La prima storia mi ricorda che mi ricorda la canzone " in Monti di Mola" di De andre . Con tale termine \ denominazione in dialetto gallurese \ sardo corso , lingua in cui è cantato tutto il brano., s'intende quelle campagne che oggi costituiscono la Costa Smeralda . In essa si narra di un amore insano e impossibile tra un giovane uomo e un'asina bianca che si incontrano una mattina su questi monti. L'intero paese arriva persino ad organizzare il loro matrimonio, matrimonio che però non potrà essere realizzato, ma non per la differenza di specie quanto piuttosto per un problema legato alle pratiche burocratiche: secondo i documenti ufficiali i due risultano essere parenti stretti. E' scometto che se faber fosse ancora vivo , leggendo questa news , ci avrebbe fatto un pensierino per qualche canzone
Sposa l’amore di una vita: ma lei è una... bistecca
A Marina di Bibbona le nozze scherzose del macellaio organizzate dagli amici. "Ho voluto rendere omaggio alla carne che dà da vivere da quasi vent'anni a me e alla mia famiglia"
di Fabrizio Pucci
Il macellaio Saverio Baldacci arriva sull'Ape con la sua "sposa", la bistecca
MARINA DI BIBBONA.
Un matrimonio in grande stile. Che cosa c'è di strano? Nulla. Mettere insieme una sera d'estate, l'amore di una vita e il fatidico sì. Già. Ma allora la notizia dov'è?
C'è perché lo sposo, Saverio Baldacci, 33 anni di Livorno professione macellaio, ieri sera al centro commerciale H di Marina di Bibbona è convolato a giuste nozze con “sua maestà” bistecca fiorentina di chianina scottona. Anzi, in seconde nozze visto che lui nella vita è sposato davvero con la bella Stefania.
Certo. Quello di ieri è stato un matrimonio sui generis ma in piena regola. Le partecipazioni spedite – in epoca digitale – attraverso l'annuncio sulla pagina ufficiale facebook della macelleria Baldacci hanno contribuito a creare la spasmodica atmosfera della grande attesa che si è conclusa ieri sera dopo le 20. Proprio quando Baldacci si è presentato “all'altare” elegantissimo e ha aspettato la futura consorte: la bistecca, che ovviamente si è fatta attendere.Lei, bella e morbida, rossa non solo per l'emozione è arrivata in formissima – con appena un filo di grasso nei punti giusti - a bordo di un Ape decorato da girasoli. Poi la cerimonia tra gli applausi degli oltre centocinquanta invitati che si sono trattenuti al successivo banchetto rigorosamente a base di carne di altissima qualità, quella della macelleria Baldacci.
Baldacci accolto dagli amici
acci accolto dagli amiciSi è trattato di un vero e proprio happening che ha incuriosito passanti e clienti del centro commerciale. Gli invitati si sono presentati vestiti tutti uguali: di bianco e con un cappello di paglia e le infradito in stile esotico-balneare. Ad assistere alle nozze sono arrivati amici e parenti da tutta la Toscana e anche molti turisti, habitué della zona.Il “matrimonio” è stato organizzato da Saverio e dai suoi tanti amici: «In questo modo – ha detto lo sposo tra il serio e il faceto – ho voluto rendere omaggio alla carne che dà da vivere ormai da quasi vent'anni a me e alla mia famiglia. Svolgo questo lavoro con amore e passione e che cosa, meglio di un matrimonio rappresenta questi due sentimenti? Dal primo giorno che sono andato dietro il banco ho capito che quella era la mia strada e sono felice di continuare questo percorso all'insegna della qualità. Il mio maestro? Nedo Di Batte a cui sarò sempre riconoscente. E un grazie va anche al bar Al Capone che ha ospitato il banchetto nuziale».
Un momento delle "nozze"
Un momento delle "nozze"
Livornese (è proprio il caso di dirlo) purosangue, tifoso della squadra amaranto che l'anno scorso ha seguito anche in trasferta è molto amico di Andrea Bagnoli, oggi affermato procuratore di calcio, ma ex giocatore proprio del Livorno. Bagnoli non poteva mancare al “matrimonio”: «Saverio – ha detto l'ex calciatore nel suo vestito bianco e sotto il cappello di paglia - è un ragazzo perbene. Un gran lavoratore. Questo matrimonio è uno scherzo, ma rende merito alla sua attività che fa della qualità il marchio di fabbrica».
La cena di "nozze" in pineta a Marina di Bibbona
purtroppo non sono i marò o sequestrati di qualche ong [ ovviamente senza generalizzare e fare di tutta un erba un fascio ] vicino al potere ed al governo italiano non gli ne frega una .. cippa . altrimenti sarebbe già intervenuto .
Lettera da Amburgo: Maria chiede aiuto agli amici di Feltre
Appello al mondo della politica e della cultura anche per Fabio Vettorel: «Firmate la petizione e riportateci in Italia»di Gigi Sosso
FELTRE. Grido di dolore e libertà. Inchiostro blu, che racconta sofferenza ma allo stesso tempo speranza, nella lettera su un foglio a righe che Maria Rocco ha mandato agli amici feltrini dal carcere amburghese di Billwerder. La donna è detenuta ormai da più di due settimane, dopo le manifestazioni contro il G20. Mentre Fabio Vettorel, l’altro feltrino fermato dalla polizia tedesca, è stato trasferito fin dal primo momento nel carcere minorile di Hahnofersand, dal momento che ha appena 18 anni e lassù si diventa maggiorenni a 21.La 23enne di Cesiomaggiore lancia un appello al mondo politico e culturale, sia a livello locale che nazionale, perché ritiene di essere vittima di un ingiustizia: c’è il rischio che rimanga in carcere, come minimo, fino alla fine di agosto. Ma se non dovesse cambiare la misura cautelare decisa dal tribunale di Amburgo per «grave violazione dell’ordine pubblico con resistenza a pubblico ufficiale», la carcerazione preventiva parte da 12 mesi, in attesa del processo.I legali della famiglia (Prade di Belluno e Carponi Schittar di Venezia) stanno esplorando tutte le strade per riportarla in Italia, compreso un ricorso; nel frattempo il difensore della prima ora Serrangeli fa un po’ da portavoce e invoca un intervento deciso delle istituzioni: «La nostra diplomazia non si è proprio mossa e siamo di fronte a una grossa ingiustizia che riguarda dei cittadini italiani. Bisogna che le coscienze si sveglino, affinché Rocco e Vettorel possano tornare a casa, insieme ai quattro italiani. Per cominciare, vorremmo delle firme pesanti sulla petizione messa in internet “Maria e Fabio liberi subito”. Quella del prefetto Esposito, oltre ai sindaci di Belluno e Feltre, Massaro e Perenzin e a tutti i parlamentari della provincia fino al governatore Zaia. Ho registrato qualche disponibilità, però adesso bisogna passare ai fatti. Finora sono molto deluso».Rocco non ammetterà le circostanze che le vengono addebitate, perché ritiene di non avere niente da confessare: «Manifestare rimane un diritto, ma prende le distanze dalla violenza che ci può essere stata, nel senso che non era sua intenzione sostenere una manifestazione di quel tipo. Quella mattina ha soccorso una ragazza che aveva una frattura esposta alla gamba sinistra. Le contestano di non essersi allontanata, ma se l’avesse fatto, le sarebbe stata addebitata l’omissione di soccorso. Non poteva andarsene, allo stesso tempo non poteva restare. Non si sarebbe mai aspettata una reazione così pesante e di finire in un tritacarne».Qualcosa non tornerebbe nei verbali d’interrogatorio: «Mi dice di non aver mai pronunciato parole che pure sono state trascritte nell’interrogatorio di garanzia del 7 luglio: non era in alcun modo travisata, anche se indossava un foulard per difendersi, eventualmente, dal gas dei lacrimogeni, e non si è messa a lanciare oggetti. Adesso abbiamo meno di dieci giorni, per convincere la Corte d’Appello a scarcerare i due ragazzi, prima delle vacanze di agosto. Non possiamo più aspettare: bisogna per forza muoversi.
Leggendo la terza storia mi chiedo , OVVIAMENTE COME SPECIOFICASTO ANCHE DALLE FACCINE SONO SARCASRTICO PERCHE' PUR NON AVENDO VISSUTO DIRETTAMENTE ( SONO DEL 1976 GLI ANNIO DI PIOMBO E DELLE STRAGI DI QUEL PERIODO ) MI AUGURO CHE TALE PERIODO NON RITORINI , a quando l'uso delle mani o d'altro ? 🙄😜😀🤬 Renzi contestato per il SalvabancheUna risparmiatrice di Banca Etruria lo accoglie all'ingresso della Festa dell'Unità di Castelfiorentino e all'invito dell'ex premier di entrare a parlarne nel dibattito replica così: "Ballaro" (video di Mario Neri) L'ARTICOLO ha ragione Dario de Judicibus quando dice : << In Italia non puoi dare a uno stronzo dello stronzo, neppure se è vero. Sarebbe diffamazione. Il caso del giornalista siciliano Rino Giaccalone direttore del portale «alqamah.it» e collaboratore, tra le altre testate, anche di «Narcomafie» che definiva un boss defunto : << gran bel pezzo di merda >>da http://www.laspia.it/ del 11\5\2017
La Cassazione annulla la sentenza di assoluzione di Rino Giacalone
La
Corte di Cassazione ha annullato con rinvio la sentenza di assoluzione
emessa lo scorso anno dal Tribunale di Trapani, nei confronti del
giornalista Rino Giacalone che in un blog aveva apostrofato un boss
della mafia trapanese come “gran bel pezzo di merda”.
L’accusa e’
di diffamazione a mezzo stampa e stamane i giudici della quinta sezione
hanno rinviato gli atti processuali alla Corte d’Appello di Palermo,
nonostante il procuratore generale durante la requisitoria avesse
chiesto “l’inammissibilita’ del ricorso” alla quale si era associato il
team di legali del giornalista (composto dagli avvocati Enza Rando,
Giulio Vasaturo, Carmelo Miceli e Domenico Grassa).
Il
procedimento era scaturito dalle denunce di Rosa Pace, vedova di Mariano
Agate, capomafia di Mazara del Vallo deceduto per cause naturali
nell’aprile 2013. Nei giorni seguenti alla morte il questore di Trapani
aveva vietato i funerali pubblici e anche il vescovo di Mazara del Vallo
Domenico Mogavero aveva rifiutato i funerali religiosi. In quei giorni
Giacalone, attraverso un articolo pubblicato sul portale Malitalia.it,
aveva ricostruito i trascorsi di Mariano Agate aggiungendo l’augurio che
la sua morte togliesse alla Sicilia la presenza di “un gran bel pezzo
di merda”. In seguito alla sentenza di assoluzione, emessa il 7 giugno
dello scorso anno, il pm della Procura di Trapani, Franco Belvisi aveva
presentato un ricorso “per saltum” in Cassazione.
I giudici,
rilevando un “vizio di diritto” hanno annullato la sentenza. “Aspettiamo
serenamente le motivazioni della sentenza – dicono i legali del
giornalista – e ci rinviamo alla corte d’appello per dimostrare
l’assoluta irrilevanza penale dello scritto di Giacalone. L’espressione
non integra il reato di diffamazione ma va interpretata come un richiamo
alla frase pronunciata da Peppino Impastato. E’ una sineddoche
utilizzata con intento “non denigratorio”, con l’attribuzione della
valenza pedagogica, come ha detto il giudice di primo grado”.
Gattini, scie chimiche e caffè: ecco la parodia dedicata ai “fuori luogo” del web -. ottima la parodia anche sulla nostra interdipendenza . mi sa che https://www.facebook.com/dadocantalanotizia1/ faccia seguaci
purtroppo non sono i marò o sequestrati di qualche ong [ ovviamente senza
generalizzare e fare di tutta un erba un fascio ] vicino al potere ed al governo italiano non gli ne frega una .. cippa . altrimenti sarebbe già intervenuto .
Bum Willer e Pap Carson di Corrado Mastantuono (Topolino #2964)
Inizialmente , viste le trasposizioni e i riaddattamenti ( a volte magistrali come di topolino sui classici della letteratura , temevo che succedesse di rimanere delusi . Infatti spesso accade che : << Quando due miti si incontrano, è facile rimanere delusi. Il
rischio della parodia gratuita, del team-up ingiustificato e della
denaturazione dei personaggi è dietro l’angolo.>>
Ma << Fortunatamente >>, sempre secondo http://gliaudaci.blogspot.com/ uno dei blog più informati sul mondo del fumetto in questo articolo, << non è stato così per Dylan Top, incrocio tra [non-stiamo-nemmeno-a-specificarvi-chi] e [ormai-avete-capito] pubblicato su Topolino #3094 (in edicola questa settimana). >>
Parte della buona riuscita dell'episodio ( presentato in fondo al settimanale per invogliare i lettori a prendere la seconda puntata L'isola del tesoro ) è da
imputare agli autori coinvolti che sono il Gotha del fumetto italiano degli ultimi 30 anni . Oltre all’onnipresente* Roberto Recchioni come soggettista, gli altri due autori appartengono infatti a quel “gruppo misto” di
fumettisti che hanno lavorato sia per la Disney sia per la
Bonelli (gruppo comprendente, tra i tanti esempi illustri, Corrado Mastantuono, Fabio Celoni e Bruno Enna). Ecco perché sia Tito Faraci (l’uomo che ha sceneggiato
TUTTO), sia Paolo Mottura (autore di recente dei disegni di Eroe senza patria, Le storie #22, ma anche di un episodio del Dylan Dog Color Fest del
2012( foto a destra ) su testi di Barbara Baraldi) si sono sentiti doppiamente a casa!
Poi, come fa notare Tito Faraci nelle note conclusive scritte su topolino , le somiglianze
tra l'inquilino di Craven Road e Topolino sono diverse: sono entrambi
investigatori ed entrambi hanno un amico "bislacco" (Groucho/Pippo) e un
amico poliziotto (Bloch/Basettoni) affiancato da un ispettore babbeo ( Jekins / Manetta )La sfida vera era rendere l'Indagatore dell'incubo accessibile anche a un pubblico più giovane ( leggi 8\15 anni ) .
Gli abissi, le malinconie, i mostri e gli elementi profondi
dell'universo dylaniato ( ideati dal genio di Tiziano Sclavi)
difficilmente si presterebbero a una trasposizione parodistica. Anche se coem ha dichiarato lo stessoRecchioni a l'huffingpost.it del 3\111\2015
Cosa rappresenta “Dylan Top” per un lettore di “Dylan Dog”? Una parodia, un omaggio sentito o qualcosa di più? Roberto Recchioni:
Non direi che è una parodia, non nel senso stretto del termine. La
storia non irride Dylan Dog ma, anzi, è estremamente rispettosa del
personaggio e ne celebra gli aspetti più salienti. Mi sembra, insomma,
più un omaggio e un atto d'amore e, del resto, da Tito Faraci non mi
aspettavo di meno. Tito è bravissimo nel cogliere il cuore dei
personaggi e lo ha dimostrato spesso, con alcune delle più belle storie
dedicate a Topolino che io ricordi. (...) qui il resto dell'articolo
Visto che la storia si ispira dichiaratamente a L'alba dei morti viventi cioè Dylan Dog #1, ma non si dovrebbe nemmeno specificarlo !! e chiarissimo per tutti i lettori di vecchia data ma anche no visto che è stata ristampata migliaia di volte fra cui l'ultima da repubblica in cui a farla da padrona sono gli zombi! Gli stratagemmi adoperati da Roberto Recchioni sono queli : 1) di usare come nemici dei "topi invadenti", idea dalle ripercussioni molto attuali e umoristiche (ad esempio, non provengono dalla cittadina di Undead ma da Uninvited!)., 2) IL clarinetto diventa una cornamusa ., 3) l'interminabile ( salvo alcuni numeri ) modellino di galeone diventa un puzzle con il disegno del battello a vapore di SteamboatWille il cartone animato del 1928 in cui esordi' topolino .
Le due storie sono talemente , eccetto le pochissime sottigliezze sopra elencate , uguali che sembra confermare " la manfrina " pubblicitaria \ promizionale della bonelli , ne ho parlato in un post precedente, per rilanciare il rinnovamento \ la nuova gestione di Dylan da parte di Roberto Recchioni . Ma sarà il tempo e il reseconto delle vendite , compresa la variant speciale della disney , del fumetto Bonelliano . Per il momento tali ipotesi sembra essere smentita da quanto ha dichirato Tito Faraci alla stampa del 8\3\2015
Ma Dylan Top piacerà ai lettori di Topolino, che magari non conoscono Dylan Dog ?
«Intanto occorre sottolineare che, rispetto a quanto si crede, i
lettori di Topolino sono soprattutto adulti, i bambini sono una
minoranza. Abbiamo scritto una storia tipicamente di Topolino, non
occorre essere lettori di Dylan Dog per capirla. Ci sono due livelli di
lettura, una per chi conosce il fumetto della Bonelli, e una no. Ma il
primo livello non intaccala comprensione del secondo. Poi, in questo
numero ci saranno anche una mia intervista a Tiziano Sclavi e una mia
introduzione a Dylan Dog, così se qualcuno vorrà, potrà iniziare a
leggere anche il personaggio Bonelli».
Cosi come se ci sarà un seguito di tali storie
Crede che possa nascere una serialità con Dylan Top protagonista?
«All’inizio non ci pensavo, dopo che abbiamo finito il lavoro, ho
iniziato a credere che potrebbe essere possibile. Io sono entusiasta di
Dylan Top, vedremo quale sarà la risposta dei lettori».
Ai posteri l'ardua sentenza . PerUno degli elementi salienti de L'alba dei topi invadenti è che... si tratta di una storia maledettamente divertente!
Molto convincente l'ironia di Pippo/Groucho sui luoghi comuni delle
storie di Dyd, sui meccanismi narrativi e sul modo di suonare del suo
capo. Poi, le mille citazioni e occhiolini strizzati ai lettori attenti
(quindi al sottoscritto saranno sfuggite miliardi di trovate!), come i vari riferimenti allo stesso Dyd #1, a partire dalla prima tavola in cui Mottura cita l'iconica copertina di Claudio Villa per
arrivare persino all'utilizzo delle medesime inquadrature (pollice in
alto per le scelte registiche di Faraci-Mottura, alcune davvero da
scuola del fumetto!) [Altri riferimenti a Dyd #1 sono poi evidenziati
anche nei redazioni conclusivi del settimanale: un plauso per le sempre
dettagliate e piacevoli pagine di interviste, curiosità e articoli di
contestualizzazione]. Ma anche il mondo "da sogno" di pagina 144, che è talmente familiare da sembrare molto meno onirico del dovuto (leggere la storia per comprendere senza spoiler!). Senza contare l'egregia vignetta centrale di pag. 152 che cita Il quarto stato di Pellizza da Volpedo (già citata fumettisticamente dal maestro Ivo Milazzo per la copertina dell'indimenticabile Ken Parker #58, Sciopero) o i due piccoli pseudo-Beatles che attraversano la strada sulle strisce nella prima vignetta di pag. 154. Se non fosse una frase ai limiti del banale, si potrebbe affermare che l'unico vero difetto di questa storia è che finisce troppo presto. Come già per l'amata storia di Corrado Mastantuono su Topolino #2964 in cui Bum Bum Ghigno interpretava Tex,questa storia è la dimostrazione che a volte, quando gli universi immaginari si incontrano, possono esserci belle sorprese al quadrato ! Concludo su suggerrimento di del blog Audaci non dimentichiamo le altre, validissime, storie presenti nel settimanale: dalla prima puntata de L'isola del tesoro (di Teresa Radice e Stefano Turconi) alle avventure di Paperino, Pico e Dinamite Bla , ecc . Ma
Cercando anticipazioni e conferme all'ipostesi fatta nel post precedente ( vedere l'ulr sopra ) in cui riportavo un ipotesifatta sulla bacheca fb ufficiale di Dylan Dog ( oltre quelle che ho chiesto in privato ad amici e conoscien ze che lavorano sia in bonelliche in disney ) ho trovato sulla pagina uficiale din topolino con la dictura Non chiedeteci di più perché è ancora presto!
Il
numero 3094 del settimanale "Topolino", in edicola dall'11 marzo,
conterrà la storia "Dylan Top - L'alba dei topi invadenti", parodia a
fumetti del primo storico albo del nostro Indagatore dell'Incubo.
L'avventura, nata da un'idea di Roberto Recchioni e Tito Faraci,
nella migliore tradizione delle parodie disneyane, proporrà una
versione "topolinesca" di Dylan Dog e più che brividi di paura sarà
pensata per scatenare qualche risata. In occasione del Salone del
Fumetto di Cartoomics (che si terrà a Milano nel mese di marzo), Panini Comics/Disney
proporrà anche una versione variant dell'albo, che presenterà
un'esclusiva cover dedicata a Dylan Top. Qui di seguito, vi mostriamo
due immagini (in versione non definitiva), firmate dal disegnatore Paolo Mottura.
Tale non solo mi mette ansia e curiosità nel vedere un parodia di uno dei fumetti insieme a topolino che hanno caratterizzato ( la mia vita fin qui ) . Attesa che sarà , come credo premiata viste le parodie ironiche , sagaci e pungenti e quasi mai banali della disny alcune delle quali sono ormai diventate dei classici del fiumetto .Ed è grazie a d esse che hi scoperto e riscoperto capolavori dela letteratura . Con la curiosità di vedere come Verrà fatta la parodia di un genere horror - triller come dylan dog in topolino settimanale per ragazzi fra i 8-18 anche se ha , sottoscritto compreso punte di lettori più grandi . Speriamo sia all'all'altezza come quelle di Moby dick e di Dracula .
finalmente È online la terza e ultima puntata di Kubrick, una storia porno, una nuova serie tv italiana, per ora solo online. La potete guardare qui sotto (consiglio di allontanare i bambini e le nonne, e di usare le cuffie se siete al lavoro onde ad evitare figure di .... tipo questa
perchè c'e' il rischio chi non ha allenamento mentale alle parodie confonda le cose )
Esso Viene programmato solo su internet (per il momento), in tre puntate, che, tutte insieme, compongono un lungo episodio pilota della durata totale di 40 minuti. Esso ha Secondo ilpost : << La prima puntata è uscita l’8 ottobre ed è stata vista 247.000 volte circa, mentre la seconda è online dal 22 ottobre e ha fatto circa 104.000 visualizzazioni. >> ma per avere un giudizio globale bisogna attendere i dati per la 3 parte . Comunque è una buona parodia ai film porno , e SPOLLER nella scena finale dove a differenza dei classici porno a meravigliosi per il corpo ( in particolare il pene ) del partner è la donna qui è l'opposto SPOLLER . Un vero peccato che gli autori, in mancanza di fondi abbiano lasciato le cose a metà ,. E' vero che senza soldi e sponsor ormai non si canta nè messa nè bandiera rossa , ma potevano continuare lo stesso , e magari avere sucesso visto che le potenzialità ci sono . Un po' di coraggio no ?
Kubrick è la prima web serie sul mondo del porno . Tre aspiranti videomakers si trovano improvvisamente a dover girare un film hard con imprevedibili conseguenze . Kubrick - Una Storia Porno è Una produzione Magnolia Fiction distribuita da The Jackal
Per farla breve, possiamo dire che Kubrick è una nuova serie TV italiana, e poi ve la guardate qui sotto (allontanando i bambini, avvisati è permesso al di sopra dei 14 ): è online da lunedì 8, per la prima volta.
Kubrick è prodotto da Magnolia Fiction, una società di produzione abituata a lavorare con il cinema e le maggiori reti televisive, ma che in questo caso ha voluto fare un esperimento dedicato alla sempre maggiore attitudine di seguire programmi televisivi online, e soprattutto le serie a puntate, collaborando con il gruppo The Jackal. E quindi Kubrick viene programmato per ora solo su internet, in tre puntate (durata totale 40 minuti): le successive saranno online nelle prossime settimane, dopo alcune anticipazioni e un backstage diffusi nei giorni scorsi. Kubrick è scritta da La Buoncostume (che poi sarebbero Carlo Bassetti, Simone Laudiero, Fabrizio Luisi e Pier Mauro Tamburini). Ludovico Bessegato ne è l’ideatore e regista (oltre che blogger del Post), e l’aveva raccontata così:
Il porno è un argomento molto complesso e scivoloso: tutti lo guardano, tutti ne parlano, si può dire che sia stato completamente sdoganato nella cultura pop, eppure in molti suoi aspetti resta un tabù. E affrontare un tabù, si sa, è sempre molto difficile, specialmente in chiave di commedia: si corre lungo una linea sottilissima che da un lato attraversa volgarità e doppi sensi, dall’altro un eccesso di pudicizia e autocensura.
Abbiamo fatto quindi un grosso lavoro con gli autori, il produttore e gli interpreti, per cercare il giusto modo di affrontare l’argomento: ci siamo detti che se tre ragazzi devono girare un film porno per pagarsi l’affitto, è assolutamente normale che usino certe espressioni e vivano certe situazioni. Abbiamo semplicemente assecondato quello che la nostra storia richiedeva, evitando però le volgarità fini a se stesse.
Abbiamo scelto lo sguardo di tre personaggi “puri”, giovani come noi (l’età media di chi ha lavorato a Kubrick è 30 anni), che come noi sono nati nel decennio “sbagliato” e ad un certo punto della loro vita si sono trovati di fronte all’horror vacui del post diploma all’accademia. Immedesimarsi è stato facilissimo perché in fondo ogni studente di cinema ha pensato almeno una volta: “Perché non ci mettiamo a fare un porno?”.
I nostri protagonisti lo hanno fatto. E non gli è andata tanto male.
ecco il cast
con
Dario Aita
Flavio Furno
Lorenzo Patané
Elena Radonicich
Lorenzo Richelmy
Margherita Vicario
e con
Immanuel Casto
Lucia Mascino
Andrea Di casa
ideato e diretto da Ludovico Bessegato
scritto da www.labuoncostume.it
Fotografia: Beppe Gallo
Scenografia: Mauro Vanzati
Costumi: Maria Sabato
Aiuto Regia: Francesco Capone
Operatore: Luca Ranzato
Story Editor Magnolia Fiction: Marzio Paoltroni, Marco Zampetti
Produttore Esecutivo: Alessandra Lera
Produttore Creativo: Ludovico Bessegato
Prodotto da Rosario Rinaldo
dalla prima puntata e dai vari promo ed anticipazioni della seconda che si vedrà da stanotte sembra di si , comunque aspettiamo la fine per dare un giudizio complessivo e globale .Per il momento su youtube i giudizi sono entusiastici : << Questa serie merita di essere vista, lo si fa volentieri e fa anche "schiattare" come si dice dalle mie parti. Per citare Immanuel Casto...Chi mi devo scopare per vedere la prossima puntata? >> tanto d'ottenere anche l'approvazione ed un ottima recensione di http://mondodonna.blogosfere.it/