra , e tenta di costruire una politica dal basso , partendo dalle liste civiche e non dala segreterie di partiti ) a diffeenza del qualunquismo  della   massa cioè dela  gente   ( che si limita a dire sono tutti ladri , pensano soo a scaldare le poltrone , ecc )
Il problema sono i contenuti e il modi. A volte condivisibili, a volte no. Entro nel merit
  parlamento pulito
  concordo \ Divergenze  . ok   sono d'accordissimo   non mi sembra degno    che  il paese  sia  rappressentato  da  gente   corrotta  e ambigua  o con la  fedina penale   lercia o insulti le istituzioni  . Unica  cosa che non concordo  sono  che Gr  mette  sullo stesso piano   gente che  ha reati per  corruzione  e mafia  sullo stesso piano   di  chi  ha condanne per resistenza , blocco stradale  , ecc  , perchè se cosi fosse in italia  non potrebbe partecipare all a vita parlamentare  chi  ha condanne per aver  fatto dele  lotte sociali ed in alcuni casi   di disubbidienza  civile  e  non violento


 “Il Pd e il Pdl sono uguali. Non bisogna più andare a votare
”.
Concordo  ma innparte non concordo
Tra i politici del Pd e del Pdl c’è un abisso anche se per chi è poco esperto di politica partitica non viene subito notato Un abisso politico, culturale e di etica pubblica.Infatti nessuno di loro nonostante le condanne per corruzione e alrtri reati si è fatto leggi ad personam anche se ha fatto inciuci . Un abisso di persone infatti ci sono ( vedere la lista di travaglio http://www.ilcannocchiale.it/blogs/allegati/FEDINE_PENALI.pdf ) dove Tutte le altre liste, presenti alle elezioni nazionali, contengono molti candidati nei guai con la giustizia: condannati, indagati, rinviati a giudizio, salvati dalla prescrizione, miracolati dalle leggi vergogna o da immunità ed insindacabilità parlamentare. Temo che i futuri cinque anni lo dimostreranno. Capiamo e condividiamo la delusione per l’operato della classe politica dell’attuale centro-sinistra ma non si può dire che i due schieramenti siano totalmente uguali.

“I partiti sono il cancro della democrazia: io li voglio distruggere”
Più che  distruggere io direi da riformare il partito come forma di espressione politica democratica. Qualcuno di voi ha mai visto una democrazia senza partiti? Siete a conoscenza di un’alternativa alla democrazia rappresentativa ? E poi c'è una contraddizione , prima odia i partiti e poi fa le liste civiche   sono s dei partiti  ma  dal basso  e non dei vertici
 Tra le proposte di legge del primo V-day c’era il limite massimo di due mandati parlamentari.
Non hanno tutti i torti quelli che dicono  ; << E perché mai dovrebbe essere così? Il professionalismo politico può anche essere un valore. La politica è un mestiere serio che ha bisogno di anni e di esperienza. >>certo ma ne bastano 3 mandati ovvero 15 anni  ma non di più  non 20 0 40 perchè altrimenti  sia ha il  mancato rinnovamento dei partiti e dei gruppi dirigenti, che in Italia è un problema enorme.
 “basta con i finanziamenti pubblici ai giornali”
 Ha perfettamente  ragione non concordo con dice  : <<  Posto che per finanziamenti s’intende soprattutto sgravi fiscali, abbiamo qualche dubbio. Dal manifesto a radio popolare, tantissime testate scomparirebbero, alla faccia del pluralismo dell’informazione. I pochi giornali in grado di sopravvivere costerebbero di più. Il liberismo economico nel settore dei media è una soluzione rischiosa: la tv insegna.>> 
Perchè con la rete si puo fare un giornale o  una  tv  . Ma  soprattutto  molti giornali come il manifesto  , l'unita  , sono sopravvisuti anni senza tali finanziamenti . basta fare ( come si faceva allora )  oltre il porta a porta dei militanti , mettere a fondo pagina un conto corrente  con  le cordiante bancarie \postali  o  per il pagamento elettronico ,  per farsi dare un aiuto volontario dai lettori , oltre insistere sugli abbonamenti o copie  omaggio . Ora molti si diranno che quella legge va riformata ma non abolita , ma tutte le riforme sono fallite guarda questa puntata della trasmissione report una del poche trasmissioni giornalistiche e politiche ancora guardabili in rai

 Sul blog Beppe denuncia “il silenzio dell’informazione sul V2-day”. Con la variante “i tg non ci hanno dedicato neppure un secondo”
 fesserie . Tutti i tg della Rai ne hanno parlato nei titoli di apertura e con un servizio dedicato sempre nella prima parte del telegiornale chi  lungo  e dettagliato  chi corto  come il tg1 al primo v day . In tarda serata “Matrix” ha trasmesso ampie parti dello spettacolo , cosi pure  santoro  ad  anno zero del 1 maggio
 Il giorno dopo il V2-day era sulla prima pagina dei Repubblica e Corriere e Stampa con relativi pezzi “interni” (dalle due alle quattro pagine).
Repubblica.it ha raccontato la giornata con una diretta da piazza San Carlo Sulla homepage de LaStampa.it c’era un link alla diretta video dell’evento e un dossier dedicato all’evento. Un conto  e dire   come  dice  Gr   che   c'è stato il silenzio  un 'altro e dire  che (   in alcune trasmissioni è avvenuto)  i sono  soffermati solo su quello che lui ha detto e le reazioni degli interessati , senza analizzare ( salvo rari casi )  con ospiti  in studio    a favore  e contro 
Considera  tutti  i giornalisti servi
Concordo in parte  esiste un’informazione di regime o la verità. Esistono giornalisti capaci e giornalisti incapaci. Ma anche: c’è una cosa, nei giornali, che si chiama linea editoriale ed è vero che  nella maggioranza dei casi poco libera  ma  ce ne passa  a dire come  fa Lui   i giornali italiani sono “fascisti”, “fogli di regime "
Perchè se  è Vero al 90 % I giornali italiani sono un esempio di caotico e di un marasma di notizie d'agenzia e sono praticamente la fotocopia dei tg  sentire  cosa dice travaglio ce ne sono un 10 %  che non lo sono  e  sono seri 
Sull'abolizione Ordine dei giornalisti dal meetup  di padova 
www.cantondelgrillo.net/ << Mussolini creò nel 1925, unico al mondo, un albo nel quale si dovevano iscrivere i giornalisti. L'albo era controllato dal Governo e messo sotto la tutela del ministro della Giustizia, il Mastella dell'epoca.
Nel 1963 l'albo divenne con una nuova legge ordine professionale dei giornalisti con regole, pensione, organismi di controllo, requisiti di ammissione. Una corporazione con dei saldi principi. Infatti nella legge 69/1963 è scritto che: è diritto insopprimibile dei giornalisti la libertà d'informazione e di critica, mentre è loro obbligo inderogabile il rispetto della verità sostanziale dei fatti osservati sempre i doveri imposti dalla lealtà e dalla buona fede.
Einaudi scrisse: "L'albo obbligatorio è immorale, perché tende a porre un limite a quel che limiti non ha e non deve avere, alla libera espressione del pensiero. Ammettere il principio dell'albo obbligatorio sarebbe un risuscitare i peggiori istituti delle caste e delle corporazioni chiuse, prone ai voleri dei tiranni e nemiche acerrime dei giovani, dei ribelli, dei non-conformisti"
Berlinguer aggiunse: "Io sono contrario al requisito di qualsiasi titolo di studio per la professione di giornalista, perché considero questo come una discriminazione assurda, una discriminazione di classe, contraria alla libertà di stampa e alla libera espressione delle proprie opinioni".
L'informazione è libera e l'ordine dei giornalisti limita la libertà di informazione. Chiunque deve poter scrivere senza vincoli se non quelli previsti dalla legge.I giornalisti liberi straccino la tessera, non ne hanno bisogno, il loro unico punto di riferimento è il lettore.>> Concordo basti vedere il caso Farina \ betulla ex giornalista ora eletto parlamentare del Pdl , è stato espulso dall'ordine perchè nel libro paga della Cia (qui e qui la  cronologia della  vicenda ) che ha continuato a scrivere come opinionista prima di candidarsi ed essere eletto con berlusconi  . Ma il caso più grave  è quello di  Ciancio( 1 2 )  editore siciliano  che  l'ordine non ha mai espulso  Tale storia   è confermata  anche 
Giuseppe Lavenia  giornalista  che racconta la difficile esperienza di alcuni giornalisti con l' editore siciliano ciancio  nella puntata  d'anno zero  trovate la sua storia  su  sito  d'anno zero più precisamente qui nella   sezione generazione
*Abolizione della legge Gasparri*  sono  d'accordissimo    si tratta  di  una illegalità legalizzata  . Infatti la Corte europea di giustizia ha condannato il regime italiano di assegnazione delle frequenze radiotelevisive.
La Corte ha dato ragione a Europa 7, le cui frequenze sono occupate dalla rete di propaganda di Arcore, detta anche Rete 4. La Corte ha evidenziato che il regime di assegnazione delle frequenze nel nostro Paese:

- non rispetta il principio della libera prestazione dei servizi
- non ha criteri di selezione obiettivi – trasparenti – non discriminatori – proporzionati (poi ha finito gli aggettivi)

La sentenza europea segue quelle a favore di Europa 7 della Corte costituzionale, del Consiglio di Stato e dell’Avvocato generale della Corte di Giustizia europea del 12 settembre 2007 (che ha bocciato la legge Gasparri).
Mi aspetto che si faccia applicare la sentenza senza invocare la Nato e l’ONU. Ma sono sicuro che non succederà. Con il solito trucco: cambieranno la legge.
Le frequenze radiotelevisive sono in concessione, significa che sono di proprietà dello Stato, che può decidere, liberamente, a chi assegnarle. Le frequenze sono quindi dei cittadini, di nostra proprietà.
Le leggi che hanno regolamentato il sistema radiotelevisivo, dalla Mammì alla Gasparri, hanno creato un mostro: il Testo Unico. Cambiarlo solo in parte è inutile, va eliminato per poter definire, da zero, nuove regole che garantiscano una vera informazione.
 

2.7.07

la calunnia è il venticello


 ( ..)
La calunnia e' un venticello,
un'auretta assai gentile
che insensibile, sottile,
leggermente, dolcemente
incomincia a sussurrar.
Piano piano, terra terra,
sottovoce, sibilando,
va scorrendo, va ronzando;
nelle orecchie della gente
s'introduce destramente
e le teste ed i cervelli
fa stordire e fa gonfiar.
Dalla bocca fuori uscendo
lo schiamazzo va crescendo
prende forza a poco a poco,
vola gia' di loco in loco;
sembra il tuono, la tempesta
che nel sen della foresta
va fischiando, brontolando
e ti fa d'orror gelar.
Alla fin trabocca e scoppia,
si propaga, si raddoppia
e produce un'esplosione
come un colpo di cannone,
un tremuoto, un temporale,
un tumulto generale,
che fa l'aria rimbombar.
E il meschino calunniato,
avvilito, calpestato,
sotto il pubblico flagello
per gran sorte ha crepar.
Ah! che ne dite?
(..)


da il barbiere di Siglia di Gioachino Rossini   atto I scena  6 qui il resto  dell'opera 





Dopo la pubblicazione del post sul caso  Abou Elkassim Britel ho ricevuto email   sia in splinder sia all'indirizzo tiscali  sia commenti cancellati grazie all'opzione di moderazione nonostante  reputo che la censura,che ho sempre odiata. sia una privazione della libertà di dire la propria,di esprimere il proprio pensiero, di limitare la propria creatività, di dire la verità!! E' un modo come un altro per tarpare le ali all'uomo!! perchè contenevano solo  insulti e razzistici vedere i discorsi di Borghezio e colleghi.,cos come alcune (  precisamente quelle  in cui  mi s'accusava  di anti americanismo  in quanto ho già risposto più volte in questpo blog  , vedere faq  ed aggiornamento faq ) di queste  email , in particolare quelle  in cui mi s'accussa anche da parti di paesani che leggono il mio blog  d'essere difensore del terrosimo e d'essere incoerente (  << come tu odi i fondamentalismo  e poi lo difendi ? che  c...o  di coerenza  e la tua  ?  >>, ecc ) .

Rispondo qui una volta ( spero )  per tutte ,in maniera definitiva da smentire  tali affermazioni\ accuse   vicine  alla calunnia . Infatti, se è vero che la scienza della vita ( almeno per me ) sta nella massima : << Fama di loro il mondo esser non lassa;\misericordia e giustizia li sdegna:\non ragioniam di lor, ma guarda e passa>> espressa da Nel Canto III dell'Inferno,della  Divina Commedia di Dante ,più precisamente  al verso 51,  dove Virgilio, guida di Dante, sta descrivendo i cosiddetti "ignavi" ( parola mai usata da Dante e nata dalla critica), cioè i vili . E quindi nel non dar perso ( ma  non sempre ci riescoin un piccolo paese \ bidda di 14 \15 mila  abitanti ) ai morsi dela malignità . Ma  a volte , ed  ecco perchè non riesco ad applicare il famoso detto di Dante , queste  calunnie diventano  ( o finiscono per diventare ) leggende metropolitane che se non smentite  per tempo   diventgano verità assolute  , ed  è quindio meglio stroncarle sul nascere prima che diventino peggio  delle erbe infestanti .

Ora veniamo   di rispondere punto per  punto a sifatte  accuse.

Io sono e sarò sempre ( facendo il possibile  per  esserlo )  contro il fondamentalismo da qualunque parte  provenga , ma quello  ( ed  è qui  la causa di tale  diatriba  e accuse ) che  sostengo , basandomi  per esperienze personali fatte sia in rete  che  localmente con dialoghi e chiaccherate con fondamentalisti religiosi e politici  non sempre  anche  se  è vero il  confine  sono sottilissimi  , fondamentalismo è uguale   terrorismo  .
Infatti, come ho già avuto modo di affermare su queste pagine ( potete vedere i miei post  sugli attentati  in Spagna , a londra e in Egitto ) , ho sempre  e continuerò a farlo , a condannare il fondamentalismo ed  il terrorismo , ma un conto  è  combatterlo  con l'integrazione  senza pregiudizi e idee aprioristiche , 
insomma una guerriglia  contro culturale, cioè una  politica   della  non violenza  , dl rispetto reciproco  e del dialogo  interreligioso e interculturale . un altro  facendo la guerra  a chi ha fame  con sta avvenendo in Afganistan ( foto dl novembre del 2001 prese dal sito ciai-s.net/novembre.htm





 




o rapendo  con la collaborazione   dei nostri  servizi  e processando arbitrariamente  con uso della tortura  le persone . Violando  le leggi degli altri stati 



21.8.06

Senza titolo 1408

In questi giorni ripulendo dallo spame pattume vario le mie email ed in particolare quella di virgilio che uso come punto di rifferimento per il blog , ho trovato delle email utili ( a volte faccio come si faceva e ancora si fà in alcune zone d'italia ed in particolare al centro sud , del maiale non si butta via niente e come Don lorenzo Milani che conservava tutte le elttere anche quelle d'insulti e di minacce che rivcevette dopo la pubblicazione del suo libro l'obbedienza non è più una virtù ) . Lo so che non dovrei come ho già detto nel corso di questi anni nel blog , ascoltare chiunque ogni lamento come dice l'avvelkenata di Guccini ma davanti a certe email non sempre riesco a mettere in pratica tale proposito e :


<<


E mangio pane, pane e sale
e il cielo piove giù
con lacrime d'altomare
acqua che non si ferma più
Ma salgo ancora nuove scale
e vedo ancora + in lì
la luce chiara di domani
precipitando esplode già
E il mattino
sembra tutto
aria serena
e il dolore
si confonde già
nel mattino
sembra un fiume
dopo la piena
nella pace rifluisce già
Guarda i miei occhi come piove
guarda i miei occhi x te
fa che ritorni presto il sole
e che si posi in fronte a me
E il mattino
sarà tutto
aria serena
e la luce ci confonderà
nel mattino
come un fiume
dopo la piena
nella pace rifluisce già
E il mattino...
E mangio ancora pane e sale
e il cielo piove giù
con lacrime d'altomare
acqua che non si ferma più.
E mangio pane, pane e sale
e il cielo piove giù
con lacrime d'altomare
acqua che non si ferma più
Ma salgo ancora nuove scale
e vedo ancora + in lì
la luce chiara di domani
precipitando esplode già
E il mattino
sembra tutto
aria serena
e il dolore
si confonde già
nel mattino
sembra un fiume
dopo la piena
nella pace rifluisce già
Guarda i miei occhi come piove
guarda i miei occhi x te
fa che ritorni presto il sole
e che si posi in fronte a me
E il mattino
sarà tutto
aria serena
e la luce ci confonderà
nel mattino
come un fiume
dopo la piena
nella pace rifluisce già
E il mattino...
E mangio ancora pane e sale
e il cielo piove giù
con lacrime d'altomare
acqua che non si ferma più.



( “pane e sale “ Zucchero )



>>



Ecco alcune delle email che ho ricevuto dopo i Post : 1 ) per il 5 anniversario del G8 di genova in particolare quello su piazza Gaetano Alimonda( o Piazza Carlo Giuliani ragazzo come preferisco chiamarla ) ; 2) quel post su Hina quella ragazza pakistana uccisa




.




inziamo da .... da ...... ora ci sono .... da quello sull'islam che è il più recente ora avendo svuotato il cestino o cancellato anche le email in questione , ma il tono era questo : catto comunista di .......... , dici d'essere anti fondamentalista e poi riporti siti fondamentalisti , fuori dall'Italia  tu e i rtuoi amici islamici , hai mandato a ..... la tua religione per convertirmi all'islam , dici d'essere contro il fondamentalismo e i fondamentalisti islamici e poi metti fra i siti anche sitio fonfamentalisti , che .... di coerenza è la tua ? ecc









Ora ppur essendo educato e avendo ricevuto sia  i scaramenti  sia  una formazione cattolica prima quella intransigente\ conservatore o cericofascista ( per usare un termine degli anni 60\80 ritornato in uso di recente ) e poi a quello progressita - del dissenso o cattocomununista ( stessa espressione come clerico fascista ritornata in auge di recente ) sono diventato : 1) dopo aver letto di pasdre Ernesto balducci : << non posso definirmi solo cristiano >> ; 2) scambi culturali con amici e compagni di strada e di viaggio atei \agnostici , cristiani , cattolici non praticanti , opure musulami , buddisti , protestanti ., un Laico credente e mi sono come LadyDeath75 ( News Entry nella nostra comunity ) non sono di nessuna religione dichiarata, ho un mio pensiero teologico personale . E quindi mi sono detto ed è questa la strada che seguo ( ma poi chi sa che non possa cambiarla in un futuro , anche se credo che non ci sarà visto che è entrata in profondità nel mio bagaglio di viaggio e nella mia opera d'arte ) che l'imppoertante non è come si crede , ma è credere , non credo che Dio se la prenderà a male se affermo << Dio è laico come me >> proprio come la  famosa   canzone deglianni 90  laico reggae  di Corrado Guzzanti e il suo gruppo  qui  per l'mp3
Co
si come  non credo  che  s'offenda  se  seguo alla  lettera quanto dice  simone Weil  <<  Un ateo  , un "infedele " capaci di comprensione pura   sono altrettanto vicini a  Dio  di un cristiano e  quindi lo conoscono altrettanto bene   sebbene  la loro conoscenza si esprima   con parole diverse oppure  resti muta  . perchè Dio è amore  >> .
Nell'ultima accusa \ osservazione c'è un fondoi di verità ma lo'ho fatto : 1) per farvi conoscere entrambe le correnti dell'islam ( Sunniti e Sciiti ) ; 2) farvi capire la differenza fra l'islmam moderato o meglio progressista e quello fondamentalista -intransigente . 3) ho messo i siti in fretta , e qui mi scuso , perchè dovevo prepararmi per andare all'ultima   giornata del festival di tiime jazz di  Berchidda   dove  c'era Ascanio celestini






Ora veniamo a quellle accuse sui post del g8 di genova 2001




sullo stesso tenore del primo post che dedicai al g8 di Genova ( anche sempre di meno dopo aver visto quei link che avevo portato nel post precedente ) difendi un assassino , difendi i violenti e non i citadini che hanno subito danni , non rispetti i carabinieri e poliziotti che hanno difeso la gente da voi teppisti , che le tue informazioni sono faziose , se a genova non c'eri , che cazzo te ne frega di partecipare ad una contro inchiesta faziosa ed a senso unico , come mai t'interessi cosi tanto di una cosa successa 5 anni fa ? ed in particolare del fatto di piazza alimonda ecc


Iniziamo dall'ultima accusa . Quel libro ( Genova nome per nome di Carlo Gubitosa  da me  più volte citato  in questo blog  ) lavoro durato 3 anni , non è fazioso ( invito a leggerselo o a rileggerselo con più attenzione ) ci sono testimonianze e racconti di tutte le parti in causa ( manifestanti , e poliziotti ) , un mio amico che la pensava come voi lo ha letto e mi ha detto : << non concordo con la versione ufficiale , non vi baisimo non avete tutti i torti . E' il libnro migliore e più accurato che ho letto su tali fatti >> . E' vero i link sui video da me riportati sono a senso unico , ma come maim la destra e le forze dell'ordine , non mostrano i video nella loro interezza e solo pezzi ? Come mai hanno utilizzato quel decreto sulle perquisizioni senza mandato ( che si usa in casi eccezionali armi o droga ) per sequestrare pc di giornalisti del mediacenter ? perchè hanno malmenato giornalisti non solo italiani ,ma anche stranieri ? . non difendo un assasino , ma : << forse doveva scappare anzi che rispondere a violenza con violenza >> quel mio amico di destra che ha letto il libro e viusto i filmati di quel post << ma non mi sembra un assasino uno che si difende anche violentemente in una situazione del genere >> : a queste persone dico solo rivedere quei video senza paraocchi e senza pregiudizi e continuano a ripetermi le solite cose gli dedico la canzone Vaffanculo  qui il testo
ispondo all'ultima domanda : perchè è storia , come i fatti di Genova 1960 (  nei collegamento una bun resoconto  per  chi vuole saperne dio più  ) , per dimnostrare all''estero che non tutti gli italiani sono bestie ( ovviamente senza generalizzare ) come quei poliziotti di genova , perchè era dal 1989\90 che non avveniva un morto in una manifestazione politica .
Ma soprattutto per come il caso di Carlo Giuliani è stato archiviato e per il,atto che a causa , SIC , della legge sull'indulto saranno definitavamente archiviati le torture di Bolzaneto , il massacro dellla Diaz . Per la documentazione , per volesse farsi ( o per chi l'ha già , ma vuole ricordare ) un idea senza parocchi e pregiudizi rimando ai miei post preceenti . Concludo con chi mi dice che sono contro la polizia che anche la polizia e le forze dell'ordine sembra che stiano incominciando a capire i loro errori fatti ( anche se esistono delle forti sacche minoritarie di resistenza alla democratizzazione dele forze armate , vedere come hanno represso le manifestazioni Notav e come alcuni di loro avessero chiesto all'ora ministro dell'interno Beppe Pisanu carte bainca per mantenere l'ordine pubblico di quei giorni )  come  dice questo articolo  del settimanale  LeftAvvenimenti
www.avvenimentionline.it uscito nella  versione cartacea  la settimana del 14 luglio


<<






La polizia confessa: abbiamo sbagliato. Ma ora le cose sono cambiate. Al G8 c’è chi faceva le prove dell’autunno caldo.
di Marco Romani


Qualcuno a voce bassa dice: «Una vergogna». Qualcun altro parla di «ferita». Per tutti è stato «un errore da non ripetere». I fatti di Genova all’interno delle forze di polizia sono considerati come una “macchia” da archiviare prima possibile perché ha travolto un’immagine costruita per anni. Filippo Saltamartini, segretario generale del Sap - il sindacato più vicino al centrodestra - lo dice con chiarezza: «Nel nostro lavoro veniamo pagati pochissimo. Se ci viene tolta anche la dignità non ci rimane nulla. Chi fa il concorso per entrare in polizia ha come obiettivo quello di arrestare i ladri, non manganellare». Nei reparti si è discusso per mesi, si sono fatti convegni, si è litigato. La difesa a oltranza dei colleghi sotto processo ha trovato consensi, ma alla fine l’atteggiamento prevalente è quello del “chi ha sbagliato paghi”, l’importante è che non si confondano quegli errori con l’intero operato della polizia.
Il tentativo è quello di mettere quei giorni tra parentesi. Il modello di ordine pubblico prima e dopo Genova non è cambiato, sottolineano al Viminale, ed è improntato al dialogo e alla filosofia che la polizia garantisce il diritto costituzionale di protestare. Sarà. Ma allora da dove nascono le vicende della scuola Diaz e della caserma di Bolzaneto? Le risposte divergono. E parecchio. Claudio Giardullo, segretario del Silp-Cgil, spiega: «A Genova, invece di prevenire, si è scelto un modello di ordine pubblico preciso, quello dello scontro di piazza. Se ai manifestanti non si lasciano vie d’uscita, e anzi si compartimenta la città in zone rosse, vuol dire che si vuole impartire una “lezione”, senza spazi per mediazioni e flessibilità. Ci fu anche un input della politica. La verità è che la presenza di esponenti di primo piano nelle sale operative non aiutò: i poliziotti furono in qualche modo portati a credere che avevano il via libera. Il governo Berlusconi si stava preparando a un autunno caldo e quello di Genova era un messaggio preciso a sindacati e moderati: tenetevi lontano dalle piazze. Le forze di polizia sono state usate come strumento dello scontro». Diversa la lettura data da Oronzo Cosi, segretario del Siulp, il sindacato che con 33mila tessere è il più grande della categoria: «Non agimmo su pressioni o per influenze politiche. Eravamo impreparati ad affrontare eventi di quella portata. Pochi mesi prima di Genova, e con un altro governo in carica, a Napoli accaddero incidenti gravi. Anzi, se vogliamo anche peggiori: era una manifestazione più piccola, tutta italiana. Il problema è che tra i due eventi passò poco tempo e non siamo stati in grado di valutare la portata di quei fatti e cambiare il modello operativo. L’errore fu di non capire che all’interno di un corteo c’erano tanti cortei, fatti di persone assai diverse e con diverse intenzioni. Si dovevano dividere i percorsi, sarebbe stato più facile intervenire dove ce n’era bisogno». Aggiunge Saltamartini: «I reparti mobili, per formazione, sono forze concentrate. La regola è: non dividersi mai. A Genova c’era invece una necessità diversa: isolare poche persone sparse in un corteo enorme».
Senza aspettare la fine dei processi, che stabiliranno le responsabilità dei singoli e dei gruppi, la polizia ha però intrapreso - a detta dei tre sindacati - un percorso per ripensare metodi e mezzi. «È stata dura, ma quella cicatrice, quella frattura con la società si è rimarginata - assicura Giardullo -. Come Silp, già nei giorni successivi, abbiamo chiesto un incontro con i rappresentanti del movimento per capire cosa era successo e cosa fare perché non avvenisse più. Una frattura così è un rischio per la democrazia: la separatezza delle forze di polizia porta a derive autoritarie». Saltamartini propone un ulteriore salto culturale: sostituire il concetto di ordine pubblico con quello di tutela dei diritti della collettività. Da una parte i diritti di chi manifesta, dall’altra quelli di chi non scende in piazza. «Noi siamo garanti, non repressori - spiega il segretario del Sap -. Protestare è un diritto costituzionale, ma noi dobbiamo sciogliere una manifestazione se si commettono reati. Bisogna valutare il grado di tolleranza delle forze dell’ordine davanti ai reati commessi».
Di riflessioni ne sono state fatte tante e i risultati alla fine sono arrivati. «Dopo Genova - ricorda Cosi - c’era qualcuno che voleva dotazioni di autodifesa ancora più incisive, come idranti e mezzi pesanti. Non lo nego. È stato un merito del sindacato se quella strada è stata lasciata da parte e si sta facendo largo la cultura della formazione». Si è cercato insomma di far capire agli agenti che non tutti i manifestanti sono uguali, e che il modello di ordine pubblico applicato negli stadi per reprimere la guerra domenicale fra ultras non va bene per chi protesta perché è stato licenziato dal proprio posto di lavoro. Più cultura legale e meno militare propone Saltamartini, e Giardullo avverte: «Bisogna evitare un doppio errore. Quello della politica che pensa che ormai la polizia, dopo la riforma, è un’organizzazione democratica sempre e comunque. E quello delle forze di polizia che pensano che la formazione permanente non serve. Se si compie uno solo di questi errori, non si può escludere che potranno ripetersi i fatti di Genova».
Del resto, che tra gli agenti ci siano “picchiatori” di estrema destra, che vanno alle manifestazioni per “menare le zecche”, nessuno lo nega. Ma si tende a minimizzare. «Su 106mila agenti, è normale che ci siano teste calde». In molti alludono al Sap. Saltamartini si difende: «Dalla mia organizzazione ho espulso i più facinorosi. Su queste cose non si scherza: la Costituzione va difesa giorno per giorno».
Genova lontana anni luce quindi? A vedere dagli avanzamenti di carriera di chi aveva incarichi direttivi - a partire da Vincenzo Canterini, all’epoca capo di un nucleo antisommossa della Mobile di Roma, fra i più coinvolti nei fatti della Diaz - non sembra proprio. Anzi, l’impressione è che chi si è distinto per i metodi più spicci abbia avuto poi i posti migliori. Oronzo Cosi non è d’accordo: «La magistratura sta facendo il suo dovere, nel frattempo perché l’amministrazione avrebbe dovuto tenere a bagnomaria i dirigenti a cui spettavano gli avanzamenti? La presunzione di innocenza deve valere anche per i poliziotti». Diversa la lettura del Sap. Per Saltamarini «più che promozioni sono stati applicati dei criteri amministrativi per ricostruire un circuito». Per dirla con parole più chiare, promossi e messi da parte, per lasciare spazio a una nuova generazione che sappia voltare pagina.
«Ma non è assolutamente così - attacca Luigi Malabarba, senatore di Rifondazione che da anni, anche come membro del Copaco, si occupa di forze dell’ordine e di servizi -. Sono state concesse promozioni con encomio a chi aveva dimostrato fedeltà al capo della polizia e aveva accettato le regole imposte per Napoli e Genova». Malabarba racconta di molti poliziotti che lo hanno contattato per raccontargli che chi si era rifiutato di far parte delle squadre di Genova o chi aveva, nei giorni del G8, contestato alcuni ordini è stato poi emarginato. «De Gennaro è riuscito a catalizzare forze della polizia, dei carabinieri e della guardia di finanza intorno a un nuovo modello di sicurezza. Genova - continua Malabarba - è stato il trampolino per la strategia della lotta al “nemico interno”. L’affidabilità nella polizia è oggi data dalla fedeltà a quel progetto». E la selezione dei quadri, secondo il senatore, è stato un mezzo rapido per portare avanti questo progetto: «In precedenza era il Viminale, sentito il capo della polizia, a scegliere gli uomini. Oggi avviene il contrario. De Gennaro decide le promozioni e i trasferimenti. Al Viminale resta solo il compito di controfirmare. Tutto questo è avvenuto con il via libera di Pisanu».
La polizia, per tornare a darsi un’immagine positiva, apre le sue palestre alla cittadinanza, come è avvenuto per la Mobile di Roma, inaugura biblioteche a Genova, promuove campagne, apre siti di servizio e numeri verdi per gli utenti. Ma da Genova sono passati solo cinque anni. Troppo pochi perché parole come Diaz e Bolzaneto siano solo una riga su un libro di scuola.
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Spero  di non  doverci  più  ritornare . Con questo  è tutto 

25.5.06

Mobbing e altro ancora...

Mi piaceva lavorare in piena salute, essere italiana tra persone umane e credere nella democrazia e nella civiltà: mi hanno rubato tutto.  Se volete capire di più potete visitare il mio sito internet:  http://www.mobbing-sisu.com dove ogni affermazione viene provata documentalmente e dove è pubblicata anche la sentenza di ottemperanza del T.A.R. per la Lombardia  che trovate  interamente  a  questo url qui     http://www.mobbing-sisu.com/cronaca_documentata.php
Mi hanno rubato i miei diritti e la possibilità di curarmi adeguatamente dai postumi della tubercolosi che mi è stata fatta contagiare nel posto di lavoro presso l'ospedale FATEBENEFRATELLI E OFTALMICO DI MILANO, dopo avermi privata da assistente amministrativo per tre anni di tutti i più elementari mezzi di protezione da contagio e infezione in ambiente contaminato.
Il servizio di pubblica utilità per me in tutti i sensi è stato la pubblica rovina della mia persona. Le conclusioni più terribili e devastanti sono avvenute durante il governo Berlusconi e anche la Regione Lombardia con il “Governatore”  Roberto Formigoni e l’Assessore alla Sanità Carlo Borsani (di Alleanza Nazionale) benché informati formalmente degli illeciti fatti di servizio, HANNO SEMPRE TACITAMENTE ACCETTATO TALI ILLEGALITA’.
Oltretutto mi vedo deridere e molestare con un Blog su Splinder  http://altro-che-sisu.splinder.com ( ora  cancellato , ma fino a  quando  'sti fettenti   continueranno  ? )  che è stato creato appositamente per questo. E’ vergognoso.  Sospetto siano i soggetti che hanno perso le elezioni e vomitano su di me la loro rabbia. Vedete se potete aiutarmi. Grazie.
Se vi è possibile per favore fate conoscere il mio caso e la Petizione. Cordiali saluti.  Gio

emergenza femminicidi non basta una legge che aumenti le pene ma serve una campaga educativa altrimenti è come svuotare il mare con un secchiello

Apro l'email  e tovo  queste  "lettere "   di  alcuni haters  \odiatori  ,  tralasciando  gli  insulti  e le  solite  litanie ...