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25.11.24

la chiesa pronta ad un passo indietro sull'ora di religione a scuola ?

  Per qualcuno era una noia mortale, un’imposizione statale   e  poi  dei genitori in un’Italia, quella degli anni precedenti  al  rinovo  concordatario   1984 , e  poi   dagli anni ‘90, sempre meno dalla sana e robusta costituzione cattolica; per altri, l’ora di religione, lodevoli eccezioni a parte, rappresentava un mero aggiornamento della dottrina frequentata da bambini. Questo era più che è oggi l’Irc (Insegnamento della religione
cattolica), dal momento che la materia negli istituti scolastici pubblici sta vivendo il suo tramonto strutturale, progressivo ed ineludibile tale da spingere la stessa Chiesa a ripensarla. Anche a costo di compiere un clamoroso passo indietro, rinunciando allo stesso insegnamento.?
Introdotta nel 1929 con il Concordato fra Stato e Santa Sede prima di essere sottoposta a restyling nel 1984 tramite la revisione concordataria che da obbligatoria l’ha resa facoltativa, l’ora di religione ha conosciuto daglia   anni  '90  ad oggi una disaffezione del 10%. I dati sono quelli diffusi dalla Conferenza episcopale italiana che, attraverso le sue 223 diocesi, nomina i docenti da mettere in cattedra, di concerto con le autorità scolastiche. Nell’anno 2022/23, circa 6,8 milioni di studenti, pari all’84% del totale, hanno scelto di frequentare l’ora di religione. La geografia del restante 16%, i cosiddetti non avvalentesi, cambia da regione a regione, nonché da ordine e grado degli istituti: si va dal 23% del nord Italia al 3,7% del sud, si sale dall’11,9% della primaria al 22% della secondaria di secondo grado.
Un’indagine pubblicata da You Trend, relativa all’anno 2020-2021, rivela che chi alle superiori sceglie di uscire durante l’Irc è il 16,1% degli allievi dei licei, il 22,8% di chi frequenta un istituto tecnico e il 23,5% di coloro che vanno al professionale. Anche tra gli studenti dei licei il quadro non è uniforme: i non avvalentesi sono il 14,3% nei Classici, il 15,7% degli Scientifici e il 28,4% negli Artistici.
I numeri raccontano un cambio di paradigma sociale anche rispetto a quarant’anni fa, quando è stato stipulato il Concordato in vigore. Inutile crogiolarsi su una maggioranza di avvalentesi in via di erosione, lascia intendere il vescovo Derio Olivero, presidente della Commissione episcopale per l’Ecumenismo e il Dialogo interreligioso della Cei, che, su La rivista del clero italiano, ha di recente pubblicato un saggio nel quale prospetta un nuovo statuto dell’ora di religione. "Nel 1984 lo Stato riconosceva il valore della cultura religiosa e i principi del cattolicesimo come parte integrante del ‘patrimonio storico del popolo italiano’ – sottolinea il presule –. A differenza del ’29, l’insegnamento della religione non era più inteso come ‘fondamento e coronamento’ del sistema scolastico. Il clima era cambiato, ma nel frattempo è mutato ancora. Viviamo un inedito pluralismo religioso e una post secolarizzazione che, se non si traduce in una ripresa delle pratiche religiose tradizionali, evidenzia dinamiche di ricerca spirituale imprevedibili".
In questo contesto sfaccettato anche la presenza ecclesiale nella scuola andrebbe e potrebbe essere riconsiderata. Da qui la proposta   con  un  po'   di ritardo 🙄😜🧠 del ministro dell’Ecumenismo e del Dialogo della Cei. "Non più un’ora di religione cattolica, facoltativa, quanto piuttosto un insegnamento obbligatorio del fenomeno religioso in chiave plurale per abilitare lo studente a diventare un cittadino capace di meglio comprendere la società in cui si trova – spiega il vescovo Olivero –, favorendo uno spirito ecumenico verso chi professa altre confessioni cristiane, altre fedi così come verso i nones, cioè chi non appartiene ad alcuna religione". La Chiesa cattolica così "potrà fare un passo indietro, rinunciando a uno spazio che le spetta di diritto per far fare alla società un passo avanti. Il pluralismo religioso, inteso come tema educativo, aiuta a ripensare la laicità in termini inclusivi più che eslusivi o per sottrazione". La questione di un nuovo statuto dell’ora di religione dovrebbe essere discussa all’assemblea generale della Cei a novembre 2025. Ad oggi la rinuncia non sembra così scontata, meno controversa l’ipotesi di una rinuncia della Cei a selezionare i docenti di religione. Ma qualcosa si muove, la proposta è sul tavolo. E c’è un anno di tempo per acquisire la maggioranza dei vescovi votanti in assise.La  chiesa   saprà   fare un passo indietro   ed  accettarlo  o rimarrà  ferma   nel suo centro  di gravità  permanente  ?  chi  vivrà vedrà  . 


29.11.14

Milano Proietta in classe video choc sull'aborto Professore di religione sospeso dall'insegnamento

Leggendo    tale  storia   

da unionesarda  online  Venerdì 28 novembre 2014 10:08

E' accaduto a Milano, all'istituto superiore Cardano.
Sospensione dall'insegnamento e via alla procedura di revoca dell'idoneità per un professore di religione che in classe ha mostrato un documentario su un aborto chirurgico.
l'istituto in questione 
Succede a Milano, all'istituto superiore Cardano: G.N., 50 anni, da 8 insegnante di religione cattolica nella scuola, ha proiettato "L'urlo silenzioso", girato dal ginecologo americano Bernard Nathanson nel 1984: nelle immagini, presentate con la frase: "Per la prima volta guarderemo un bambino mentre viene dilaniato, smembrato, disarticolato, stritolato e distrutto dai gelidi strumenti d’acciaio dell'aborzionista", si vedono in dettaglio le procedure per l'eliminazione di un feto. L'intento sarebbe stato quello di convincere le ragazze a non praticare l'aborto. Gli studenti, sconvolti, hanno raccontato ai genitori quanto accaduto e questi hanno contattato la direzione della scuola. Il prof per il momento è stato sospeso e attende la decisione della Curia.
 
La  sospensione  dall'insegnamento   mi sembra  esagerata  . Capisco  che  ai ragazzi al di sotto dei  14  anni  sono sconsigliate  tali immagini    ma  
 

Quindi  mi chiedo con tutte le schifezze che guardano in rete e\o in tv o al cinema perché i genitori non se li controllano come dovrebbero, non credo che un video su cosa sia un aborto sia così terribile o peggiore   di molta  violenza  gratuita   .Ed  è vero   che  ormai   A 11 anni fanno già di tutto  , voisto l'uso sempre  più diffusio dei cellulari con internet  e  la presenza  sempre  più massiccia  ( basta truccare  il form in cui si compilano i dati  )   di minori sui  social  . Ma  poi però i genitori sono i primi a fare tanto i puritani e non vedono (o fanno finta di non vedere) cosa fanno i loro figli. O peggio li difendono  . ?
  Meno ipocrisia e più responsabilità. Quindi è giusto parlarne , proiettare tali video se utili e funzionli alla tua causa . Ma dev'essere fatto però a 360° cioè con un contraddittorio altrimenti è solo propaganda e  speculazione  ideologica 

25.9.12

ma come c.. fanno i titoli i giornali ? la cattiva interpretazionmi delle ultime dichiarazioni del ministro profumo

Uno   sfogliando ,  un giornale  ,.usando i metodi  : 1 )  'sti cazzi   , 2) letteratura  veloce    s'applicano   ci si concentra  sul titolo   dell'articolo   e  solo se  si ha tempo o voglia ( generalmente   se   l'articolista  non è  troppo  ampolloso e lungo  si salta  )  si legge  l'intero articolo .
Se  ho avessi fretta   , applico quindi il metodo lettura veloce  , o poca  voglia il metodo  'sti cazzi , dal titolo  capirei  che il ministro  profumo  sia contro  l'ora  di religione  .
Ora  leggendo l'articolo m'accorgo che invece  profumo dice cosi  completamente diverse  ed  opposte


Scuola, Profumo contro l'ora di religione
"Stranieri in classe, programmi da rifare"


CROCIFISSO IN CLASSE

Credo che il paese sia cambiato, nelle scuole ci sono studenti che vengono da culture, religioni e paesi diversi. Credo che debba cambiare il modo di fare scuola, che debba essere più aperto. Ci vuole una revisione dei nostri programmi in questa direzione".
Lo ha affermato il ministro dell'Istruzione, Francesco Profumo, in merito alla possibilità di rivedere i programmi scolastici anche a causa dell'aumento di alunni stranieri in classe. Un discorso che vale per l'ora di religione, ma anche "per l'ora di geografia", che, secondo Profumo, si può studiare anche ascoltando le testimonianze di chi viene da altri paesi. "La scuola è più aperta e multietnica e capace di correlarsi al mondo di oggi", ha concluso il ministro.


 dall'unionesarda online di 


Si capisce che il ministro vuole solo adattarla in maiera laica e non confessionale alla nuova italia 
sempre ( nel bene e nel male ) più multi etnica e quindi multi religiosa .
Quindi se sitratta di una svista o della malafede , ovviamente sto generalizzando e non sto attaccano nessun giornale meno che mai questo da cui ho preso l'articolo ,




  della redazione  che  fa il titoli  magari stravolgendo o ingigantendo    quello che  l'articolista  ha scritto 

emergenza femminicidi non basta una legge che aumenti le pene ma serve una campaga educativa altrimenti è come svuotare il mare con un secchiello

Apro l'email  e tovo  queste  "lettere "   di  alcuni haters  \odiatori  ,  tralasciando  gli  insulti  e le  solite  litanie ...