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6.9.18

il cilima d'odio presente in italia crea anche degli equivoci come qiesto di Chiaravalle Ancona dove la Vetrina rotta, Anpi e CGIL: vine scambiata per "Raid fascista". Ma era la pallonata di un bimb


Cari compagni\e   attenzioni a non prendere  Lucciole  per lanterne    ed  apettqre  prima  di  fare  comunicati  e di gridare  al lupo al  lupo  . Infatti  Saranno gli ultimi giorni di caldo prima dell'inizio della scuola, sarà l'entusiasmo dovuto all'arrivo nel campionato italiano di un fenomeno come Cristiano Ronaldo... ma il pallone è e rimarrà   speriamo  per  sempre il passatempo preferito dei bambini.

E per fortuna ! Sicuramente un gioco migliore e più salutare degli smartphone  e  dei pc  . Ma la fretta, soprattutto nel giudizio (oltre che nel calciare palloni) è cattiva consigliera.
Ancona, bacheca Cgil in frantumi: scatta l'allarme raid fascista, ma era solo una pallonata L'urgenza di denunciare serpeggianti e violenti fascismi ha fatto dimenticare agli autori che i fatti vanno prima verificati e poi commentati. Nessun vandalismo e nessun gesto fascista menoi male   dunque... solo una marachella di un bambino e il gesto civile di un genitore educato che spontaneamente si è preso le responsabilità del figlio e si è offerto di fare ammenda.L'antifascismo è un valore sancito nella nostra carta costituzionale che va perseguito attraverso l'educazione e la consapevolezza e non va sbandierato o (peggio ancora) cavalcato per ottenere visibilità e consenso. Per fare in modo che l'italia   sia sempre migliore servono educazione, rispetto e responsabilità... così come ha dimostrato il papà di questo bambino.Certo che un po' di attenzione in più non guasterebbe,ma questi sono incoventienti   si  sa   del  giocare  in carrera  strada   soprattutto se si gioca, dove un tiro troppo potente potrebbe danneggiare vetrine o bacheche. Queste ultime, soprattutto, sembra che siano ancora più delicate delle vetrine... non tanto per il materiale con cui sono costruite, ma per lo scompiglio che si portano dietro😀😂😇.
È  proprio di questi giorni  la  notizia di    quel che  è sucesso  a  Chiaravalle  (  Ancona  ) 




CHIARAVALLE - Il “giallo” della bacheca della Cgil andata in frantumi in piazza Risorgimento, proprio sotto il municipio, è durato la spazio di un mattino. Infatti, il gesto, che in un primo tempo sembrava voluto e intimidatorio considerato che aveva preso di mira la
vetrina della CGIL che esponeva un poster contro “tutti i fascismi”, è stato rapidamente ridimensionato dalla telefonata di un papà che ha ammesso che la bacheca rotta ed il vetro andato in frantumi sono opera di un suo figlioletto che domenica sera, con altri amici, stava giocando a calcio proprio in piazza Risorgimento.
Eppure, in un primo momento, il gesto aveva lasciato l’amaro in bocca a molti, tanto che Antonio Moscatelli, delegato della CGIL locale ed ex vicesindaco di Chiaravalle, lo aveva definito «un gesto grave e intimidatorio, non solo un atto vandalico» e Cristiano Cecchini, coordinatore dell’Associazione Nazionale Partigiani Italiani di Chiaravalle, aveva solidarizzato con la CGIL, condannando a sua volta »l’atto vandalico e intimidatorio». 
Era accaduto che lunedì mattina un messo comunale del municipio di Chiaravalle aveva notato che la bacheca della CGIL era divelta ed il vetro era andato in mille pezzi. Subito si era pensato ad un gesto che aveva voluto danneggiare proprio la bacheca della confederazione sindacale che conteneva il manifesto “Mai più fascismi, firma anche tu l’appello nazionale”, poster firmato congiuntamente da varie associazioni ed enti, tra cui Acli, Anpi, Cgil, Cisl, Uil, Arci, Liberi e Uguali, Partito Comunista Italiano, Partito Democratico, Rifondazione Comunista. Ad indurre ad una valutazione fin troppo superficiale e sbagliata è stato anche il fatto che la bacheca è posizionata in piazza Risorgimento, sotto al municipio, insieme ad altre vetrine di organizzazioni ed enti che non sono state toccate. Moscatelli si era anche recato dai carabinieri di Chiaravalle per la denuncia. A mandare in frantumi il vetro non sono stati “fascisti” o “razzisti” ma la pallonata di un bambino.



Ora 

Tutto è bene quel che finisce bene e il sindaco Damiano Costantini --  da quel  che  riporta  questo articolo  di Affaritaliani September 5, 2018 10:32 AM -- è intervenuto sulla questione parlando di «futili polemiche e allarmi. La fretta, soprattutto nel giudizio (oltre che nel calciare palloni) è cattiva consigliera. L’urgenza di denunciare serpeggianti e violenti fascismi ha fatto dimenticare agli autori che i fatti vanno prima verificati e poi commentati». E ancora: «L’antifascismo è un valore sancito nella nostra Carta Costituzionale che va perseguito attraverso l’educazione e la consapevolezza e non va sbandierato o (peggio ancora) cavalcato per ottenere visibilità e consenso. Per fare in modo che Chiaravalle sia sempre migliore servono educazione, rispetto e responsabilità, così come ha dimostrato il papà di questo bambino».

30.8.16

la degenerazione dei cretini in seminatori d'odio , bufalisti , populisti porta alla caccia alle streghe e a scambiare uno con la barba lunga per un terrorista

  Certamente  i cretini  ,  i fobici    sono sempre  esistiti   ma   un tempo   quando internet  non era  diventato     il fenomeno  che  è   oggi    , li  si poteva isolare   e  non prenderli in considerazione  o  (  tesi che non mi trova  completamente  d'accordo  perchè mi  sa  tanto di scarticabile   )    fare    quanto dice    sulla  pagina fb di cronaca italiana  



Renzo Alboretti E' vero ,come in ogni luogo anche sul web ci sono ebeti e bisogna dargli il credito che meritano. Altra cosa sono gli ebeti che su trasmissioni TV dicono idiozie ; giornalisti e politici pagati migliaia di euro all'ora da quegli ebeti e non, che seguono quelle trasmissioni.
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 In quanto  i cretini   non muoiono  mai  e sarebbe  bello che  : <<   senza grandi disturbi qualcuno sparirà\saranno forse i troppo furbi\e i cretini di ogni età (..)  .>>  (  cit.lucio dalla  ) . Ma     oggi  purtroppo  , come dicevo dal titolo ,  il fenomeno    è degenerato  oltre   che nell'ampia diffusione   di  bufale  spacciate per  vere   ,  in  situazioni paradossoli  come  questa  qua sotto   presa  da   la  nuova  sardegna  del   30 agosto 2016


Scambiato per un terrorista, sardo arrestato in Austria

L’uomo originario di Cagliari è stato fermato sul treno Klagenfurt-Roma. Una passeggera: «Vuole ucciderci». Ma era disarmato, rilasciato dopo una notte
 



Paura a bordo. A diffondere la notizia sono stati due giornali austriaci, tra cui il Kleine Zeitung, edito in Carinzia e principale quotidiano d’Austria. In Italia la vicenda è stata riportata da Marco Di Blas nel blog Austria Vicina che cura per il Messaggero Veneto del Gruppo Espresso. Il fatto è accaduto dopo che l’Euronight 235, che collega ogni notte Vienna a Roma (unico treno a unire i due Paesi) aveva lasciato alle 23.35 la stazione di Klagenfurt. L’arrivo a Roma era previsto a metà mattina. Ma il viaggio si è interrotto bruscamente subito dopo la partenza. Il giovane originario della Sardegna avrebbe avuto una discussione vivace con alcuni passeggeri. E la donna diretta a Villach insieme ai suoi due bambini, ha avuto paura di trovarsi di fronte a un terrorista islamico. Per questo si è rifugiata nella toilette e ha chiamato la polizia. La telefonata ha fatto scattare immediatamente l’allarme. Dopo l’attacco con ascia sul treno a Wuzburg, l’assalto ai macchinisti in Svizzera e la sparatoria nella scuola di Monaco di Baviera, la polizia ha pensato al peggio.
L’allarme. Si è deciso di intervenire immediatamente alla stazione di Villach. A bordo sono salite 10 pattuglie e gli uomini del reparto Cobra. Per ragioni di cautela, tutti i binari vicini sono stati sgomberati. Il presunto terrorista è sceso senza protestare, i poliziotti lo hanno circondato e accompagnato nel centro di detenzione. Con sè non aveva armi, nessuna pistola o fucile è stata ritrovata sul treno. L’ipotesi è che l’uomo, in preda a un forte stato d’agitazione, abbia pronunciando frasi senza senso terrorizzando gli altri passeggeri.
La denuncia. L’associazione Sportello dei diritti punta il dito contro il clima da caccia alle streghe e invita alla cautela. Il presidente Giovanni D’Agata dice che il giovane originario di Cagliari è stato vittima di un eccesso di xenofobia e sottolinea che «agli italiani capita spesso, molti sono stati maltrattati». Più in generale «lo straniero che per sua sfortuna dovesse andare in giro con abiti e atteggiamenti dimessi o in preda a uno stato di disagio psichico, di questi tempi corre il rischio di essere
scambiato per un terrorista dell’Isis. Non è un azzardo – conclude D’Agata – invitare il nostro governo a prendere posizione». Perché, ribadisce il presidente dell’associazione, «i nostri concittadini devono essere tutelati da possibili soprusi al di là dei confini italiani». (si.sa.)

«Io, maestra nera nella scuola italiana. Oggi c'è chi non si vergogna più di essere razzista» la storia di Rahma Nur

  corriere  della sera   tramite  msn.it  \  bing    Rahma Nur insegna italiano, storia e inglese alla scuola elementare Fabrizio De André d...