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Un poliziotto cerca tracce dopo l'assassinio di Ana Maria Stativa |
Grazie alla mail di un cliente di Ana
Mi scrive il cliente di una donna che si prostituiva, uccisa la settimana scorsa a Bologna. Via Varthema, due passi dai giardini Margherita. Meno di quarant’anni lui, meno di trent’anni lei. Un uomo e una donna giovani, entrambi sposati, figli piccoli. Mi scrive, quest’uomo e racconta in modo semplice e crudo di quando la frequentava: di come lui si togliesse la fede, prima, e lei sorridesse guardando quel gesto. Delle parole corse tra loro, del dolore per la sua morte. (....)
“Ho quasi 40 anni, vivo e lavoro a Bologna. Bel ragazzo, buoni rapporti sociali, buon lavoro, una famiglia meravigliosa. Tutto buono, insomma. Come milioni di persone, ogni tanto, commetto peccati. Ho pagato per il sesso. Un mese fa chiamo una ragazza che ha pubblicato un annuncio su internet. Le foto mi piacciono, la ragazza sembra gentile. Vado, pago, ricevo le prestazioni per cui ho pagato, mi rivesto e mi rimetto la fede, che avevo tolto per chissà quale falso pudore. La ragazza nota il gesto e mi dice: perché l'hai tolta? Non si fa! Balbetto: per rispetto... Lei sorride e mi dice: ‘Non è così che la rispetti, guarda (mi fa notare la sua, di fede) mi ha lasciato ma io non l'ho mai tolta. È il padre dei miei figli’".
"Capita alle volte che tra cliente e ragazza ci sia voglia di parlare. Racconta. È stata sposata. Il marito se n'è andato ma le ha lasciato due figli. Dico: se sei un uomo non te ne vai se hai figli. Risposta: e che faccio? Lo lego? Ana Maria ha spalle grandi. Ha fatto ginnastica a livello agonistico quando era giovane, dice. Non ha neanche 30 anni".
"Un giorno è partita per l'Italia. All’inizio qualche lavoro…Ma c'è l'affitto, due figli in età scolare e una madre anziana. C'è la vita insomma. Anzi, c'era. Pochi giorni fa un cliente l'ha uccisa con una pistola per maiali arrugginita. Un colpo alla testa, un chiodo".
"In questi mesi ho visto le pagine dei giornali riempirsi delle parole "femminicidio", slogan, cortei, numeri verdi. Per Ana Maria la quinta pagina della cronaca locale, dopo la Virtus. Era solo una puttana. La parola femminicidio non compare. Il nome solo verso la fine, dopo averla chiamata sei volte prostituta. Al mondo sta bene così, il palazzo, i vicini del quartiere "bene" non sapevano nulla.
Io ho le mie colpe e me le tengo, le conosco. Gli altri hanno le loro. I più buoni fischietteranno