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18.6.25
indifferenza ed apatia il caso della morte di Mariano Olla di Claudia Sarritzu Ghironi
17.4.25
continuano le violenze sulle donne degli Italiani e ministro Nordio incolpa ancora gli stranieri per i femminicidi: perché il suo discorso non regge ed vicinissimo al razzismo
Mentre continuano i femminicidi e le violenze sulle done e le sentenze vergognose d'assoluzione dei carnefici ( Assolti da stupro: "Ragazza era consenziente anche se ubriaca" ):
il ministro della giustizia , Carlo Nordio viene , come riporta quest'articolo : « Il ministro Nordio incolpa ancora gli stranieri per i femminicidi: perché il suo discorso non regge » di https://www.fanpage.it/ ,contraddetto principalmente dai dati statistici. Sebbene sostenga che gli stranieri siano responsabili di una percentuale sproporzionata di femminicidi rispetto alla loro popolazione, i numeri mostrano che la stragrande maggioranza dei femminicidi in Italia è commessa da italiani. Inoltre, non specifica quali nazionalità o culture intenda, rendendo il suo discorso generico e poco fondato. Infine, il problema dei femminicidi è più ampio e radicato nella società italiana, non limitato a questioni culturali legate agli stranieri.
Ricordiamo che in Europa L'Italia è stato uno degli ultimi paesi in Europa ad abolire il delitto d'onore, eliminandolo dal codice penale nel 1981 con la legge 442/1981. Questa legge cancellò anche il cosiddetto "matrimonio riparatore", una pratica che permetteva agli uomini accusati di violenza sessuale di evitare la pena sposando la vittima.Penso che il Paese in mano a questi pseudo governanti sia destinato a non evolvere poi molto !.
Infatti mi chiedo come mai per questa destra ( parlamentare ed estra parlamentare ) la maggioranza dei femminicidi viene commessa da uomini italiani o neo italiani ? Forse perchè siamo alle solite quando una classe politica non sa come prendere atto dei propri fallimenti in tale ambito oltre a usare la repressione e la propaganda usa il vecchio metodo ( sempre efficace ( vedere : I e II miei articoli su fake news e complottisti ) di cercare un nemico a ttti i costi \ il classico Il capro espiatorio in questo caso uno straniero o quella che su considera una cultura diffrente \ inferiore come dimostrano le riforme proposte dei programmi scolastici che esaltano la superiorità occidentale
Per concludere Solo negli ultimi mesi sono stati una decina e tutti commesi da italiani . Quindi perché gridare allo scandalo per dei casi rari ma ignorare volutamente la maggioranza ? Semplice perché è propaganda e c'è gente che abbocca alla propaganada e alle fake news ci crea su un complotto ( I e II ) !!
15.9.24
Ozieri Gioele Putzu, 10 anni muore schiacciato da una porta di calcio: e intanto la festa con Fedez va avanti The show must go on ., “Siamo stanchi di aspettare che muoia”, a 16 anni il cane Nasa viene abbandonato in un rifugio. Ma lui è più forte dell’indifferenza
E' vero che nessuno\a di noi è immune dal cinismo , sottoscritto compreso , ma arrivare a tale livello come i casi sotto ripresi è da bastardi dentro .
Primo caso fonti thesocialpost.it e Gossip e Tv.
Gioele muore schiacciato da una porta di calcio: e intanto la festa con Fedezva avanti.
parroco, il sindaco Marco Peralta. Ma per il bimbo non c’è stato nulla da fare.Sul posto anche gli operatori dello Spresal per la valutazione dell'accaduto su cui indagano i carabinieri su disposizione della pm, Maria Paola Asara. La magistrata potrebbe ordinare già da domani l'autopsia in modo da far luce sulle cause del decesso.Intanto è polemica sui social perché il dramma non ha spento la festa organizzata dall'associazione Beata Vergine del Rimedio, a cui ha partecipato Fedez. Solo un minuto di silenzio a ricordare l'accaduto e, oggi, un ridimensionamento di quanto programmato che si limiterà a messa e processione.Stridono, in questo contesto, le parole del sindaco che ha parlato sui social di «momento del silenzio, del rispetto del dolore altrui e della riflessione». Ma nella serata di ieri, mentre in molti piangevano la morte di un bimbo di appena dieci anni, a pochi metri risuonavano le note della festa. E a molti la giustificazione dei motivi «di ordine pubblico» non è andata giù: «Avrebbero dovuto annullare tutto, le persone avrebbero capito».Invece Nonostante l’evento funesto, i festeggiamenti per la 131esima festa della “Beata Vergine del Rimedio” sono continuati e il concerto con protagonista Fedez si è svolto comunque, innescando un’ondata di indignazione tra i cittadini. La protesta è esplosa anche sui social dopo le decisioni prese da chi ha organizzato la festa. Cosa è successo? Per la morte del bimbo di 9 anni, nella serata di sabato 14 settembre, è stato stabilito solamente che venisse rispettato un minuto di silenzio a ricordare l’accaduto. Per i festeggiamenti di domenica 15 settembre, invece, si è optato per un ridimensionamento di quanto programmato: ci sarà solamente la processione.
Video correlato: Fedez a Ozieri, il concerto la sera poche ore dopo la morte del piccolo Gioele (RaiNews multimedia)
“Visto il gran flusso di persone, gli organi di pubblica sicurezza hanno ritenuto di non dover sospendere l’evento in programma per ragioni di ordine pubblico”, ha spiegato il sindaco di Ozieri Marco Peralta. “La perdita di una giovane vita è un dolore incommensurabile. Le parole servono a poco. È il momento del silenzio, del rispetto del dolore altrui e della riflessione. La nostra comunità è stata colpita da un’immane tragedia: un piccolo angelo non è più tra noi. Il pensiero va alla famiglia che, in questo momento, sta vivendo il dolore più grande che si possa provare: la perdita di un figlio. L’amministrazione comunale si stringe intorno alla famiglia, che non ha più il suo piccolo angelo”, ha concluso il primo cittadino.
Quanto dichiarato dal primo cittadino non è servito però a placare la rabbia di molti cittadini che anzi hanno protestato con ancor più piglio dopo l’intervento del sindaco: “È una vergogna, è morto un bambino e qui si festeggia. Avrebbero dovuto annullare tutto”, il pensiero di una persona condiviso da molte altre.
Tornando all’esibizione di Fedez, il concerto non è appunto stato annullato e si è svolto come da programma. Il rapper ha anche postato sul suo profilo Instagram diverse storie della serata, senza fare alcun accenno alla tragedia della morte del piccolo di 9 anni.
l cane Nasa è stato abbandonato dalla sua famiglia. Lasciato in un rifugio dopo 16 anni trascorsi insieme. Il motivo? “Siamo stanchi di aspettare che muoia”. Parole pesanti, piene di malvagità, vuote di qualunque tipo di sentimento. I volontari del Mac’s Mission sono rimasti così turbati da non aver avuto neanche le parole per commentare: hanno preso l’anziano Chihuahua e hanno deciso di prendersi cura di lui.5.12.23
scuse e giustificazioni idiote per non aiutare gli altri i disabili soprattuttoNon è nel contratto", operatore non aiuta il disabile. Choc in metro a Roma
che gente di 💩🤬☠🧠. Capisco che nessuno\a ti obbliga ad aiutare gli altri , che no possa o non voglia . Ma almeno non indignarti per la tua indifferenza o accusare gli altri perchè ciò non è solo politico ma anche culturale ed sociale .
da https://www.msn.com/it-it/notizie/
Avete presente Roma? La Città Eterna, l’Urbe, la culla della civiltà, il Colosseo, i Fori imperiali, l’arte, la cultura, il turismo. La bellezza. Ecco. Da anni ormai latita nel degrado indegno per la Capitale di uno dei Paesi membri del G7. Colpa di Virginia Raggi, si diceva un tempo trovando un logico capro espiatorio, ma non è che con il sindaco Roberto Gualtieri le cose siano migliorate. Anzi. Ne hanno dato piena dimostrazione due servizi mandati ieri da Quarta Repubblica proprio alla presenza dell’ex sindaco grillino in studio.
Tutto già noto, più o meno. Migliaia di cantieri aperti, l’immondizia per strada, i cinghiali, la sporcizia, le foglie che otturano i tombini, gli alberi caduti e mai ripuliti, le buche, il degrado, la sporcizia, un secchio per raccogliere l'acqua che filtra dal tetto della metropolitana. Ma soprattutto i trasporti: spostarsi in metro somiglia a un pellegrinaggio di penitenza in ginocchio verso la Terra Santa, l’arrivo di un autobus (25 minuti di attesa, calcolati dal cronista) va salutato come l’apparizione della Madonna, un taxi libero in breve tempo come vincere al Superenalotto. Sfiancante per chi ci vive, per chi ci lavora e per chi vorrebbe visitarne le meraviglie al meglio.Di chi è la colpa? Dei sindaci, si diceva. Ma non può essere solo questo. “I dipendenti pubblici che sbagliano non possono essere licenziati”, ribatte la Raggi che vorrebbe poter cacciare anche chi - pur al caldo di un impiego pubblico - sbaglia o non performa a dovere (Giuseppe Conte lo sa?). Ci sono poi i lavoratori, i quali del tutto esenti da colpe non lo saranno mica. Si parla tanto di assenteismo, di scioperi, di malattie sospette. Ma il servizio mandato in onda da Nicola Porro mostra un’altra faccia di questa tradica medaglia. State a sentire. L’inviato si presenta alla fermata Colosseo della metro con un disabile in carrozzina. Vorrebbe salire una rampa col montascale (ascensori, manco a parlarne: nella B1 gran parte sono inattivi "da prima della pandemia") e, colpo di scena, il marchingegno funziona. Piccolo problema: la sedia a rotelle, una normalissima sedia a rotelle elettrica, è troppo grande per poter salire. Bisogna smontare il manubrio e chi lo fa? L’inserviente che aziona il montascale? Giammai. Se non ci fosse il cronista ad aiutare il disabile portandogli il manubrio, probabilmente questi sarebbe rimasto in banchina perché aiutare il povero in carrozzina non rientra tra le mansioni dell’operatore: “Non è previsto dal contratto, magari non è bello dirlo eh”.
14.11.22
Scandalo ritmica, l'audio scaricabarile della dt Emanuela Maccarani
da repubblica
Scandalo ginnastica ritmica, parla la dt Maccarani: "Ci accusano due atlete plagiate. Le responsabilità di scuola e genitori . Siamo di fronte a una società che ha perso il controllo di quello che è l’educazione, il senso civico, la responsabilità genitoriale, non supportata da un’attività scolastica di base"
di Riccardo Caponetti
Emanuela Maccarani |
prepara i nostri ragazzi alla vita".
E infine Emanuela Maccarani, la direttrice tecnica della Nazionale di ritmica, sostiene che "le due ginnaste" (Nina Corradini e Anna Basta, le prime ex Farfalle a denunciare il sistema su Repubblica, ndr) siano manipolate: "Credo che siano vittime degli abusi di alcuni adulti o comunque di persone anche specializzate nelle varie materie che in questo momento stanno vicino a loro".
Mentre la Federazione e tutte le istituzioni sportive mostrano solidarietà alle ragazze che hanno trovato il coraggio di rompere il silenzio dopo anni, Emanuela Maccarani - che finge di non sapere come ormai le testimonianze di maltrattamenti siano diventate centinaia - ha una visione diversa che emerge da una lunga nota vocale, di cui Repubblica è entrata in possesso: una registrazione di 6 minuti inviata via WhatsApp ad altre direttrici tecniche della Federazione.
L'audio di Emanuela Maccarani
L'audio fa rumore perché, in attesa che la giustizia federale faccia il suo corso (lei verrà ascoltata venerdì 18 a Desio dai procuratori), Maccarani con i media si "è chiusa in un silenzio forzatissimo" e perché dà l'impressione che voglia interrompere il flusso di notizie dall'interno: "La richiesta è quella di allertare tutte le vostre allenatrici e i vostri tecnici che ora verranno assediati sicuramente nei piccoli paesi e cittadine da intervistatori e da giornalai che non faranno altro che estrapolare piccole espressioni verbali o piccole testimonianze da altre testimonianze che vanno più in profondo. Per quanto riguarda il vertice della federazione e la mia posizione di responsabile della squadra azzurra non ci sarà dubbio che verrà tutto chiarito".Insomma, mentre la Federazione fa mea culpa pubblicamente, Maccarani no: "Io sono una bella persona, leale e inattaccabile, non per i titoli che ho ma proprio per ciò che sono. Ed è per questo motivo che la mia tranquillità è fortificata dalla realtà. Sono trent'anni che sono alla guida di tutto questo e se sono ancora qui è proprio perché non è mai uscita una menzogna o una bugia dalla mia bocca. Questo adesso mi darà la lucidità per ricostruire ogni passaggio, perché quando si raccontano le cose distorte poi è difficile potersi ricordare di tutto. Invece quando i fatti sono chiari, la ricostruzione è più semplice. Grazie di tutto il supporto di quasi tutte le persone tra di voi che non dimenticherò".Audio Maccarani: le denunce da tutta Italia
Intanto da tutta Italia le ragazze continuano a denunciare vessazioni e abusi di ogni tipo. L'associazione ChangetheGame ha mappato i report pervenuti in forma di segnalazione via mail, telefono e social. Le testimonianze firmate sono 39, di cui 18 dalla Lombardia, 5 dalla Toscana e 4 dalla Liguria. I casi anonimi, invece, sono 78: anche qui domina la Lombardia (17), poi Toscana (13), Lazio (12) e Abruzzo (11). Alle 117 segnalazioni totali si aggiungono anche 25 testimonianze pubbliche presenti sotto i post Instagram sulle pagine di Anna Basta e Giulia Galtarossa. Non sono proprio eccezioni, è tutto il sistema in discussione.
Oltre 6 minuti di audio su Whatsapp in un gruppo di allenatori e allenatrici federali per raccontare la propria versione dei fatti. E chiedere, indirettamente, sostengo e fiducia in un momento molto difficile. Emanuela Maccarani prima allerta tutti gli istruttori di non parlare con i “giornalai”, poi la direttrice tecnica della Nazionale di ritmica dà la colpa di tutta la situazione, ovvero dello scandalo di abusi e umiliazioni subiti da ex ginnaste, ai genitori e alla scuola che “non forma e non prepara i nostri ragazza alla vita”. E infine accusa Nina Corradini e Anna Basta, le prime atlete a denunciare il sistema su Repubblica, di essere manipolate da specialisti. A pochi giorni dalla sua audizione con i procuratori federali, mentre all’esterno con i media è chiusa in “un silenzio forzatissimo”, Emanuela Maccarani si fa sentire con alcuni dirigenti e allenatori federali: la registrazione vocale, poi cancellata (secondo più fonti), sta facendo il giro delle chat di chi gravita nel mondo della ginnastica ed è arrivata anche a Repubblica.
Diverse persone confermano come l’autenticità del materiale e sottolineano come sia davvero la voce della Maccarani quella che si sente nell’audio, la cui data precisa di registrazione è però ignota.
28.10.18
cari bloggers , giornalisti , ed utenti social . BASTA con il caso desirèe . non avete altro di cui parlare ?
- https://ulisse-compagnidistrada.blogspot.com/2018/10/desiree-mariottini-un-forte-rumore-di.html
- https://www.alganews.it/2018/10/27/una-riflessione-a-margine-del-caso-desiree-gli-orchi-sono-tra-noi/?fbclid=IwAR0M99PoCr7M2XJJr3-VVOs8eFHgNmx-_QZFGXF44HtvkI46altSdocB1bk

Giuseppe Scano ha condiviso un post.
Non è morta perché i genitori non la seguivano
non è morta perché era disinibita
non è morta perché era troppo libera
È MORTA PERCHÉ L’HANNO STUPRATA ED UCCISA!!!
con questo è tutto passo e chiudo
12.4.17
Solo due spettatori a teatro, l’autrice accusa il sindaco Lo sfogo di Chiara Pasetto: «Amareggiata a vedere tutte quelle poltrone vuote». Il sindaco Zocca: «Mi rammarico, ma il Comune non può rispondere dei gusti del pubblico»
invece di trovare un capro espiatorio fatti un esame di coscienza . Non è che la tua opera fosse un mattone o magari tu reciti da cane , o l'hai promossa male ?
POLEMICA A SAN MARTINO
Solo due spettatori a teatro, l’autrice accusa il sindaco
Lo sfogo di Chiara Pasetto: «Amareggiata a vedere tutte quelle poltrone vuote». Il sindaco Zocca: «Mi rammarico, ma il Comune non può rispondere dei gusti del pubblico»
SAN MARTINO. Organizza la messa in scena del suo spettacolo al teatro Mastroianni di San Martino Siccomario e si ritrova con due persone in sala. È successo l’altra sera a Chiara Pasetti, giornalista, scrittrice e autrice del monologo “Moi” sulla figura di Camille Claudel, la scultrice francese morta nel 1943, sorella del poeta Paul Claudel e compagna del grande scultore Auguste Rodin. Da mesi aveva programmato la data; dopo la deludente risposta di pubblico, ha deciso di fare le sue rimostranze all’amministrazione comunale della cittadina e ai media locali.
«Lo spettacolo, in tournée da diversi mesi, è andato in scena al teatro Coccia della mia città, Novara, davanti alle autorità e a tantissimi amici, colleghi, professori, soci dell'associazione culturale “Le rêve et la vie” che rappresento e che insieme al Teatro della Tosse di Genova ha prodotto lo spettacolo - dice Chiara Pasetti - La sera dopo, invece, nonostante le presentazioni e il fatto che un amico avesse stampato diverse locandine a sue spese a San Martino Siccomario in sala c’erano due persone. L’attrice Lisa Galantini ha deciso di recitare lo stesso, dimostrando coraggio e professionalità, ma io sono rimasta amareggiata da questo trattamento, credo che sia mancato qualsiasi tipo di supporto da parte dell'assessore comunale alla Cultura Stefania Zanda, che da mesi era a conoscenza della serata. L’ho chiamata il giorno dopo, e non solo non si è scusata ma ha chiuso la conversazione».
Manuale di autodifesa I consigli dell’esperto anti aggressione Antonio Bianco puntata n LX IMPARATE A “LEGGERE” IL LINGUAGGIO DEL CORPO
Il linguaggio del corpo da solo non basta a prevenire femminicidi o violenze, ma può essere un segnale precoce utile se integrato con educ...
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Come già accenbato dal titolo , inizialmente volevo dire Basta e smettere di parlare di Shoah!, e d'aderire \ c...
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iniziamo dall'ultima news che è quella più allarmante visti i crescenti casi di pedopornografia pornografia...
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Ascoltando questo video messom da un mio utente \ compagno di viaggio di sulla mia bacheca di facebook . ho decso di ...









