Visualizzazione post con etichetta le radici che tieni. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta le radici che tieni. Mostra tutti i post

23.12.14

L'ANIMA DI RENATO Una mostra a Testaccio celebra l'arte di Zero di Federico Diatz

  di  Federico Diatz
Sono trascorsi ormai alcuni giorni dalla mia visita alla mostra "Zero" (La Pelanda, Spazio Macro Testaccio, Roma). Come al solito, ogni iniziativa riguardante Renato ha bisogno di una riflessione. Ritornare con la mente in quelle sale, nel buio restituito da quei silenzi, mi trasmette il senso profondo di questa nuova avventura. Location suggestiva e raccolta, rassegna che all'inizio mi era sembrata un po' scarna, pur non mancando alcune chicche per la delizia degli appassionati: gli abbozzi dei brani, i provini, i video... Non del tutto sconosciuti, ma ci hanno ricordato le radici di Renato.
Pochi i costumi presentati ma non conta (li abbiamo già visti al SeiZero e nell'Amo Tour). Ben più importante era comprendere il suo background culturale e psicologico. Quindi buona l'idea degli organizzatori di strutturare le sale come il percorso di un feto intervallato dai battiti del cuore di Renato. Come a dirci che quella era la sua vita intima, nascosta solo all'apparenza. Non condivido le critiche di chi pretendeva una maggior quantità o varietà di materiale (c'è il book per questo, ben confezionato, con foto in parte conosciute ma anche preziosi inediti). Forse ne vedremo nelle prossime puntate visto che dovrebbero seguire altri momenti della retrospettiva. Ma a cosa sarebbe servito inserire pagine di inutili rotocalchi, stupidi gossip, falsi scoop di riviste popolari (io avrei tolto persino la pseudo-inchiesta di Sorrisi...), buone solo per rassicurare, forse, la parrucchiera del rione ma non per capire l'anima reale di Zero? Lui è nato come personaggio inquieto e inafferrabile, un frutto periferico. Meglio, molto meglio le foto in bianco e nero dell'infanzia e dei coraggiosi esordi, davvero molto pasoliniani. Bella l'aggregazione tra le tappe del percorso artistico di Renato e i momenti storico-sociali di quell'Italia. È un'operazione già intrapresa da Daniela Tuscano e Cristian Porcino nel loro libro ("Chiedi di lui") dove viene citata perfino "Supermarket", un inedito del '73 ascoltato in esclusiva per l'occasione (vedi seconda foto  al centro   sotto  )

. E a me che non ho vissuto quell'età ha procurato una autentica scossa leggerla e, adesso, vederla! La rivoluzione dei costumi, la lotta contro il perbenismo sessuale, le maschere, la contestazione giovanile e l'unicità di un personaggio che ha attraversato tutto mantenendo una sua specificità... questo è importante. Un rammarico: buona parte del pubblico ha ignorato questi momenti affannandosi soltanto a cercare le immagini "inedite" di Zero. Ma non si può capire un fenomeno se non lo si colloca, appunto, nel periodo in cui è sorto. Cose che purtroppo avvengono presso quei fans che non hanno dimestichezza con la cultura. In conclusione, mi pare che questo sia un primo tentativo di recuperare un'identità artistica "essenziale" quanto mai indispensabile dopo anni di successi clamorosi ma non sempre adeguatamente assimilati.

                                                   Federico Diatz
                    
P.s
 le   Foto: elaborazione grafica di Roberto Rossiello, Ivan Zingariello e Rita Podda

8.7.14

storie di Sardegna . Elio Tulli e Roberto Diana con i lowlandspavia

La  sardegna   non è  solo costa  smeralda   e altri luoghi del vip  e  di gente danarosa   ed altri artisti più  a me  noti   ai media  ufficiali    ma   è anche    altri artisti     che  non hanno  passerelle sui media  ma  che  sono ugualmente    famosi ed importanti     anche se  di nicchia  (  almeno  qui  in italia  )  eccovi qui due  storie  . 
Elio Pulli  un pittore, scultore , artigiano  la prima . Roberto Diana  ed  il suo gruppo i lowlandspavia


da  http://lanuovasardegna.gelocal.it/
di Pasquale Porcu
SASSARI. Elio Pulli ieri ha compiuto 80 anni. Per molti quella è un'età che certifica l'anzianità. Per l'artista sassarese 80 è solo un multiplo di 20. E dei ventenni Elio conserva l'energia creativa, la curiosità e la passione di vivere. Nel suo laboratorio di Tramariglio anche sabato, giorno del compleanno, pur col solito via vai di amici, il maestro ha continuato a dipingere e a lavorare.Insomma, quello che ha sempre fatto. Fin da quando, ancora bambino frequentava, nel centro storico di Sassari, la bottega del padre scultore di statue di cartapesta e animatore di un cenacolo di artisti che riuniva, la "meglio gioventù" del suo tempo: da Costantino Spada a Libero Meledina al fior fiore dei talenti del tempo.A Elio quell'imprinting artistico del padre è rimasto. Non c'è attività manuale che Pulli non riesca a fare. E a fare benissimo, dando a tutti i manufatti che passano dalle sue mani quel tocco che trasforma un pezzo di artigianato in opera d'arte: che si tratti di una scenografia o di una cassapanca o un letto in ferro.



Dal suo laboratorio sono passati in tanti: ministri e presidenti della Repubblica, cardinali, generali, giornalisti famosi e attori di Hollywood (lo scorso anno Kevin Costner in persona è andato a chiedergli una cassapanca sarda ma Elio gli ha risposto picche).Nella sua bottega di Tramariglio trova il tempo per fare tutto: inforna i piatti di ceramica artistica e subito dopo si sposta a dare un colpo di martello e scalpello a un "Ecce homo" che gli hanno commissionato i frati del monastero di San Giovanni Rotondo, quello di padre Pio.Poi, eccolo di fronte a un quadro di una marina: una barca in primo piano esibisce colori tenui come quelli che ti dà la luce del tramonto. Il sole calante lo intuisci ma non lo vedi. E' così anche per quelle donne sarde in preghiera, uno degli ultimi quadri dipinti: i volti di quelle anziane sono sfumati, non hanno forme nette, ma la loro espressione di  raccoglimento la cogli.
L'artista  al lavoro nella sua bottega 
altre  foto  nel link  sotto  
 E noti anche l'espressione arcigna di quella figura un po' appartata, non vedi bene la faccia ma capisci che quella deve essere "sa meri", la padrona.E non vedi neanche, in quel gruppo le mani giunte ma ti sembra quasi di sentire la preghiera di quelle donne.Il silenzio e l'intensità del raccoglimento sì, quello lo cogli. E' un'atmosfera che ti racconta la Sardegna più di un trattato di antropologia.Come quell'altro quadro, lì accanto, per terra, in cui un gruppo di cavalieri e di cavalli nervosi sono pronti per correre l'Ardia di Sedilo. Anche qui è dal buio di quell'alba che emergono le personalità di quegli uomini ma anche d quei cavalli. In lontananza si intuisce l'attesa del pubblico, assiepato ai bordi delle strade e impaziente di assistere a quella prova di ardimento dove non si sa dove cominci la fede e dove finisca il coraggio e la balentia.Ecco, l'arte di Pulli è così, apparentemente impalpabile, con quelle pennellate ampie che fanno sfumare le figure in un'aria che diventa malinconica o allegra, cupa o gioiosa a seconda del gioco complessivo che emerge dal dipinto. Come se fosse una poesia nella quale le parole sono ridotte all'osso e in cui le cose non dette contano molto di più delle cose esplicite.I seriosi critici del mondo accademico lo hanno spesso ignorato. Ma è a lui che il Vittoriano lo scorso anno ha dedicato una mostra: Pulli da un lato e dall’altra parte Cezanne.
Ottanta anni. Ma che cosa ha imparato un artista a 80 anni? « Quando ero piccolo avevo fame_ scherza_ ora sono famoso».Ma un uomo così forte e determinato di che cosa ha paura? «Lo ammetto_ dice- ho paura della morte. Credo che camperò altri 80 anni, ma temo la morte. Quando dovesse arrivare vorrei davvero non esserci…»



dal  canale  di  youtube di https://www.youtube.com/user/tonymaso1957


Roberto Diana chitarrista  Lurese    emigrato  nella penisola   dove  ha  formato  i <<"Lowlands* uno di quei gruppi per cui andare fieri d'essere italiani, anche se non li troverete mai nelle pagine musicali dei quotidiani nostrani che tirano, band pavese tosta e arcigna con il piede nel presente, il cuore nel passato, e la fama internazionale più grande di quella nazionale.">> ( da  http://enzocurelli.blogspot.it/2014/07/recensione-chris-cacavas-edward-abbiati.html )  
Purtroppo  i mie  video  che  girai  al loro    concerto tempiese   sono andati  perduti   e cancellati  per   un errore  dal mio canale  di  youtube   e  quindi devo [ sic  ] , ma  ne vale la pena  ,   ricorrere  a  video esterni 


Il servizio andato in onda martedì 26 aprile 2011 durante la pagina dello spettacolo nel TG di Cinquestelle Sardegna. La band sardo-lombardo-inglese, che esprime una musica di pura contaminazione di generi diversi, dal country all'etnico, è piacevole da ascoltare. Ottimi i musicisti e eccellente il loro sound. Le riprese e il montaggio del servizio sono di Sandro Manca. Il servizio a cura di Antonio Masoni

*
http://www.lowlandsband.com/



                foto  presa da http://youtu.be/AiDVeS2s7EE

Ma Roberto* , purtroppo non sono mai riuscito ad andare vederlo da vivo nonostante fosse in zona , ha sia che suoni con il suo gruppo   o  da  solo   :   ha  << Un talento puro della chitarra che continua a sviluppare le sue "radici" e le fa decollare sui palcoscenici di tutto il mondo. Come l'astore libera le sue ali e vola alto. Conserva dentro di se l'umiltà che è intelligenza, lontano anni luce dalla spocchia di chi si sente arrivato e non lo è. Un sorriso semplice e accattivante proprio come la sua musica d'autore. Ora sta per pubblicare il suo secondo disco, Raighes (vol. 2°) dopo il successo del primo lavoro.>>   dalla discalia  del  video   sotto 




http://robertodiana.altervista.org/
* http://youtu.be/AiDVeS2s7EE intervista   agli esordi 

14.11.13

viaggiare ballando la storia di Mickela Mallozzi

da http://www.lavocedinewyork.com/

  In viaggio ballando


[28 Apr 2013 | 0 Commenti | 95.960 views]


Mickela Mallozzi danza a Grotta del Turco (Foto di Bridget Palady)


OGNI Luogo ettari Una storia, e Il Modo più bello per condividerla E ATTRAVERSO la musica, la danza, l'arte, e la festa. Non Importa se ci vuole Un viaggio in aereo di 24 ore o Solamente 10 Minuti A piedi per Arrivare, la Scoperta di cultura Nuove e la mia Missione. Sono Stata Una ballerina ndr Una musicista Tutta la vita, e Vivere Come una Newyorkese km Da un pieno accessori Tutte e dovuta QUESTE forme d'Arte e Altro Ancora. Eppure, ho Ancora this fama insaziabile di assaporare OGNI cultura ATTRAVERSO la mia, in Un'autentica Tradizione Popolare, e, SOPRATTUTTO, Nel Luogo in cui si nasce. La mia Storia INIZIA venire tante, Casualmente - STAVO lavorando per un'azienda, guadagnando di piú Quanto potessi Immaginare, Sperando di Diventare Una dirigente in Un Futuro non troppo Lontano. Ero implacabile, volevo Avere Successo Nella Vita e mi identificavo negligenza Zeri Scritti sul mio STIPENDIO. DOPO alcuni Anni di Attività con l'industria musicale (il Che ha incluso also feste con rockstar e bighellonare con Celebrità also non della musica), ho sentito il Che Quel Lavoro non faceva per me. Lavorare venire mangiatoia per artisti, significazione Essere also Una baby sitter per ADULTI. Così ho DECISO di lasciare Tutto. Ed ero Ancora Giovane. Non ero Sposata, non possedevo niente (venire la maggior Parte degli Abitanti di New York), ero in Missione per trovare la mia vera Vocazione: sono nata per tariffa di Cosa a Questa Vita?



Le mie dovuto Passioni Sono Semper stato ballare e Viaggiare, in quest'ordine. Avevo tre Anni QUANDO ho iniziato la Formazione in Danza e per I Viaggi, avevo iniziato also prima. Io sono italo-americana di prima Generazione ed ho avuto la possibilita di visitare la terra lontana del Sud Italia, Quando ero Ancora Una bambina, Dai Primi Anni '80. E non solo era ONU Piacere per me, Bensi also ONU Privilegio Estremo. I Miei genitori avevano UN 'salvadanaio per l'Italia', cosi potevamo Andare a trascorrere delle Nazioni Unite Paio di Estati Nel Posto il Che Onu tempo Loro chiamavano 'casa'. Ed E Stata Molto Di Più Che Una vacanza, E Stata Una lezione di Tradizione, di lingua, cultura e storia della Mia Famiglia.
QUANDO ho frequentato l'Università a circa 16 Anni, DOPO Il mio primo Volo Transatlantico, ho DECISO di Studiare all'Estero, Nel Paese Che ho chiamato 'patria'. Fu Allora, con I Primi Viaggi veri per Conto Mio, abbandonata a me stessa, il Che Ho Contratto il 'bug del Viaggio', il Che mi ha Fatto continuare ad Esplorare.  ì Così il Che vivo Ora - Unendo le dovute maggior Parte delle Cose Che amo : Viaggiare e ballare. Insieme mi Danno Modo di Scoprire le molte, diverse ed Estremamente ricche cultura caratterizzano il Che Gli Esseri Umani. QUESTE Sono le basi, il Che ci Fanno sorridere - Le basi del celebrare Insieme, condividere musica e Movimento. QUESTE emozioni non Hanno Bisogno di Traduzione, in Nessuna lingua. Anni di Viaggi mi Hanno Fatto Capire Che Non è la DISTANZA Fisica costituisce il Che Il Viaggio.  E l'Esperienza Che ti da, il trasportarti in Un Altro Luogo, ANCHE SE potrebbe non Essere Più Lontano del Tuo Vicino di Casa. Allora unitevi a me, vi portero Nelle Mie Avventure Culturali di Tutto Il Mondo, Alla scoperta delle Tradizioni Popolari di OGNI Luogo Che visito ATTRAVERSO L'Arte, la Musica e la danza: dal Carnevale sull'isola di St. Thomas, al ballare tango a Buenos Aires, al "Contra" danza a Saratoga Springs, New York, e per celebrare La Sagra delle Regne Nel Paese natale della Mia Famiglia a Minturno, Italia!

emergenza femminicidi non basta una legge che aumenti le pene ma serve una campaga educativa altrimenti è come svuotare il mare con un secchiello

Apro l'email  e tovo  queste  "lettere "   di  alcuni haters  \odiatori  ,  tralasciando  gli  insulti  e le  solite  litanie ...