Cari compagni\e attenzioni a non prendere Lucciole per lanterne ed apettqre prima di fare comunicati e di gridare al lupo al lupo . Infatti Saranno gli ultimi giorni di caldo prima dell'inizio della scuola, sarà l'entusiasmo dovuto all'arrivo nel campionato italiano di un fenomeno come Cristiano Ronaldo... ma il pallone è e rimarrà speriamo per sempre il passatempo preferito dei bambini.
E per fortuna ! Sicuramente un gioco migliore e più salutare degli smartphone e dei pc . Ma la fretta, soprattutto nel giudizio (oltre che nel calciare palloni) è cattiva consigliera.
L'urgenza di denunciare serpeggianti e violenti fascismi ha fatto dimenticare agli autori che i fatti vanno prima verificati e poi commentati. Nessun vandalismo e nessun gesto fascista menoi male dunque... solo una marachella di un bambino e il gesto civile di un genitore educato che spontaneamente si è preso le responsabilità del figlio e si è offerto di fare ammenda.L'antifascismo è un valore sancito nella nostra carta costituzionale che va perseguito attraverso l'educazione e la consapevolezza e non va sbandierato o (peggio ancora) cavalcato per ottenere visibilità e consenso. Per fare in modo che l'italia sia sempre migliore servono educazione, rispetto e responsabilità... così come ha dimostrato il papà di questo bambino.Certo che un po' di attenzione in più non guasterebbe,ma questi sono incoventienti si sa del giocare in carrera strada soprattutto se si gioca, dove un tiro troppo potente potrebbe danneggiare vetrine o bacheche. Queste ultime, soprattutto, sembra che siano ancora più delicate delle vetrine... non tanto per il materiale con cui sono costruite, ma per lo scompiglio che si portano dietro😀😂😇.
È proprio di questi giorni la notizia di quel che è sucesso a Chiaravalle ( Ancona )
CHIARAVALLE - Il “giallo” della bacheca della Cgil andata in frantumi in piazza Risorgimento, proprio sotto il municipio, è durato la spazio di un mattino. Infatti, il gesto, che in un primo tempo sembrava voluto e intimidatorio considerato che aveva preso di mira la
vetrina della CGIL che esponeva un poster contro “tutti i fascismi”, è stato rapidamente ridimensionato dalla telefonata di un papà che ha ammesso che la bacheca rotta ed il vetro andato in frantumi sono opera di un suo figlioletto che domenica sera, con altri amici, stava giocando a calcio proprio in piazza Risorgimento.
Eppure, in un primo momento, il gesto aveva lasciato l’amaro in bocca a molti, tanto che Antonio Moscatelli, delegato della CGIL locale ed ex vicesindaco di Chiaravalle, lo aveva definito «un gesto grave e intimidatorio, non solo un atto vandalico» e Cristiano Cecchini, coordinatore dell’Associazione Nazionale Partigiani Italiani di Chiaravalle, aveva solidarizzato con la CGIL, condannando a sua volta »l’atto vandalico e intimidatorio».
Era accaduto che lunedì mattina un messo comunale del municipio di Chiaravalle aveva notato che la bacheca della CGIL era divelta ed il vetro era andato in mille pezzi. Subito si era pensato ad un gesto che aveva voluto danneggiare proprio la bacheca della confederazione sindacale che conteneva il manifesto “Mai più fascismi, firma anche tu l’appello nazionale”, poster firmato congiuntamente da varie associazioni ed enti, tra cui Acli, Anpi, Cgil, Cisl, Uil, Arci, Liberi e Uguali, Partito Comunista Italiano, Partito Democratico, Rifondazione Comunista. Ad indurre ad una valutazione fin troppo superficiale e sbagliata è stato anche il fatto che la bacheca è posizionata in piazza Risorgimento, sotto al municipio, insieme ad altre vetrine di organizzazioni ed enti che non sono state toccate. Moscatelli si era anche recato dai carabinieri di Chiaravalle per la denuncia. A mandare in frantumi il vetro non sono stati “fascisti” o “razzisti” ma la pallonata di un bambino.
Ora
Tutto è bene quel che finisce bene e il sindaco Damiano Costantini -- da quel che riporta questo articolo di Affaritaliani September 5, 2018 10:32 AM -- è intervenuto sulla questione parlando di «futili polemiche e allarmi. La fretta, soprattutto nel giudizio (oltre che nel calciare palloni) è cattiva consigliera. L’urgenza di denunciare serpeggianti e violenti fascismi ha fatto dimenticare agli autori che i fatti vanno prima verificati e poi commentati». E ancora: «L’antifascismo è un valore sancito nella nostra Carta Costituzionale che va perseguito attraverso l’educazione e la consapevolezza e non va sbandierato o (peggio ancora) cavalcato per ottenere visibilità e consenso. Per fare in modo che Chiaravalle sia sempre migliore servono educazione, rispetto e responsabilità, così come ha dimostrato il papà di questo bambino».
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