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29.8.06

Senza titolo 1416

In  un paese  dove   regnava   l'omerta    le  cose stanno  cambiando  .
Dalla nuova sardegna  del  29\08\2006



Bici rubate ma subito restituite a Orgosolo  Il paese si è mobilitato dopo il furto ai danni di alcuni camperisti di Modena

MARIA GIOVANNA FOSSATI

ORGOSOLO. Ladri di biciclette ma per poche ore. Tutto il paese si mobilita perché ai turisti - una famiglia di Modena - sia restituito immediatamente il maltolto. Ma come, non siamo a Orgosolo, il paese che sull’omertà ha costruito la propria fama? La domanda è venuta spontanea a Nino Balboni che con consorte, figlia e nipote, trascorreva a Orgosolo qualche giorno di vacanza.
 Due ragazzi sono entrati in azione ieri intorno alle 10 in piazza don Muntoni, approfitando dell’assenza dei proprietari del camper, in giro per le vie dei murales. Hanno smontato le quattro biciclette sul mezzo in sosta, ma sono riusciti a portarne via solo due: forse si sono sentiti spiati e probabilmente i “rinforzi” che avrebbero dovuto montare in sella alle altre due, sono scappati. E pensare che il camper della famiglia Balboni era parcheggiato di fronte al commissariato di ps, su consiglio di un orgolese, «perché stessero al sicuro».
 Recuperate le bici, Nino Balboni chiama il giornale, vuole ringraziare i cittadini di Orgosolo, dai quali - vista la fama del paese - non si aspettava tanta solerzia: “Io turista emiliano a Orgosolo, mi sarei aspettato un atteggiamento del tipo: non so niente, non ho visto niente. Invece prima che ancora io sapessi del furto, una pattuglia della polizia - messa sull’avviso dagli avventori del bar nelle vicinanze del camper - ci ha informato dell’accaduto, nel frattempo il paese si mobilitava alla ricerca dei ladri”. Balboni racconta l’arrivo a Orgosolo domenica sera: la sua famiglia condividerà la disavventura, ma anche l’ospitalità del paese barbaricino con una famiglia di Padova: “Siamo arrivati a Orgosolo verso le 20 - racconta ancora Balboni - qualche attimo dopo, arrivano anche gli amici di Padova alla ricerca di un posto dove dormire. Si sistemano vicino a noi e dopo aver fatto conoscenza, tutti insieme ci rechiamo al bar vicino per un aperitivo. Quando siamo andati alla cassa ci hanno detto che era già tutto pagato. Siamo rimasti senza parole, ma contenti per il gesto ospitale”. Il copione si ripete la mattina seguente: stesso bar per la colazione, ma ancora una volta quando ci si reca alla cassa, niente da fare è già tutto pagato. Ad offrire cappuccino e cornetti è un avventore del locale che qualche ora dopo, nota i ladri, che in maniera quasi fulminea si impossessano delle biciclette.
 Dopo aver sparso la voce in paese, il signore in questione, riesce a scovare uno dei colpevoli e - a quanto pare - usando le maniere forti si fa dire chi è il complice e dove sono custodite le biciclette. I nomi dei due ladruncoli non sono noti, né si è saputo se siano stati denunciati, ma Marco il nipote tredicenne di Baldoni sentenzia: “Saranno due balordi, di un paese pieno di gente bravissima, dove mi piacerebbe tornare presto”.




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