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18.2.13

Gianna rinasce a nuova vita FONNI. La commovente testimonianza: «Ho ritrovato la fiducia nel futuro»

  da http://www.labarbagia.net/rubriche/rassegna-stampa-di-michele-arbau  che riporta  questo  articolo  dell'unione  sarda  del  17\2\2013 . Una  storia  di come  noi sardi  ,  regione d'italia   con il più altro  numero di malati  di Scla  non abbia un centro   che  sia iscritto  \ registrato  fra quelli che  sperimentano tale metodo ,  e per  curarsi  (  in quei casi  in cui il metodo  Zamboni   funziona  ed è fattibile  )  debba  andare  fuori   dalla propria  regione  . 

Mi sono sottoposta ad un intervento chirurgico, affidando le mie speranze a quella che ritengo sia la sola possibilità per migliorare la qualità di vita di chi è malato di sclerosi multipla, come me. Ho deciso di parlare pubblicamente della mia situazione e dell'intervento che ho subito». Gianna Allena, 35 anni ad aprile, è originaria di Nule e vive a Fonni da quando si è sposata. La scoperta della malattia nel 2007 non ha disarmato il suo coraggio e la determinazione con cui ha affrontato il percorso, credendo fortemente nel metodo studiato dal professor Paolo Zamboni, chirurgo vascolare dell'Università di Ferrara.
dal  profilo  di facebook della protagonista  
IL RICOVERO «Il primo ostacolo da superare, quando ti ritrovi nelle mie condizioni, è quello di non credere che possa esserci una via d'uscita. Io, al contrario, ho pensato che fosse importante scommettere nel futuro. Mi sono recata a Benevento, presso lo studio del professor Alessandro Rosa, per approfondire gli esami: l'ecocolordoppler ha rivelato un'ostruzione sia alla giugulare sinistra che a quella destra. Confortata dal sostegno morale di mio marito ho deciso di prendere in seria considerazione la possibilità dell'intervento. Sono stata operata il 22 settembre dello scorso anno». L'operazione che ha subito, come previsto dal metodo Zamboni, consiste in un angioplastica dilatativa.
LA GRINTA DI UN TEMPO «I benefici post-intervento sono immediati. Pensavo di non avere nessun problema alla vista e invece mi sono resa conto che, dopo l'operazione, i colori apparivano più vivi e le immagini ben definite. Ho sentito fin da subito le gambe e le braccia leggeri. È da mesi ormai che non provo nessun segno di stanchezza. Il mal di testa che prima mi opprimeva oggi è un brutto ricordo. Ho ritrovato finalmente la grinta di un tempo». La patologia delle giugulari malformate è riconosciuta come malattia dal settembre 2009, ma soltanto il 17 luglio del 2012 il Ministero della Salute ha deliberato in via definitiva l'avvio della sperimentazione in Italia. «La lista d'attesa è lunghissima - dice Gianna -. La Regione Emilia-Romagna ha finanziato lo studio della cura Zamboni. Purtroppo non tutti i pazienti riusciranno ad essere sottoposti all'intervento prima della fine della sperimentazione anche se pian piano qualcosa sembra cambiare».
LA SPERIMENTAZIONE Sono quattro i centri che hanno iniziato le sperimentazioni dello studio “Brave Dreams” (metodo Zamboni) e si prevede che a breve il numero degli Istituti autorizzati a entrare nella fase operativa salga a dieci, incluso il Policlinico Universitario di Monserrato. «Fino ad ora non sono mai riuscita a parlare con i medici del presidio sardo -spiega Gianna - ho provato a chiamare diverse volte ma senza successo. La nostra speranza rimane quella che il metodo Zamboni possa diventare presto la cura per i malati di sclerosi multipla».
Roberto Tangianu

17.9.12

dopo la riabilitazione di Bella arriverà anche quella di Paolo Zamboni e il metodo della cura per la Csvi ?


mentre  ascolto    questa  canzone



 Mi è  venuto  in mente  il  titolo  dubbioso  e    ho scritto  ispirato questa mia riflessione  a   questa  news    riportata  sotto la  news di http://www.you-ng.it/cultura/scienze-e-curiosita/ 

Dott. Di BellaA 100 anni dalla nascita del "poeta della scienza" ecco che arriva una conferma da parte della medicina ufficiale. Il Professor Luigi di Bella originario di Linguaglossa in provincia di Catania era stato massacrato proprio prima di morire, gli vevano dato del ciarlatano al punto che il Professor di Bella se ne andò consapevole che il suo metodo  sarebbe stato attaccato da ogni fronte. Adesso però la comunità scientifica si mette in riga. L'università di Firenze e  Umberto Veronesi con L'Istituto Europeo di Oncologia (IEO) arrivano finalmente a dare dignità scientifica al metodo Di Bella. 
 
La terapia Di Bella si guadagna uno studio realizzato da parte dell'Università di Firenze dal nome: “Effetti combinati di melatonina, acido trans retinoico e somatostatina sulla proliferazione e la morte delle cellule di cancro al seno”. E' uno dei pochi studi autorevoli in campo medico e che finalmente consegnano la Terapia Di Bella al campo della scienza ufficiale. 
Lo studio condotto dall'Università di Firenze è stato poi pubblicato sulla rivista European Journal of Pharmacology ed ha ricevuto l'approvazione del IEO in seguito alla guarigione di cellule tumorali nel seno di una trentenne. Questa volta possiamo dirlo: il metodo Di Bella è efficace contro i tumori. Il tempo delle contestazioni è ormai lontano.

La chiusa di quest'articolo vale Per il metodo di Bella
Ma c'è un altro studioso e medico , Paolo Zamboni ( foto a destra ) , che viene trattato non proprio a merda in faccia visto che negli usa e Canada il suo metodo si sta studiando ed applicando  vedere cosa   la voce Paolo  Zamboni   su  wikipedia  ,in cui  trovate  lenco anche internazionale  delle  sue pubblicazioni   internazionali  ,  anche se deriso ed isolato ( fatte pochissime eccezioni infatti opera in cliniche private e non pubbliche) 

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