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9.8.25

Il Comune di Barzago ha introdotto le "multe morali", un’ammonizione simbolica per contrastare la sosta selvaggia e promuovere il rispetto delle regole. Solo in caso di recidiva scatteranno le sanzioni vere e proprie.

da , mi pare il giorno.it tramite google news leggo   che 

A Barzago, in provincia di Lecco, l’amministrazione comunale ha lanciato un’iniziativa originale per contrastare la sosta selvaggia: le cosiddette "multe morali". Avvisi, simili a vere contravvenzioni, vengono posizionati dalla polizia locale sui parabrezza delle auto parcheggiate in modo scorretto, ma senza richiedere un esborso immediato. L’obiettivo? Sensibilizzare gli automobilisti al rispetto delle regole stradali, promuovendo un senso di responsabilità civica.Una scelta particolare o meglio una via di mezzo , tra severità senza eccessiva e " buonismo "quella del comune di Barzago che detiene il singolare primato di essere un Comune dove non è mai stata fatta nemmeno una multa all’anno per quanto riguarda il codice stradale, ma l’amministrazione ritiene necessario introdurre almeno qualche richiamo per educare e far capire come si vive in comunità. Non si tratta di fare cassa, ma di insegnare il
rispetto delle regole, soprattutto in risposta a molte segnalazioni di inciviltà e pericoli per la circolazione urbana.Infatti la sosta selvaggia sta creando disagi seri, soprattutto per i pedoni, che spesso 
sono costretti a scendere dai marciapiedi perché occupati dalle auto. Anche mamme con passeggini e bambini si trovano in difficoltà a causa della mancanza di spazi liberi sui marciapiedi. Oltre a questo, a Barzago ci sono altre situazioni di inciviltà, come danni a strutture pubbliche, che l’amministrazione vuole contrastare con interventi mirati e una maggiore attenzione alla sicurezza e al rispetto degli spazi comuni da quel che riporta www.laprovinciaunicatv.it Il Comune ha in programma di migliorare la segnaletica e la sicurezza in alcune aree, come il campo sportivo, con l’installazione di nuove recinzioni e serrature per evitare intrusioni notturne e danni alla proprietà pubblica. Inoltre, invita i cittadini a segnalare tempestivamente situazioni anomale per facilitare interventi rapidi da parte delle forze dell’ordine locali In sintesi, le "multe morali" rappresentano un primo passo non punitivo ma educativo per combattere la sosta selvaggia e l’inciviltà a Barzago, sperando di indurre un cambiamento nel comportamento degli automobilisti prima di procedere con sanzioni reali e più severe.





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23.3.25

bestemmia si o bestemmia no ? Porto Torres- FC Alghero: giocatore espulso per una bestemmia L’arbitro l’ha sentita negli spogliatoi e ha mostrato il cartellino rosso ., e delle Multe a chi bestemmia. In Veneto l’idea di un barista sardo: «Funziona e i clienti apprezzano» L’iniziativa “educativa” di Daniele Muledda, originario di Oniferi, titolare di un locale a Castello di Godego

Leggendo  su  l' Unione  sarda  23\3\2025     la  notizia di querll  che  avvenuto alla  fine  della  partita   Porto Torres- FC Alghero : <<  giocatore espulso per una bestemmiaL’arbitro l’ha sentita negli spogliatoi e ha mostrato il cartellino rosso >> Ho  fatto,  da  laico  credente     questa  riflessione  sull'uso  della  Bestemmia  .
Atei o non atei la bestemmia è una forma sia quella ( soprattutto ) quella gratuità ed eccessivamente provocatoria come quella successa tempo fa un ristorante -pizzeria sia quella popolare il fabbro ( I II ) di  cui   parla    Padre balducci 1922-1992 di una mancanza di rispetto verso chi crede ( soprattutto quelli che praticano ) ma qui mi pare ingiusto il provvedimento che n'è seguito . Alla fine della partita di calcio Porto Torres- FC Alghero: giocatore espulso per una bestemmia sentitas dall’ negli spogliatoi e ha mostrato il cartellino rosso. Secondo   me  l'espulsione    mi  sembra    in giusta   perchè  come  dice   l'unione  sarda  del 23\3\2025   :   <<   La frase blasfema al termine della partita di calcio giocata in casa del Porto

Torres contro l’Alghero, una sfida terminata con un pareggio nel campo comunale sintetico di viale delle Vigne.  Una bestemmia contro «il mio Dio» che l’arbitro, Giovanni Elio Baldin di Olbia, avrebbe sentito pronunciare da uno dei giocatori dell’Alghero, mentre si trovava negli spogliatoi, locale comunicante con gli ambienti delle docce della squadra ospite. lo  spogliatoio  >>  Ora       bastava un richiamo   se  non  è  recidivo   perchè   sì  è  ver  che    ogni bestemmia è un'imprecazione, ma non tutte le imprecazioni sono bestemmie. Infatti  Ci sono contesti dove la bestemmia è soggetta a conseguenze sociali o legali, come nel caso  in  questione  . Infatti  semre  secondo il quotidiano  : <<   La frase blasfema al termine della partita di calcio giocata in casa del Porto Torres contro l’Alghero, una sfida terminata con un pareggio nel campo comunale sintetico di viale delle Vigne. Una bestemmia contro «il mio Dio» che l’arbitro, Giovanni Elio Baldin di Olbia, avrebbe sentito pronunciare da uno dei giocatori dell’Alghero, mentre si trovava negli spogliatoi, locale comunicante con gli ambienti delle docce della squadra ospite.>>
L’imprecazione contro Dio sembrerebbe abbia violato le norme sportive che vietano ogni “espressione blasfema durante la gara”, così il direttore di gara ha chiesto immeditamente il nominativo del giocatore ritenuto responsabile dell’intemperanza verbale e, una volta identificato, non ha esitato a sventolare il rosso notificando l’espulsione a fine gara, come previsto dal regolamento.  La decisone adesso passa al giudice sportivo che dovrà valutare se esistono le condizioni per un provvedimento disciplinare di squalifica  ,  secondo me  tropo  severa   ( bastava un richiamo  )  in quanto  la  gara  è  già finita   e   a mio  avvio  si tratta  di una semplice  imprecazione   più che   di una bestemmia  .  
Questa  storia    ,   mi    ha    per   i suoi eccessi  repressivi      riportato alla  mente      ques  articolo     che  riporto sotto    di due  ani fa  


treviso

                                                 Luigi Barnaba Frigoli

Multe a chi bestemmia. In Veneto l’idea di un barista sardo: «Funziona e i clienti apprezzano»L’iniziativa “educativa” di Daniele Muledda, originario di Oniferi, titolare di un locale a Castello di Godego dove si gioca a carte e qualche volta si trascende





I clienti del bar si lasciano scappare qualche bestemmia di troppo. Allora, ecco lo stratagemma per richiamarli all’ordine: far pagare una multa simbolica a chi proprio non riesce a frenare la lingua.
L’idea è di Daniele Muledda, 53enne sardo (originario di Oniferi e per anni residente a Sant’Antioco), che dal 1997 gestisce con la moglie Michela il “Bar Sport” di Castello di Godego, in provincia di
Treviso.
È proprio lui a spiegare a L’UnioneSarda.it come è nata l’iniziativa: «Di recente ha chiuso un bar nelle vicinanze, un locale dove si giocava a carte e dove gli avventori erano soliti esagerare con imprecazioni e bestemmie, come del resto succede un po’ dovunque. Clienti e giocatori hanno quindi iniziato a frequentare il nostro bar e, visto che troppo spesso si trascendeva con le parole, mia figlia Camilla ha pensato: “Perché non mettiamo una multa?”».
Detto, fatto. E così da qualche tempo sul bancone del bar di Daniele («Dove trasmettiamo anche le partite del Cagliari e quest’anno speriamo in bene») è comparso un vaso di vetro, dove chi “sgarra” dopo una giocata sbagliata del compagno o per sfogarsi contro la malasorte viene invitato a versare la sanzione: un euro per le piccole imprecazioni, due per quelle più pesanti, 5 euro per quelle particolarmente grevi e blasfeme.
Proteste? «In realtà no. Anzi: il sistema è stato accolto in maniera positiva, col sorriso, perché è un modo goliardico per invitare tutti a tenere un comportamento più rispettoso».
Non solo le cose sono migliorate, sottolinea Daniele, «ma anche chi non è solito imprecare ha iniziato a infilare monetine nel “vaso delle multe”, solo per solidarietà con la nostra iniziativa».
Quanto al denaro raccolto con questa originale operazione-decoro, i soldi raccolti potrebbero essere incamerati come mance oppure sarà possibile valutare di darli in beneficenza. «Anche se mia figlia – prosegue Muledda – scherzando dice: “Se va avanti così l’anno prossimo ci faremo le vacanze gratis. Ovviamente nella “nostra” Sardegna».






2.1.15

Padova ( ma potrebbe essere ovunque ) Perde lavoro e casa, multato senzatetto che dorme per terra

 canzone  consigliata  Giorgio Gaber - C'è solo la strada.

questa  notizia  conferma  quanto  detto precedentemente nel post  : <<    La tartaruga è rovesciata: salvata dal compagno c'è più solidarietà tra gli animali che tra gli uomini  >> . L'unico commento che mi sento  d  fare  è Purtroppo su queste disgrazie in effetti non si sa se ridere o piangere mi fermo qui. ....



 da  www.leggo.it


 PADOVA - Cento euro di multa. Questa la contravvenzione elevata dai vigili urbani la notte del 21 dicembre alle 2.25, in piazzetta Sartori, in centro a Padova, a un uomo che dormiva a terra.   «Si sdraiava a terra sul marciapiede utilizzandolo come giaciglio per dormire. Nell’occasione utilizzava cartoni e coperte che venivano fatte rimuovere» si legge nel verbale.  L'uomo che "si sdraiava a terra" è Massimo Susa, 48 anni, originario di Torino, uomo tranquillo, ex dipendente di una ditta di illuminazione. Una volta perso il lavoro, non è più riuscito a trovarne altri. Ed è arrivata la strada. Il gelo. E ora anche la multa dei vigili.

Lo che dovrei usare  parola  , mie  , ma  l'indignazione è tanta   che preferisco  al  silenzio   condvidere   chi  è  più  esperto d me  in sifatti argomenti  .Ed  è  il caso dell'articol riportato sotto  preso  da  ilfattoquotidiano del  1 gennaio 2015






Luca Faccio
Esperto sulle tematiche legate ai disabili
Gentilissimo Sindaco di Padova, Massimo Bitonci,
Sono il Dott. Luca Faccio da Bassano del Grappa –Vicenza. Mi occupo di tematiche Socio – Politiche con particolare attenzione alla disabilità.Sono rimasto senza parole dopo aver appreso da Padova oggi che attraverso i Vigili Urbani si sia scelto di sanzionare un clochard  che dormiva per terra con una multa di 100 euro, visto che la persona in questione ha perso il lavoro.Le chiedo, ma se la persona non ha un lavoro  e dorme per strada come fa a pagare ?Personalmente credo che tutti noi dobbiamo renderci conto che dobbiamo aprirci all’accoglienza verso persone di qualsiasi nazionalità, livello sociale ecc., perché ogni essere umano ha delle ricchezze interiori e culturali da condividere, non crede?
Ritengo che la criminalità e i reati vadano fermati e puniti; ma credo servano una serie di leggi più incisive che colpisco le organizzazioni che lucrano sulle persone che vivono già delle realtà difficili.
Auspico che lei faccia annullare tale multa e magari veda di trovare un’alternativa per questa persona.
In attesa di una sua risposta scritta che verrà pubblicata nel mio Blog  la ringrazio anticipatamente.
Cordiali saluti, Dott. Luca Faccio



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