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30.7.24

DIARIO DI BORDO N 68 Il caso di giulia cecchetin e l'informazione morbosa ., Ragazza di 22 anni si butta dal tetto, poliziotta la afferra per un braccio e la salva: poi l'abbraccio commovente

 le olimpiadi  non mi hanno   , almeno per  ora  ,   distratto     dal  trovasre  e  riportare  storie    e  di  fare la  rubrica  diario di bordo .  

Oltre alla consueta storia trovata in rete c'è un mia piccola riflessione   autocritica   e  critica   sui media   che   non  capiscono o fanno finta  che anche questa è violenza  sul caso del dialogo del padre ( Nicola ) con il figlio ( Filippo Turretta ) .


Inizialmente,  a  caldo  pensavo che chi ha disposto quell’intercettazione e diffuso il contenuto si dovrebbe vergognare. Pensavo fosse l’ennesima situazione di genitori incoscienti che giustificano i figli. Ma  sorattutto    che   la  rovina dei giovani di oggi sono i genitori incoscienti, senza coscienza e senso di responsabilità.

E  che  veramente deve prendere bene bene piede la condanna estesa anche a loro, perché gli atti feroci dei figli sono il risultato (dimostrato) di ineducazione e mancanza totale di valori e principi. Vanno rieducati i genitori insieme ai figli! Poi a mente freddda mi accorgo invece che : che si dovrebbe vergognare più chi ha consentito che una intercettazione che dovrebbe rimanere per la delicateza del caso e per eventualie fraintendomento poteva ed ha creato, segretata . Infatti dal portale msn.it ( non ricordo la fonte dell'articolo)

«Sono io che non… magari non ce la faccio a riferirgli tutto… io non ho detto tutto…». È il 3 dicembre e Filippo Turetta riceve per la prima volta i genitori nel carcere di Montorio Veronese dopo il suo arresto del 18 novembre in Germania per l’omicidio dell’ex fidanzata Giulia Cecchettin. Il 22enne di Torreglia sta parlando del suo avvocato, Giovanni Caruso, e ammette – o così pare dalle sue parole, intercettate dagli inquirenti – di aver nascosto delle cose al legale e, di conseguenza, al pm Andrea Petroni, che un paio di giorni prima l’aveva interrogato per nove ore. In un altro passaggio – quando il padre gli dice «non sei stato te, non ti devi dare colpe perché tu non potevi controllarti» – lui, secondo quanto riportato dai carabinieri, scuote la testa e dice «non è così».
Sono questi i motivi per cui quel verbale è stato messo agli atti del processo a Turetta, accusato di omicidio volontario pluriaggravato (dal rapporto affettivo, dalla crudeltà, dalla premeditazione e dallo stalking), sequestro di persona, porto d’armi e occultamento di cadavere. Non certo per «voyerismo giudiziario», anche se poi a colpire sono state altre frasi del padre. Per il pm Petroni e per gli inquirenti è infatti rilevante che poche settimane dopo il delitto, avvenuto la notte dell’11 novembre – prima con l’aggressione in un parcheggio a Vigonovo, a poche decine di metri da casa della giovane 22enne, poi con decine di coltellate nella zona industriale di Fossò – da un lato ammettesse di aver omesso degli elementi nel corso dell’interrogatorio, dall’altro sembrasse non dare seguito alla suggestione del padre su una possibile incapacità di intendere e di volere. La difesa, per ora, in realtà non ha fatto alcuna istanza sul punto, ma l’esame potrebbe essere disposto anche dalla stessa Corte d’assise, di fronte alla quale il processo inizierà il 23 settembre.


Ma quelli che non hanno messo su tale documento il segreto processuale \ investigativo , permettendo che essa fosse pubblica e quindi potesse essere divulgata alla stampa senza metodi clandestini o corruttivi . Cosi pure dovrebbe vergognarsi chi per qualche copia pubblica tutto senza selezionare e distinguere cosa è utile o cosa no , cosa aggiunge o è in più alla notiizia in sè . Ma soprattutto mi sono reso conto che è la solita squallida storia di spettacolarizzazione del dolore altrui per creare scalpore e fomentare gli animi, sulla pelle delle persone che già soffrono terribilmente. Chi ha pubblicato quella roba dovrebbe andare a nascondere , sotterrarsi e sparire dalla faccia della terra fare unesame di coscienza , pensare di trovarsi al posto dei familiari dei personaggi coinvolti . Io da ex curioso è morborso , non lo so quale livello infimo sta raggiungendo la natura umana. Seppur ovviamente condannando il delitto feroce, ma che necessità c’era di infierire così? Sia sui genitori di questo ragazzo che, contrariamente a quanto pensato per un attimo, non possano essere considerati totalmente responsabili dei gesti del figlio, sia anche sui familiari di Giulia …

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ILNATTINO
Ragazza di 22 anni si butta dal tetto, poliziotta la afferra per un braccio e la salva: poi l'abbraccio commovente 

 

Aveva deciso di farla finita in un momento di disperazione, così una ragazza di 22 anni era salita sul tetto del supermercato Esselunga di Camerlata con l'intento di buttarsi. Allertati  da alcuni passanti, che avevano sentito la ragazza urlare «mi butto giù, mi ammazzo non ce la faccio più», tre agenti della polizia di Como sono immediatamente intervenuti per evitare il peggio. Arrivati sul posto, si sono divisi i compiti: una poliziotta posizionata in basso ad attirare l'attenzione della giovane, gli altri due sul tetto per fermarla. Uno degli agenti, una poliziotta di 23 anni attualmente in prova alla Questura di Como, con grande spirito di iniziativa e spiccato tatto, si è avvicinata alla 22enne che dopo alcuni istanti di incertezza si è lasciata cadere nel vuoto di schiena. I due agenti a questo punto con prontezza hanno placcato la donna che era già con tutto il corpo a penzoloni, portandola di peso sulla balconata al sicuro. Una volta assicuratasi che la ragazza fosse in salvo, l’agente di Polizia le è rimasta vicino abbracciandola e tranquillizzandola fino all’arrivo di un’unità medica del 118, che l’ha trasportata all’ospedale S. Anna di San Fermo della Battaglia per le cure del caso.


30.12.23

DIARIO DI BORDO N°26 ANNO I il femminicidio di giulia chettin non è stato inutile .. replica a , la senatrice Lavinia Mennuni. Ha dichiarato che per le donne diventare madri dev’essere la prima aspirazione.,

da  https://www.thesocialpost.it/  del  30/12/2023 18:28


Una recente scoperta ha aggiunto una nuova dimensione al tragico caso di Giulia Cecchettin, la giovane donna tragicamente assassinata. Andrea Camerotto, zio di Giulia, ha trovato una lettera scritta da un ragazzo di nome Filippo, presso la tomba di Giulia. La lettera, condivisa sui social media da Camerotto, inizia con delle scuse, rivelando una coincidenza inquietante: Filippo condivide il nome con l’assassino di Giulia.
In questa lettera di due pagine, Filippo si rivolge direttamente a Giulia, esprimendo i suoi pensieri e le sue riflessioni. Confessa di aver sentito parlare di Giulia per la prima volta in televisione e di come, contemporaneamente, stava vivendo una situazione personale con la sua ex-ragazza. Questa coincidenza lo ha spinto a una profonda introspezione.Filippo parla della sua capacità di gestire le emozioni e i suoi comportamenti, confrontandosi con il modo in cui gli amici e i conoscenti di Turetta, l’assassino di Giulia, descrivevano il suo comportamento ossessivo nei confronti di Giulia. Riflette sulla sottile linea che separa le azioni innocue da quelle pericolose, ammettendo di sentirsi arrabbiato e dispiaciuto per gli uomini che rovinano la vita delle donne. Si chiede quanto lui stesso possa essere diverso da questi uomini.Filippo, un giovane del vicinato, conclude la sua lettera continuando a scusarsi con Giulia, non solo a nome proprio ma a nome di tutti, per ciò che considera un fallimento collettivo. Esprime ammirazione per la famiglia di Giulia, le cui parole hanno ispirato molte persone a riflettere su questioni fino ad allora sconosciute.

  dalla  pagina  Il Tulipano - Il Web Magazine Indipendente   a  cui  partecipo  

LAVINIA CARA,
le racconto una storia.
Quando ero ragazzina e impiegavo le mie giornate sui libri per laurearmi mia mamma e persino mia nonna mi guardavano con orgoglio e mi dicevano “Studia, studia…studia per la tua libertà e la tua indipendenza, così se domani volessi comprarti un rossetto non dovrai chiedere i soldi a tuo marito…” Mia mamma e mia nonna di figli ne hanno avuti 3 ciascuna e hanno interpretato il loro ruolo di madri alla perfezione. Mia nonna è rimasta vedova giovanissima e se l’è cavata meravigliosamente. Mia mamma ci ha cresciute, me e le mie sorelle, lavorando e facendo la mamma alla perfezione. Per loro essere madri è stata una missione. Ma non hanno mai dimenticato l’importanza della libertà e dell’indipendenza.Perché loro tante mamme vittime dei mariti e della sudditanza economica le hanno viste dal vivo, Lavinia cara. Hanno visto donne far la cresta sulla spesa per poter disporre di qualche spicciolo senza render conto al marito. Hanno visto mamme spaccarsi la schiena a far pulizie presso terzi di nascosto dal marito durante le ore di lavoro del coniuge, pur di raccattare qualche soldo da metter via per i figli, per il loro futuro.Hanno visto donne consumate dalla fatica e dal dolore di dover sempre abbassare la testa ma sempre incredibilmente fiere e dignitose.Mia nonna e mia mamma non hanno mai detto a me o alle mie sorelle di considerare come massima aspirazione per una donna quella di far figli.Perché, spiace dirlo ma è così, mia nonna e mia mamma sono nate molti decenni prima di lei ma sono molto ma molto più giovani di lei.Per loro una donna è una persona, non una fattrice.E aggiungo, per quel che conta.Io figli non ne ho avuti ma lei non sa perché.E come me milioni di donne non abbiamo figli e lei non sa perchè.Ma nessuno l’autorizza a pensare che non sia o non sia stata la nostra aspirazione.Impari a dosare le parole, senatrice cara.Impari a rispettare chi ascolta o legge le sue esternazioni.Impari a parlare di temi così delicati come il calo delle nascite secondo il suo ruolo, che non è certo quello di dire alle mamme cosa devono insegnare alle loro figlie.Si impegni piuttosto a ricercare soluzioni per assicurare quanti più diritti possibili alle donne.Che siano mamme o no.E, già che ci sono, le ricordo che in Italia le cure per avere una gravidanza per le donne che non ci riescono sono costosissime e solo in piccolissima parte a carico del servizio sanitario nazionale.Non lo sapeva forse…ebbene, glielo dico io.Cominci da qui magari.E tenga per sé i suoi inopportuni predicozzi sulle aspirazioni che dovrebbero avere le diciottenni.Che non è che tutti siamo stati fortunati come lei, Lavinia cara…Cordialità (giusto quanto basta)
Antonella Pavasili
Nella foto, presa dal web, la senatrice Lavinia Mennuni.
Ha dichiarato che per le donne diventare madri dev’essere la prima aspirazione.
E amen…

6.12.23

anche chi dovrebbe contro i femminicidi non è immune dalla cultura tossica che n'è alla base e pesca nel torbido nei particolari morbosi di tale crimine


Nella giornata di ieri si è svolto il funerale di Giulia Cecchettin nella basilica di Santa Giustina a Padova. Il padre della giovane, Gino, ha dedicato alla figlia parole toccanti e, insieme ai suoi due altri figli, ha accompagnato il feretro fuori dalla chiesa.Nella trasmissione Pomeriggio 5, durante una conversazione con lo zio della giovane via collegamento, la conduttrice Myrta Merlino ha espresso il suo pensiero su come questo evento rappresenti per l'Italia il "miracolo di Giulia".  ⁕ 
La drammatica vicenda ha scosso tutta Italia e ha acceso i riflettori sulla violenza che troppe volte le donne subiscono. Dalla scomparsa dei ragazzi alla fuga di Filippo Turetta fino al tragico ritrovamento della giovane e a tutta la violenza subita da Giulia.In questi giorni l'intero Paese si è ritrovato a parlare della ragazza sui giornali, in tv e sui social e, talvolta, con fin troppa dovizia oltre ogni morbosità, di particolari.
Selvaggia Lucarelli ha proprio fatto notare come si sia arrivati alla "deriva", condividendo il video di una "tizia assurda che nella vita 'ricompone i cadaveri' e racconta particolari macabri tra un consiglio sul rossetto e un corso. Oggi si è superata: dà appuntamento per una live con i colleghi di Padova che hanno sistemato il corpo di Giulia Cecchettin"."Non c’è più alcun limite alcun #pudore, alcuna #pietas, #decenza, #rispetto, #empatia. Un pizzico di #umanità, niente di niente, qui si sta davvero #toccandoilfondo. É una follia, sono scioccata." e ancora: "Come si può pensare di fare una live per raccontare come è stata composta la salma". Sono alcuni commenti al fatto che una  delle   protagoniste dei #salottitv abbia trasmesso in diretta su #tiktok come è stata composta la salma di #giuliachettin . Stavolta ha fattoancora   più  #schifo   del solito fa tanto la paladina contro il #femminicidio e #leviolenzedigenere   o almeno cosi  sembra  poi casca in simli cose . #cazzboh

20.11.23

Questo (non) avrei voluto sentir dire su Giulia e le vittime di femminicidi

  come dicevo   nel  post  : << nei casi di gravi eventi come il femminicidio o violenza di genere se non sia nient'altro da dire meglio il silenzio . mie considerazioni su Giulia Cecchettin è scritta come quella di una vittima con un numero - 105 dall’inizio dell’anno>>  certa  gente   non  sa  cos'è il pudore  

 Ho letto  su telegram  e  su fb  e sentito   facendo zapping  talmente tante cose nelle ultime 48 ore sul femminicidio di Giulia Cecchettin - alcune giuste, altre orribili  come l'imbecillità (   vedi  slide  sopra  )   metaforicamente  parlando   del leghistga  Stefano Valdegamberi, alcune inutili, altre ancora deliranti - che sento il bisogno fisico di mettere giù alcuni punti fermi perché  come dice   giustamewnte  anche lorenzo  tosa    nell'elenco  sotto non vadano mai persi di vista.

1) C’è una e una sola vittima. Si chiama Giulia Cecchettin, e Filippo Turetta è il suo assassino, femminicida, carnefice. Punto. Non è il dramma di due persone. È la tragedia di una sola persona, la vittima, e della sua famiglia.
2) Ci sono pseudo-esperti che vanno in tv a dire che soggetti disturbati come l’assassino di Giulia hanno tutti in comune il fatto di non avere avuto delle “madri normali”. Insomma, va a finire che la colpa degli uomini che ammazzano le donne è delle mamme, quindi, per estensione, delle donne stesse. E a dirlo, tenetevi forte, è stata una… donna.
3) Pillon vari ed eventuali che, dall’alto di nessuna competenza, ci dicono che “tragedie orribili come questa non si prevengono con la presunta educazione sessuale in salsa Lgbt ma con il ritorno del padre in questa società di orfani”, riuscendo, in un salto quantico, nell’impresa di utilizzare anche un assassino uomo etero per attaccare la comunità Lgbtqi+.
4) Anche di fronte all’evidenza del femminicidio nell’attimo in cui veniva scoperto, c’è chi, in larga parte della stampa e della politica, si è prodotto in giri di parole, condizionali e formule ipotetiche pseudo-garantiste per non ammettere l’unica e la  sola verità esistente. Addirittura c’è un ministro delle Infrastrutture, lo stesso che impesta i social di video di immigrati o rilancia notizie di neri o islamici invocando castrazioni chimiche o augurandogli di “marcire in galera”, che all’improvviso [  per  replicare  alle  accuse  della sorella della  vittima e agli elettori   sensibili a  tali temi che  non si bevono quasi più    i  suoi   post   da  capro espiatorio   in cui  si scarica le   colpe  di tali crimini  sui migranti   ] si scopre garantista e novello allievo di Beccaria.
5) La dignità, la forza, il coraggio con cui la sorella, il padre e la famiglia tutta di Giulia Cecchettin sta affrontando questa tragedia immane non è solo commovente, è anche una rappresentazione esemplare di intelligenza e umanità, di come si reagisce all’orrore affinché altre donne non vivano quello che ha vissuto Giulia.
5 bis) Al tempo stesso, il modo in cui la famiglia di lui (e il proprio avvocato) stanno gestendo la tragedia - la narrazione tossica del “ragazzo perfetto che le preparava i biscotti - è l’incarnazione di tutto quello che non si dovrebbe fare o dire in un momento del genere.


Questo (non) avrei voluto sentir dire su Giulia. Solo questo. 














emergenza femminicidi non basta una legge che aumenti le pene ma serve una campaga educativa altrimenti è come svuotare il mare con un secchiello

Apro l'email  e tovo  queste  "lettere "   di  alcuni haters  \odiatori  ,  tralasciando  gli  insulti  e le  solite  litanie ...