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14.11.25

Manuale di autodifesa I consigli dell’esperto anti aggressione Antonio Bianco PUNTATA LVII° SE GIRATE IN LUOGHI ISOLATI NO A TACCHI E GONNE STRETTE




Premesso che non esiste alcun tipo di giustificazione per chi commette violenza, di qualunque tipo essa sia, va detto che il nostro abbigliamento può avere un ruolo importante nel caso in cui ci si ritrovi a essere vittima di un’aggressione. Scegliere con attenzione cosa indossare e cosa lasciare invece nell’armadio può aiutare a muoversi con disinvoltura e sicurezza. Meglio optare sempre per vestiti che consentono movimenti rapidi e agili: pantaloni o gonne non troppo strette e scarpe chiuse, che
permettono di correre o di reagire in tempi veloci in caso di pericolo. Tacchi alti e indumenti eleganti possono limitare i movimenti e attirare un’attenzione indesiderata, soprattutto quando ci si trova in luoghi isolati. Questo, lo ripetiamo ancora una volta, non signica che una vittima di un’aggressione “se la va a cercare” se sceglie un paio di tacchi o un vestito elegante, ma è indiscutibile come in caso di pericolo le scarpe da ginnastica risultino più comode per darsela a gambe. Se potete scegliere, lasciate a casa borse troppo pesanti e troppo grandi, che rischiano di intralciare i movimenti e rendono più complicato tenere le mani libere. Meglio portare uno zainetto piccolo o una borsa a tracolla, che se indossati in modo sicuro consentono di portare con sé soltanto l’essenziale, come telefono, documenti, chiavi e magari lo spray al peperoncino. Se camminate in zone poco illuminate, può tornare utile indossare qualche dettaglio riflettente o un accessorio chiaro, che possa essere visto anche da lontano, pur senza attirare troppo l’attenzione. Non indossate troppi gioielli e lasciate le cuffie in tasca. Un abbigliamento pratico, che è in grado di trasmettere determinazione e sicurezza, può far desistere eventuali malintenzionati. Infine, tenete a mente due concetti che non ci stancheremo mai di ripetervi: mostrare sicurezza, camminando con passo deciso, sguardo alto e consapevolezza del proprio corpo trasmette forza e controllo. L’obiettivo è la vita: verifcate sempre di essere nelle condizioni migliori per fuggire.

16.10.25

Manuale di autodifesa I consigli dell’esperto anti aggressione di Antonio Bianco puntata n LIII PER DIFENDERVI USATE CIÒ CHE AVETE, ANCHE LE CHIAVI

Le donne   e  non solo [  corsivo mio  ] che praticano arti marziali sono sicuramente avvantaggiate rispetto alle altre, nel malaugurato caso in cui si dovessero ritrovare costre!e a fare i conti con un potenziale aggressore. E tutte le altre? Le opzioni sono numerose, per fortuna, tanto più che imparare a difendersi non richiede necessariamente la pratica di arti marziali, ma piuttosto una combinazione di consapevolezza, tecniche di base e strategie di sicurezza. Per esempio, c’è la possibilità di seguire un corso di autodifesa dal vivo, durante il quale vengono insegnate tecniche di difesa e strategie per affrontare situazioni di pericolo. Ancora, è possibile esercitarsi con le tecniche di base: imparare [  sempre  corsivo mio  ] praticare  anche   una  forma  in  caso d'aggressione   verbale  \ psicologica una  forma di  difesa   o  di

 e altre  forme   non violente  a gridare, a correre, a usare oggetti comuni come armi di difesa, come per esempio una chiave di casa. Anche un ombrello può essere utile. È poi fondamentale imparare l’arte della consapevolezza: essere consci della situazione e dell’ambiente circostante può aiutare a prevenire la violenza e a ridurre il rischio di aggressione. Può risultare utile anche l’utilizzo di dispositivi di sicurezza: allarmi personali o spray al peperoncino possono essere un’opzione preziosa, per alcune donne. Importantissima è anche la formazione: partecipare a corsi o a workshop sulla sicurezza può aiutare a imparare come prevenire e rispondere al meglio a situazioni di pericolo. Sempre a proposito di corsi di autodifesa e sicurezza, attualmente molti sono disponibili online e possono essere seguiti da donne di tu!e le età e di tutti i livelli di esperienza. Molte organizzazioni locali offrono poi corsi di autodifesa e sicurezza per donne, senza dimenticare che è possibile praticare anche l’istruzione personale, dove alcune donne possono interagire in maniera individuale con un istruttore di autodifesa o sicurezza. Insomma, le soluzioni non mancano e sono declinabili in tempi e in modalità alla portata di tutti, a conferma di come la sicurezza sia una questione trasversale, indipendentemente dall’età, dallo stile di vita e dalla propria quotidianità.


In aggiunta    a quanto  dice   Bianco       affermo cosi  rispondo   a chi  mi  dice   perchè   condivido     sui social  video come  questi    o  post  in cui  manifestavo   giudizi favorevoli  su  la  serie   karate kid       sequel   dei      4  film  dei karate kid   


. Vero la violenza soprattutto quella gratuita non mai assolutamnte giustificabile a meno che non ti debba difendere e non hai altra scelta \ opzione . Infattti ecco cosa dice maestro Francesco Cuzzocrea a   https://www.citynow.it/ più precisamente   in  Arti marziali, una difesa non violenta per crescere come persona e cittadino   in cui si parla del progettto   di qualche  anno  fa   all’istituto scolastico “Cassiodoro-Don Bosco” di – Pellaro (RC)   : 

Le arti marziali non solo come strumento non violento di autodifesa, ma anche come filosofia interiore e civile. [... ] « Con l’approdo delle arti marziali al cinema c’è stata una distorsione dell’originaria non violenza. Sono una difesa personale da applicare come estrema ratio, ma anche nel caso di necessario utilizzo, la filosofia orientale impone il limite morale dello stretto indispensabile per rendere inoffensivo un aggressore che va salvaguardato nella sua integrità fisica» è l’incipit del commento del sensei Cuzzocrea, anima della scuola nazionale di arti marziali giapponesi “Seigokan Goju Ryu Karate” e docente di difesa personale della Polizia di Stato sull’insegnamento psico-pratico portato avanti insieme ai suoi allievi Casciano, Aloi, Spinelli, Fedele e Puntillo, grazie anche al direttore della scuola pellarese Marcianò, alla professoressa Serini, al presidente del Consiglio d’istituto Caserta, del consigliere d’istituto Pellicanò e del consigliere di classe Pellabruni.
«Le arti marziali non sono solo autodifesa, ma anche non violenza e tolleranza universale, rispetto dell’altro, dell’ambiente e delle leggi che regolano la società civile. Dunque, il loro aspetto filosofico va tenuto in considerazione perché evolve anche la psiche oltre che il corpo.
Ciò è fondamentale davanti a nuove generazioni sempre più orientate verso un vuoto materialismo privo di valori e ideali» è un altro passaggio del maestro su questa positiva sinergia fra società sportiva ed istituto scolastico.
«Inoltre, le arti marziali infondono nel praticante la salvaguardia dalle aggressioni, limitando al massimo danni fisici attraverso tecniche volte ad immobilizzare l’aggressore nelle quali la forza individuale appare irrilevante. In tal modo un soggetto debole con giuste conoscenze tecniche riesce a sfuggirgli o a sopraffarlo rendendolo innocuo. In uno scenario di crescente violenza, ciò consente a figure deboli di potersi difendere» afferma ancora il sensei che ha alle spalle svariati analoghi progetti.
«Ovviamente non sottovalutiamo l’aspetto tecnico ed agonistico e siamo ben felici di diffondere questa disciplina . [...]  . 
 con questo è tutto  

13.9.25

Manuale di autodifesa I consigli dell’esperto anti aggressione Antonio Bianco puntata XXXIX : PER AVVERTIRE IL PERICOLO ALLENATE IL VOSTRO UDITO

  Bisogna avere orecchio, anche quando si tratta di autodifesa. Spesso sottovalutato e dato per scontato, l’udito è un senso che può fare la differenza in caso di pericolo. Ascoltare è infatti il primo passo verso la prevenzione, perché ci consente di me!erci in contatto con l’ambiente che ci circonda e ci permette di riconoscere eventuali segnali che ci possono mettere in guardia. Anche in questo caso, è necessario allenarsi. Un esercizio semplice e facilmente praticabile prevede che camminiate per strada senza auricolari. Provate a distinguere i suoni che sentite: il passo di una persona, il rumore di un motorino che
si avvicina, la portiera di un’auto che si chiude, magari di scatto. Cercate di crearvi una sorta di mappa mentale dei rumori che riuscite a sentire e a riconoscere, in modo che possa essere più semplice in futuro accorgersi di un’eventuale anomalia. Sempre a proposito di allenamenti dell’udito, in un luogo afollato come può essere un mercato oppure una stazione, concentratevi per individuare un suono specifico. Per esempio, pensiamo al pianto di un bambino, al fischio di un treno o al richiamo di un ambulante, senza distrarvi dal resto dei rumori che vi circondano. Questo tipo di esercizio è utile e rafforza la sele!ività uditiva, che è fondamentale per cogliere un de!aglio importante nel caos. Ancora, imparate a camminare alternando momenti di relax a momenti di massima a!enzione acustica: spegnete la musica, interrompete qualsiasi telefonata e mettevi in ascolto. Saranno suffcienti pochi secondi per capire se c’è qualcuno troppo vicino a voi o se qualcuno che vi è accanto sta accelerando il passo.Esercitatevi anche a casa. Con gli occhi chiusi, fatevi aiutare da qualcuno che possa produrre rumori con un mazzo di chiavi o un libro che cade e cercate di riconoscerne l’origine e la direzione. È un allenamento che stimola la capacità di localizzare un suono, utile se ci si trova in un parcheggio o in una via poco illuminata. State in ascolto, sempre !


Infatti   è bene   oltre  che  per  i  motivi  elencati  dall'articolo di Antonio  bianco   per  motivi di salute  è  bene   allenare  il proprio udito  ecco come : « Udito Eccellente: ecco come averlo » di  La Palestra.it
Esso  oltre    ai metodi  citati  nelle  puntate precedenti   è  un modo   insieme al  progetto per le  scuole    : «  Il rispetto come antidoto alla violenza  » di  https://darevocealsilenzio.it/ per debellare  o  ridurre  ai minimi termini    la violenza   e  l'odio 













28.8.25

Manuale di autodifesa I consigli dell’esperto anti aggressione Antonio Bianco puntata n XXXVIII. - per gestire stress ed ansia allenate la respirazione

 Scusate    se    non   converto il pdf   ma   questo caldo mi  uccide   . 

Qui  nella  punta  di questa  setimana Antonio bianco approndisce  ulteriormente quanto detto nella puntata  precedente .
Che altro aggiungere dunque a quanto già detto ? Niente   che la  Respirazione in momenti concitati accelerata o affannosa . Infatti : l’organismo mette in atto la risposta di attacco/fuga, quindi il cuore batte più forte, il sangue viene spinto nei muscoli degli arti per sostenere la reazione “attiva” ed i polmoni accelerano per sopperire all’aumentato fabbisogno di ossigeno ed ecco quindi che lo stress  e  la  tensione  aumenta  . Una reazione di questo tipo può portare a conseguenze quali iperventilazione e in casi estremi, allo svenimento  e  rendere  pià deboli e meno attenti\  vigili in caso di minaccce  e di aggressioni .
Quindi   è meglio   praticare  degli esercizi  per  controllarla e restare  vigili  davanti a situazioni di pericolo . Non so  che   altro aggiungere  se non   di suggerire  di  nuovo l'articolo  citato nella  puntata precedente   di  
Centro Ànemos - Lesmo (MB)






26.7.25

Manuale di autodifesa I consigli dell’esperto anti aggressione Antonio Bianco puntata n XXXVI DAVANTI A UN AGGRESSORE NON NASCONDETE LE MANI + METODI NON VIOLENTI DI AUTOIDIFESA

pima d'affrontare la puntata di oggi ecco un riassunto tramite dei link collegati 😁⚠️ sia alle puntate precedenti  che trovate nell'archivio del blog  sia a quellla d'oggi in cui si parla dell'uso delle mani ( non necessariamente per attaccare ) in caso d'aggressione semifisica e fisica . 
Tale uso può essere come risulta da le mie ricerche fatte e che troverete a fine post , essere usato anche come tecnica non violenta. 
Ma ora bado alle ciancie e veniamo al post vero e proprio

 In caso siate vi!ima di un’aggressione, le mani possono rivestire un ruolo cruciale. Ricordate infatti che, soprattutto in una situazione di pericolo, il corpo parla prima ancora della voce. E tra tutti i segnali che siamo in grado di mandare a chi abbiamo davanti, le mani sanno essere inequivocabili. Il modo in cui le teniamo può infatti determinare l’esito dell’incontro-scontro: le mani possono calmare, dissuadere,
proteggere. Possono addirittura salvarci la vita.
Nel caso in cui vi troviate vittime di un’aggressione, tenete bene a mente la prima regola: non nascondete lemani. Tenerle in tasca, dietro la schiena o coperte può sembrare sospe!o agli occhi di un aggressore, che potrebbe percepire la postura come minacciosa o ambigua, anche se invece abbiamo semplicemente paura. 
Le mani devono essere visibili, aperte, sollevate all’altezza del petto, possibilmente con i palmi rivolti verso l’esterno. È una posizione che trasmette un messaggio ben chiaro: non voglio farti del male. 
E consente di difendersi rapidamente, se necessario.
Questa posizione viene chiamata “guardia passiva”, ed è usata anche nelle arti marziali e nelle tecniche di difesa personale. Non si tratta di una postura d’attacco, ma di pura preparazione: permette di proteggere il volto, il torace e anche di respingere un colpo, nel caso in cui serva. È una forma di assertività fiica, ma non contiene aggressività.
Può essere utile anche muovere lentamente le mani, accompagnando le parole, nel caso in cui si stia cercando di calmare l’aggressore. Movimenti improvvisi o nervosi, al contrario, rischiano di far scattare una reazione violenta. 
La calma si comunica anche a!raverso il movimento: cercate di essere misurate, calme. Se invece siete costre!e a reagire all’aggressione perché la fuga non è contemplata, le mani devono essere già pronte, nella posizione giusta per parare, spingere via o creare distanza. Non servono pugni, ma gesti rapidi per guadagnare tempo e spazio.

 Ecco la mia parte 

In caso di aggressione, l'uso non violento delle mani può essere impiegato per difendersi, ma è fondamentale agire con consapevolezza e cautela. L'obiettivo principale è evitare lesioni e la escalation della violenza, cercando sempre la via della fuga o della de-escalation verbale. Se possibile, è consigliabile allontanarsi e chiamare le forze dell'ordine, oppure utilizzare tecniche di difesa personale che mirino a neutralizzare l'aggressore senza causare danni permanenti.Ecco alcuni approcci non violenti che possono essere utili:
1. De-escalation verbale:
Rimani calmo:
Mantenere la calma può aiutare a gestire la situazione e a ridurre la tensione.
Comunica in modo assertivo:
Usa un tono di voce deciso ma non aggressivo, esprimendo chiaramente i tuoi bisogni e confini.
Ascolta attivamente:
Cerca di capire le ragioni dell'aggressore, senza giudicare, e cerca punti di accordo.
Offri una via d'uscita:
Se possibile, suggerisci alternative pacifiche alla violenza, come allontanarsi o chiedere aiuto.
2. Tecniche di difesa personale:
Posizione di guardia:
Mantieni una postura che ti protegga, con le mani leggermente sollevate e il corpo rivolto leggermente di lato per ridurre l'impatto.
Blocchi e schivate:
Impara tecniche di base per bloccare colpi e schivare attacchi.
Punti di pressione:
Alcune tecniche di difesa personale utilizzano punti di pressione per disarmare o rallentare l'aggressore, senza causare danni permanenti.
Utilizzo di oggetti:
In situazioni estreme, oggetti comuni come chiavi, penne o borse possono essere utilizzati come strumenti di difesa, ma sempre con l'obiettivo di creare una via di fuga.
3. Fuga:
Valuta la situazione: Se possibile, cerca di valutare se c'è una via di fuga sicura.Corri: Se ti senti minacciato, allontanati velocemente dall'aggressore.Cerca aiuto: Grida aiuto o cerca persone nelle vicinanze che possano intervenire.
4. Importante
È fondamentale conoscere i propri limiti e non rischiare la propria incolumità. Se ti senti sopraffatto, non esitare a chiamare le forze dell'ordine.

La legittima difesa  quindi   è un diritto, ma deve essere proporzionata all'aggressione e non deve essere usata come scusa per vendicarsi.
Se subisci un'aggressione, è importante denunciare l'accaduto e cercare supporto medico e psicologico.
In ogni caso, la prevenzione è la migliore arma. Conoscere le tecniche di difesa personale e le strategie di de-escalation può aiutare a evitare situazioni pericolose.
 Le mani possono essere   usate  come segnale: In molte tecniche di autodifesa, mostrare le mani può essere un modo per disinnescare la tensione. Indica che non si ha un’arma e che si è aperti alla comunicazione.Tenere le mani visibili e assumere una postura sicura può avere un impatto psicologico sull'aggressore, scoraggiando un attacco. Si chiama Tecnica “Fence” di Geoff Thompson: Nel mondo della sicurezza personale, si parla della “fence” (recinto), una posizione in cui le mani sono visibili, alte e pronte a difendersi, ma sembrano innocue.
Mostrare le mani può accompagnare un linguaggio corporeo assertivo, che aiuta a stabilire confini senza provocare Alcuni professionisti della sicurezza suggeriscono di usare le mani come mezzo di distrazione visiva\ Disarmo visivo: distogliendo l’attenzione dal resto del corpo.
Difendersi in modo non violento è possibile, e spesso è anche più efficace nel lungo termine. Ecco alcune strategie che puoi usare in caso di aggressione:

🧘‍♂️ Difesa verbale e controllo emotivo

  • Rimani calmo: Il tuo autocontrollo può disinnescare l’aggressività dell’altra persona.

  • Parla con assertività: Rispondi con voce ferma e decisa, senza provocare né cedere.

  • Usa frasi chiare: Ad esempio, “Non voglio discutere” o “Mi allontano perché non mi sento al sicuro”.

🏃‍♀️ Tecniche di disimpegno e fuga

  • Mantieni la distanza: Allontanati fisicamente se possibile, evitando lo scontro.

  • Chiedi aiuto: Coinvolgi altre persone, grida o richiama l’attenzione se sei in pericolo.

  • Cerca vie di uscita: Sapere dove sei e come uscire può fare la differenza.

🛡️ Strategie preventive

  • Allenamento mentale: Impara a riconoscere le situazioni rischiose prima che degenerino.

  • Gestione dello stress: Più sei preparato emotivamente, più saprai affrontare momenti critici.

  • Educazione alla non violenza: Seguire corsi come il metodo “Verbal Judo” o programmi di comunicazione non violenta può essere molto utile.

La non violenza , inoltre , è una forza potente perche: non significa passività, ma scelta consapevole di proteggersi con intelligenza. Sicuramente  mi  chiederete  : «  puoi  illustrarci  le tecniche specifiche per autodifesa psicologica, oppure  un esempio pratico di come reagire in un caso concreto? Puoi darmi un esempio di reazione non violenta in un'aggressione? »
Immagina questa situazione: Sei per strada e qualcuno ti urla contro in modo aggressivo, ti si avvicina e sembra pronto a spingerti.Ecco come potresti reagire in modo non violento ma efficace:

🎯 Reazione non violenta:

  1. Respira profondamente e mantieni la calma Questo ti aiuta a pensare lucidamente e non reagire impulsivamente.

  2. Assumi una postura aperta ma non minacciosa Mani visibili, palmi aperti, corpo leggermente ruotato di lato: mostra che non vuoi combattere ma sei vigile.

  3. Pronuncia una frase assertiva e chiara

    • “Non voglio litigare. Mi allontano.”

    • “Non mi sento al sicuro, chiedo aiuto.” Dì la frase con voce ferma ma non aggressiva.

  4. Fai un passo indietro lentamente e cerca una via d’uscita Non voltare subito le spalle: mantieni l’attenzione sull’aggressore mentre ti sposti.

  5. Coinvolgi altri presenti o chiama aiuto Puntare gli occhi su una persona vicina e dire: “Per favore, puoi aiutarmi?” può cambiare la dinamica.

 Questa tecnica prende ispirazione da metodi come la comunicazione non violenta e il  già citato   de-es  ovvero l’arte di calmare una situazione tesa prima che degeneri. È usata in ambiti come la sicurezza, la sanità, l’educazione e persino nei rapporti quotidiani. Incuriosito ho  chiesto   a  copilot  un ulteriore  approfondimento  su   cosa  significhi  .
 Ecco cosa mi ha  risposto   significa e come funziona ecco    cosa mi ha risposto  gemini la IA fi Google:

🔍 Cos’è il de-escalation training

  • Tecniche verbali per calmare una persona agitata

  • Controllo delle emozioni per non reagire impulsivamente

  • Linguaggio del corpo non minaccioso per trasmettere sicurezza e rispetto

  • Ascolto attivo per far sentire l’altro compreso

🛠️ Esempi di tecniche usate

  • “Verbal Judo”: usare parole come leve per guidare la conversazione senza scontro

  • Riflettere le emozioni: “Capisco che sei arrabbiato, parliamone”

  • Silenzio strategico: dare tempo all’altro di calmarsi

  • Domande aperte: “Cosa ti ha fatto sentire così?”

non so che  altro aggiungere  ed  approfondire     visto  che  tutto è stato detto da  esperti \ gente che  ne sa  più di me    sull'argomento in questione

18.7.25

EVITATE PARCHEGGI ISOLATI E TENETE LE CHIAVI ED IL CELLULARE IN MANO IN MANO I consigli dell’esperto anti aggressione Antonio Bianco puntata n XXXV + azioni immediate in caso diaggressioni in auto o prima d'entrare in essa

 N.B 
Le  frasi in corsivo e  fra  parentesi , all'articolo di Antonio  Bianco sul  settimanal Giiallo  , sono mie libere  intuizioni    no sono presti nel testo originario e la seconda   foto sono create    tramite  https://chatgpt.com/ e https://it.freepik.com/ 

 Vi trovate in automobile da sole e dovete parcheggiare. Senza naturalmente voler fare “terrorismo”, dobbiamo  ricordarvi che il pericolo, purtroppo, è sempre in agguato  [ di giorno e  di , soprattutto di  notte  ] . Il primo consiglio è quello di prestare la massima attenzione  al luogo in cui parcheggiate. Preferite sempre zone frequentate e ben illuminate, meglio ancora se visibili dalla strada o dalle case. Evitate invece zone isolate, parcheggi sotterranei o circondati da vegetazione fitta. Se possibile, parcheggiate quanto più possibile vicino al luogo che dovete raggiungere. Non dimenticate un dettaglio importante: lasciate  [ oviamente insignificante o di poco  conto  per evitare   d'attirare ladri ] nella vostra  automobile un ella un oggetto  che faccia supporre che con voi ci sia anche un uomo o  qualcuno con voi , una cravatta  o una  giacca  al  posto del passeggero  , per esempio, potrebbe andare benissimo  [ oppure   un cane o   vero   o   in miniatura      ad  aspettarvi  come  la foto  sotto a  destra     se  osservate  \  "  atenzionae  "da lontano  possono creare    effetti  ottici e  quind fa  desististere  \ spaventare  ]  Ancora, prestate massima  attenzione alle possibili “trappole”. Oltre a non far salire in auto sconosciuti, diffidate [ è  vero che   lo si che no è  bello   generalizzare  \  fare di tutta un erba  un fascio   ma  non si sa mai  ] di chi potrebbe chiedervi aiuto [  o vuole vendervi qualcosa  o  chiedere  elemosinain maniera poco credibile. Se, per esempio, qualcuno vi avvicina dicendovi che ha un problema alla sua automobile, se siete sole andate oltre [ opppure chiedeteli se ha bisogno di un meccanico \ carro attrezzi , ecc ] . Se notate la presenza di oggetti o biglietti insoliti sul parabrezza o sul tergicristallo, [ non toccateli subito ma fatelo arrivati\e a casa o sul posto di destinazione poiché potrebbero essere segnali di controllo o messaggi tra malviventi o eventuali truffe \ trucchiper farvi uscire dalla macchina ] .Salite immediatamente in auto, chiudetevi dentro e spostatevi in un luogo sicuro. Prima di scendere o di salire in auto tenete le chiavi [  ed  il cellulare ] in mano, in modo che siate pronte a chiudere o ad aprire rapidamente la vettura in caso di necessità. Bloccate immediatamente le portiere non appena salite in auto e non fermatevi a lungo in macchina per telefonare o semplicemente per sistemarvi, perché una sosta prolungata potrebbe attirare attenzioni non desiderate. Fidatevi del vostro istinto, e se per qualunque ragione un luogo vi mette disagio, cercate immediatamente [  se  possibile] un’alternativa. Nel caso in cui uno sconosciuto si avvicini a voi infastidendovi o in modo invadente, evitate confronti e allontanatevi [ o  se  non potete    fate  finita   di  chiamare  la  polizia  \  forze  dell'ordine un moroso   o  un amico che vengono a  prendervi  o avete  appuntamento  ] nel caso   questi  metodi     di prevenzioni   dell'articolo  non dovessero  funzionare  o essere  applicabili   Siate pronte a reagire, ma sempre e soltanto con la massima prudenza, ricordando ancora una volta che la  soluzione migliore è allontanarvi rapidamente e chiedere aiuto.ecco alcune azioni alternative e complementari che possono aumentare le possibilità di mettersi in salvo:

🚨 Azioni immediate in caso di aggressione in auto

  • Suona il clacson ripetutamente: è un segnale di allarme che può attirare l’attenzione di passanti o residenti.

  •   usare  cellulare  pronto   con  chiamata  vocale   dei   numeri  d emergenza in particolare  il   112 (numero unico di emergenza in Italia) anche se non puoi parlare: la chiamata può essere tracciata. Mettere  tal i umeri (  forze ell'ordine , amici  intimi , familiari  , ecc )   pre  impostati  nei numeri  rapidi    ciè quelli che mettete  come preferiti  sulla home  

  • Accendi le luci di emergenza per segnalare una situazione anomala.

  •   fai   partire     in  caso di minaccia   o  d'aggressione una  suoneria   d'allarme  scaricati   e mettiti  sul cellulare suonerie della polizia e suoni di notifica che puoi impostare per le chiamate in arrivo, i toni di allarme e gli avvisi SMS o   militari del tipo quella  dell'addunata  o  sveglia . oppure    se  non sei terrozzizta  \  spaventata   usa   se lo hai  con te   un fischietto   d'arbitro  o  ad  ultra  suoni   cosi intervi.ene un  cane    o il padrone    se è  a passseggio con il cane 

  • Usa lo spray al peperoncino se lo hai a portata di mano e se la legge locale  (  ma  anche non  se    davanti  ad  un  aggressione   .  lo so che  passerai dei guai    ma  potrei    avere  delle  atteuanti )  ne consente il possesso.

  • Fuggi se possibile: se l’aggressore è fuori dall’auto, metti in moto e guida via, anche se devi infrangere qualche regola stradale. Oppure  come il link   « Strategie Avanzate di Autodifesa »  di    https://www.wildfidenza.com/   riportato in una  puntata precedente    se   è giù i macchina  ( passaggio ad  un autostopista    \  o  passaggo  da  uno sconoscoiuto  ,   attacco  violento del  partner   , ecc  )  : «Se l’aggressore e riuscito a salire in auto e ti minaccia mentre sei alla guida, gioca d’astuzia e tampona (piano) l'auto che ti sta di fronte : quest’azione potrebbe salvarti la vita poiche quasi certa mente lui fuggira[...] »

RIASSUMENDO

📚🧠 Strategie preventive e psicologiche


  • Non lasciare oggetti di valore in vista: Borse, soldi, dispositivi tecnologici o altri oggetti di valore non dovrebbero essere visibili all'interno dell'auto. Riponili nel portabagagli prima di arrivare al parcheggio, per non farti osservare.
  • Non lasciare chiavi o carte di credito in auto: Evita di nascondere copie delle chiavi o carte di credito all'interno del veicolo.
  • Lasciare il cassettino aperto: Per mostrare che non c'è nulla di valore al suo interno.
  • Prepararsi prima di scendere e salire: Prima di scendere dall'auto, osserva l'ambiente circostante. Quando torni a prenderla, tieni le chiavi in mano (nella mano dominante) prima di entrare nel parcheggio.
  • Percorrere le aree principali: Cammina al centro dei passaggi principali del parcheggio, evitando di muoverti a caso tra le vetture.
  • Essere consapevoli dell'ambiente: Non usare cuffie o cappucci che limitino la tua vista o l'udito. Cerca di avere almeno una mano libera.
  • Parcheggiare per una fuga più rapida: Se possibile, parcheggia con il muso dell'auto rivolto verso la rampa di uscita per essere più visibile e veloce in caso di necessità.
  • Non opporre resistenza, almeno che  sia  addestratta o  non conosca e non frequenti corsi di. autodifesa e di'arti marziali in caso di aggressione: Se, nonostante le precauzioni, vieni colto di sorpresa, ricorda che la tua vita e la tua incolumità sono più importanti. Non opporre resistenza, specialmente se l'aggressore è armato.
  • Evita di parcheggiare in luoghi isolati o poco illuminati, soprattutto di notte.
  • Tieni sempre il cellulare carico e a portata di mano, magari con un'app di emergenza attiva (come “112 Where ARE U”).
  • Simula una chiamata o parla ad alta voce come se stessi comunicando con qualcuno che ti aspetta: può scoraggiare un aggressore.

🛠️ Equipaggiamento utile da tenere in auto

OggettoUtilità
Spray urticanteDifesa immediata
Torcia potenteAccecare temporaneamente o segnalare
Power bankPer non restare senza telefono carico
Martello frangivetroPer fuggire in caso di blocco
Finta sirena o allarme⁕per dissuadere l’aggressore

28.6.25

Manuale di autodifesa I consigli dell’esperto anti aggressione Antonio Bianco - puntata n XXXII IL CELLULARE DEVE SEMPRE AVERE LA BATTERIA CARICA e L’Importanza delle App contro la Violenza sulle Donne. 4 app consigliate

 Può sembrare scontato, ma la sicurezza passa anche da un cellulare sempre carico. Il telefonino è di fa!o uno strumento prezioso anche per mette!ersi al sicuro: funziona da bussola, da torcia, oltre che naturalmente da semplice mezzo di comunicazione. Eppure capita che ci si dimentichi di metterlo in carica e ancora più spesso che si esca con il cellulare scarico o non suffcientemente carico. Per chi si trova a percorrere tratti di strada a piedi, soprattutto la sera, o a salire su un mezzo pubblico, o semplicemente a rientrare a casa tardi, avere il cellulare perfettamente funzionante – e quindi carico – può fare la differenza tra sicurezza e vulnerabilità. Avere il telefono con sé, ma  non averlo suffcientemente carico diventa inutile, come se volessimo uscire e davanti a noi avessimo una porta
chiusa che non possiamo aprire perché non abbiamo le chiavi. Anche senza credito, con il cellulare è possibile infatti chiamare immediatamente i numeri di emergenza, così come attivare le funzioni di richiesta di aiuto di cui dispongono gli smartphone, che possono inviare la posizione in tempo reale a numeri fidati. Ancora, un cellulare può funzionare da torcia, può aprire mappe, registrare messaggi audio oppure video, oltre alle app che offrono sicurezza, e consentire di restare in contatt!o telefonico con qualcuno $no a quando non ci si trova al sicuro. Ecco perché può essere utile portare con sé una power bank o attivare la funzione del risparmio energetico: si tratta di piccoli gesti di responsabilità che possono fare la differenza. Insomma, avere con sé un telefono con la batteria carica non è un lusso e nemmeno un capriccio, ma è uno strumento di prevenzione e quindi di autodifesa. A questo proposito, ancora una volta vogliamo ricordarvi come prevenire sia meglio di curare – perdonate la citazione di una vecchia pubblicità di un dentifricio – e come la prevenzione resti l’arma più efficace quando si tra!a di difesa da possibili aggressioni da parte di malintenzionati


Infatti    a  confermare    tali  consigli      c'è  . come  dice    : « Proteggersi con un Clic: L'Importanza delle App contro la Violenza sulle Donne. »  di SettimoLink


[...] 
In un’era digitale in continua evoluzione, le app contro questo tipo di violenza si sono rivelate strumenti essenziali nel fornire supporto immediato e protezione alle vittime. Vediamo il perché queste applicazioni sono diventate parte integrante della lotta contro la violenza di genere e quali possono essere installate sul proprio smartphone.

1. Risposta Rapida in Situazioni di Emergenza:

Una delle funzioni fondamentali di queste app è offrire una risposta immediata in situazioni di emergenza. Attraverso la geolocalizzazione, le vittime possono inviare segnali di soccorso ai contatti predefiniti o alle autorità competenti con un semplice tocco. Questa risposta tempestiva può fare la differenza tra la sicurezza e il pericolo, permettendo di agire rapidamente per proteggersi.

2. Creare una Rete di Supporto:

Molte app contro la violenza consentono agli utenti di creare una rete di supporto affidabile. Gli amici, la famiglia o i servizi di assistenza possono essere inclusi come contatti di emergenza. Questo non solo fornisce alle vittime un sistema di supporto immediato, ma anche un senso di connessione e solidarietà in tempi difficili.

3. Fornire Risorse Informative:

Oltre alla risposta immediata, molte di queste app offrono risorse informative sulle diverse forme di violenza di genere, sui diritti delle vittime e sui percorsi disponibili per ottenere aiuto legale e psicologico. La conoscenza è un potente strumento contro la violenza, e queste applicazioni cercano di educare e informare le donne sulle loro opzioni.

4. Deterrente alla Violenza:

Il semplice fatto di avere un’app dedicata alla sicurezza delle donne può fungere da deterrente contro potenziali aggressori. La consapevolezza che le vittime hanno strumenti per chiedere aiuto può contribuire a prevenire situazioni pericolose e a promuovere un ambiente più sicuro per tutti.

5. Advocacy e Condivisione delle Storie:

Alcune app offrono anche funzionalità di advocacy, permettendo alle vittime di condividere le proprie storie in modo sicuro e anonimo. Questo non solo fornisce uno spazio di supporto, ma contribuisce anche a sensibilizzare l’opinione pubblica sulla gravità della violenza di genere.

In conclusione, le app contro la violenza svolgono un ruolo cruciale nell’offrire alle vittime gli strumenti necessari per proteggersi e per richiedere assistenza quando ne hanno bisogno. Sono una risorsa moderna che si adatta alle esigenze della società contemporanea, contribuendo a creare un futuro in cui ogni donna possa vivere libera dalla paura e dalla violenza.


4 applicazioni gratuite per la sicurezza e protezione di genere:


1522 Anti violenza e stalking




Il 1522 è un servizio pubblico promosso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Pari Opportunità. Il numero, gratuito è attivo 24 h su 24, accoglie con operatrici specializzate le richieste di aiuto e sostegno delle vittime di violenza e stalking. Per avere aiuto o anche solo un consiglio chiama il 1522 (il numero è gratuito anche dai cellulari) oppure: chatta dall’app, con una loro operatrice.


Where are U



È un’app per l’emergenza collegata alle Centrali Uniche di Risposta (CUR) del NUE 112. Permette di effettuare una chiamata di emergenza con il contestuale invio della posizione esatta del chiamante.

Pro

Localizzazione Rapida: L’app offre una localizzazione rapida e precisa degli utenti, può essere un punto forte, specialmente in situazioni di emergenza in cui è necessario condividere la posizione con contatti di fiducia o servizi di soccorso.
Funzioni di Emergenza: L’app include funzioni di emergenza, come la possibilità di inviare rapidamente messaggi di aiuto o attivare chiamate di emergenza con pochi tocchi, può essere un vantaggio cruciale per la sicurezza personale.
Condivisione Sicura della Posizione: Un’app che garantisce la sicurezza e la privacy nella condivisione della posizione è essenziale. La possibilità di controllare chi può accedere alle informazioni sulla posizione può aumentare la fiducia degli utenti nell’utilizzo dell’app.
Integrazione con Servizi di Emergenza: L’app è in grado di integrarsi con servizi di emergenza locali, fornendo informazioni dirette alle autorità in caso di necessità, questo rappresenta un punto forte.

Contro

Problemi di Privacy e Sicurezza: Se ci sono preoccupazioni riguardo alla sicurezza dei dati o alla privacy degli utenti, questo è un punto debole significativo. Gli utenti devono sentirsi sicuri nel condividere la propria posizione tramite l’app.
Consumo Elevato di Batteria: L’app ha un impatto significativo sul consumo di batteria del dispositivo, potrebbe essere considerata un’inefficienza, specialmente in situazioni di emergenza dove la durata della batteria è cruciale.
Copertura Geografica Limitata: L’app ha una copertura geografica limitata e non è disponibile ovunque, potrebbe non essere utile per tutti gli utenti, riducendo la sua efficacia.
Difficoltà Tecnica o Bug: Problemi tecnici, come malfunzionamenti, bug frequenti o difficoltà di utilizzo, possono limitare l’efficacia dell’app e la sua affidabilità in situazioni di emergenza.
Necessità di Connessione Internet: L’app richiede una connessione Internet costante per funzionare, può rappresentare un limite in aree con connettività limitata.



Guardian Safely around



È un’applicazione che integra un sistema di navigazione e monitoraggio del pericolo. All’interno di questa app, gli utenti possono identificare il percorso più sicuro per raggiungere una destinazione, aggiungere i propri “guardiani” – amici o familiari – e accedere ai principali numeri di emergenza, tra cui la chiamata rapida al 112.

Pro

Navigazione Sicura: L’app fornisce un sistema di navigazione che identifica percorsi sicuri per raggiungere una destinazione, questo rappresenta un punto forte, specialmente in situazioni in cui la sicurezza personale è una priorità.
Monitoraggio del Pericolo: La presenza di funzionalità di monitoraggio del pericolo, che consentono agli utenti di ricevere avvisi in tempo reale o informazioni sulla sicurezza del luogo in cui si trovano, è un vantaggio significativo.
Aggiunta di “Guardiani”: L’app offre la possibilità di aggiungere contatti di fiducia come “guardiani”, permettendo loro di ricevere notifiche in caso di emergenza, questo può essere un elemento cruciale per la sicurezza personale.
Accesso Rapido ai Numeri di Emergenza: La facilità con cui gli utenti possono accedere ai numeri di emergenza, come la chiamata rapida al 112, è un aspetto positivo che contribuisce alla prontezza di risposta in situazioni critiche.

Contro

Problemi di Privacy e Sicurezza: Se ci sono preoccupazioni riguardo alla sicurezza dei dati personali o alla privacy degli utenti, questo rappresenta un punto debole significativo che può influire sulla fiducia degli utenti nell’utilizzare l’app.
Stabilità Tecnica: Problemi tecnici, come malfunzionamenti frequenti o instabilità dell’app, possono limitare la sua affidabilità e la sua utilità nelle situazioni di emergenza.
Limitazioni Geografiche: L’app ha una copertura geografica limitata e non è disponibile ovunque, può essere un limite alla sua efficacia e utilità per utenti in diverse regioni.
Complessità d’Uso: L’interfaccia utente è complessa o se l’app richiede una curva di apprendimento elevata, potrebbe non essere adatta a un utilizzo immediato in situazioni di emergenza.
Dipendenza dalla Connessione Internet: L’app richiede una connessione Internet costante per funzionare, può rappresentare un limite in aree con connettività limitata.
Viola Walkalone



Viola gestisce un servizio di videochiamata 24 ore su 24, 7 giorni su 7, per tutti coloro che vogliono essere accompagnati quando tornano a casa la sera.

Pro

Funzioni di Sicurezza Personale: L’app offre funzioni specifiche per migliorare la sicurezza personale, come la possibilità di condividere la propria posizione in tempo reale, inviare avvisi di emergenza o attivare un sistema di allarme, queste possono essere considerate caratteristiche positive.
Intuitività dell’Interfaccia Utente: Un’interfaccia utente intuitiva e di facile utilizzo è un aspetto positivo che contribuisce all’efficacia dell’app in situazioni di emergenza.
Notifiche Personalizzate: L’app consente agli utenti di personalizzare le notifiche o gli avvisi in base alle proprie esigenze, offrendo flessibilità nel ricevere informazioni di sicurezza, questo può essere considerato un punto forte.
Supporto Continuo e Aggiornamenti: Un’app con un team di supporto attivo e regolari aggiornamenti è più probabile che risponda prontamente a problemi tecnici, migliorando la sua affidabilità nel tempo.

Contro

Problemi di Privacy e Sicurezza: Se ci sono preoccupazioni riguardo alla sicurezza dei dati personali o alla privacy degli utenti, questo rappresenta un punto debole che può influire sulla fiducia degli utenti nell’utilizzare l’app.
Limitazioni Tecniche: Problemi tecnici, come malfunzionamenti frequenti o lentezza nell’esecuzione delle funzioni, possono limitare l’utilità dell’app e la sua affidabilità in situazioni di emergenza.
Limitazioni Geografiche: L’app ha una copertura geografica limitata e non è disponibile ovunque, può rappresentare un limite alla sua efficacia e utilità per utenti in diverse regioni.
Dipendenza dalla Connessione Internet: L’app richiede una connessione Internet costante per funzionare, potrebbe essere un punto debole in aree con connettività limitata.
Complessità d’Uso: L’app è complicata da utilizzare o richiede una curva di apprendimento elevata, potrebbe non essere adatta a un utilizzo immediato in situazioni di emergenza.

 
Per una valutazione più precisa, lo stesso  articolo  consiglia di consultare le informazioni ufficiali fornite dagli sviluppatori delle applicazioni sopracitate e di leggere recensioni degli utenti.
Infatti affrontare la Violenza di Genere con Tecnologia Responsabile Nel contesto della crescente consapevolezza e impegno per contrastare la violenza di genere, l’utilizzo di applicazioni dedicate emerge come un importante passo verso la sicurezza personale delle donne. Applicazioni come Guardian Safely Around, Viola Walkalone e altre, pur con caratteristiche specifiche, cercano di offrire soluzioni innovative per migliorare la sicurezza e fornire supporto immediato in situazioni di pericolo.
I loro punti di forza, come la localizzazione rapida, le funzioni di emergenza e la creazione di reti di supporto, sono elementi chiave nella promozione di un ambiente più sicuro per le donne. Tuttavia, è cruciale affrontare apertamente i punti deboli, come le preoccupazioni sulla privacy, i problemi tecnici e le limitazioni geografiche, per garantire che queste app siano efficaci e accessibili a tutti.
In ultima analisi, la tecnologia può giocare un ruolo significativo nel fornire strumenti pratici per la prevenzione e la gestione della violenza di genere. Tuttavia, l’adozione di queste app deve essere supportata da un approccio olistico, inclusivo di educazione, sensibilizzazione e azioni concrete da parte della società e delle istituzioni. Solo integrando la tecnologia con un impegno collettivo possiamo sperare di costruire un futuro in cui ogni donna possa vivere libera dalla paura e dalla violenza.

1.3.25

Manuale di autodifesa I consigli dell’esperto anti aggressione Antonio Bianco puntata n XX COSA FARE SE :TI RAPINANO ,SE SIETE IN LUOGHI A RISCHIO NON DISTRAETEVI COL TELEFONO , SE SIETE IN PERICOLO ? REAGITE E URLATE

PUNTATA PPRECEDENTE

 È importante sottolineare che non esiste una “reazione standard” e che ogni individuo può manifestare comportamenti diversi quando si trovadavanti a un aggressore.Spesso, per strada, si vedono ragazze incollate al cellulare non solo alla fermata dell'autobus,ma anche in movimento.Questo non fa che diminuire le capacità di capirene nell'immediato cosa sta accadendo intorno a noi.Prestate a!enzione a ciò che accade attorno a voi, evitando distrazioni eccessive come l'uso del cellulare, appunto.
Anche e sopratttto in ambienti poco frequentati è di fondamentale importanza evitare le distrazioni per poter familiarizzare con l!area in cui vi trovate, identificando le uscite,le zone ben illuminate,e i luoghi in cui poter cercare aiuto, come negozi, bar o stazioni di polizia.
Se notate comportamenti o situazioni sospette,affidatevi al vostro istinto. Meglio cambiare direzione o allontanarsi se percepite un potenziale pericolo.Organizzate il  percorso prima di uscire, scegliendo itinerari che siano ben frequentati, per lo meno sulla carta, e illuminati.Se possibile, informate una persona fidata dei vostri spostamenti o utilizzate le apposite app che sono state create per la condivisione della posizione.Quando possibile, evitate di camminare da sole, soprattutto in orari o in zone isolate.La presenza di altre persone può rappresentare un deterrente per eventuali aggressori.Prendete in considerazione l'ipotesi di portare con voi un allarme personale o un Fischietto Questi strumenti possono attirare l'attenzione insituazioni di emergenza e scoraggiare un aggressore.Potete valutare anche l'ipotetico uso di strumenti come lo spray al peperoncino, naturalmente dopo averne appreso l'uso corretto. Partecipare a corsi di autodifesa può aiutare a imparare tecniche pratiche per  reagire in situazioni di pericolo,migliorando sia le abilità fisichesia la fiducia in voi stesse.Se vi sentitemi n a c c i a t e ,usate un tono di voce decisoper esprimere il vostro dissenso o per chiedere aiuto.  Infatti  Sembra banale,ma non lo è: se vi trovate in una situazione di emergenza,attirate l’attenzione delle persone intorno a voi, urlando o attivando il vostro allarme personale, e allontanateviil più rapidamente possibile dal pericolo. Non rimanete passivi.

20.12.24

allenate i vostri occhi e guardatevi intorno e cosa fare se vi prendono a calci puntata del Manuale di autodifesa I consigli dell’esperto anti aggressione Antonio Bianco

 scusate  lo  screenshot    ma  oggi non  ho ne  tempo ne  voglia  d'estrapolarlo dal  pdf    .  Eccovi le  puntate  precedenti 


Mentre    mi accingevo a prendere   il tasto puybblica  mi è  arrivata  l'ennessima   email    (      potete  scrivermi  a redbeppe@gmail.com   se  avete     segnalazioni ,   retifiche  , richieste  , ecc    )  in  Visto  che m'accusa da  più parti   d'essere  : fazioso quando dico che   le attuali leggi sui femminicidi  non funzionano  e  soo come le classiche   grida  manzoniane   ., sovversivo e  filo  gender perchè oltre  alla classica  educazione sentimentale  e sessuale   con aperture   al mondo   Lgbtq+  come   è  stato  fatto   dall'università  di Sassari  e  ora   a  Cagliari    nonostante  i tentativi  di bloccarlo  da parte  della  Lega  e  company  riporto   questa  risposta  del  super poliziotto michele  giuttari




Manuale di autodifesa I consigli dell’esperto anti aggressione Antonio Bianco puntata n LX IMPARATE A “LEGGERE” IL LINGUAGGIO DEL CORPO

 Il linguaggio del corpo da solo non basta a prevenire femminicidi o violenze, ma può essere un segnale precoce utile se integrato con educ...