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24.11.18

seghe mentali e riflessioni varie



Ogni tanto mi vengono in mente delle elucubrazioni \ seghe mentali che dovrebbero essere " lasciate morire " cioè non cisi dovrebbe soffermare sopra e lasciarle libere nel vento . Ma stavolta deciso di bloccarla e di fermarla mettendovela per iscritto .




Da ragazzo , ed ora lo faccio di nuovo , chiedevo cosa è puiù costruttiva l'utopia o l'illusione ?
Come al solito l'altra parte di me , quella che lotta per   eliminarle  , in quanto   da quanto ho  appreso dalla lettura    di  Come smettere di farsi le seghe mentali e godersi la vita di  Giulio Cesare Giacobbe libro di pubblicato da Ponte alle Grazie nella collana Saggi
Risultati immagini per come seghe mentali

 che solo le più dure vanno eliminate  le  altre  le   sue  può ridurre    e  poi  se   vuoi    eliminarle , mi  dice   :  << ma  che  razza    domande    ti  fai   ? logico  che  sai   analizzi le  due   definzioni  

utopia
/u·to·pì·a/
sostantivo femminile
Quanto costituisce l'oggetto di un'aspirazione ideale non suscettibile di realizzazione pratica.
"è un'u. la perfetta uguaglianza tra gli uomini"
PARTICOLARMENTE
Ideale etico-politico destinato a non realizzarsi sul piano istituzionale, ma avente ugualmente funzione stimolatrice nei riguardi dell'azione politica, nel suo porsi come ipotesi di lavoro o, per via di contrasto, come efficace critica alle istituzioni vigenti.
Origine
Nome coniato da Thomas More nel 1516, con le voci greche ū ‘non’ e tópos ‘luogo’; propr. “luogo che non esiste”
Ulteriori   approffondimenti   https://it.wikipedia.org/wiki/Utopia



illuṡióne
Vocabolario on line
illuṡióne s. f. [dal lat. illusio -onis «ironia» (come figura retorica) e nel lat. tardo «derisione», der. di illudere: v. illudere]. – 1. In genere, ogni errore dei sensi o della mente che falsi la realtà: un remo immerso nell’acqua dà l’i. di esser piegato; il pittore crea con la prospettiva l’i. della profondità; i. dei sensi, della fantasia, dell’immaginazione. In psicologia, ogni percezione della realtà falsata dall’intervento di elementi rappresentativi associati allo stimolo sensoriale così strettamente da essere considerati di natura oggettiva e riferiti all’oggetto che il soggetto crede di percepire (distinta quindi dalla allucinazione, che è invece la percezione di una realtà totalmente inesistente); i. da disattenzione, affettive, ottico-geometriche, dovute rispettivamente a un insufficiente stimolo sensoriale, a particolari stati emotivi, al contrasto tra ciò che si vede e la realtà fisica dell’oggetto (per es., una serie di linee effettivamente parallele che invece appaiono variamente convergenti o divergenti; v. fig. a p. 772). 2. Inganno della mente che consiste nell’attesa di un atto o di un fatto destinato a rimanere irrealizzato, nel concepire speranze vane, nel formarsi un’opinione inesatta (in genere troppo ottimistica o favorevole) su persone o cose, nel dar corpo a ciò che non ha consistenza reale: vivere, pascersi d’illusioni; cullarsi nell’i.; distruggere, dissipare un’i.; non ci facciamo illusioni e guardiamo in faccia la realtà; e seguito da complemento o da prop. oggettiva: vivere nell’i. di un futuro migliore, di poter cambiare il mondo; scròllati di dosso l’i. che siano gli altri a dover pensare a te. 3. ant. Derisione: la i. di Cristo (Cavalca).


hai gia risposta  e sai  già qual  è  quella  costruttica e quedlla distruttiva 
ok  grazie  

Dopo  aver , per  l'emnnessima  volta  ,   sviscerato  questa mia    sega mentale     , ecco altre riflessioni   

  • E' inutile stare  al mondo  e  riflettere  sul  su starsi   se non prendi delle responsabilità
  • quando una cosa ed una persona    non ti da' niente  o  ti  dà solo  negatività lasciala   prima  che   sia  troppo tardi  e  diventa  più complicato  e  difficvile  uscirne   \  liberarsene  
  • le paure  vanno affrontate      cosi fanno meno   paura  
  •  i ricordi    devono  ad  andare  avanti  non bloccarti  facendoti  cadere nella  nostalgia  e  nel rimpianto 
  • non sempre  sei tu a cercare  i guai ma  sono loro  che  cercano te   quindi non  farti venire  problemi  dandoti addosso 
  •  ci sono vittorie  che valgono come una sconfitta





29.5.18

penieri sparsi sotto forma di dialogo interiore

non è detto che un vuoto  debba  per forza essere  riempito

--  non sempre v'è  c'è una seconda possibilità.
--  ma  cosi  t'arrendi  perchè  a volte  senza  che   te ne  accorgi  c'è  
---  se  lo dici  tu  

--- quando una cosa è  persa  o morta lo  è per sempre
 --- se  ti fissi   materialmente  alle cose  ed  alle persone si  . ma  sappi che  generalmente   ci sono cosi   che  ritornano sempre
-- ok  grazie  osserverò meglio  le  cose   e le persone  ed cercherò di  non attacarmi troppo



23.7.15

memoria delle persone che non ci sono più nelle memorie del cellulari e su i social

morte  per  un amica  \  in morte di S.f  -  Guccini -Nomandi 

Oggi cercando un nunero sul cell , ho trovato un numero di un carissimo amico morto  e mi è ritornato alla mente


Non so se vi capita pure a voi.
Di scorrere la rubrica del telefono e ci sono persone, nella rubrica, che in realtà non ci sono più.
Morte.
Per davvero.
Io non le cancello mai. Mi sembra un torto che non si meritano. Anche se un po', 'sta cosa, mi spaventa.
Metti che chiamino.
Un giorno.

Anch'io vivo come lui   situazioni del genere  non solo nel celll  ma  anche su facebook   ,. Unica differenza  che  io  lo faccio  oltre  che per  sbadataggine  per  mantenerne vivo il ricordo e fare come i sepolcri di Foscolo   cioè ricordarli  . ma  sopratutto  forse ho paura di scordarli e di scordare chi ero e cosa sono oggi anche grazie a loro.



«Io, maestra nera nella scuola italiana. Oggi c'è chi non si vergogna più di essere razzista» la storia di Rahma Nur

  corriere  della sera   tramite  msn.it  \  bing    Rahma Nur insegna italiano, storia e inglese alla scuola elementare Fabrizio De André d...