Post

Visualizzazione dei post con l'etichetta Longarone

ad ucciddere la memoria è anche il menefreghismo dee istituzioni . il caso delle lapidi del vajont stipate nei magazzini del cimitero "Rischiano di finire in discarica "

Immagine
due  al  prezzo  di una     sulle  note  di   :   A wither shade of pale - Procol Harum - 1967  nota in italia con  senza luce DIK DIK  La  prima   Vajont, le lapidi stipate nei magazzini del cimitero Quasi ottocento lastre di marmo attendono da tempo una collocazione migliore. Il timore dei superstiti: "Rischiano di finire in discarica". Per  chi  non  avesse  volgia di cercare nel mio archivio i post  iun cui  ho parlatio    di tale  evento   ecco  un sunto  preso   dalla  rete  .Mentre le foto sono  di  https://www.facebook.com/agora.fanpage.it / più precisamente qui  Erano le 22.53 del 9 ottobre 1963: quella sera nella strage del Vajont morirono 1917 persone. Un’alluvione, una frana, una delle più grandi sciagure della stori a italiana. Non il disastro naturale, ma la negligenza dell’uomo diede origine ad una strage. Un terrore che vive ancora negli occhi dei sopravvissuti. 53 anni fa come oggi La  seconda   Badde Lontana: storia

"Vajont, lo Stato deve inchinarsi: scusarsi e riparare per quella strage"infatti va tre giorni dopo quando le celebrazioni sono finite e si parlerà d'altro

Immagine
da repubblica online del 8\10\2013 Disastro del Vajont: Longarone nei giorni successivi alla strage, il 9 ottobre 1963 (ansa) Alla vigilia della tragica ricorrenza che provocò 1.910 morti a Longarone, interviene la politica. Grasso: la popolazione ha subìto un danno irreparabile. La Boldrini parla di una "ferita aperta". Per il ministro Orlando "la causa non fu l'incuria, la causa fu l'uomo". Il premier in visita sabato 12 ottobre  "La causa non fu l'incuria. La causa furono l'uomo, le sue colpe e le sue complicità". Le parole sono quelle pronunciate dal ministro   Andrea Orlando   alla vigilia di una ricorrenza tragica e gravida di dolore: è la strage  del Vajont, che 50 anni dopo continua a lacerare la memoria con i suoi 1.910 morti.    Orlando, intervenuto al Senato in occasione della commemorazione, ha definito quel che accadde alle 22.53 di quel 9 ottobre 1963 a Longarone, in provincia di Belluno, "un simbolo potente dell&#