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3.11.24

le stranezze di chi si oppone a hallowen e al culto dei morti non cattolico ma pagano definendolo satanista \ demoniaco [ reprise ]

 leggi prima  

le stranezze di chi si oppone a hallowen e al culto dei morti non cattolico ma pagano definendolo satanista \ demoniaco
oppure  uno  dei post  recenti  merito alla  pacchianeria   di Haloween


 Apro l'email  e ricevo   questa  email  

 come se  credente  anche  se  in senso laico   . ma  poi  festeggi  Halloween  o  organizzi  iniziative  per  il  31  ottobre  e  1  novembre   come quello che ha fatto  con la  classe  76   comitato  per  la  festa   2025  di sant  isidoro  a settembre.

sfatiamo  uno stereotipo  della destra   pseudo sovranista e non solo  purtroppo che vede   e considera  Halloween    e le  feste dal  31  ottobre  al 2  novembre    con fastidio, più che con semplice indifferenza,


perché sentita come festa pagana e di importazione (  quelli  moderati  )  o demonica  (  quelli  più chiusi  e  più conservatori  )  .  Quando  invece  si  deve come fa notrare  uno  dei tanti     studi   :   https://www.ulisseonline.it/in-evidenza/halloween-festa-pagana-o-cristiana-origini-mito-tradizioni/ una  festa  di ritorno  .In  quanto  tali riti  imposti   in euroopa  tramite  Hollywod  erano staty  importati in  America  già  dalle  prime immigrazioni del  1600\1700  . Infatti   sempre  secondo il  sito  citato    nelle precedenti  righe  : <<   [... ]   Dopo questo excursus tra Gran Bretagna, Irlanda, Spagna, il resto è storia (quasi) dei giorni nostri. Dalla Gran Bretagna e dalla – cattolicissima – Irlanda, il Samhain già diventato Halloween, si diffuse, a partire dal 1500, nell’America del Nord, da dove oggi – ci lamentiamo – abbiamo importato la festa. Ma cos’è davvero Halloween negli Stati Uniti ?  [...] In generale, concludo “nessuno definisce Halloween come una festa che inneggia al demonio, è semplicemente un carnevale horror”. Questa atmosfera gioiosa, specie nei quartieri, mi è confermata anche da altri nostri concittadini che si trovano in USA, anche se qualcuno mi precisa che nella comunicazione scuola/famiglia, la scuola precisa che per i travestimenti la regola è “No swords, guns, or weapons” (“no spade, pistole, armi), dove il divieto riguarda non armi giocattolo, ma quelle vere, a testimonianza probabilmente di come il problema non sia Halloween ma altro. [...] >>Ritenendo di aver risposto alla  domanda  , con un altra   è conciliabile allora Halloween con la nostra tradizione cristiana cattolica? Vista l’evoluzione di questa festività e  la  presenza  accettata   dalla stessa  chiesa  cattolica   , di tradizioni   intrecciate con le tradizioni locali e le pratiche religiose  ricordo ancora che mia  nonna   materna   preparava la tavola la  per le  nime dei morti la  notte de  31  ottobre  ,  direi di SI    .  Infatti  Le origini di questa festa possono essere rintracciate in antiche celebrazioni legate al culto dei defunti, che si sono evolute nel corso dei secoli.  direi proprio di sì. Se ci sono luoghi in cui essa assume tratti satanici, la mia, seppur limitata, ricerca  ( non sono   un esperto   anche se  ho dato  esami  di storia  delle tradizioni    sarde e storia  elle religioni )  non è riuscita a trovarli, quindi mi sentirei di dire che quello che  :  la  stampa   e le    ultime  generazioni    chiamano  Halloween è soprattutto altro, la celebrazione di un periodo di passaggio che si lega a riti antichi fondendosi con la cristianità senza sbavature di sorta.  Sono solo i media   cioè cinema  ,  fumetti ,  ecc  che   ne riportano  l'aspetto   sovranaturale  o  per  parafrasare  i vecchi tromboni   demoniaco  .  Quindi  fatevenme  una  ragione   oppure  se  siete  coerenti  organizzate  un contro halloween  magari   facendo mascherare  i bambini   da  personaggi biblici  o religiosi    tipo angeli    e  santi  . Oppure  se  volte    rimanete  indifferente  ,  capita  anche  a me  infatti ero  uno di quelli non truccati   della  classe    che preparava   fritelle  e  dolci  ,  fatelo pure  nessuno vi obbliga  a  conformarvi ,  ma  almeno  non  rompete  i ..... giudicando eretici  e miscredenti    che  vuole  divertirsi  o  festeggiare secondo i  ritipagani   o  religiosità popolare  oppure    come  va  di moda     con un carnevale  horror 



1.11.21

Che strano è l'essere umano. Litiga con i vivi e regala fiori ai morti.

 



Oggi   nei  giorno  dei  morti  concordo  con l'amica  

Che strano è l'essere umano.
Litiga con i vivi e regala fiori ai morti.
Rimane per anni senza parlare con un vivo e quando muore, gli rende omaggio.
Non ha tempo per andare a trovare un vivo, però rimane un giorno intero ad una veglia. Non chiama, non abbraccia, non si interessa di un vivo, però si dispera di fronte ad un morto. Sembra
quasi che la cosa più preziosa sia la morte... e non la vita.
Poi ci sono quelle persone meravigliose,
che le persone le celebrano da vive ..
e quando purtroppo queste persone vanno via ,
non si dimenticano di loro o si ricordano di loro solo una volta all ' anno,ma curano la loro tomba sempre... come se fosse la loro casa !!


Non sempre è così, almeno per e vero che molte persone vanno solo una volta all'anno a portare i fiori sulla tomba dei loro cari, ho detto questo perché nella tomba dei miei nonni paterni e sempre bella pulita e con tanti fiori dei nostri giardini, e pensiamo a loro con tanto affetto. Quelli materni quando possiamo perchè si trovano in citta lontane , ma il pensiero rimane .
cocordo  con il  commento  di   

Alessandra Canu
I parenti, gli amici, le persone in generale, vanno amate e rispettate da vive. Serve una carezza,un bacio, un,io ci sono,da vivi,un fiore va regalato da vivi , dopo ,fa bene solo a chi rimane ,magari xché la coscienza, si fa sentire

22.9.21

Equinozio d'autunno 2021: addio estate,


Oggi 22 ottore   ed  L'estate sta finendo, cantavano i Righeira, e da domani la saluteremo davvero: alle 20,21 del 22 settembre l'equinozio d'autunno sancirà la fine della stagione estiva. .... . Sento  mia nipote  , in realtà è figlia di mio cugino . che mi chiede <<   ma come non è il 21 di Settembre ? >> L'equinozio, da latino "aequinoctium", indica la notte uguale al giorno e coincide con una particolare configurazione astronomica quando il Sole raggiunge la verticale dell'equatore, lo zenit, così che i raggi
solari sono perpendicolari al più lungo dei paralleli. Un fenomeno legato al fatto che l'asse di rotazione della Terra è inclinato mediamente di 23,27 gradi rispetto al piano di rivoluzione orbitale: la luce solare raggiunge quindi il Pianeta sempre con un'angolazione e intensità differente e l'equinozio rappresenta una condizione di simmetria tra i due emisferi, di fatto il momento intermedio tra i solstizi d'estate e d'inverno. Con l'equinozio autunnale, con le ore di luce che continueranno a diminuire nell'emisfero boreale in cui viviamo, inizia così la nuova stagione.
E Lei  : <<   Quindi    ogni anno una data diversa  ? >>  Precisamernte  il calendario gregoriano che usiamo non corrisponde esattamente all'anno solare visto che la Terra impiega 365 giorni, 6 ore, 9 minuti e 10 secondi per completare l'orbita intorno al Sole. Le sei ore e poco più di differenza fanno si che si crei uno sfalsamento che ogni 4 anni, quando le sei ore di differenza diventano 24, porta a un giorno intero in più (motivo degli anni bisestili) e di conseguenza l'equinozio non risulta sempre nella stessa data. Il prossimo anno, per esempio, si verificherà il 23 settembre.>> 


.....Sebbene in certe zone d'Italia le temperature continueranno ad essere ancora dal sapore d'estate, come nel sud dove in diverse località la colonnina di mercurio supererà anche i 28 gradi, da domani nell'emisfero boreale inizia infatti ufficialmente l'autunno. In questo evento, che avviene sempre nella terza decade di settembre, l'emisfero boreale passa dall'estate all'autunno, mentre quello australe dall'inverno alla primavera.
 Finalmente   arriva  l'autunno    con la  sua nostalgia  ed  le giornate  che  s'accorciano   e  i  suo  bellissimi  colori   ed   i  suoi buonissimi  frutti ,   con lo stare   insieme   davanti al  cammino  o  stufa   . Esso arriva  dopo un  estate   caldissima  ed  afosa    ,  e  magica     dal punto  di vista  sportivo.  Infatti  abbiao avuto   un  europeo di calcio  sfruttato     politicamente per  oscurare   magagne   e   festeggiato  fuori  regole  sull'assemblamento per  via  del  covid , due della pallavolo femminile e maschile quasi ignorato dai media non sportivi e per fortuna non sfruttato politicamente , un ottime olimopiadi e paraolimpiadi . Un altro frutto di cui voglio parlavi dopo i fichi ( ne ho parlato in un post precedente ) di un altro frutto che non è solo vino anche se esso n'è il prodotto maggiore gioia e disgrazia dell' umanità , che  cresce  o  coltivata o spontanea  come questa  da  noi  



Esso è L'uva ovvero il frutto della vite (Vitis vinifera) e di altre specie o ibridi del genere Vitis.

Secondo   sempre  la voce  Uva   di  Wikipedia  

[.....[ 
Schema della struttura di un grappolo d'uva

L'uva è un'infruttescenza, cioè un raggruppamento di frutti, che nel suo insieme prende il nome di grappolo.Il grappolo è composto da un raspo (molto raramente indicato come graspo), e da numerosi acini (detti anche chicchi, si tratta di bacche), di piccola taglia e di colore chiaro (verde-giallastro, giallo, giallo dorato) nel caso dell'uva bianca, o di colore scuro (rosa, viola o violetto bluastro) nel caso dell'uva nera.Il raspo, o rachide, è l'asse centrale del grappolo, ramificato in racimoli e quindi in pedicelli, che portano i fiori ed in seguito i frutti, gli acini.In generale gli acini sono pigmentati solo nell'ipoderma (lo strato di cellule dell'epicarpo intermedio tra l'epidermide ed il mesoderma), mentre gli altri tessuti non accumulano pigmenti o lo fanno in maniera molto ridotta. Fanno eccezione alcune varietà di Vitis vinifera sp.sativa che accumulano pigmenti anche nel mesocarpo, sono le varietà tintorie (in francese teinturiers), ad esempio il Gamay di Borgogna. Talvolta si confondono le varietà molto colorate con le varietà tintorie; la differenza risiede nella morfologia dell'acino, che nelle varietà molto colorate (ad esempio l'Ancellotta dell'Emilia) presenta un'ipoderma molto spesso (anche 20 strati cellulari), mentre nelle varietà tintorie al di là dell'ipoderma anche la polpa è pigmentata e non traslucida.All'interno degli acini sono portati i vinaccioli, semi piriformici, in numero massimo di 4 ma più sovente di 1 o 2. Non mancano uve prive di semi (apirene), particolarmente apprezzate dai consumatori per il consumo fresco, ma utilizzate anche per la produzione di uva sultanina essiccata (la presenza di semi che potrebbero germinare è da evitare, in questo ambito è molto utilizzata la varietà Sultana).

Utilizzo[modifica | modifica wikitesto]

Grappoli d'uva rossa

L'uva viene utilizzata soprattutto per la produzione del vino, e si parla in questo caso di uva da vino, ma anche per il consumo alimentare come frutta, sia fresca (uva da tavola), sia secca (uva passa, utilizzata in cucina e nella preparazione dei dolci); infine dall'uva si estrae il succo d'uva (bevanda non alcolica) e dai semi si estrae l'olio di vinaccioli.
Le due specie di vite più importanti per la produzione di uva sono:

Le specie di vite americane e i loro ibridi, essendo immuni dalla fillossera per quanto riguarda la parte radicale (infatti essa colpisce la parte aerea della vite americana e la parte radicale dalla Vitis vinifera), sono utilizzate sia come porta-innesto per la vite europea, sia come incrocio con alcune varietà della Vitis vinifera a produrre ibridi.L'Italia è stata per molto tempo la prima produttrice al mondo di uva per il consumo fresco, con una viticoltura specializzata concentrata per lo più nelle regioni meridionali (Sicilia e Puglia) . Tra le principali varietà di uva da tavola: Italia, Vittoria, Regina, per le uve bianche; Moscato d'Amburgo, Red Globe e Rosada per le uve rosse. Oggi il principale produttore di uva da tavola è la Cina (prevalentemente varietà Kyoho), ma per la produzione di uva da vino sono ancora ItaliaSpagna e Francia i leader. Gli USA si caratterizzano anche per una sostenuta quota destinata alla trasformazione in succhi, mentre la Turchia è leader nella produzione di uve essiccate.[1]

Proprietà di uva e derivati[modifica | modifica wikitesto]

Grappoli d'uva bianca

Le ricerche scientifiche hanno evidenziato che l'assunzione di vino rosso in moderata quantità comporta una migliore stabilità del plasma, una diminuita aggregazione piastrinica, un calo dell'LDL (lipoproteine a bassa densità) e un corrispondente aumento dell'HDL (lipoproteine ad alta densità), grazie alla presenza di sostanze appartenenti ai polifenoli comprendenti i flavonoidi, che attuano una efficace protezione contro il fenomeno dell'ossidazione.[2] 
La capacità dei polifenoli di inibire l'ossidazione delle LDL è in funzione del loro contenuto di catechinaacido gallicomiricetinaquercitinaacido caffeico. Queste proprietà, dimostrate per la verità principalmente in vitro, vengono spesso utilizzate per dare supporto scientifico al cosiddetto paradosso francese, ovvero il fenomeno per il quale in Francia, nonostante il consumo relativamente alto di alimenti ricchi di acidi grassi saturi, la mortalità per malattie cardiovascolari è relativamente bassa.Secondo la ricerca, mangiare uva può aumentare la protezione naturale della nostra pelle dai raggi ultravioletti del 74,8%.[3]


[...  continua    su Wikipedia  ]

Così come per i solstizi, diverse tradizioni sono legate agli equinozi. Quello d'autunno ha profondi significati culturali celebrati per esempio in Iran (primo giorno del Mehr o della Bilancia e festività nazionale), oppure in Cina e Giappone o ad Hampshire in Inghilterra, dove i cittadini hanno festeggiato l'evento vestiti come antichi sassoni e vichinghi dando fuoco alla "barca dell'equinozio", in una iniziativa all'interno della Butser Ancient Farm. Eccone alcune  in Italia  che   culminano   con la  notte  del 31-1  novembre   consigliate  da : 

LE FESTE D'AUTUNNO

Zucche, funghi e tartufi Ottobre è anche il mese in cui le zucche affollano i campi.

Zucche, funghi e tartufi

Ottobre è anche il mese in cui le zucche affollano i campi. Non a caso, durante la festa statunitense di Halloween, che si celebra il 31 ottobre, con le zucche vengono fatte delle lampade, che servono a creare il clima suggestivo della festa di Ognissanti.
Restando in territorio italiano, la nascita di questo ortaggio, porta in tavola notevoli specialità culinarie come i ravioli di zucca, i dolci alla zucca, etc.. In Friuli, inoltre, i primi del mese si tengono specifiche sagre, in cui viene premiata la zucca più grande e bella e quindi si mangiano specialità locali a base della polpa arancione della medesima.

Ad Alba, invece, ogni anno si tiene un palio beffardo in onore del tartufo. Questo palio, in cui corrono asini e non cavalli, risale al 1932, per volere degli abitanti della città, stanchi di essere umiliati dagli abitanti di Asti e dal loro prestigioso palio.
Il 10 agosto 1275, giorno di San Lorenzo, gli astigiani circondarono Alba, correndo intorno alle mura per dimostrare la loro invincibilità, e gli albesi decisero di prendersi gioco di loro, correndo dentro le mura della città con i loro asinelli.
Nel 1932, poi, gli albesi, punzecchiati un'altra volta dagli astigiani, che li avevano invitati a partecipare al loro palio, per poi ritirare l'invito all'ultimo minuto, decisero di rievocare quell'evento scherzoso, e da allora mettono in scena la loro particolare giostra.
Questa festa serve anche ad inaugurare l'inizio della famosissima Fiera nazionale del Tarufo, l'evento legato al tartufo più importante del mondo.

Oltre a queste, molte altre feste di origine agreste animano l'autunno italiano, portando in tavola deliziose specialità stagionali ed aiutando quindi l'animo a ben disporsi verso all'imminenza del freddo e delle privazioni dell'inverno. 



Mentre  chiudo   mi sono  tornate  in mente    ques  articolo  che      avevo messo da parte  qualche  giorno  prima  in preparazione  di questo  post  


da   https://www.meteoweb.eu/2018/09/autunno-feste-leggende/1155388/






 

Autunno è sinonimo di vendemmia, di festeggiamenti legati al vino, ma non solo. Tra le feste più famose: festa dei donni e ricordo degli Angeli Custodi (entrambe cadono il 2 ottobre); Oktoberfest (festa della birra); Halloween, Ognissanti e Commemorazione dei defunti ( dal 31 ottobre al 2 novembre); notte dei falò (5 novembre) in ricordo della congiura delle polveri, la famosa estate di San Martino (11 novembre); il giorno del Ringraziamento, l’Immacolata Concezione. Non mancano le leggende riguardanti l’autunno. La più famosa ha per protagonisti dei simpatici folletti che dopo aver trascorso l’estate a ridere, giovare e bivaccare all’ombra degli alberi, ora si preparano a raccogliere la legna e a mettere le provviste in dispensa, alo stesso modo degli animali che preparano le tane e il cibo per andare in letargo.

Solo Timoty, il folletto più giocherellone di tutti, ha l’idea di dare un arrivederci speciale alla bella stagione, colorando le foglie degli alberi di tanti colori dal giallo all’arancio, dal rosso al marrone, facendo quest’operazione di notte, mentre al mattino, lo spettacolo cromatico delle mille sfumature del fogliame rende il bosco incantato. Viene fatta una festa tutto il giorno al punto che anche il castagno chiede ai folletti di lasciar stare gli alberi così colorati ancora per un po prima di perdere le foglie. Da quel giorno si dice che i folletti ogni autunno colorino gli alberi per vestire il bosco prima dell’arrivo dell’inverno.



31.10.20

Nel Regno Unito ( e chi sa nel resto del mondo ) oltre 12 milioni di zucche finiscono nella spazzatura dopo i festeggiamenti di Halloween perché molte persone non sanno che sono commestibili.

se proprio non pote fare a meno di festeggiare l'halloween Usa anzichè quello nostrano facciamolo in maniera equa e solidale ecco i consigli dell'articolo  di  https://www.lifegate.it/mangiate-le-zucche-di-halloween-lappello-inglese-contro-lo-spreco riportato sotto 

Cosa c’è di più spaventoso di streghe, fantasmi e demoni ad Halloween ? Secondo l’associazione ambientalista Hubbub a fare davvero paura sono le 18.000 tonnellate di zucche ancora commestibili che finiscono nel l’immondizia ogni anno in occasione di questa festa.



Un’indagine condotta da Hubbub e Knorr ha infatti scoperto che il 40% dei consumatori del Regno Unito acquisterà zucche da intagliare in occasione di Halloween, ma il 60% di loro non riutilizzerà le zucche dopo i festeggiamenti.


Si stima che, solo nel Regno Unito, oltre 8 milioni di zucche finiranno nella spazzatura dopo Halloween. Un vero e proprio spreco alimentare, poiché le zucche intagliate sono ancora commestibili e possono essere utilizzate per preparare gustose ricette come queste:


Anche i semi di zucca che finiscono normalmente nell’immondizia possono essere consumati. Basta lavarli e asciugarli e dopodiché possono essere tostati e sgranocchiati come spuntino, oppure aggiunti alle insalate e alle zuppe.
La polpa e i semi di zucca si possono utilizzare anche per realizzare prodotti di bellezza: dai semi di  zucca tritati si ricava un latte, commestibile, che può essere impiegato anche come struccante, mentre la polpa si può usare per preparare maschere per il viso.
Per combattere lo spreco di zucche durante Halloween, Hubbub ha lanciato nel 2014 la campagna Pumpkin Rescue che negli anni ha ottenuto sempre più successo. 
Alla campagna Pumpkin Rescue aderiscono ogni anno numerose organizzazioni, associazioni, aziende e singoli cittadini che si impegnano attraverso eventi e iniziative per diffondere un semplice messaggio: dopo Halloween, non buttate le vostre zucche, ma mangiatele o riutilizzatele.
Finora Pumpkin Rescue ha portato alla realizzazione di ben 239 eventi in tutto il mondo, a cui hanno partecipato 18.600 persone. Milioni di persone sono state raggiunte per merito della stampa e dei Social Network grazie all’hashtag #PumpkinRescue. Questo ha permesso di salvare 17.500 zucche dalla spazzatura.

Leggi anche:
i miei precedenti post  

9.10.16

ad ucciddere la memoria è anche il menefreghismo dee istituzioni . il caso delle lapidi del vajont stipate nei magazzini del cimitero "Rischiano di finire in discarica "

due  al  prezzo  di una     sulle  note  di   :  A wither shade of pale - Procol Harum - 1967
 nota in italia con senza luce DIK DIK 

La  prima  


Vajont, le lapidi stipate nei magazzini del cimitero
Quasi ottocento lastre di marmo attendono da tempo una collocazione migliore. Il timore dei superstiti: "Rischiano di finire in discarica".

Per  chi  non  avesse  volgia di cercare nel mio archivio i post  iun cui  ho parlatio    di tale  evento   ecco  un sunto  preso   dalla  rete  .Mentre le foto sono  di  https://www.facebook.com/agora.fanpage.it/ più precisamente qui 

Erano le 22.53 del 9 ottobre 1963: quella sera nella strage del Vajont morirono 1917 persone. Un’alluvione, una frana, una delle più grandi sciagure della storia italiana.
Non il disastro naturale, ma la negligenza dell’uomo diede origine ad una strage. Un terrore che vive ancora negli occhi dei sopravvissuti. 53 anni fa come oggi




La  seconda  

Badde Lontana: storia di una madre e del suo dolore

 
autore di Elena Pisuttu 4 ottobre 2016
STORIE
Badde Lontana: storia di una madre e del suo dolore
                     S. Lorenzo, ciò che resta della casa di Pietro Pisano - ph antoniostrinna.it
 
MUSICA
Era il 21 marzo 1957 e a San Lorenzo, frazione di Osilo, un bambino di appena dieci mesi lasciò per sempre la sua valle. Un enorme masso staccatosi dalla collina sfondò il tetto della casa nella quale viveva coi genitori. Morì mentre dormiva nella culla. Trascorsi quasi vent'anni, quel tragico fatto di cronaca ispirò la trama di una canzone, che oggi si aggiudica un posto speciale nel repertorio della musica popolare sarda. 
Ma Pietro Pisano - questo era il nome del piccolo - non è il protagonista di Badde Lontana, e neppure la valle che dà il titolo alla canzone: il soggetto principale è la madre. Al tempo della disgrazia, i genitori del bambino facevano i mugnai, come il resto della comunità. La quotidianità di questa donna, madre di famiglia, era il riflesso delle tante altre donne della ‘valle lontana’.
                      Chiesa di San Lorenzo - ph antoniostrinna.it
 

Antonio Strinna, autore del testo, spiega il motivo per cui il suo pensiero si è concentrato proprio su questa figura femminile. La canzone è nata in un modo irrazionale, suggerita dalla madre del bambino, come in sogno: «Dieci anni dopo, mi ritrovai alla festa in onore di San Lorenzo. Lo spettacolo della serata prevedeva l'esibizione di gruppo musicale di Sassari, i Bertas. Prima ancora che la band iniziasse a cantare, mi sono messo a cercare in mezzo alla folla i volti dei genitori del bambino, specialmente quello della madre. Non c'erano. Alla fine, la mia immaginazione è riuscita nel suo intento. Così, credevo di vedere la madre, persino i suoi occhi. Per me la donna era proprio lì, fra la gente. Assediata dall'allegria della festa e tentava di dimenticare che quella stessa valle le aveva ucciso un figlio di pochi mesi. Intanto rivedeva nuovamente il masso precipitare dalla collina sino a raggiungere la valle, il suo mulino, sfondare il tetto e infine piombare sopra la culla». 
Ora, quella donna ha superato gli ottant’anni e vive ancora nella frazione di San Lorenzo, insieme al marito, immersi nel silenzio che domina da almeno cinquant’anni.
Il testo emoziona ancor di più se ascoltato in questo periodo, così vicino al terremoto che ha colpito il centro Italia. È quasi una preghiera, una lotta tra fede e istinto materno, inteso come puro e naturale, che inconsapevolmente va oltre la ragione.
La morte in generale fa male, ma quella di un figlio è particolare perché rappresenta una brutale infrazione del modello biologico di successione della vita.
È una madre che si sente impotente di fronte a una tragedia più grande di lei. Una donna che non può smettere di negare a sé stessa quanto avvenuto. Tutto questo insieme di emozioni fa parte dello stesso processo: accettare la morte di un figlio.
Antonio Costa e Antonio Strinna, autori della canzone "Badde lontana" - ph antoniostrinna.it
 

Composta nel 1972 insieme ad Antonio Costa, componente dei Bertas, dopo la prima incisione del gruppo sassarese, nel 1974, Badde Lontana è stata interpretata da numerosi artisti sardi. Ancora oggi continua a emozionare quanti l’ascoltano.

Badde Lontana / Valle Lontana 
Sutta su chelu de fizu meu / Sotto il cielo di mio figlio
como si canta finzas tres dies. / adesso si canta per tre giorni:
Badde lontana, Badde Larentu / valle lontana, valle di san Lorenzo
solu deo piango pensende a tie / soltanto io piango pensando a te!
Mortu mi l’asa chena piedade / Me l’hai ucciso senza pietà
cun d’una rocca furada a Deus / con una roccia rubata a Dio:
Badde lontana, Badde Larentu / valle lontana,valle di San Lorenzo 
comente fatto a ti perdonare / come faccio a perdonarti?
Zente allegra e bella festa / Gente allegra e bella festa,
poetes in donzi domo / poeti in ogni casa.
Chelzo cantare, chelzo pregare / voglio cantare,voglio pregare
ma no m’ascultat su coru meu / ma il mio cuore non mi ascolta.
Dami sa manu, santu Larentu / Dammi la mano, san Lorenzo,
deo so gherrende intro a mie / io sto combattendo dentro di me.
Dami sa manu, mi so peldende / Dammi la mano, mi sto perdendo,
faghem’isperare umpare a tie / fammi sperare insieme a te.



10.12.14

Muore da solo in ospedale, è colpa della privacy Inglese colpito da ictus: non ha parenti, i medici tengono lontani gli amici

Leggendo   la  storia   della nuova  sardegna del  10\12\2014  . che trovate sotto , capisco  perchè la gente  s'avvicina  di più al  qualunquismo e populismo . Ma soprattutto    raforza  in me  le tendenze libertarie  \  anarchiche  , anche se  ancora   rimango legato \ credo , ma anciora per  per  poco , al valore  del voto  . Mi chiedo inoltre , ma perchè  c.... [ scusate  ma qudo ci vuole ci vuole ] di legge è quersta sulla privacy . ma aboliamola tanto crea solo danni e rotture di balle . Tanto è solo una panacea visto che anche se c'è la privacy le telefonate moleste di spam le ricevi lo stesso  e tutti sanno tutto di  tutti  , visto che  i primi a chiederla sono gli stessi che su facebook  la " violano  " parlando  dei  ... loro  anche privati .  Prima di lasciarvi    all'articolo vorrei aggiungere :  che questo è il paese dove di norma le leggi vengono calpestate quando c'è la convenienza di farlo. Si diventa rigoristi solo quando non c'è in ballo il proprio tornaconto personale. Do ragione  a  questi commenti esopressi  sul sito  di huffingpost.it  più  precisamente qui in quest'articolo 

Giorgio Giordano · Top Commentator · Politecnico di Torino
Parafrasando Marie-Jeanne Roland de la Platière : Privacy quanti delitti si commettono in tuo nome! Da quello - piccolo - di non esporre, in certe scuole, i tabelloni con gli esiti degli scrutini a quello - ben più grave - di fare morire in solitudine un essere umano.
  • Raffaele Rosi · Top Commentator · Politecnico di Torino
    Sig. Giordano: aggiungiamo il non pubblicare i nomi di chi viene condannato? Oppure quello degli evasori? Tutta 'sta privacy, e poi spiattellano in giro sui social network QUALUNQUE cosa personale... Finanche il colore delle mutande che mettono...
    Saluti, Raffaele
  • Raffaele Bilotta · Top Commentator · Università degli Studi di Palermo
    Raffaele Rosi La privacy sembrerebbe come la pelle di certe cose! Ma siamo sicuri che non sia,invece,ignoranza e/o vigliacco scarico da responsabilità?
SASSARI.
 È morto solo, in un letto dell'ospedale di Thiesi dove era stato trasferito dopo un ricovero di alcuni giorni all'ospedale civile di Sassari a causa di un ictus. Solo. Perché la legge sulla privacy che dovrebbe tutelare il diritto alla riservatezza a volte può ritorcersi contro chi preferirebbe forse stringere la mano di un amico, piuttosto che vedersi tutelato da un muro di silenzio sulle sue condizioni fisiche e sul suo trasferimento da un reparto ad un altro, da un ospedale a un centro di riabilitazione.

                                                     L'ospedale di Thiesi

 
È la storia di David Paul Bollard, collaboratore esperto linguistico di inglese, deceduto il 22 ottobre scorso a 60 anni, dopo una vita dedicata all'insegnamento. Il docente di origine britannica era a Sassari da una vita. Solo oggi, dopo un mese e mezzo, i suoi amici, i suoi colleghi e i suoi tantissimi studenti potranno dargli l'ultimo saluto. Alle 15.30 nella cappella del cimitero ci sarà una breve funzione prima della tumulazione. Fino a pochi giorni fa del suo corpo si erano perse le tracce: la privacy lo aveva fatto sparire. Una vicina di casa aveva provato a buttare giù a spallate il muro della riservatezza e della burocrazia, senza risultato: «David è morto la notte tra il 21 e il 22 di ottobre, ci conoscevamo da più di 25 anni, non eravamo amici, solo vicini di casa. Si scambiavano due chiacchiere per le scale, niente di più».
E proprio nell'androne delle scale che a metà ottobre la donna lo aveva trovato accasciato, soccorso dai suoi studenti che lo avevano accompagnato a casa pensando a un semplice malore, ma che viste le condizioni peggiorate avevano chiamato l'ambulanza del 118. «Io stavo andando a lavorare, ma mi sono fermata con loro. David non riusciva a parlare, aveva difficoltà a coordinare i movimenti, si stava agitando. Ho lasciato ai paramedici il mio numero di cellulare, dando la mia disponibilità in caso di bisogno, lo stesso hanno fatto gli studenti». Da quel momento la situazione è diventata grottesca. Il docente britannico non aveva parenti prossimi in vita o facilmente rintracciabili. Nessuno che potesse decidere per lui.Tramite conoscenze in ospedale la vicina di casa viene a sapere che David ha avuto un ictus, non è in grado di ricevere visite, anche perché sedato a causa di crisi di agitazione. La donna continua ad andare in ospedale inutilmente: «Tutti, dagli infermieri ai medici, perfino al primario, mi ripetono solo l'odiosa parola privacy». La gestione del caso è affidata ai servizi sociali e a un tutore legale.
«Faccio presente che David non è un barbone, ha un lavoro e una casa, ci sono persone disposte ad aiutarlo». Il 22 ottobre la vicina riceve la notizia che il docente è deceduto. «Mi viene detto: complicazioni. Ovviamente la privacy fa il resto. Vengo anche a sapere che da tre giorni era stato trasferito a Thiesi in un reparto di lunga degenza, per la riabilitazione. Nel pomeriggio, ricevo la visita di due assistenti sociali, mi chiedono se ho le chiavi di casa di David, vorrebbero dei vestiti. A questo punto mi arrabbio, dico alle due donne che è un po' tardi per farsi vedere, che le chiavi di casa David le aveva con sé quando è stato caricato in ambulanza, che se ci avessero permesso di aiutarlo forse tutto questo non sarebbe successo. Che lo hanno lasciato morire come l'ultimo degli ultimi».
Dopo la privacy ci si mette la burocrazia. Per qualche giorno il cadavere del docente rimane in ostaggio a Thiesi. Quelli senza nessuno come lui vengono sepolti nel comune in cui sono deceduti. Ma il funerale non si può fare prima delle disposizioni dell'ambasciata britannica. A Thiesi però non c'è cella frigo e il corpo del docente torna a Sassari. Solo questo pomeriggio, a un mese e mezzo dalla sua scomparsa, ci sarà l'ultimo saluto.

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