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10.5.23

le tende e le file per l'iphone a 1500 euro di Gianluca MARRAS

 Anno 2023: Esplode la protesta per il caro affitti a Milano

Il PD si schiera immediatamente con gli studenti che protestano.
Esperienza personale:
Anno 2001: monolocale a Milano, stanza unica con bagno 30 mq sotto tetto senza coibentazione e con riscaldamento elettrico - € 1100/mese + condominio + utenze
Anno 2001: monolocale a Milano, stanza con letto a soppalco e angolo cottura + bagno, mq 35 - € 850/mese + condominio + utenze
Anno 2002: stanza con bagno e cucina condivisi a Milano, prezzo richiesto € 550 (zona semicentrale)
Anno 2002: stanza con bagno e angolo cottura a Pavia in residence per studenti e lavoratori - Mq 28- € 1200/mese bollette incluse
Insomma il caro affitti non è una novità, sono cambiate altre cose:
- reddito
- disponibilità
Questa cosa ovviamente intacca il diritto di scelta dell'ateneo dove si vuole studiare, ma è anche vero che se gli studenti semplicemente si iscrivessero da altre parti, gli stessi atenei dovrebbero porre in essere delle

politiche per fronteggiare il calo degli iscritti. Insomma mi sa che ci lamentiamo che l'iPhone costa 1500 euro ma poi lo compriamo.

26.1.15

Non temo l’iphone che ho con me, temo l’iphone che è dentro di me

 

 La tecnologia non si rivela solo uno strumento utile a renderci la vita più facile, è un modo per cercare e ottenere conoscenza, bisogna solo imparare a fermarsi

  di Maria  Fioretti 25\1\2015









Riconosco l’iPhone come naturale prolungamento del mio braccio. Immaginare una vita senza, sarebbe un po’ come immaginare una vita senza amore. Terribile.
Riconosco che effettivamente si sta creando una discreta confusione tra soggetto e oggetto, nel senso che non si capisce più dove finisca la tecnologia e cominci l’uomo.
Sommersi dalla necessità di amministrare e fronteggiare una massa di nozioni enormi, perdiamo lentamente la cultura dell’io, rinunciando al processo conoscitivo e prendendo per buono tutto quello che viene dalla tecnologia. Ma esiste realmente questa necessità di recuperare il valore del soggetto rispetto a tutti gli oggetti di cui non possiamo più fare a meno? Potrebbe essere necessaria nell’epoca contemporanea una critica alla ragione tecnologica? Il progresso ha portato ad un generale miglioramento delle condizioni di vita, ovviamente l’approccio allo sviluppo tecnologico deve restare critico, pena il rischio dell’uniformità sociale. I fatti e le informazioni si moltiplicano, di conseguenza anche i canali a cui accedere, i nuovi media gestiscono totalmente la nostra esistenza online. Siamo in pieno caos, in balia della relatività e dell’indeterminatezza, della confusione del pensiero e dei valori. Inevitabilmente destinati a non comprare più un libro o ad andare in edicola, neanche al supermercato.
Servirsi della tecnologia senza rinunciare alla razionalità è la certezza alla quale aggrapparsi nel macrocosmo di questo terzo millennio, gelido e arrogante, che ci vuole tutti in solitudine a fissare schermi luminosi. La vita quotidiana viaggia ormai ad una velocità precedentemente impensabile e questo ha determinato profonde conseguenze sul pensiero e sulla cultura in genere. Il dramma reale è come adattarsi a tutto questo, accettando i limiti della tecnologia, senza rinunciare alle nostre capacità.
Si dimostra sempre più complicato far capire alla nonna che non posso mettere via lo smartphone perché ho urgenza di rispondere ad una mail mentre sono a tavola, perché mia nonna risponde ancora e solo ai tempi della natura.
Esiste un profondo contrasto tra le infinite possibilità del mondo tecnologico e il nostro essere comunque umani, ci saranno sempre più elementi del progresso che ci completano e ci modificano. Dobbiamo essere continuamente elastici, capaci di adattare noi stessi a circostanze sempre più moderne.
Questo non è necessariamente un male.
La tecnologia non si rivela solo uno strumento utile a renderci la vita più facile, è un modo per cercare e ottenere conoscenza, bisogna solo imparare a fermarsi quando si è soddisfatti, quando si pensa di aver momentaneamente migliorato l’approccio alla realtà facendo uso di uno strumento, evitando la dipendenza.
Lasciare che la tecnologia ci prosciughi l’anima sarebbe sbagliato quanto negarne le potenzialità in quest’era di riproducibilità tecnica, la vita biologica con i suoi bisogni di chiarezza e di intellegibilità non deve perdere il suo valore, ma non deve fermarsi o peggio fare passi indietro. In sostanza viaggiare di pari passo, uomo e tecnologia, soggetto e oggetto, fino a contaminarsi, perché l’una non è più possibile senza l’altra, accelerazione delle percezioni, forme nuove di convivenza inevitabili e necessarie.

12.12.13

ecco perchè non me ne frega niente d'avere un cellulare ultimo modello Turni massacranti per produrre l'iPhone In Cina muore operaio di 15 anni



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 http://ulisse-compagnidistrada.blogspot.com/2013/12/un-decimo-dei-cellulari-e-dei-pc-una.html



  mi pare unione sarda online del 12\12\2013 

Il ragazzo aveva presentato dei documenti falsi per risultare maggiorenne; si è ammalato di polmonite ed è morto dopo un mese di lavoro alla Pegatron. Per un'associazione di tutela la causa del decesso ha a che fare con i turni massacranti.I massacranti turni di lavoro in una delle aziende che producono l'iPhone hanno fatto un'altra vittima in Cina. Un 15enne, Shi Zaokun, è morto di polmonite dopo un mese alle dipendenze della Pegatron, azienda taiwanese con sede a Shanghai. Secondo la China Labor Watch, l'organizzazione che si occupa dei diritti dei lavoratori, a far ammalare il giovane sarebbero state le difficili condizioni di lavoro e i turni massacranti, anche 12 ore consecutive per sei giorni alla settimana. Secondo le accuse, inoltre, il ragazzo avrebbe presentato dei documenti falsi per far risultare di avere 20 anni, dato il divieto per la Pegratron di assumere minorenni. Oltretutto, sia le norme cinesi sia le policy di Apple stabiliscono che i dipendenti possano lavorare per un massimo di 60 ore a settimana, ma i cartellini della vittima mostrano turni di 80 ore settimanali.Negli ultimi mesi, sono cinque gli operai della Pegatron morti in circostanze non chiarite; Apple ha inviato un team di medici per valutare la situazione e rilevare eventuali anomalie, ma finora non è stato rilevato nulla di strano. "Non abbiamo trovato prove di collegamento alcuno tra le morti e le condizioni di lavoro nella fabbrica - si legge in un comunicato dell'azienda di Cupertino - ma certo ci rendiamo conto che questo non è di conforto per la famiglia che ha perso il proprio caro. Abbiamo un team di lavoro alla Pegatron che serve proprio a garantire che essi operino secondo i nostri elevati standard".

Il 29 dicembre 2020 veniva uccisa Agitu Ideo Gudeta, la regina delle capre felici.

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