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10.5.19

LETTERA APERTA A PAOLA E CLAUDIO REGENI SULLE POLEMICHE CONTRO VECCHIONI


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Spett  Paola  e  Claudio  Regeni

Non capisco  (  ma  rispetto  )   dove  la  canzone  di Vecchioni   possa  offendere  i vostri sentimenti   visto   che   (  almeno  io  gli do questa  lettura  semantica  al testo     )  in essa    si nota a  differenza  di altre  canzoni fatte per  vittime  (  esempio  quelle  fatte per  Carlo  Giuliani  )  l'assenza   di    mitizzazione  ed  esaltazione   della  sua  persona  . Ma  soprattutto   c'è la  volontà' di    tenere  viva,    senza  scadere  in retorica  ed  strumentalizzazione  , una denuncia di quello che  è  successo  ed  hanno fatto   perché non diventi solo un ricordo  .
 Sono però   d'accordo con voi    con  quanto   avete detto al  corriere  della sera   : << (...)   
Se qualcuno ha qualche informazione utile o qualche scoperta che noi non abbiamo, venga da noi a raccontarla e poi scrive i libri. Chi ha fatto libri su Giulio è gente che ha tempo a disposizione, tempo di fare copia e incolla. A noi i libri copia incolla non servono >>  . Ma  non  concordo  con la   vostra  richiesta   al  cantautore   di   rinunciare al brano  , perché non si  può   e  limitare  la   libertà espressiva, non  si può togliere una canzone   ad  un  autore     a  meno che  essa    (   cosa  che  non mi  risulta    da  lettura  del testo )   diffami   e  insulti  la   sua  memoria .
Giulio, ecco il testo della canzone di Roberto Vecchioni dedicata a RegeniQuindi    penso  che  : << si tratti di un’incomprensione.  >>    come dice  sempre  sul  corriere anche  Sergio Staino   <<  La canzone di Roberto vuole essere un atto d’amore. Credo sia [    dalla lettura  del testo    corsivo mio   ]  rispettosa del dolore e dei sentimenti dei genitori di Giulio. Lo capisco quando viene cantata in concerto nei teatri. C’è sempre una standing ovation quando termina il pezzo. E non è per Roberto. Ma tutta per Giulio >>.
Infatti  se   il cantante   avesse  voluto  strumentalizzare   o sfruttare  il nome  di Giulio  l'avrebbe  : cantata  in TV ,   o  pubblicizzata    di  più   visto che  il cd  è uscito il 9 novembre 2018  ed  la  canzone   era    quasi passata   nell'opinione pubblica  inosservata   visto  che  , da quel che  mi risulta   non essendo  un fans sfegatato  di Vecchioni  , che  l'autore  nella promozione del suo disco  nei vari salotti musicali  \  televisivi    che  si fanno  per  pubblicizzare   il proprio disco   non la  citava   pubblicizzava   affatto   . Infatti  ecco  la  sua  promozione  ufficiale

L'INFINITO: IL CONCEPT ALBUM DI ROBERTO VECCHIONI IN USCITA IL 9 NOVEMBRE
A distanza di cinque anni dall’ultimo lavoro discografico, il 9 novembre esce “L’infinito”, il nuovo album di Roberto Vecchioni, già in preorder in versione autografata a questo link: https://musicfirst.it/609-roberto-vecchioni-l-infinito Il lavoro racchiude 12 brani inediti, con musica e parole del Cantautore, e sarà disponibile in formato CD, in edizione Deluxe arricchita dal saggio “Le parole del canto. Riflessioni senza troppe pretese” e in Vinile Limited Edition.L’album contiene l’eccezionale ritorno sulla scena musicale di Francesco Guccini che, per la prima volta, duetta con Roberto nel singolo “Ti Insegnerò a volare”, ispirato al grande Alex Zanardi, da oggi in radio!Un album manifesto, “non 12 brani - come spiega Vecchioni - ma un’unica canzone divisa in 12 momenti”, in una dimensione temporale verticale che rinvia al tema dalle suggestioni letterarie: la necessità di trovare l’infinito al di qua della siepe, dentro noi stessi.
 Inoltre   concordo   , leggendo più volte il testo ,   con quanto  dichiarato    sempre  sul corriere  dallo stesso   V. : << (...)   è una canzone simbolo, in cui la madre protagonista è in realtà una madre universale. Come Andromaca, la mamma di Cecilia nei Promessi sposi,Ida per la Morante o la Madre coraggio di Brecht. Al centro del pezzo ci sono le mamme del mondo, e i loro figli meravigliosi. Si fa accenno alla vicenda di Giulio, ma in maniera corretta e innamorata, senz'altro dalla sua parte. Per questo non credo di aver leso alcun diritto della signora, che conosco e a cui voglio bene». >>
Infatti ,   e lo dico  sinceramente  da quel poco che lo ascolto   ,  perchè non credo che abbia  bisogno  di  un avvocato di  fiducia  , è coerente  con quello che  dice . Infatrti  Ricordo  che  qualche  anno   fa  egli fu   tra le  vittime    fu  una band  di  ragazzini  che      s'imbucava  alle  feste    dei figli della milano che  conta  per  vandalizzare  e rubare   ma  lui  non pubblicizzo il fatto  e  la denuncia   perchè , non ricordo con esattezza  se  lui  o il padre  di uno degli indagati era  candidato   in politica  ed  lui  non  voleva  strumentalizzare   la  cosa  . Inoltre da quello che mi ha raccontato un 'amica di mia madre la cui nipote l'ha avuto come insegnante al liceo Non credo che Vecchioni abbia bisogno di lucrare sulla morte di un ragazzo. È sempre stato dalla parte dei giovani.Infatti una  sua  fans  scrive  : << È sempre stato un cantautore "umano" ha sempre messo in piazza la vita , in primis la sua , ogni fatto di cronaca , bello o brutto che sia , appartiene al mondo e il mondo si esprime , lui lo ha fatto con le armi che ha a sua disposizione , lo ha fatto da padre , lo ha fatto con il ❤️ , la signora non lo ha capito , peccato...>>
Quindi parlatevi e     chiarite questa  incomprensione  , rompete   questo  circolo vizioso fatto d'accuse    \  scuse  

P.s
riporto in appendice il testo integrale senza nessun altro commento onde evitare di ferire ulteriormente i genitori di Regeni a voi ogni commento




--- Giulio --- 

Vi chiedo solo di non far rumore

vi prego se potete fate piano

l’ho appena messo a letto che rideva 

col suo Goldrake in mano

domani deve alzarsi e andare a scuola

e non lo deve avere il viso stanco
che lui ci tiene proprio
lo vedeste nel suo banco
Giulio è di là che dorme 
Giulio è di là che dorme 
e il vento che vien su da Grado
lo accarezza in fronte 
Giulio è di là che dorme 
Giulio è di là che dorme
e sogna un calcio di rigore
sogna un gelato enorme
Se vi sedete sta per arrivare
si è fatto grande 
Giulio è proprio un uomo
“e gli uomini mi dice sempre 
“madre si tengono per mano”
e adesso l’han chiamato in Inghilterra
all’università della Regina 
io lo sapevo chi sarebbe stato, 
già molto prima 
Ma è ancora qui che dorme
è ancora qui che dorme
e si intravede appena il cielo al gioco delle tende
è ancora qui che dorme 
è ancora qui che dorme
e passo in camera ogni sera a dargli un bacio in fronte 
Ma cosa c’entra l’Africa stasera?
Ma cosa cosa mi venite a dire che l’hanno preso a botte 
e non sapete che
e non si può capire 
ma no che vi sbagliate, sarà un altro 
vi confondete con un altro nome 
non Giulio, no Giulio no 
che a Giulio tutto il mondo voleva bene


25.4.13

nella loro solitudine II ( «Fuori dal business, meglio le launeddas» Eugenio Finardi prova per “Voci di maggio” con gli Istentales. Al concerto di Olbia atteso anche Roberto Vecchioni )

dopo il  post (  da  qui  il perché  lo stesso titolo con l'aggiunta  di  II )   dell'amica   e  utente del blog  Daniela Tuscano  in cui si parla  di Renato Zero e Iggy Pop,  ci sono  anche altri  2 cantanti italiani  ( Eugenio Finardi e Roberto Vecchioni  )   che  creano lontano dai media  o  si dedicano  aun detterminato tipo di musica  che  la musica  ufficiale snobba  e  definisce   semplicemente  come folkoristica  


 dala nuova  sardegna online delò  25\4\2013


di Luciano Piras
              
Nuoro                                                                       «Bello sarebbe, che so?, se Marco Mengoni avesse uno scrittore di riferimento, bravo a scrivere quanto lui è bravo a cantare... potrebbero venir fuori delle cose interessanti. Non sono, per principio, contrario ai talent show, trovo però che quello che si sta prosciugando è il pool degli autori, ormai il livello è omologato, è la scrittura che sta peggiorando... ecco : in Italia ci vorrebbe un talent per scovare nuovi autori, sarebbe il talent più importante».Eugenio Finardi non ha dubbi: le risorse ci sono, oggi come ieri, vanno soltanto tirate fuori e valorizzate. E non è assolutamente vero che i giovani cantanti di oggi siano meno impegnati di quelli di ieri. «Ora è il rap la nuova musica ribelle» sottolinea. «Ed è quello che i ragazzi ascoltano: rap e pop-rock americani».Milanese, classe 1952, Finardi è a Nuoro per le prove generali con gli Istentales e gli Amici del Folklore. Grandi preparatiti per la prossima edizione di Voci di Maggio, l’uno e il 2 giugno a Olbia. Ultimi dettagli, invece, per il concerto in programma questa sera a Bonnanaro con la band agropastorale di Badde Manna schierata al completo attorno all’extraterrestre. Un omone che tanto extraterrestre non è, almeno in Sardegna. «Ho fatto più concerti qui in Sardegna che in Lombardia» dice.Tant’è vero che conosce a menadito tutte le strade dell’isola del Capo di Sopra come del Capo di Sotto. «Mi manca soltanto l’isola dei genovesi... Carloforte». Per il resto è come se fosse a casa, tra sterrati, curve e curvoni, provinciali e intercomunali. «Certo, la Sardegna non è più quella di una volta» ricorda. Anche se le strade non è che siano cambiate di molto da quando Eugenio Finardi mise piede per la prima volta da queste parti. A Villacidro, nel 1978, con i Crisalide, la band che lo accompagnava ovunque. Sull’onda del successo dell’album Sugo e delle sue due canzoni più famose La radio e Musica ribelle. Cinque anni dopo, – ricorda – approdò nella discoteca Biggest di Samassi per registrare una puntata di Discoring, la mitica trasmissione televisiva musicale di Rai Uno allora itinerante.«Eravamo io, gli Imagination, e due artisti emergenti: Bryan Adams e nientepopodimeno che Madonna! Tra gli ospiti d’onore c’era anche Roberto Benigni» va avanti l’autore il cantautore italiano. Un’altra Sardegna, quella, tempi diversi anche per le case discografiche che allora investivano e scommettevano. «Ora le case discografiche, quelle rimaste, stanno inseguendo i talent».Anche lui, dopo gli anni ruggenti delle major, ha scelto la via delle etichette specializzate e dell’autoproduzione, «sono uscito dal meccanismo industriale da ormai una decina d’anni». Così ha fatto conUn uomo, l’album che contiene il pezzo Amore diverso, in collaborazione con Carla Denule (che lo canta e l’ha tradotto in sardo) e l’apporto del sulittu e organetto diatonico di Massimo Pitzalis e le launeddas di Roberto Tangianu. Le stesse launeddas che saliranno sul palco di Olbia, il primo giugno per il concerto di Finardi insieme agli Istentales e a Roberto Vecchioni, con gli Amici del Folkore schierati in coro e i mamuthones e issohadores di Mamoiada a fare da scenografia vivente. A Olbia, una cinquantina di chilometri da L’Agnata di Tempio Pausania. Il rifugio dell’amico Fabrizio De André e di Dori Ghezzi. «Eh sì, è stato lui a farmi scoprire la Gallura, Santa Teresa». E via a ricordare le lunghe discussioni sui vangeli apocrifi: «È stato sant’Ireneo di Lione... ».

«Io, maestra nera nella scuola italiana. Oggi c'è chi non si vergogna più di essere razzista» la storia di Rahma Nur

  corriere  della sera   tramite  msn.it  \  bing    Rahma Nur insegna italiano, storia e inglese alla scuola elementare Fabrizio De André d...