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“Dovete ascoltare il battito del fetto prima d'abortire !”, la proposta shock antiabortista di Fratelli d’Italia

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Non sono una  donna     .  Ma  so  che   è  una  decisone   che  si  rende  a  cuor leggero    . E  che  in molti  casi  non si tratta  di  una  pazzia    di una notte    o  un metodo  anticoncezionale  .  ma   esso  è   frutto  di decisioni  e storie  dolorose    che   neppure  immaginiamo   . Capisco    essere contro l'aborto    ed sensibilizzare  le  donne  a  non farlo   . Ma  non  è questo     il modo   . In  maniera    cosi  violenta  . L’ultima mostruosità - non ho altri termini - di questa destra immonda .Obbligare le donne che vogliono abortire ad ascoltare il battito del cuore del feto. Addirittura nel VI Municipio di Roma a trazione meloniana hanno promosso una petizione di un’associazione cosiddetta Pro Life che vorrebbe modificare la legge 194 obbligando letteralmente il medico a far sentire il battito alla donna prima dell’interruzione di gravidanza.Ma vi rendete conto della violenza immane di una cosa simile?  Della brutalità retrograda di questa gente Ottusa, incapa

a volte per poter valutare meglio si usa l'attendismo . io ed il caso della nuova gestione del quotidiano la repubblica

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Visto la gennuflessione acritica di Eugenio Scalfari  nell'editoriale  di  domenica    scorsa  di  Eugenio scalfari che vale  la pena di riportare  interamente ,  su  repubblica   Molte cose sono avvenute nel nostro giornale in questa settimana assai vivace per il governo italiano, per l’Europa e per il mondo intero. L’avevamo già constatato domenica scorsa: il nostro è un mondo in allerta, con dittature di vario genere, federazioni, populismo, alleanze e guerre intestine. Insomma un periodo che non si vedeva da secoli nel nostro mondo. Il solo elemento che è universalmente diffuso è quello che si definisce con la particella denominata “se stesso”. Insomma è il nostro Io: quello è il nostro mondo e lo abbiamo già più volte indicato. Cartesio l’ha individuato filosoficamente con le tre parole fondamentali: «Penso, dunque sono». L’ho più volte ricordato in questi miei articoli domenicali, ma lo ripeto perché è quello che spiega tutto, definisce tutto, limita al minimo tutto. È c