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29.7.22

ipocrisia funebre el caso della povera diana Pifferi

     di cosa  stiamo parlando




I funerali della piccola Diana, l'urlo della nonna: "Non ti abbiamo mai abbandonato". L'arcivescovo Delpini: "Orrore".

I funerali della piccola Diana, l'urlo della nonna: "Non ti abbiamo mai abbandonato". L'arcivescovo Delpini: "Orrore".
(ansa)
Il feretro della bambina di 18 mesi lasciata morire di stenti dalla madre, Alessia Pifferi, è arrivato in chiesa accompagnata dagli applausi. La nonna: "E' tua madre che è una pazza". Gli abitanti del quartiere: "Giustizia senza conti"  repubblica  29\7\2022




ha  ragione  l'amica    \  compagna  di strada  facebookiana   Angela Marino

La bara di Diana Pifferi, bianca e piccolissima, sembra quasi un giocattolo, una ricostruzione di una bara vera, un oggetto di scena, tanto è minuscola. E invece dentro c’è il corpicino senza vita di una bimba vera, una bimba che fino a qualche settimana fa, dormiva, mangiava, sorrideva (poco). È al

centro di una chiesetta altrettanto piccola di Ponte Lambro dove i presenti sono per lo più giornalisti o sconosciuti che hanno voluto partecipare così il proprio sgomento e dolore per questa tragedia. Eccola qui la collettività, la comunità, quella che si rivolta atterrita di fronte a un crimine aberrante, ma non si fa scrupolo a guardare dall’altra parte quando qualcosa non va. La bambina assente e immobile nel passeggino di Alessia Pifferi l’hanno vista praticamente tutti. Hanno commentato, forse, così come avveniva per le stramberie della Pifferi, per le sue menzogne, le sue invenzioni. Di Alessia erano tutti concordi nel dire che mentiva su ogni cosa, che non era possibile in nessun caso capire se dicesse o meno la verità. Ebbene, questo non è un elemento sufficiente per segnalare le proprie preoccupazioni sul genere di tutela e di accudimento esercitati sulla bambina? Perché quando era viva, Diana, nessuno l’ha protetta? Leggo molti commenti in questi giorni in cui si dice che non possiamo fare i poliziotti segnalando i comportamenti degli altri, che siano genitori o no. Ma perché leggere l’intervento legittimo a tutela di un minore come un modo di ficcare il naso, di non farsi gli affari propri? Perché non leggerlo come un gesto di amore e protezione nei confronti di una bimba che vive nel nostro quartiere, condominio, nella nostra comunità? Sarebbe finalmente giusto e utile se comprendessimo che occuparci delle negligenze o difficoltà degli altri, reali o presunte, nelle dovute sedi e con i giusti mezzi, è un gesto di altruismo e civiltà, non un’interferenza molesta. Avrebbe molto più senso che andare al funerale di una bimba che ci siamo limitati a osservare da lontano, scuotendo la testa.


io   non  riesco ad essere  diplomatico 

festival dell'ipocrisia e della falsità . se dicono che non l'hanno mai abbandonata perchè la bambina era solo per giorni ? se la madre lo aveva già fatta perchè non l'hanno segnalata ai servizi sociali o cazziata , o chiesto loro di prendersi cura della piccola ? #lacrimedicoccodrillo #indifferenza #ipocrisia #Omerta #silenzio #piccoladiana

«Io, maestra nera nella scuola italiana. Oggi c'è chi non si vergogna più di essere razzista» la storia di Rahma Nur

  corriere  della sera   tramite  msn.it  \  bing    Rahma Nur insegna italiano, storia e inglese alla scuola elementare Fabrizio De André d...