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“LUPARE ROSA”: MARIA E LE ALTRE e “Così a 79 anni, con la ’ndrina in casa, denuncio mio nipote

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Un  altro motivo per  odiare  e combattere  la mentalità mafiosa   anche da  parte   di chi  vive  dove  la mafia  non  c'è ufficialmente   ma  ci sono le  sue  infiltrazioni sempre  più  radicate   .    da  il  fatto   quotidiano  del  1  e del 3  ottobre   “LUPARE ROSA”: MARIA E LE ALTRE In terra di ’ndrangheta Sono oltre 10 le donne fatte sparire e uccise per lavare col sangue la macchia del disonore Morte per un no, per amare, per essere libere Il Fatto Quotidiano 1 Oct 2023 » Maddalena Oliva INVIATA A LIMBADI (VV) Epoi non l’hanno aspettata più. Hanno capito che non potevano aspettarla più. Chi, come il fratello Vincenzo, da subito. Da quando ritrovarono, davanti al cancello che cinge i loro terreni, sulla SP 31 verso Limbadi, l’auto bianca di Maria, col motore acceso, lo sportello aperto, la borsa sul sedile con dentro cellulare e soldi. Chi, come nonna Pina, la madre di Maria e Vincenzo che oggi non c’è più, quando ricevette la chiamata: erano le 7 di mattina e Maria non si

il 25 novembre dev'essere tutti i giorni perché non sia solo lava coscienza e una giornata delle ipocrisia

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 Domani   è  25  novembre  ovvero la  giornata   sul  femminicidio e  violenze    sulle  donne  un problema    che    va  o  almeno dovrebbe     andare  al di  là  delle idee     politiche  \  culturali   di ciascuno  di noi      visto  che   «La violenza di genere è un fenomeno criminale complesso, una piaga sociale, una grave violazione dei diritti umani. Sbaglia chi pensa sia questione di donne, è questione di uomini perché tocca agli uomini porre rimedio», sottolineando tra le altre cose che «i casi di violenza sono aumentati del 19% l’anno scorso».                                                     Ignazio  la  Russa     e  come  ogni anno   mi   pongo  il problema   che  cosa  dire   e scrivere  che  non si  retorico o  ipocrita   ,   soprattutto     che  non generi equivoci  qual ora  dovessi  esprimere  , come  ho  fatto di   recente  , nel  mio  sfogo   contro  l'istituzione   (  non contro   l'argomento  si badi bene  )   del  giornata  obbligatoria  . La  risposta 

fuga dall'andrangheta nel nome dei figli \e

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  « Sono la madre di un ragazzo di 15 anni e uno di 13. Temo che possano finire in carcere o essere ammazzati come è successo a mio padre, mio fratello e mio suocero... Per favore, mi aiuti». Sono proprio i figli, e il desiderio di assicurare loro un futuro lontano da prigione e morte, il filo conduttore fatto d’amore che unisce le storie delle donne di ‘ndrangheta che si rivolgono al programma Liberi di scegliere, il protocollo governativo creato nel 2012peroffrire ai minori di famiglie mafiose la possibilità di una seconda vita lontano dalla criminalità organizzata.  La liberazione dalla malavita e la rinascita passano anche attraverso il coraggio delle donne, quasi sempre madri, quasi sempre vittime di matrimoni combinati tra clan per espandere il sistema delle alleanze strategiche, un complesso mosaico di parentele. Le donne delle ‘ ndrine sono cruciali: hanno il compito di garantire la discendenza, di crescere i figli che saranno i futuri capi e possono preservare o sfaldare l’uni